Scoperte

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Leggo gli argomenti più che i nick. Se tu postassi argomenti interessanti, non nel senso che non ne posti mai, io risponderei comunque.
Qui hai risposto, deduco che tu lo abbia trovato interessante, quindi meglio che lui abbia scritto qualcosa, per altro attinente al tema del forum più che i clisteri, piuttosto che tacere no?
 

Alphonse02

Utente di lunga data
Perché ipocrita?
In questo caso lui non è sincero, questo certamente. Ma, in generale, può anche accadere di accorgersi che la fedeltà, nell'economia generale di un rapporto duraturo, non sia così importante, non al punto da sovrastare il benessere complessivo che si trae dal rapporto con una persona.
Ma, in modo più ampio, cosa intendi per realismo ipocrita?
Ipocrita perché - umanamente - è sempre più comodo vedere la realtà secondo la propria percezione, con la mente che costruisce un film che tiene conto del proprio desiderio di soddisfazione e non si sofferma sulle particolarità miserabili e spicciole delle situazioni (tutte).

Chi si innamora (io sostengo, decide di innamorarsi) con convinzione entra in un trip, decide di abbandonare la realtà e si trasferisce in un mondo fantastico, dove si sente appagato.
Finché vivi la bella finzione sei contento ?

Direi di sì, vale per tutti.
Quando vieni richiamato alla realtà (come accade quando scopri un tradimento o lo fai) ritorni alla concretezza spiacevole e soffri.

A quel punto ti trovi ad un bivio esistenziale.

La strada più semplice da imboccare è di sforzarti (ed anche in qualche modo forzare il partner, secondo me) a ritornare nel fantastico mondo del film che ti eri fatto, attraverso la decisione di fingere (non prendere in considerazione quanto di spiacevole è successo), o di perdonare (convinto di compiere qualcosa di moralmente elevato che ti faccia apprezzare e superare i problemi emersi), il tutto con la necessaria ed inevitabile "complicità" del partner (che, sostengo io, se riesce ad essere intelligente, compie sempre una valutazione degli interessi in gioco).

Ovviamente, la strada più difficile da imboccare è quella di decidere di rimanere nella realtà, vedere le cose come stanno e regolarti di conseguenza. Che per me vuol dire renderti conto che hai scoperto la diversità del partner rispetto all'immagine di lui/lei che ti eri costruito, fare le tue valutazioni di convenienza (riguardo alla condizione da offrire ai figli, ai problemi abitativi, economici, ecc.) e decidere se provare a riconciliarti o intraprendere un tuo diverso percorso di vita, lasciandoti dietro le spalle un'esperienza vissuta e conclusa.
In entrambe le evenienze, il mondo fantastico nel quale vivevi lo abbandoni necessariamente.

In una società "liquida", nella quale sono entrati in crisi i tradizionali valori morali e etici, si finisce con orientare le proprie decisioni e comportamenti sulla convenienza, cioè ci si fa orientare dall'ego-ismo. Che normalmente finisce con l'essere mutevole e, di conseguenza, le relazioni interpersonali ne sono fortemente influenzate.

L'opener, al di là delle contraddizioni del suo racconto che sono state ben evidenziate, avrebbe scelto di dimenticare i tradimenti, della moglie e suoi, ed andare avanti. Ha fatto un compromesso con la moglie e, soprattutto, con se stesso.
Ma gli è venuto qualche dubbio (che ogni tanto riaffiora) e si interroga se gli convenga cercare il fantomatico pulsante di reset. Capita più spesso di quanto si creda.

Certo, "poteva andare diversamente", come mi ha detto nella primavera scorsa la mia ex moglie. Ovvio, ma siamo umani e di vita ne abbiamo una sola, visto che non ci troviamo in un videogioco con la possibilità del reset.
Dobbiamo scegliere perché il tempo vola via.
E dopo trenta anni da quando l'ho lasciata sono convintissimo di aver imboccato la strada giusta che mi ha portato ad accontentarmi di quello che ho (ri-)costruito. Senza avere troppi rimpianti.

