Suo figlio non mi accetta

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Gaia

Utente di lunga data
Basta che sia d’accordo anche lui.
Al di là degli obblighi di legge, è diventato di moda pronunciare le promesse, che sono gli obblighi di legge che fa piacere dire in forma poetica. Non credo che nessuno dica che la fedeltà è limitata a un aspetto spirituale, mentre carnalmente si potrà fare di tutto, senza intaccare la parte profonda e spirituale.
Che pedante che sei. Scusami eh se te lo dico.
ma sinceramente io fossi in te mi rilasserei un pochino che tanto alla fine gira gira tutto concime per i cipressi diventiamo. Sia i buoni, sia i cattivi.
 

Nicky

Utente di lunga data
Ma non ho detto questo. E non ho figli, ma sono stata e sono figlia.
Non dico mica che chi tradisce possa fare ciò che vuole. Dico in effetti il contrario. Chi tradisce e si fa beccare, si accolla poi di subire l’indifferenza dell’ altro che lo tiene con sé solo per il bene dei figli. Poi ognuno all’interno della coppia si svaga dove vuole. E i figli tornano a casa sereni e contenti senza dover vivere come pacchi postali.
Non funziona così.
Condividere la propria quotidianità per persone che non si sopportano (e, quando smetti di amare e stimare, spesso l'altro non lo sopporti più, perché è venuto a cadere quel sentimento che ti faceva stare bene) può essere logorante e essere ancora più dannoso nello svolgimento del ruolo di genitore del far vivere i figli in due case diverse.
Sono cose estremamente soggettive. Non mi permetto di giudicare immaturo o superficiale chi fa una scelta di separazione, perché il bene dei figli può essere tante cose diverse.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ho dei ricordi vividi da adolescente.
E ho una figlia adolescente, che pertanto mi mette in contatto con quel mondo e me lo rinfresca nuovamente.
L'errore che ho fatto io, da adolescente, invece, è pensare che la felicità dei genitori che stavano scegliendo bene soprattuto per loro potesse in qualche modo ritornarmi.
Invece ho avuto genitori ugualmente infelici.
Evidentemente non erano capaci di procurarsi la felicità in alcun modo, non erano le circostanze.
Ma io ero un ragazzo abituato ed educato a sacrificarsi per far star bene gli altri.
Non è generalmente così, e forse è meglio la figura dell'adolescente che ho descritto io, al quale della meravigliosa coppia di amanti del padre e Cippi importa, giustamente, una sega di nulla.
E tu, facendo diversamente, ti sei procurato felicità?
 

iosolo

Utente di lunga data
Ma non ho detto questo. E non ho figli, ma sono stata e sono figlia.
Non dico mica che chi tradisce possa fare ciò che vuole. Dico in effetti il contrario. Chi tradisce e si fa beccare, si accolla poi di subire l’indifferenza dell’ altro che lo tiene con sé solo per il bene dei figli. Poi ognuno all’interno della coppia si svaga dove vuole. E i figli tornano a casa sereni e contenti senza dover vivere come pacchi postali.
Chi tradisce e si fa beccare non si accolla solo l'indifferenza del coniuge ma anche la possibilità che questo non riesca a sopportare il tradimento e lo lasci, facendo diventare i figli come pacchi postali. La responsabilità è del traditore, che se non vuole che i figli diventino pacchi postali, non dovrebbe mettersi in quel rischio, altrimenti è egoista anche lui e non pensa al benessere dei figli.
Come dici tu, sono discorsi complessi, in cui azione e reazione, hanno un evolversi totalmente imprevisto e sicuramente poco razionale.
 

Gaia

Utente di lunga data
La domanda e’: come si può smettere di stimare una persona con la quale hai condiviso tanto e che hai scelto per combinare i tuoi geni per il solo fatto che ti abbia tradito. Ma vedete che io sta cosa proprio non la capisco. Eh ok. Come individuo nella coppia ha sbagliato, ma non toglie che magari sia un buon marito (le cambia le lampadine?) è un buon padre.
 

