Anche ai miei tempi, ma con i diodi luminosi.Ai miei tempi era di moda questo.
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E che dire dell'abbandono della scrittura in corsivo?Ma sapevi leggerlo quello a lancette. Questo intendo dire.
Sono fenomeni di nicchia per appassionati, a volte spinti dalla moda.Anche ai miei tempi, ma con i diodi luminosi.
Oggi, però, stiamo assistendo a un ritorno degli orologi meccanici privi di batteria, con un crescente rifiuto del quarzo. Inoltre, in molti settori si sta verificando un ritorno all'analogico (vedi HIFI). Tuttavia, temo che questi siano fenomeni di nicchia e che, in ultima analisi, il mondo seguirà un'altra direzione.
Ce l'avevo uguale, portato da Santa Lucia nel 1981, in terza elementare. In realtà volevo quello con la calcolatrice ma dicevano che le calcolatrici ci avrebbero rimbambiti tutti... Dicevano.. Nel 1981..Ai miei tempi era di moda questo.
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Eh sì, lo dicevano anche all'epoca.Ce l'avevo uguale, portato da Santa Lucia nel 1981, in terza elementare. In realtà volevo quello con la calcolatrice ma dicevano che le calcolatrici ci avrebbero rimbambiti tutti...
Hai colto il punto del mio pensiero.ma ho la sensazione che ci atrofizzerà’ il cervello.
Hai colto il punto del mio pensiero.
www.spazio50.org
Attualmente qualsiai cosa venga prodotta viene fatta in un processo produttivo che implica l'utilizzo di competenze superiori alla cosa stessa.L’AI sara’ piu’ di una rivoluzione industriale. Chat Cpt e’ solo uno strumentucolo a confronto. Non dubito che avra’ un’utilita’ straordinaria (penso per esempio al campo medico e scientifico in generale).. Mi preoccupa pero’ che possa “evolvere” il pensiero al posto nostro.
Prima c’era lo scienziato che ipotizzava il Bosone di Higgs che poi è stato individuato dopo milioni di sperimentazioni al Cern.. In futuro l’Ai teorizzera altre scoperte e noi non dovremo far altro che predisporne (a mo di carpenteria) la costruzione degli aggeggi in grado di dimostrare quanto scoperto.
Ora vediamo l’lA nella componente piu’ divertente.. ma ho la sensazione che ci atrofizzerà’ il cervello.
Per chi oggi ha già potere, mi sembra ovvio, perché l'AI e la sua implementazione richiedono investimenti che non sono certo alla nostra portata.La domanda che sorge spontanea è: Un domani per quali finalità lavorerà AI?
Io spero, come dicevo, che possa espandere le potenzialità del nostro pensiero, più che ridurle, ma dipende da noi.L’AI sara’ piu’ di una rivoluzione industriale. Chat Cpt e’ solo uno strumentucolo a confronto. Non dubito che avra’ un’utilita’ straordinaria (penso per esempio al campo medico e scientifico in generale).. Mi preoccupa pero’ che possa “evolvere” il pensiero al posto nostro.
Prima c’era lo scienziato che ipotizzava il Bosone di Higgs che poi è stato individuato dopo milioni di sperimentazioni al Cern.. In futuro l’Ai teorizzera altre scoperte e noi non dovremo far altro che predisporne (a mo di carpenteria) la costruzione degli aggeggi in grado di dimostrare quanto scoperto.
Ora vediamo l’lA nella componente piu’ divertente.. ma ho la sensazione che ci atrofizzerà’ il cervello.
Come già avviene, principalmente per il controllo delle masse. Può e potrà raccogliere e usare in modo esponenziale miliardi di informazioni in una frazione di secondo per gestire e dirigere le azioni se non addirittura il pensiero delle persone.Attualmente qualsiai cosa venga prodotta viene fatta in un processo produttivo che implica l'utilizzo di competenze superiori alla cosa stessa.
Niente spunta dal nulla, se l'AI aiuta in questo non c'è niente di male.
Uno dei limiti attuali è che non esce dalla sua impostazione, un domani non si sa, per ora ha bisogno di qualcuno che gli crei un algoritmo, cosa possibile al momento solo per opera umana.
Faccio notare che gli algoritmi nascono per soddisfare delle esigenze di tipo umano, che introducono degli scopi, delle finalità. La domanda che sorge spontanea è: Un domani per quali finalità lavorerà AI?
In realta’ se oggi chiedi, banalmente : cosa devo fare per implementare i profitti della mia azienda, oppure strutturami un piano di marketing.. Te lo dice lei…e tu , che prima attingevi alle tue conoscenze per trovare una soluzione..ora hai qualcuno che lo fa per te.Attualmente qualsiai cosa venga prodotta viene fatta in un processo produttivo che implica l'utilizzo di competenze superiori alla cosa stessa.
Niente spunta dal nulla, se l'AI aiuta in questo non c'è niente di male.
Uno dei limiti attuali è che non esce dalla sua impostazione, un domani non si sa, per ora ha bisogno di qualcuno che gli crei un algoritmo, cosa possibile al momento solo per opera umana.
Faccio notare che gli algoritmi nascono per soddisfare delle esigenze di tipo umano, che introducono degli scopi, delle finalità. La domanda che sorge spontanea è: Un domani per quali finalità lavorerà AI?
Il punto e’ : se e’ lei che creera’ musica… come potranno nascere nuovi mozart?Io spero, come dicevo, che possa espandere le potenzialità del nostro pensiero, più che ridurle, ma dipende da noi.
Per ora la differenza che mi sembra ineliminabile tra noi e l'AI è che forse l'AI può creare musica, arte, scrittura, ma solo noi siamo in grado di apprezzarne il valore. E questo non è poco.
A me lo dici?In realta’ se oggi chiedi, banalmente : cosa devo fare per implementare i profitti della mia azienda, oppure strutturami un piano di marketing.. Te lo dice lei…e tu , che prima attingevi alle tue conoscenze per trovare una soluzione..ora hai qualcuno che lo fa per te.
la mente evolve a qualunque eta’ se si allena..
O.T. Finalmente qualcuno che non dice "da quando HO 20 anni"...A me lo dici?E' da quando avevo vent'anni che ho voluto e dovuto adattarmi in continuazione a strumenti, necessità produttive e campi nuovi di applicazione. Tutto evolve, a volte ripenso agli anni 80 e a quello che facevamo e come lo facevamo e a quanta strada è stata fatta nel bene e nel male. Adesso c'è questa nuova cosa ma tutto partirà comunque da noi, dall'adattamento che la società avrà in proposito.