Ciao a tutti... ho una domanda

bravagiulia75

Annebbiata lombarda DOCG
Il segreto per conquistare legioni di cuori femminili.
I bravi ragazzi restano sempre a bocca asciutta.
E' una vecchia legge di natura.
Invece tu le hai conquistate tutte per il tuo fascino indescrivibile...
Dai 13 anni su...
Tutte ai tuoi piedi
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
La riparazione con l'oro... la conoscevo, ma non sapevo si chiamasse così. Mi piace l'associazione tra il materiale più prezioso e il suo utilizzo su qualcosa che è parte dei nostri ricordi, la parte più preziosa.
Mi fa specie sempre quando qualcuno rimuove, non vuole ricordare né elaborare. Non sono ancora nella fase in cui ricordo con tenerezza, però cerco di capire, anche troppo.
Me ne aveva parlato una utente qui sul forum :)

Poi avevo un po' approfondito e mi aveva affascinata moltissimo l'averci ritrovato dentro alcuni concetti su cui mi è sempre piaciuto lavorare in me: liberare la mente dalla ricerca della perfezione, l'impermanenza e la bellezza della decadenza, della morte.

Hai mai letto Krishnamurti?
Mi ci ero imbattuta da adolescente mentre leggevo Huxley....da adolescente mi incuriosiva moltissimo la percezione e il come attraversare le soglie della percezione.

Sempre allora, mi era piaciuta moltissimo questa poesia di Baudelaire

Vieni dal cielo profondo o esci dall’abisso,
Bellezza? Il tuo sguardo, divino e infernale,
dispensa alla rinfusa il sollievo e il crimine,
ed in questo puoi essere paragonata al vino.

Racchiudi nel tuo occhio il tramonto e l’aurora;
profumi l’aria come una sera tempestosa;
i tuoi baci sono un filtro e la tua bocca un’anfora
che fanno vile l’eroe e il bimbo coraggioso.

Esci dal nero baratro o discendi dagli astri?
Il Destino irretito segue la tua gonna
come un cane; semini a caso gioia e disastri,
e governi ogni cosa e di nulla rispondi.

Cammini sui cadaveri, o Bellezza, schernendoli,
dei tuoi gioielli l’Orrore non è il meno attraente,
l’Assassinio, in mezzo ai tuoi più cari ciondoli
sul tuo ventre orgoglioso danza amorosamente.

Verso di te, candela, la falena abbagliata
crepita e arde dicendo: Benedetta la fiamma!
L’innamorato ansante piegato sull’amata
pare un moribondo che accarezza la tomba.

Che tu venga dal cielo o dall’inferno, che importa,
Bellezza! Mostro enorme, spaventoso, ingenuo!
Se i tuoi occhi, il sorriso, il piede m’aprono la porta
di un Infinito che amo e che non ho mai conosciuto?

Da Satana o da Dio, che importa? Angelo o Sirena,
tu ci rendi -fata dagli occhi di velluto,
ritmo, profumo, luce, mia unica regina!
L’universo meno odioso, meno pesante il minuto?



Ho iniziato a sentire tenerezza quando ho iniziato a non cercare una risoluzione, una spiegazione, quando mi sono avviata fuori dalle dicotomie e mi sono diretta verso la com-prensione, nel senso di "afferrare tutto insieme, una considerazione che ridisegna e riorganizza ogni assetto precedente".

Quando ho iniziato a ragionarci la cosa che mi ha colpito è che il comprendere in questi termini è un movimento fermo e deciso, che presuppone un radicamento profondo.
La connotazione etimologica sottolinea come il mezzo sia ben preciso, che sia la mente, il cuore, un abbraccio, una carezza.

Così mi sono chiesta "come faccio ad utilizzare un mezzo ben preciso in un movimento fermo e deciso?"
E in risposta mi era venuta in mente la prima volta che avevo provato a usare un calcio per combattere, mi ero sconfitta da sola, ero così male radicata che l'energia che ci avevo messo mi si era ritorta contro facendomi finire a gambe all'aria :ROFLMAO::ROFLMAO: Credo che il mio Su To abbia ancora il video di quel combattimento.

