"Intelligenza"(?) artificiale

Brunetta

Utente di lunga data
Se leggi completamente l'articolo vedi che la faccenda è partita da psicologi ed educatori, poi sottoscritta da personalità tra le quali anche attori e politici.
Non hanno demonizzato lo strumento, hanno chiesto di limitarlo.

O continuiamo a dividerci tra sterili estremismi?
Io sono d’accordo sui limiti, figurati!
Ma poi viene letto come demonizzazione e quello che si ottiene è l’effetto contrario. Perché è evidente che gli adulti (noi eh che stiamo qui…) non riescono a mettere in discussione strumenti che trovano tanto utili, perciò respingeranno l’appello.
Quando a scuola si metteva nel regolamento la proibizione di usare il cellulare alla primaria, i genitori già si opponevano, sostenendo che era indispensabile per comunicare emergenze.
 

Brunetta

Utente di lunga data
L'intelligenza artificiale rappresenta una rivoluzione paragonabile a quella industriale, destinata a trasformare profondamente le nostre vite.
Molte professioni scompariranno, mentre ne emergeranno di nuove, anche se purtroppo in numero minore.
Un esempio significativo è l'evoluzione delle tecnologie per le riprese aeree: non sarà più necessario utilizzare droni per sorvolare aree interdette.
Pensa a tutto l'AI.
È un vantaggio? Un danno? In realtà, non è né l'uno né l'altro.
Il progresso va cavalcato come una tigre, mai subirlo.
Guai a chi si ferma.
Test creato con ChatGPT
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Se potete dirlo, come impiegate gpt? Io nono sono ancora riuscita a trovare una grossa utilità.
Resto sempre dell'idea che sia non sia etico imporre un limite preventivo allo sviluppo tecnologico e scientifico, ma mi chiedo come ci sentiremo quando esisterà davvero qualcosa di più intelligente dell'essere umano, di cui non riusciremo a comprendere il comportamento, che non saremo noi a istruire. Ci sentiremo "sminuiti"? O svilupperemo altre abilità, ci concentreremo su ciò che l'intelligenza artificiale non sarà in grado di apprezzare?
Aggiungo.

Più seriamente rispetto a skynet :D
Che non escluderei a priori.

Le variabili incluse in una semplicissima richiesta come "fai proliferare i ciclamini" non sono tutte rilevabili da noi che impartiamo l'ordine.
Potrebbe essere che se una intelligenza artificiale divenisse anche attuatore della risposta, allora cosa potrebbe accadere di fronte ad una richiesta apparentemente semplice come "fai proliferare i ciclamini"?

Il punto non è l'intelligenza generale, ma il fatto che noi non siamo in grado di specificare con precisione tutte le variabili che derivano da una richiesta apparentemente semplice. Per esempio, da una richiesta come "fai proliferare i ciclamini" potrebbe derivare la distruzione del genere umano e di tutte le altre specie, in un secondo. :D

Diamo per scontati un sacco di assunti e le leggi di Asimov non valgono!
Pensa alla prima legge quanti impliciti contiene: "un robot non può nuocere ad un umano".
Ok, e se gli umani sono due? O tre? E se un umano sta recando danno ad un altro umano? etc etc

Detto questo, io vedo lo strumento e la sua utilità. Vedo l'integrazione di intelligenze, non il conflitto di intelligenze.
E mi affascina che una intelligenza generale possa essere anche attuatore.

Ma ho ben presente che durante una partita di scacchi un braccio meccanico ha rotto il dito all'avversario che non aveva rispettato il suo tempo per fare la mossa. :)
 

Brunetta

Utente di lunga data

danny

Utente di lunga data
Esaurita la fase dei collaboratori che adesso hanno superato la settantina, stiamo già ventilando l'idea di usare l'AI.
Sperando scenda ulteriormente con i costi nel tempo.
Ciò permetterà di avere costanza nella fornitura di materiale letterario e soprattutto di bypassare l'esigenza di avere a che fare con esseri umani dotati non sempre di personalita' facili.
Il prodotto nella fascia media rispecchiera' sicuramente gli attuali standard.
L'Ai per tantissimi campi, dall'insegnamento alla ricerca, è il presente ma soprattutto il futuro, magari non nostro, ma delle multinazionali che investono di più nel campo.
L'unico problema da risolvere è cosa fare con la fascia di popolazione che sarà resa inutile dalla tecnologia.
Di solito in questi casi una bella guerra elimina un po' di gente e si riparte alla grande.
 

