Uno su tre.

Brunetta

Utente di lunga data
Con i social ormai tutto e diventato visivo, i testi vengono riportati attraverso "chiacchiere", io a volte tolgo l'audio e leggo i sottotutoli(quando ci sono) perche non capisco quello che dicono.
Eh lo so l'eta' fa brutti scherzi
Purtroppo la trascrizione automatica non è ancora perfetta e a volte si leggono fesserie.
Da bambina ho aspettato con ansia di poter leggere libri non illustrati, da grandi. Poi ero innervosita da illustrazioni infedeli al testo o in pagine per me sbagliate, per questioni dí impaginazione che non capivo.
I bambini invece chiedono sempre di vedere le figure e sono diventati incapaci di immaginare dalle descrizioni. Ci vuole una educazione alla creazione di immagini mentali.
 

Brunetta

Utente di lunga data
La mancanza alla quale fa riferimento @ologramma concerne l'impiego, cioè (come l' interpreto io), la grande difficoltà al termine degli studi di sbocco sul mercato del lavoro.
E qui, il lapsus del correttore automatico di @Ginevra65 in realtà può essere azzeccato.
C'è stata molta mancanza di impegno (nella classe politica e nelle famiglie) nel fare corrispondere il bagaglio di conoscenze acquisite dai giovani al termine degli studi all'attività lavorativa che si è trovata in concreto (sì, molto spesso attraverso il sistema delle raccomandazioni). Aggiungo alla mia personale analisi, che complice di quella mancanza di impegno del sistema politico e delle famiglie è stata anche la mancanza di una qualsiasi integrazione sistematica tra studio e lavoro, che è stata (ed è) cruciale in altri sistemi educativi dell'Europa settentrionale.

Noi italiani dal dopoguerra (anni '50 del XX secolo) siamo andati avanti nell'opera di ricostruzione in modo improvvisato.
Chi poteva (grazie alle famiglie) studiava ma non esisteva un sostegno di orientamento al lavoro in funzione del corso di studi intrapreso. Non parliamo di qualsiasi orientamento alla scelta del corso degli studi.

Certo, dovevamo preoccuparci della grande analfabetizzazione di larghi strati socialmente bassi della popolazione e ci siamo concentrati su quello, senza avere una visione strategica di largo respiro nel ridisegnare il sistema educativo nazionale in modo integrato con la società industriale che si stava costruendo. Un'occasione che è stata persa, IMO.

L'analfabetizzazione di base era diffusa, l'ho vista di persona in Italia ancora dopo quasi 40 anni dalla fine della seconda guerra mondiale.

Ricordo al centro di addestramento di leva nel Piemonte, dove il mio scaglione (maschi nati a cavallo degli anni '50 e '60) era composto da 620 reclute in gran parte provenienti dall'Italia Centro Meridionale e dalle Isole. Tra le quali reclute c'erano 1 laureato (chi scrive), 17 studenti universitari e 602 ragazzi che, in parte consistente avevano solo la licenza media inferiore o non avevano completato gli studi medi superiori (liceo, istituti professionali).
E, con mia avvilita sorpresa, non mi capacitavo di come tanti di quei commilitoni mi venissero a chiedere aiuto per scrivere brevi messaggi sulle cartoline (non lunghe lettere) alla famiglia o alla fidanzata. E mi raccontavano le loro storie ...

Poi, in altro intervento dirò cosa penso sulla attendibilità di rilevamenti statistici che sono basati su categorie di valutazione che mal si applicano alla popolazione di un paese che è ancora in dissonanza intellettuale rispetto al sistema educativo anglo-sassone e nord-europeo, che è dominante nel mondo del lavoro moderno.
Hai descritto perfettamente la situazione del Paese.
Non capisco il perché dello stupore delle rilevazioni, con tutti i limiti a cui hai accennato.
Purtroppo ancora è la famiglia fondamentale per dare le competenze di base e si chiamano di base proprio perché senza di esse non si può costruire niente. Anche maestre del tempo pieno hanno una formazione (più mentale che per iter di studi) che le porta ad aspettarsi un lavoro a casa che dia ai bambini un “aiuto” individuale e sono davvero irritate dalla indisponibilità o incapacità delle famiglie. Hanno un immaginario di famiglie borghesi con mamme casalinghe che si siedono accanto al bambino e lo aiutano a fare i compiti. Seguo su Instagram un ragazzo diciottenne di famiglia marocchina di seconda generazione che parla benissimo l’italiano e ha creato il personaggio divertente di una mamma marocchina severa con il figlio monello. Lui è autore, attore e regista di brevi scenette. Anche nel suo immaginario la mamma marocchina controlla i compiti di un figlio in difficoltà con una maestra che ha quelle aspettative.
Il fatto che la scuola continui a delegare parte dell’apprendimento alla famiglia perpetua le differenze culturali sociali. Ma anche i test di ingresso all’università comprendono quesiti di cultura generale che dipendono dal contesto sociale-culturale della famiglia.
 