Per radicarsi, il corpo è un mezzo attraverso cui si connette la terra e il cielo.
Che è poi l'unico modo per dare calci senza finire a gambe all'aria :D
 

hammer

Utente di lunga data
Invece tu le hai conquistate tutte per il tuo fascino indescrivibile...
Dai 13 anni su...
Tutte ai tuoi piedi
Fascino? Non saprei dirti con certezza.
Forse sì, potrebbe sembrare banale e non prendermi in giro, ma penso che l'essere stato un bel ragazzo mi abbia aiutato parecchio.
Ero spesso corteggiato dalle ragazze, soprattutto quando notavano che ero impegnato con qualcun'altra.
Non opponevo resistenza, anzi, mi lasciavo trasportare, anche se a volte in modo sciocco.
In realtà, non ero innamorato di nessuna di loro.
Poi ho incontrato mia moglie.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Io invece al momento sono in quella fase
Quasi ricordo con tenerezza anche il cane morto con cui ho convissuto un anno ..
Sarà che è passata una vita
E che se non fosse stato per lui non avrei ora ciò che ho (oddio quello che ho lo devo anche all amico che mi ha portata bevuta e fumata nel locale dove ho conosciuto mio marito ..🤣🤣🤣)

Cane morto suona meglio di bastardo infame manipolatore drogato alcolizzato..
:ROFLMAO: :ROFLMAO: :ROFLMAO:

Stavo cercando un modo delicato per chiederti come mai non eri riuscita a separarti dal cadavere del tuo cane e come avevi fatto a conservarlo per tutto quel tempo! Nella mia testa avevi iniziato a prender forma come necromante 😂😂

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ologramma

Utente di lunga data
Perche'e'comodo e piacevole.
Gli "scazzi"?Mai successo,si tengono per casa.
Dovresti sapere,che il mondo degli amanti e'tutto miele,no?
To chi si rivede ,il grande lothar
 

Vera

Supermod disturbante
Staff Forum
Me ne aveva parlato una utente qui sul forum :)

Poi avevo un po' approfondito e mi aveva affascinata moltissimo l'averci ritrovato dentro alcuni concetti su cui mi è sempre piaciuto lavorare in me: liberare la mente dalla ricerca della perfezione, l'impermanenza e la bellezza della decadenza, della morte.

Hai mai letto Krishnamurti?
Mi ci ero imbattuta da adolescente mentre leggevo Huxley....da adolescente mi incuriosiva moltissimo la percezione e il come attraversare le soglie della percezione.

Sempre allora, mi era piaciuta moltissimo questa poesia di Baudelaire

Vieni dal cielo profondo o esci dall’abisso,
Bellezza? Il tuo sguardo, divino e infernale,
dispensa alla rinfusa il sollievo e il crimine,
ed in questo puoi essere paragonata al vino.

Racchiudi nel tuo occhio il tramonto e l’aurora;
profumi l’aria come una sera tempestosa;
i tuoi baci sono un filtro e la tua bocca un’anfora
che fanno vile l’eroe e il bimbo coraggioso.

Esci dal nero baratro o discendi dagli astri?
Il Destino irretito segue la tua gonna
come un cane; semini a caso gioia e disastri,
e governi ogni cosa e di nulla rispondi.

Cammini sui cadaveri, o Bellezza, schernendoli,
dei tuoi gioielli l’Orrore non è il meno attraente,
l’Assassinio, in mezzo ai tuoi più cari ciondoli
sul tuo ventre orgoglioso danza amorosamente.

Verso di te, candela, la falena abbagliata
crepita e arde dicendo: Benedetta la fiamma!
L’innamorato ansante piegato sull’amata
pare un moribondo che accarezza la tomba.

Che tu venga dal cielo o dall’inferno, che importa,
Bellezza! Mostro enorme, spaventoso, ingenuo!
Se i tuoi occhi, il sorriso, il piede m’aprono la porta
di un Infinito che amo e che non ho mai conosciuto?

Da Satana o da Dio, che importa? Angelo o Sirena,
tu ci rendi -fata dagli occhi di velluto,
ritmo, profumo, luce, mia unica regina!
L’universo meno odioso, meno pesante il minuto?



Ho iniziato a sentire tenerezza quando ho iniziato a non cercare una risoluzione, una spiegazione, quando mi sono avviata fuori dalle dicotomie e mi sono diretta verso la com-prensione, nel senso di "afferrare tutto insieme, una considerazione che ridisegna e riorganizza ogni assetto precedente".