Ho provato ad essere sintetico e spero di essere stato abbastanza chiaro nello spiegare come la penso.
Senza pretendere di farne un insegnamento, perché ogni situazione è unica e particolare.
 

Nicky

Utente di lunga data
Vedo che si continua a parlare al plurale.
Io non vedo coppia che fa cose in coppia.
Io vedo solo un regista della sofferenza altrui che si vende come benefattore.
Di sicuro non è un benefattore!
Mi chiedo, però, perché lei sopporti la situazione in cui la mette e confessi i "crimini". Chissà.
 

danny

Utente di lunga data
Anzi, mi eccita l'idea di lei che scopa con altri. Sei un cuckold, direte. Non credo, magari può essere stata una mia fantasia ma non credo che riuscirei a vederla mentre.
Io approfondirei questo piuttosto che il tradimento non svelato.
Io, ve lo ricordo, ma già lo sapete, avevo proposto la coppia aperta dopo il tradimento.
Ma non è stata accolta: questo perché sono due cose diverse e non tutti hanno la capacità di gestirla adeguatamente.
Non si può fare un discorso oggettivo, in questo caso, ma si parla come sempre di compromessi legati al carattere della persona.
Mentre invece la questione del godimento al tradimento di lei può essere più oggetto di una discussione anche da parte di chi non conosce la situazione.
 

danny

Utente di lunga data
Ma lui non ha la minima idea di cosa sia la correttezza. Il suo post iniziale lo esplica perfettamente.
Nessuno dei due Pinco.
Se si è corretti non si tradisce.
Statisticamente, come dice la mia amica che conta anche lei le persone che conosce come me, tutti tradiscono.
Pochi vengono scoperti.
Cazzi loro, di chi viene scoperto.
Non sono costretti per questo tutti ad ammettere di fare le corna.
L'equilibrio si fonda sul paraculismo, penso lo si sia capito da anni.
 

Pincopallino

Utente di lunga data
Nessuno dei due Pinco.
Se si è corretti non si tradisce.
Statisticamente, come dice la mia amica che conta anche lei le persone che conosce come me, tutti tradiscono.
Pochi vengono scoperti.
Cazzi loro, di chi viene scoperto.
Non sono costretti per questo tutti ad ammettere di fare le corna.
Certo, questi sono principi universali. In uno dei suoi interventi però scriveva che vuole un rapporto chiaro. O sono parole sue, non inventate.
 

Nicky

Utente di lunga data
@Alphonse02 tutto corretto, però, per me, quando parliamo di sentimenti, passioni o attrazioni, la "realtà" c'entra fino a un certo punto.
Ci sono i fatti e i fatti solo reali, ma il modo in cui li viviamo e intrepretiamo sfugge spesso alla nostra determinazione e scelta.
Non so come spiegarlo, ma, ad esempio, quest'uomo potrà essere stato, come tutti, contrario al tradimento. Poi lo scopre e scopre che di provare eccitazione al pensiero di ciò che è accaduto e di sentirsi ancora più attratto dalla moglie. Anche questo è un fatto, una realtà che emerge.
 

danny

Utente di lunga data
Certo, questi sono principi universali. In uno dei suoi interventi però scriveva che vuole un rapporto chiaro. O sono parole sue, non inventate.
Un escamotage per farla parlare.
E' fastidioso?
Sì, certo.
E' utile?
Probabilmente sì. Dipende dagli scopi.
Al di là di tutto, qual è lo scopo "reale" a cui un sessantacinquenne vuole ambire con questa costruzione degli equilibri e tenendo conto che non gliene frega molto dei tradimenti, anzi ci si sega sopra?
Questo non posso dirlo io.
 