Kitsune

Utente di lunga data


Se smantelli scientemente da più di trent'anni a questa parte l'istruzione pubblica, per dare vita alla scuola-azienda sostituendo ai temi i test a crocette (come per l'Invalsi) non possono che essere questi i risultati.
Nessun stupore da parte mia.
Noto con grande dispiacere un impoverimento del lessico soprattutto nella fascia d'età dei miei figli: sovente, mentre parlo con loro, mi domandano cosa significhi quella tal parola che ho appena pronunciato.
Una sera, mentre stavo seguendo mia figlia durante lo svolgimento dei compiti, non conosceva una parola "Aspetta mamma, la cerco su Google", le ho spiegato che deve usare il dizionario... beh, non lo sapeva usare poiché, quando fa i compiti da suo padre, utilizza lo smartphone!
Ovviamente, ho fatto un bel cazziatone al mio ex!

Tutti i compagni di classe di mia figlia svolgono gli esercizi con l'intelligenza artificiale, l'unica alunna che sta tutti i pomeriggi sui compiti, fino a sera, sabato e domenica inclusi, indovinate un po' chi è?
 

Brunetta

Utente di lunga data
Nessun stupore da parte mia.
Noto con grande dispiacere un impoverimento del lessico soprattutto nella fascia d'età dei miei figli: sovente, mentre parlo con loro, mi domandano cosa significhi quella tal parola che ho appena pronunciato.
Una sera, mentre stavo seguendo mia figlia durante lo svolgimento dei compiti, non conosceva una parola "Aspetta mamma, la cerco su Google", le ho spiegato che deve usare il dizionario... beh, non lo sapeva usare poiché, quando fa i compiti da suo padre, utilizza lo smartphone!
Ovviamente, ho fatto un bel cazziatone al mio ex!

Tutti i compagni di classe di mia figlia svolgono gli esercizi con l'intelligenza artificiale, l'unica alunna che sta tutti i pomeriggi sui compiti, fino a sera, sabato e domenica inclusi, indovinate un po' chi è?
Il vocabolario si amplia leggendo per piacere.
Ma i ragazzini leggono solo reel e post.
Però non bisogna sopravvalutare le competenze che avevamo da ragazzini, spesso ricordiamo male.
 

Jim Cain

Utente di lunga data
Una sera, mentre stavo seguendo mia figlia durante lo svolgimento dei compiti, non conosceva una parola "Aspetta mamma, la cerco su Google", le ho spiegato che deve usare il dizionario... beh, non lo sapeva usare poiché, quando fa i compiti da suo padre, utilizza lo smartphone!
Ovviamente, ho fatto un bel cazziatone al mio ex!
Tutte le scuse sono buone...🙄
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
E' grave che non ci sia un riconoscimento (economico) di chi si impegna negli studi.
Se ci pensi una volta i genitori spronavano i figli nello studio affinche avessero una vita migliore della loro.
Oggi pet mettere a posto gli scaffali al supermercato ti chiedono la laurea.
E fortemente svalutata l'istruzione.
millemila laureati in scienza delle merendine possono giusto mettere a posto gli scaffali dell'Esselunga. mancano i laureati in materie vere
 

Kitsune

Utente di lunga data
Il vocabolario si amplia leggendo per piacere.
Ma i ragazzini leggono solo reel e post.
Però non bisogna sopravvalutare le competenze che avevamo da ragazzini, spesso ricordiamo male.
1) Mia figlia non ha nessun social, mentre i suoi amici li hanno tutti da quando avevano anche nove anni.
Purtroppo non legge per piacere da prima che iniziasse la scuola.
Mio figlio usa IG, Tik Tom e BeReal che vanno forte tra i suoi coetanei, ma sa scrivere, esprimersi e coniuga perfettamente i verbi.
2) Considera che, ai nostri tempi, non esisteva Internet né 'sti maledetti social; quando noi eravamo giovani, leggevamo un bel libro che prendevamo in Biblioteca o che ci prestava qualcuno, ascoltavamo la musica, uscivamo con la nostra compagnia, andavamo a ballare e se qualcuno sbagliava una parola o un verbo, lo si correggeva immediatamente.
Adesso sai come si esprimono i giovani? "Bro, tipo, c'è (non dicono neppure "cioè" che ho sempre fortemente odiato) che cringe, mi sto chillando, POV ed altre schifezze che non sto ad elencare.
C'è questo fastidioso mix tra la Lingua Italiana e l'inglese che sta letteralmente facendo una strage.
 