Quando ho iniziato a ragionarci la cosa che mi ha colpito è che il comprendere in questi termini è un movimento fermo e deciso, che presuppone un radicamento profondo.
La connotazione etimologica sottolinea come il mezzo sia ben preciso, che sia la mente, il cuore, un abbraccio, una carezza.

Così mi sono chiesta "come faccio ad utilizzare un mezzo ben preciso in un movimento fermo e deciso?"
E in risposta mi era venuta in mente la prima volta che avevo provato a usare un calcio per combattere, mi ero sconfitta da sola, ero così male radicata che l'energia che ci avevo messo mi si era ritorta contro facendomi finire a gambe all'aria :ROFLMAO::ROFLMAO: Credo che il mio Su To abbia ancora il video di quel combattimento.

Per radicarsi, il corpo è un mezzo attraverso cui si connette la terra e il cielo.
Che è poi l'unico modo per dare calci senza finire a gambe all'aria :D
Mi permetto di consigliare "Kintsugi" di Selene Williams.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Perche'e'comodo e piacevole.
Gli "scazzi"?Mai successo,si tengono per casa.
Dovresti sapere,che il mondo degli amanti e'tutto miele,no?
Bentornato!
Hai sbagliato login?
 

Andromeda4

Utente di lunga data
Me ne aveva parlato una utente qui sul forum :)

Poi avevo un po' approfondito e mi aveva affascinata moltissimo l'averci ritrovato dentro alcuni concetti su cui mi è sempre piaciuto lavorare in me: liberare la mente dalla ricerca della perfezione, l'impermanenza e la bellezza della decadenza, della morte.

Hai mai letto Krishnamurti?
Mi ci ero imbattuta da adolescente mentre leggevo Huxley....da adolescente mi incuriosiva moltissimo la percezione e il come attraversare le soglie della percezione.

Sempre allora, mi era piaciuta moltissimo questa poesia di Baudelaire

Vieni dal cielo profondo o esci dall’abisso,
Bellezza? Il tuo sguardo, divino e infernale,
dispensa alla rinfusa il sollievo e il crimine,
ed in questo puoi essere paragonata al vino.

Racchiudi nel tuo occhio il tramonto e l’aurora;
profumi l’aria come una sera tempestosa;
i tuoi baci sono un filtro e la tua bocca un’anfora
che fanno vile l’eroe e il bimbo coraggioso.

Esci dal nero baratro o discendi dagli astri?
Il Destino irretito segue la tua gonna
come un cane; semini a caso gioia e disastri,
e governi ogni cosa e di nulla rispondi.

Cammini sui cadaveri, o Bellezza, schernendoli,
dei tuoi gioielli l’Orrore non è il meno attraente,
l’Assassinio, in mezzo ai tuoi più cari ciondoli
sul tuo ventre orgoglioso danza amorosamente.

Verso di te, candela, la falena abbagliata
crepita e arde dicendo: Benedetta la fiamma!
L’innamorato ansante piegato sull’amata
pare un moribondo che accarezza la tomba.

Che tu venga dal cielo o dall’inferno, che importa,
Bellezza! Mostro enorme, spaventoso, ingenuo!
Se i tuoi occhi, il sorriso, il piede m’aprono la porta
di un Infinito che amo e che non ho mai conosciuto?

Da Satana o da Dio, che importa? Angelo o Sirena,
tu ci rendi -fata dagli occhi di velluto,
ritmo, profumo, luce, mia unica regina!
L’universo meno odioso, meno pesante il minuto?



Ho iniziato a sentire tenerezza quando ho iniziato a non cercare una risoluzione, una spiegazione, quando mi sono avviata fuori dalle dicotomie e mi sono diretta verso la com-prensione, nel senso di "afferrare tutto insieme, una considerazione che ridisegna e riorganizza ogni assetto precedente".

Quando ho iniziato a ragionarci la cosa che mi ha colpito è che il comprendere in questi termini è un movimento fermo e deciso, che presuppone un radicamento profondo.
La connotazione etimologica sottolinea come il mezzo sia ben preciso, che sia la mente, il cuore, un abbraccio, una carezza.