hammer

Utente di lunga data
Esaurita la fase dei collaboratori che adesso hanno superato la settantina, stiamo già ventilando l'idea di usare l'AI.
Sperando scenda ulteriormente con i costi nel tempo.
Ciò permetterà di avere costanza nella fornitura di materiale letterario e soprattutto di bypassare l'esigenza di avere a che fare con esseri umani dotati non sempre di personalita' facili.
Il prodotto nella fascia media rispecchiera' sicuramente gli attuali standard.
L'Ai per tantissimi campi, dall'insegnamento alla ricerca, è il presente ma soprattutto il futuro, magari non nostro, ma delle multinazionali che investono di più nel campo.
L'unico problema da risolvere è cosa fare con la fascia di popolazione che sarà resa inutile dalla tecnologia.
Di solito in questi casi una bella guerra elimina un po' di gente e si riparte alla grande.
Reddito di base universale.
Probabilmente è il futuro.
 

Nicky

Utente di lunga data
Detto questo, io vedo lo strumento e la sua utilità. Vedo l'integrazione di intelligenze, non il conflitto di intelligenze.
E mi affascina che una intelligenza generale possa essere anche attuatore.

Ma ho ben presente che durante una partita di scacchi un braccio meccanico ha rotto il dito all'avversario che non aveva rispettato il suo tempo per fare la mossa. :)
La speranza è quella dell'integrazione di intelligenze, forse è anche più probabile.
La domanda è se sappiamo perché ha rotto il dito all'avversario o no. Sappiamo ricostruire come è arrivato a "pensare" che quella fosse la mossa da fare? E siamo sicuri di voler avere a che fare con altre "cose" che non sappiamo come decidono, oltre agli umani?
Molto fantascientifico, mi rendo conto.
Ora forse sarebbe meglio guardare ai concreti sviluppi attuali.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Esaurita la fase dei collaboratori che adesso hanno superato la settantina, stiamo già ventilando l'idea di usare l'AI.
Sperando scenda ulteriormente con i costi nel tempo.
Ciò permetterà di avere costanza nella fornitura di materiale letterario e soprattutto di bypassare l'esigenza di avere a che fare con esseri umani dotati non sempre di personalita' facili.
Il prodotto nella fascia media rispecchiera' sicuramente gli attuali standard.
L'Ai per tantissimi campi, dall'insegnamento alla ricerca, è il presente ma soprattutto il futuro, magari non nostro, ma delle multinazionali che investono di più nel campo.
L'unico problema da risolvere è cosa fare con la fascia di popolazione che sarà resa inutile dalla tecnologia.
Di solito in questi casi una bella guerra elimina un po' di gente e si riparte alla grande.
Sempre ottimista!
Ma anche le macchine da scrivere hanno eliminato gli scrivani e aperto posizioni (notare il linguaggio 😂) per le dattilografe, poi soppiantate dai pc.
Ci si preoccupa per cose meno rilevanti.
Ci si sente minacciati per attività in cui gli umani possono essere sostituiti dalla IA. Ma si tratta di attività intermedie. Non si tratta di attività creative o dove è importante la relazione e neppure attività inferiori dove è necessaria una manualità umana. Per queste ultime abbiamo già robot lava pavimenti, lavastoviglie e lavatrice. Ma ci vuole chi li avvia.
 

Styles

Utente di lunga data
I forum hanno molti pro e qualche contro.
Prese singolarmente condivido gran parte delle argomentazioni scritte, ma molte sono "fuori tema" rispetto a quello che era l'oggetto del mio discorso:

Boh, questa cosa mi spiazza anche perchè mi domando: chi è nato fino agli anni '90 sa come era il mondo fatto solo di contatti umani diretti e di lavoro manuale. Ora i ragazzi stanno seduti su una panchina, ma ognuno si fa i fatti suoi con il cellulare e non sanno nemmeno usare un vocabolario.

Vedo ragazzi che non sanno più stare in gruppo, che non riescono a tenere in piedi un'argomentazione in autonomia, che se non riescono in qualcosa, entro massimo 2 tentativi, desistono. Questo intendo dire.
 
Ultima modifica:

Brunetta

Utente di lunga data
Alcuni tuoi post sembrano prodotti da chatgpt. Ne ho letti diversi fatti con quello strumento e sono simili.
Hanno la caratteristica di essere educati e aperti a più possibilità.
Nel lavoro, dipende dalle necessità.
Ad esempio la IA può produrre impeccabili lettere commerciali o discorsi ufficiali.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
La speranza è quella dell'integrazione di intelligenze, forse è anche più probabile.
La domanda è se sappiamo perché ha rotto il dito all'avversario o no. Sappiamo ricostruire come è arrivato a "pensare" che quella fosse la mossa da fare? E siamo sicuri di voler avere a che fare con altre "cose" che non sappiamo come decidono, oltre agli umani?
Molto fantascientifico, mi rendo conto.
Ora forse sarebbe meglio guardare ai concreti sviluppi attuali.
Non possiamo parlare di pensare, come intendiamo il pensare.
Come non possiamo parlare di decidere, come intendiamo decidere.
Le macchine non pensano e non decidono in quei termini.