Homer

Utente con ittero
Guarda ho espresso più volte come la penso rispetto a chi separa con figli. Però comprendo bene che mica tutti la devono pensare come me e che ognuno ha la propria esperienza. Anche se, chi ha figli, dovrebbe è sempre pensare al loro benessere prima anche al proprio.
non si smonta la vita della gente che non ha potuto scegliere nulla;
Se si smonta si dovrebbe avere quel minimo di intelligenza e capacità di cooperazione;
A una certa età andare a cercare l’amore smontando tutto mi pare proprio da immaturi.
Questo è quanto penso. Poi ognuno fa e disfa secondo la sua esperienza e percezione della realtà.
Come già scrissi tempo fa, io con la mia ex moglie sono andato avanti a carte bollate e avvocati per diversi anni, nonostante una gestione paritaria dei figli. Poi, un giorno, la mia ex-compagna, vedendomi davvero stressato per questa situazione, mi prese il viso e mi disse: "Homer, adesso basta, mettici una pietra sopra e diventate due persone civili". Ricordo ancora quelle parole come se me le avesse dette 2 minuti fa, il tono, il suo viso rilassato mentre le diceva. Ci incontrammo tutti insieme ad una festa di fine anno di figlia 2, sorrisi, aperitivo, racconti delle rispettive nuove quotidianità di coppia e, in un solo pomeriggio si sono appianate anni di lotte. Adesso ci rispettiamo, ci aiutiamo a vicenda, siamo sempre disponibili per l'altro e tutto fila a gonfie vele, ansia da avvocato passata e soldi risparmiati.
Sarò sempre grato al mia ex compagna
 

white74

Utente di lunga data
@Brunetta npn abbiamo pregiudizi, abbiamo un’idea basata su ciò che viene raccontato.

Ad ogni modo prescindiamo per un attimo da ciò che noi riteniamo più giusto e atteniamoci a ciò che viene chiesto e raccontato.
I genitori del ragazzo sono separati da parecchio, lo hanno abituato in un determinato modo che comprende vacanze col padre e che possa andare a dormire da lui quando vuole.
Se l’intento di @Cippi è quello di andare a genio al ragazzo, sovvertire l’ordine costituito è il modo migliore per stargli sul cazzo a vita.
 

cipolino

Utente di lunga data
Sulla coppia sicuramente se viene alla luce, ma solo se viene scoperto, eh.

La mia opinione è che incida sulla coppia anche se non viene scoperto, perché si crea una frattura nella capacità di condivisione della coppia e, sempre secondo me, questo alla lunga ha risvolti negativi sul rapporto. Poi c'è anche chi ci campa tutta la vita ma non hanno la mia invidia.

Se invece viene scoperto è ovvio che sconvolge la coppia.
Dopodiché, in una coppia che non ha figli è chiaramente tutto più semplice: ti dividi le case, le cose, vaffanculo e buonanotte.

Sulla famiglie se decidi di coinvolgere anche i figli nella questione.
Cosa che direi che sarebbe una scelta esecrabile.
Se un tradimento viene fuori, a meno che i figli non siano veramente piccolissimi è essenzialmente impossibile che non si accorgano di niente.
Se hanno finito le elementari, è praticamente certo che capiscano.

E saranno i peggiori giudici che ci possano essere (e il caso in questione sembrerebbe rientrare esattamente in questa casistica)
 

Brunetta

Utente di lunga data
@Brunetta npn abbiamo pregiudizi, abbiamo un’idea basata su ciò che viene raccontato.

Ad ogni modo prescindiamo per un attimo da ciò che noi riteniamo più giusto e atteniamoci a ciò che viene chiesto e raccontato.
I genitori del ragazzo sono separati da parecchio, lo hanno abituato in un determinato modo che comprende vacanze col padre e che possa andare a dormire da lui quando vuole.
Se l’intento di @Cippi è quello di andare a genio al ragazzo, sovvertire l’ordine costituito è il modo migliore per stargli sul cazzo a vita.
Ma io ero passata a un ragionamento generale.
Sul caso particolare ho detto tutto quello che avevo da dire. Cit.
 

