Illusa e delusa

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Brunetta

Utente di lunga data

Brunetta

Utente di lunga data
Si, quando si parla di altra rispetto a lei,
lei cambia foto.
E vedi, prima che mi tacci di invidia, che io sono stata molto solidale con lei.
il caffè non lo avrei preso come ovvio perché sapete che io ho i miei segreti di bellezza, l’ero il dato fattuale e’ questo. Cerca attenzione.
Stavolta lo sfondo è meno curato.
 

danny

Utente di lunga data
Allora forse era distopico... oggi
Secondo me Bradbury come altri autori osservava il presente con lo spirito critico necessario a comprenderlo.
Noi ora siamo solo in una fase evolutiva in cui dai pochi osservatori illuminati certe cose sono diventate visibili a molti.
Si raggiungerà un apice, oltre il quale nessuno si accorgerà più di nulla e non ci saranno altri nuovi strumenti per comprendere la realtà,
Già noi ora stiamo leggendo il passato.
Bradbury era fin troppo ottimista.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Quindi il "problema" non è la musica di merda in sè (de gustibus non discuto), ma la limitata capacità/volontà critica conseguente al digiuno da lettura di libri, ascolto di musica, visione di film ecc ecc ecc
Io infatti ho chiesto perché gli adulti (di qualsiasi data di nascita) abbiano smesso di cercare di conoscere il passato e comunicarlo ai giovani.
 

danny

Utente di lunga data
Perché si pretende che la massa abbia capacità critica?
La massa è manipolabile sempre, lo era ai tempi di Bradbury, lo è ora, e lo è anche se acculturata, perché l'intelligenza non è mai di massa
Gli autori cosiddetti dispotici descrivono una società di docili stupidi.
Nulla più.
Bradbury cerca nel finale di dominare queste masse insipienti attraverso lo strumento arcaico della tradizione della memoria,
E tutto sommato appare corretto, o meglio, sembrava tale al lettore di un tempo.
Peccato che nel frattempo la tecnologia si sia evoluta e le memoria umana non sia così impattante quanto quelle condivisa sul web, che è facilmente manipolabile. E quindi quel finale intriso di speranza oggi è inattuabile.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Perché si pretende che la massa abbia capacità critica?
La massa è manipolabile sempre, lo era ai tempi di Bradbury, lo è ora, e lo è anche se acculturata, perché l'intelligenza non è mai di massa
Gli autori cosiddetti dispotici descrivono una società di docili stupidi.
Nulla più.
Bradbury cerca nel finale di dominare queste masse insipienti attraverso lo strumento arcaico della tradizione della memoria,
E tutto sommato appare corretto, o meglio, sembrava tale al lettore di un tempo.
Peccato che nel frattempo la tecnologia si sia evoluta e le memoria umana non sia così impattante quanto quelle condivisa sul web, che è facilmente manipolabile.
Non parlo di masse, anche se poi il fenomeno è diffuso, e non parlo di visioni distopiche , che anzi nella cultura di massa oggi sono numerosissime e inducono anche ulteriore confusione, ma di comunicazione in famiglia.
 

danny

Utente di lunga data
Non parlo di masse, anche se poi il fenomeno è diffuso, e non parlo di visioni distopiche , che anzi nella cultura di massa oggi sono numerosissime e inducono anche ulteriore confusione, ma di comunicazione in famiglia.
Quello è un problema essenzialmente personale.
Dipende da che livello di comunicazione hai in famiglia e quanto puoi risultare interessante alle generazioni successive.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Perché si pretende che la massa abbia capacità critica?
La massa è manipolabile sempre, lo era ai tempi di Bradbury, lo è ora, e lo è anche se acculturata, perché l'intelligenza non è mai di massa
Gli autori cosiddetti dispotici descrivono una società di docili stupidi.
Nulla più.
Bradbury cerca nel finale di dominare queste masse insipienti attraverso lo strumento arcaico della tradizione della memoria,
E tutto sommato appare corretto, o meglio, sembrava tale al lettore di un tempo.
Peccato che nel frattempo la tecnologia si sia evoluta e le memoria umana non sia così impattante quanto quelle condivisa sul web, che è facilmente manipolabile. E quindi quel finale intriso di speranza oggi è inattuabile.
Non è che si pretende, io non pretendo nulla, però la riterrei comunque meglio che una massa di pecore tipo

