È vero, qui lo leggo spesso, però nella mia di realtà tutto questo astio non lo percepisco...una mia carissima amica coetanea ha partorito estate scorsa ad esempio e ha 15 anni meno di lui, divorziato e già con due figli grandicelli
In realtà io percepisco astio anche fuori di qui, anche se qui, ovviamente, le persone possono essere influenzate dalle esperienze negative che creano un sottofondo di rabbia, che capisco, ma che penso distorca un po' le percezioni.
Vedo in alcuni uomini, anche giovani, una forma di difficoltà nell'accettare che le donne siano nella condizione di scegliere, perché questo vuol dire essere esposti al rischio di non essere scelti o di subire successivamente la scelta della donna di interrompere il rapporto con loro.
E' una situazione paritaria, visto che anche gli uomini scelgono, scartano, lasciano, ma da alcuni viene percepita come più vantaggiosa per le donne e da lì si apre il tentativo di riequilibrare il presunto vantaggio in qualche modo.
L'ho visto anche personalmente, io non mi spiegavo perché mio marito fosse ostile al mio lavoro; poi ho compreso che il vantaggio economico lo rassicurava di avere un controllo maggiore su di me. Peccato che se poi lo avessi lasciato, non so quanto sarebbe stato disponibile ad aiutarmi dopo e, quindi, mi sono ben guardata dal ridurre il mio lavoro, oltre un certo livello, e ho preservato la mia indipendenza.