Così mi sono chiesta "come faccio ad utilizzare un mezzo ben preciso in un movimento fermo e deciso?"
E in risposta mi era venuta in mente la prima volta che avevo provato a usare un calcio per combattere, mi ero sconfitta da sola, ero così male radicata che l'energia che ci avevo messo mi si era ritorta contro facendomi finire a gambe all'aria :ROFLMAO::ROFLMAO: Credo che il mio Su To abbia ancora il video di quel combattimento.

Per radicarsi, il corpo è un mezzo attraverso cui si connette la terra e il cielo.
Che è poi l'unico modo per dare calci senza finire a gambe all'aria :D
Ho letto Huxley all'università, ma non facendo parte del corso monografico non abbiamo approfondito quasi niente di quel periodo. Idem Baudelaire, se ne valutano sempre gli aspetti conosciuti ai più.
Il culto della perfezione e il sentirmi in colpa se le cose non venivano fatte "come si deve" hanno fatto parte dell'educazione famigliare, entrambi i miei ne sono imbevuti da sempre, ancora adesso una delle loro domande ricorrenti è "chi è stato a...?" e ci ho messo davvero una vita a togliermi quel retaggio. Non so neanche se ci riuscirò del tutto.
 

Brunetta

Utente di lunga data

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Ho letto Huxley all'università, ma non facendo parte del corso monografico non abbiamo approfondito quasi niente di quel periodo. Idem Baudelaire, se ne valutano sempre gli aspetti conosciuti ai più.
Il culto della perfezione e il sentirmi in colpa se le cose non venivano fatte "come si deve" hanno fatto parte dell'educazione famigliare, entrambi i miei ne sono imbevuti da sempre, ancora adesso una delle loro domande ricorrenti è "chi è stato a...?" e ci ho messo davvero una vita a togliermi quel retaggio. Non so neanche se ci riuscirò del tutto.
La scuola non è stato il luogo centrale della mia formazione.
Non mi è mai piaciuto l'approccio scolastico così parcellizzato e disconnesso che presentava i campi del sapere come comparti stagni. Mi è sempre sembrata una gabbia inconcludente e soprattutto non mirata alla conoscenza ma all'affermazione di conoscere.
Ho iniziato a lavorare che avevo da poco compiuto i 20 anni in un ambito sperimentale e così ho avuto la fortuna di crescere circondata da ricercatori e studiosi.
Sono stati loro ad accompagnarmi a collocare tutte le conoscenze sparse che avevo raccolto durante l'adolescenza e ad aprirmi a nuove conoscenze.

Sei ancora molto arrabbiata con loro?
 

Andromeda4

Utente di lunga data
La scuola non è stato il luogo centrale della mia formazione.
Non mi è mai piaciuto l'approccio scolastico così parcellizzato e disconnesso che presentava i campi del sapere come comparti stagni. Mi è sempre sembrata una gabbia inconcludente e soprattutto non mirata alla conoscenza ma all'affermazione di conoscere.
Ho iniziato a lavorare che avevo da poco compiuto i 20 anni in un ambito sperimentale e così ho avuto la fortuna di crescere circondata da ricercatori e studiosi.
Sono stati loro ad accompagnarmi a collocare tutte le conoscenze sparse che avevo raccolto durante l'adolescenza e ad aprirmi a nuove conoscenze.

Sei ancora molto arrabbiata con loro?
Ho avuto la fortuna, tra il secondo e il terzo liceo classico, di una professoressa di italiano e latino che mi (ci, in realtà, visti gli ottimi risultati professionali di alcuni di loro che erano casi disperati) ha insegnato la giusta curiosità per tutto, non solo per le materie che le spettavano. E con questo approccio ho continuato, quando mi sono iscritta all'università.
Arrabbiata... delusa più che altro. Ero convinta che fossero loro quelli che mi avrebbero valutato, accompagnato, nella scoperta di me e di quello che volevo essere. Ma la loro ottusità e il vivere per la perfezione e la "simmetria", altro termine usato da mia madre, mi ha fatto cadere le braccia.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Negli ultimi anni ho, abbiamo adottato un metodo di programmazione per argomenti (tipo il centro di interesse della Scuola dell’infanzia) prevedendo tutte le connessioni tra le discipline.
A un corso di aggiornamento un professore della Secondaria di Primo grado, disse che non era possibile. Ingenuamente gli portai un volumetto prodotto. Lui non tornò più al corso e non si peritò di darmi un recapito.
Io più che ingenua, proprio scema.
 
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