Brunetta

Utente di lunga data
La mia opinione è che incida sulla coppia anche se non viene scoperto, perché si crea una frattura nella capacità di condivisione della coppia e, sempre secondo me, questo alla lunga ha risvolti negativi sul rapporto. Poi c'è anche chi ci campa tutta la vita ma non hanno la mia invidia.

Se invece viene scoperto è ovvio che sconvolge la coppia.
Dopodiché, in una coppia che non ha figli è chiaramente tutto più semplice: ti dividi le case, le cose, vaffanculo e buonanotte.



Se un tradimento viene fuori, a meno che i figli non siano veramente piccolissimi è essenzialmente impossibile che non si accorgano di niente.
Se hanno finito le elementari, è praticamente certo che capiscano.

E saranno i peggiori giudici che ci possano essere (e il caso in questione sembrerebbe rientrare esattamente in questa casistica)
Però giudici no. I figli si sentono sempre in condizioni di sudditanza nei confronti dei genitori.
 

Varlam

Utente di lunga data
Mettiamo che io sia quell'adolescente viziato, rompicoglioni e maleducato.
E questa cosa la intraveda nel modo in cui mia guarda la tipa che da un annetto e passa gironzola attorno a mio padre e si capisce che vorrebbe disfarsi di me per stare da sola con lui.
Ma perché dovrei tollerare la presenza nel mio mondo di una a cui sto sui coglioni?
Io le spaccherò le balle finché non se ne andrà via lei dai coglioni.
E come minorenne ho tutte le armi a mia disposizione per farlo bene.
Con il risultato netto di affondare te stesso.
Il delirio di onnipotenza difficilmente ti abbandonerà.
 

iosolo

Utente di lunga data
La domanda e’: come si può smettere di stimare una persona con la quale hai condiviso tanto e che hai scelto per combinare i tuoi geni per il solo fatto che ti abbia tradito. Ma vedete che io sta cosa proprio non la capisco. Eh ok. Come individuo nella coppia ha sbagliato, ma non toglie che magari sia un buon marito (le cambia le lampadine?) è un buon padre.
Io sono tra quelle rimaste e quindi in qualche modo quella stima in quota parte è rimasta, ma è diverso, completamente diverso da prima.
Dipende dal tradimento. Dipende dal rapporto. Dipende dalla struttura del rapporto. C'è un prima e un dopo.
I rapporti umani si basano sulla fiducia, visto che nessuno di noi può avere la certezza del sentito dell'altro, se questa è fatta a pezzi, per le bugie, per le manipolazioni, per le omissioni fatte, non ci si riesce più a renderla integra.
Si finisce per non credere e non fidarti della persona che ti è vicino, è molto complicato in questo caso ritrovare la stima, di chi pensi di non conoscere più.
Definisci tu un buon marito, cosa significa per te? Cambiare le lampadine?
 

Brunetta

Utente di lunga data
In modo non necessariamente consapevole (dipende soprattutto dall'età) ma giudicano, hai voglia se giudicano!

Se ne strafottono del mantra "non giudicare" che gira su questo forum!
Giudicano, ma non sono giudici.
Se non si capisce, pazienza.
 

Varlam

Utente di lunga data
Esattamente. Io non mi sono sposata pensando che le mutande mi avrebbero dato per sempre prurito come ai primi tempi. Mi sono sposata credendo fermamente che potevo assicurare e giurare un’unica cosa. Esserci per lui per sempre. Al di là di tutto credo che le promesse non possano subire le circostanze e pertanto mantengo al mia promessa e così farò fino alla fine dei nostri giorni, qualsiasi cosa accada.
Lo faccio perché provo per lui un amore profondo. Il resto, il fatto che mi la patata mi abbia dato prurito, non mi sembra una cosa così rilevante rispetto alla grandezza del mio progetto che voglio rimanga nostro.
Per essere "nostro" dovrebbe essere condiviso, pruriti compresi. Altrimenti si crea un muro.
 

white74

Utente di lunga data
@Cippi, se non sei scappata, l’unico modo che hai per farti accettare da lui è che ti senta una sua alleata, non una a cui lui rompe i coglioni!
Avevi un programma e tu hai la sensazione che lui voglia boicottarvi?
Benissimo, digli: non c’è problema Paolo, ne approfitto per portare Carletto al cinema.
Alla fine succederà pure che al cinema, con te e Carletto, verrà anche lui.
Quando le persone si sentono serene e tranquille, non hanno affatto bisogno di inventarsi modi per romperti i coglioni. Lo fanno solo quando ti vedono come una minaccia.
Se imparerai a presentarti a lui come sua alleata, le cose andranno, piano piano, a posto.
 