Alphonse02

Utente di lunga data
@Alphonse02 tutto corretto, però, per me, quando parliamo di sentimenti, passioni o attrazioni, la "realtà" c'entra fino a un certo punto.
Ci sono i fatti e i fatti solo reali, ma il modo in cui li viviamo e intrepretiamo sfugge spesso alla nostra determinazione e scelta.
Non so come spiegarlo, ma, ad esempio, quest'uomo potrà essere stato, come tutti, contrario al tradimento. Poi lo scopre e scopre che di provare eccitazione al pensiero di ciò che è accaduto e di sentirsi ancora più attratto dalla moglie. Anche questo è un fatto, una realtà che emerge.
Concordo che l'agire umano (il complesso dei sentimenti) sia determinato dalla interpretazione della realtà percepita.

Mi viene da chiosare, in merito alla interpretazione individuale, che i sentimenti rimbalzano tra fantasia e realtà.
Come la pallina nel vecchio flipper.
 

Rebecca89

Sentire libera
Un escamotage per farla parlare.
E' fastidioso?
Sì, certo.
E' utile?
Probabilmente sì. Dipende dagli scopi.
Al di là di tutto, qual è lo scopo "reale" a cui un sessantacinquenne vuole ambire con questa costruzione degli equilibri e tenendo conto che non gliene frega molto dei tradimenti, anzi ci si sega sopra?
Questo non posso dirlo io.
Io continuo a sospettare una manipolazione per il proprio piacere. Boh. La pressione, il controllo continuo, la disperazione della moglie con annesse confessioni e sensi di colpa che scaturiscono pensieri, l eccitazione di sapere tutto ma non far sapere niente. Quasi una sottomissione per lei e una dominazione del controllo in lui. Non so.
 

Pincopallino

Utente di lunga data
Un escamotage per farla parlare.
E' fastidioso?
Sì, certo.
E' utile?
Probabilmente sì. Dipende dagli scopi.
Al di là di tutto, qual è lo scopo "reale" a cui un sessantacinquenne vuole ambire con questa costruzione degli equilibri e tenendo conto che non gliene frega molto dei tradimenti, anzi ci si sega sopra?
Questo non posso dirlo io.
Secondo me si caga addosso al pensiero che la moglie sappia.😂😂😂
 

Rebecca89

Sentire libera
Ma tu credi ancora al cornafacente che si sente in colpa dopo lo sgamo, pure plurimo in questo caso?
Si. E mica per lo sgamo.
Ma perché se lui si è mostrato come il salvatore di cristo che perdona i peccati del mondo o l oracolo sceso in terra, o anzi, l abbia mortificata dicendole che grossa delusione sia stata, si. Può averla fatta sentire in colpa.
E poi hai ragione. Tradimento plurimo, pure lunghi negli anni.

La domanda è: perché?

Visto che ci sono più tradimenti e anche importanti per tempistiche, cosa soffre questa donna nella sua relazione e con quest' uomo? C è sempre una corresponsabilità no?
 

danny

Utente di lunga data
Per me lei finge.
Quale traditore non finge di essere contrito di fronte a un tradito incazzato?
Ma soprattuto quale traditore smette per sempre dopo essere stato scoperto se non si incazza il tradito?
Di soltio sospendi un po'.
Se poi il tradito è tranquillo, anche meno di un po'.
 

poppy

Miele e formaggio

Brunetta

Utente di lunga data
Se la coppia ancora funziona con quei trascorsi, a 65 anni tanto vale lasciare le cose come stanno e prendersi il meglio della vita, senza perdere tempo a spaccare il capello in due.

Inutile mettere in discussione una situazione che ha prodotto un equilibrio, nonostante tradimenti reciproci nel tempo. Evidentemente hanno molta tolleranza. Finché va, si lascia andare senza modificare tutto con improvvide confessioni tardive.

E' un esempio perfetto del diffusissimo realismo ipocrita che governa le relazioni interpersonali in quest'epoca post-moderna. Zygmunt Bauman insegna ....
Distrattamente avevo scambiato il tuo avatar con quello di Olo.
Mi stava per venire un infarto.
 
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