E' difficile risvegliare qualcosa quando il desiderio si è assopito nel partner. La semplice disponibilità come "dovere" è avvilente e fa passare ogni voglia. Si arriva al disgusto. Provato. E' decisamente spiacevole.
Però, l'assopimento (per cause endogene) potrebbe essere correlato ad una comoda assuefazione alla routine.
Riporto un suggerimento di un terapeuta del settore.
Potresti tornare a casa con dei dépliant di letti singoli extra larghi (100-110 cm.) e tranquillamente proporre di cambiare per il prossimo Natale l'arredamento della camera da letto, suggerendo di mettere due letti separati ma più comodi, così che ciascuno possa muoversi liberamente senza disturbare l'altro durante il sonno.
Di solito, la donna reagisce, alza le antenne quando l'equilibrio statico del rapporto viene alterato dal compagno e si pone una serie di quesiti sulle motivazioni di quel bisogno di cambiamento. Soprattutto la mancanza di contatto fisico. Non gradisce alterazioni nella comfort zone della quale pensava di avere il controllo. Può decidere di combattere per non subire un cambiamento di status.
Provare non costa niente e non costituisce offesa.
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E' proprio vero che tutti/e non sono uguali nelle reazioni a situazioni analoghe.
Ma credo, per l'esperienza avuta, che l'innesco della libido per il partner ufficiale dipenda dalla convinzione che facendo scoprire la propria relazione extra con l'amante si perda definitivamente la relazione con il primo.
Nel caso di relazione extra scoperta è un tentativo (direi istintivo) di non perdere il tradito.
Più o meno consciamente, anche in situazione di crisi conclamata e nota ci si mette in gioco per non alterare la comfort zone. Anche per confusione su come comportarsi con l'ingenua speranza di tenere comunque legati a sé entrambi i partners: quasi sempre, mi consta, il risultato rischia di essere di segno opposto.