Non ha pensato di rompere il dito e nemmeno l'ha deciso.
Semplicemente le informazioni che aveva disposizione per la compilazione di quel compito. compiere determinate mosse in un determinato tempo, hanno creato le condizioni affinchè il dito dell'avversario finisse rotto.

Il dito per te è un dito.
Per quel braccio robotico cosa era?

L'uscita dall'antropocentrismo è iniziare a considerare che la visione umana del mondo non è La Visione.
L'integrazione, anche senza parlare di intelligenza, è esattamente spostare il centro.
 

hammer

Utente di lunga data
Alcuni tuoi post sembrano prodotti da chatgpt. Ne ho letti diversi fatti con quello strumento e sono simili.
Hanno la caratteristica di essere educati e aperti a più possibilità.
Nel lavoro, dipende dalle necessità.
Ad esempio la IA può produrre impeccabili lettere commerciali o discorsi ufficiali.
Credo di sapere scrivere e lo dimostra il fatto che ti abbia recentemente corretto un errore grammaticale. :p
Utilizzo l'AI in campo professionale ma esclusivamente nel campo videografico e per gli effetti speciali.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Credo di sapere scrivere e lo dimostra il fatto che ti abbia recentemente corretto un errore grammaticale. :p
Utilizzo l'AI in campo professionale ma esclusivamente nel campo videografico e per gli effetti speciali.
Ma anche la IA corregge gli errori.
Quindi professionalmente usi altri strumenti.
Ma io non ci trovo niente di male se qualcuno usasse qui chatgpt.
Comunque di cosa parlare lo deve stabilire un umano.
Magari la IA direbbe che è una cosa fuori luogo.
 

Nicky

Utente di lunga data
Non ha pensato di rompere il dito e nemmeno l'ha deciso.
Semplicemente le informazioni che aveva disposizione per la compilazione di quel compito. compiere determinate mosse in un determinato tempo, hanno creato le condizioni affinchè il dito dell'avversario finisse rotto.
Si ma perché quello è stato l'esito? Perché, partendo da quelle informazioni, ha rotto il dito dell'avversario?
So che la macchina non "pensa" nell'accezione umana, ma per farla breve è un insieme di reti neurali artificiali, e non vede il dito come dito, ma il punto è che se noi non sappiamo come fa ciò che fa, come ci poniamo nei riguardi della macchina?
Credo che via via che aumenta la complessità delle macchine, ci si porranno sempre più domande su come interagire con loro.
 

hammer

Utente di lunga data
Ma anche la IA corregge gli errori.
Quindi professionalmente usi altri strumenti.
Ma io non ci trovo niente di male se qualcuno usasse qui chatgpt.
Comunque di cosa parlare lo deve stabilire un umano.
Magari la IA direbbe che è una cosa fuori luogo.
Ok. Anche volendo usare l'AI qui, personalmente penso che sarebbe una perdita di tempo non giustificata per dei post su un forum.
Comunque, ognuno faccia come vuole.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
I forum hanno molti pro e qualche contro.
Prese singolarmente condivido gran parte delle argomentazioni scritte, ma molte sono "fuori tema" rispetto a quello che era l'oggetto del mio discorso:

Boh, questa cosa mi spiazza anche perchè mi domando: chi è nato fino agli anni '90 sa come era il mondo fatto solo di contatti umani diretti e di lavoro manuale. Ora i ragazzi stanno seduti su una panchina, ma ognuno si fa i fatti suoi con il cellulare e non sanno nemmeno usare un vocabolario.

Vedo ragazzi che non sanno più stare in gruppo, che non riescono a tenere in piedi un'argomentazione in autonomia, che se non riescono in qualcosa, entro massimo 2 tentativi, desistono. Questo intendo dire.
Io vedo ragazzi che non giocano se non con un adulto che faccia da mediatore fra di loro, che partecipano principalmente ad attività strutturate dall'esterno, che seguono ritmi dettati dall'esterno.
Quanti in casa, per esempio, apparecchiano la tavola?
Quanti fanno lavori manuali insieme ai genitori? (che significa "quanti genitori hanno hobby manuali da condividere con i figli?").
E che è meglio se non piangono. Che è meglio se non si arrabbiano. Che è meglio se non subiscono frustrazione. Che è meglio se non litigano. Etc etc

E poi io mi chiedo "meglio per chi?"
 
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