 

Nicky

Utente di lunga data
Quindi il "problema" non è la musica di merda in sè (de gustibus non discuto), ma la limitata capacità/volontà critica conseguente al digiuno da lettura di libri, ascolto di musica, visione di film ecc ecc ecc
Però, per quel che vedo, i ragazzi giovani sono interessati; quando vado a manifestazioni culturali vedo prevalentemente ragazzi.
Quelli della mia età, che hanno capacità di spesa, invece, mi sembra che spesso non si interessino.
Per la musica, penso che incida molto la modalità di fruizione. Le piattaforme, in generale, funzionano sulla base di algoritmi, che ti fanno sentire ciò che già ti piace e, quindi, non facilitano l'apertura verso nuove cose.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Quello è un problema essenzialmente personale.
Dipende da che livello di comunicazione hai in famiglia e quanto puoi risultare interessante alle generazioni successive.
Essendo una cosa diffusa, al punto da diventare un fenomeno epocale, mi chiedevo perché.
Ne parlavo con delle ragazze sabato scorso.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Rassegnati.
Non cambierai la composizione della popolazione.
Mi citi i Pink Floyd, ma guarda chi era realmente la mente di quel gruppo.
E cose è rimasto senza di lui.
Beh non è che a Roger sia andata molto meglio senza la musica
 

Pincopallino

Utente di lunga data
Si, quando si parla di altra rispetto a lei,
lei cambia foto.
E vedi, prima che mi tacci di invidia, che io sono stata molto solidale con lei.
il caffè non lo avrei preso come ovvio perché sapete che io ho i miei segreti di bellezza, l’ero il dato fattuale e’ questo. Cerca attenzione.
comunque ribadisco la mia frase persa nei meandri di questo post: mi ricorda un trans che conosco.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Però, per quel che vedo, i ragazzi giovani sono interessati; quando vado a manifestazioni culturali vedo prevalentemente ragazzi.
Quelli della mia età, che hanno capacità di spesa, invece, mi sembra che spesso non si interessino.
Per la musica, penso che incida molto la modalità di fruizione. Le piattaforme, in generale, funzionano sulla base di algoritmi, che ti fanno sentire ciò che già ti piace e, quindi, non facilitano l'apertura verso nuove cose.
A qualsiasi manifestazione si vedono persone di ogni età, ma questa esperienza individuale non è rappresentativa di tutte le generazioni presenti.
Chiedi a un ventenne anche di un evento o fenomeno importante del 900 e vedrai che per loro è tutta una marmellata letta frettolosamente a fine medie o superiori.
Sfoglia un libro di storia di quinta liceo e vedrai che è presentato tutto come una marmellata. Se non arriva la testimonianza di genitori e nonni restano gli 883.
 

danny

Utente di lunga data
Beh non è che a Roger sia andata molto meglio senza la musica
Sono andato al concerto dei Pink Floyd con David Gilmour appena dopo l'uscita di Waters
Grandioso concerto senza anima, era un grandissimo e bellissimo circo.
Canzoni di "A momentary lasse of reason" pop, gradevoli. Le vecchie ormai entrate nel mito.
Si comprendeva che quel che si vedeva e si sentiva era un bel prodotto confezionato per piacere a tutti.
Ma dopo il controverso The Wall, un capolavoro assoluto, era impossibile mantenere quella direzione.
Il canto del cigno fu quel discutibile concerto a Berlino, nel 1989.
Una pacchianata che Waters poteva risparmiarsi, ma evidentemente i soldi cominciavano a scarseggiare.
Peccato perché The pros and con of hitchhiking per me è un gran disco, e sarebbe stato meglio uscisse sotto i Pink Floyd.
 
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