Nicky

Utente di lunga data
La domanda e’: come si può smettere di stimare una persona con la quale hai condiviso tanto e che hai scelto per combinare i tuoi geni per il solo fatto che ti abbia tradito. Ma vedete che io sta cosa proprio non la capisco. Eh ok. Come individuo nella coppia ha sbagliato, ma non toglie che magari sia un buon marito (le cambia le lampadine?) è un buon padre.
La persona che sposi e con cui fai figli ha diritto di non volerti più, per me, senza che questo impatti in modo devastante sui figli, che si rimanga in casa insieme o no.
Il matrimonio non è una prigione, per nessuno dei due, è una promessa e un impegno, certamente, ma lascia impregiudicata la libertà dell'individuo.
Come ho detto, io mi gestisco la mia, ma mai porrei a mio marito l'obbligo morale di continuare a sopportarmi se ho gestito la mia libertà in un modo che non gli piace o trova scorretto.
Se esiste un'etica anche nel tradimento, per me, non è solo non farsi scoprire, ma anche accettare che agli altri non piaccia subirlo.
 

Varlam

Utente di lunga data
La domanda e’: come si può smettere di stimare una persona con la quale hai condiviso tanto e che hai scelto per combinare i tuoi geni per il solo fatto che ti abbia tradito. Ma vedete che io sta cosa proprio non la capisco. Eh ok. Come individuo nella coppia ha sbagliato, ma non toglie che magari sia un buon marito (le cambia le lampadine?) è un buon padre.
Come chiedere all' oste se il suo vino è buono.
 

cipolino

Utente di lunga data
Giudicano, ma non sono giudici.
Se non si capisce, pazienza.
Non ho mica detto che sono giudici: non hanno certo il potere di imporre.

Però hanno la facoltà di rompere parecchio le palle, se vogliono, e in tanti modi diversi.

Un modo, per esempio, è quello del ragazzino in questione. Ma ce ne sono parecchi altri, di modi.
 

Gaia

Utente di lunga data
Io sono tra quelle rimaste e quindi in qualche modo quella stima in quota parte è rimasta, ma è diverso, completamente diverso da prima.
Dipende dal tradimento. Dipende dal rapporto. Dipende dalla struttura del rapporto. C'è un prima e un dopo.
I rapporti umani si basano sulla fiducia, visto che nessuno di noi può avere la certezza del sentito dell'altro, se questa è fatta a pezzi, per le bugie, per le manipolazioni, per le omissioni fatte, non ci si riesce più a renderla integra.
Si finisce per non credere e non fidarti della persona che ti è vicino, è molto complicato in questo caso ritrovare la stima, di chi pensi di non conoscere più.
Definisci tu un buon marito, cosa significa per te? Cambiare le lampadine?
Per me un buon marito e’ quello che è presente. Quello che crede in te, nelle tue capacità e magari, nei momenti di insicurezza, ti fa sentire la più intelligente del mondo o la più bella. Quello che se ti serve una spinta per fare un qualcosa di cui hai timore sta lì a ricordarti chi sei e quanto vali. Quello che se ti senti brutta perché hai preso due chili per il cortisone sta lì a cercare di sfilarti le mutande ogni momento così da farti sentire ancora desiderata e desiderabile. Quello che ti dice in faccia che stai facendo una cazzata, ma che comunque ti lascia farla e non ti dice mai “io te lo avevo detto”. Questo per me è amore e questo per me e’ un buon marito.
una specie di socio con cui scopi insomma!
 
Stato
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