Brunetta

Utente di lunga data
1) Mia figlia non ha nessun social, mentre i suoi amici li hanno tutti da quando avevano anche nove anni.
Purtroppo non legge per piacere da prima che iniziasse la scuola.
Mio figlio usa IG, Tik Tom e BeReal che vanno forte tra i suoi coetanei, ma sa scrivere, esprimersi e coniuga perfettamente i verbi.
2) Considera che, ai nostri tempi, non esisteva Internet né 'sti maledetti social; quando noi eravamo giovani, leggevamo un bel libro che prendevamo in Biblioteca o che ci prestava qualcuno, ascoltavamo la musica, uscivamo con la nostra compagnia, andavamo a ballare e se qualcuno sbagliava una parola o un verbo, lo si correggeva immediatamente.
Adesso sai come si esprimono i giovani? "Bro, tipo, c'è (non dicono neppure "cioè" che ho sempre fortemente odiato) che cringe, mi sto chillando, POV ed altre schifezze che non sto ad elencare.
C'è questo fastidioso mix tra la Lingua Italiana e l'inglese che sta letteralmente facendo una strage.
Esistono tecniche per fare apprezzare la lettura.
 

Brunetta

Utente di lunga data

Brunetta

Utente di lunga data

Kitsune

Utente di lunga data
Ma è uguale. Leggere per più di un bambino è più divertente.
Ci sono progetti delle biblioteche. Ma anche le librerie, a Milano è molto attiva
Mia figlia non ha la passione per la lettura, legge libri per piacere unicamente durante la lunga pausa estiva.
Amo leggere e mi si spezza il cuore, ho sempre amato e tuttora amo leggere, per me è proprio un modo di sparire dal mondo, entro dentro ciò che sto leggendo, dimenticandomi di tutto il resto.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Mia figlia non ha la passione per la lettura, legge libri per piacere unicamente durante la lunga pausa estiva.
Amo leggere e mi si spezza il cuore, ho sempre amato e tuttora amo leggere, per me è proprio un modo di sparire dal mondo, entro dentro ciò che sto leggendo, dimenticandomi di tutto il resto.
Semplificando: bisogna leggere per loro, anche cose che noi giudichiamo semplici. Poi interrompere. Vogliono finire. È il trucco delle serie televisive,
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Semplificando: bisogna leggere per loro, anche cose che noi giudichiamo semplici. Poi interrompere. Vogliono finire. È il trucco delle serie televisive,
Non tutti
Uno dei miei sta divorando libri ora a 26 anni
L’altro mai fregato nulla ne da piccolo ne ora, anzi percula il fratello
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
E' grave che non ci sia un riconoscimento (economico) di chi si impegna negli studi.
Se ci pensi una volta i genitori spronavano i figli nello studio affinche avessero una vita migliore della loro.
Oggi pet mettere a posto gli scaffali al supermercato ti chiedono la laurea.
E fortemente svalutata l'istruzione.
Dato che non siamo in uno stato sovietico il lavoro è un mercato, con domanda e offerta, e credo che se uno studia le materie giuste, viene ricercato e pagato a dovere. Dalle mie parti uno che va all'ITIS a 16 anni comincia a ricevere offerte di lavoro più spesso di quanto riceva chiamate di pubblicità dai call center, e non per pulire i cessi del LIDL
 

Ginevra65

Moderatrice del cazzo
Staff Forum
Purtroppo la trascrizione automatica non è ancora perfetta e a volte si leggono fesserie.
Da bambina ho aspettato con ansia di poter leggere libri non illustrati, da grandi. Poi ero innervosita da illustrazioni infedeli al testo o in pagine per me sbagliate, per questioni dí impaginazione che non capivo.
I bambini invece chiedono sempre di vedere le figure e sono diventati incapaci di immaginare dalle descrizioni. Ci vuole una educazione alla creazione di immagini mentali.
Oggi siamo pieni di immagini
 

Ginevra65

Moderatrice del cazzo
Staff Forum
millemila laureati in scienza delle merendine possono giusto mettere a posto gli scaffali dell'Esselunga. mancano i laureati in materie vere
Ci sono, ma fanno parte dei cervelli in fuga. E quelli che restano guadagnano di piu a mettere a posto scaffali.
Parola di mamma di un ricercatore scientifico
 

Ginevra65

Moderatrice del cazzo
Staff Forum
Dato che non siamo in uno stato sovietico il lavoro è un mercato, con domanda e offerta, e credo che se uno studia le materie giuste, viene ricercato e pagato a dovere. Dalle mie parti uno che va all'ITIS a 16 anni comincia a ricevere offerte di lavoro più spesso di quanto riceva chiamate di pubblicità dai call center, e non per pulire i cessi del LIDL
Dalle mie non se lo fila nessuno
 
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