genitore collocatario e manutenzione ordinaria

Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
hai detto che le hai proposto di avere tu il collocamento prevalente visto che lei lavora.
Poi mi spiegherai perché una donna deve essere orgogliosa di lavorare fino alle 1930 e però se io padre che lavoro di meno voglio mio figlio con me la vedi come punizione.
Ah, l'odore del femminismo á la carte la mattina presto :LOL:
 

Rebecca89

Sentire libera
Gliel'ho proposto più volte, visto che, tra le altre cose, giovedì è tornata a casa dopo le 19:30 dal lavoro.
Per più motivi non accetterebbe mai e la proposta non credo servirà a lamentarsi meno.
State troppo freschi di tutto.
Io quando so che avrò giorni pieni di impegni lavorativi, mando Chicco dal padre. È capitato. E non perché non possa starci il nonno o stare da solo. Ma perché è tempo in più con il papà e quindi va bene. Anche lui fa lo stesso. Ma ci dovete arrivare.
Non avrei proposto un cambio ruolo visto che hai detto giovedì, quindi immagino non accada tutti i giorni. Piuttosto dirle che se sa che ci sono giorni dove sta incasinata a lavoro, puoi esserci tu.
Io a volte lavoro la domenica. Sono ben felice che mio figlio faccia una giornata al mare con il padre per dire.
È ancora tutto troppo fresco. Tra un anno non ti ricorderai nemmeno più di tutti gli ennemila 3d aperti su situazioni che credimi, evolveranno da sole.
 

white74

Utente di lunga data
Poi mi spiegherai perché una donna deve essere orgogliosa di lavorare fino alle 1930 e però se io padre che lavoro di meno voglio mio figlio con me la vedi come punizione.
Ah, l'odore del femminismo á la carte la mattina presto :LOL:
Il problema non è questo, ma il fatto che oggi molti adolescenti sono soli in casa fino alle 19.30/20. Finché si è sposati non è un problema, se si divorzia sembra improvvisamente che lo diventi.
 

Gaia

Utente di lunga data
Poi mi spiegherai perché una donna deve essere orgogliosa di lavorare fino alle 1930 e però se io padre che lavoro di meno voglio mio figlio con me la vedi come punizione.
Ah, l'odore del femminismo á la carte la mattina presto :LOL:
Guarda, e’ lui che lo ha detto diverso volte.
Mentre non trovo assolutamente strano che possa desiderare e anche chiedere che il loro figlio sia collocato da lui, trovo strano che la motivazione sia perché lei lavora.
Non credo che lui si giri i pollici, ma anche se entrambi uscissero un sabato sera per cose di piacere non ci vedrei nulla di male ne’ per lui , ne’ per lei.
Basta che il ragazzo sia seguito. Anche dai nomi in quelle ore o da un baby sitter o ancora dal genitore che in quello specifico momento non ha nulla da fare.
 

Nicky

Utente di lunga data
Bisogna capire cosa è meglio per questo ragazzo e trovare un dialogo con lui, aiutare anche la mamma ad averlo, perché per un ragazzo crescere portandosi dietro problemi irrisolti con la madre potrebbe essere un problema in futuro.
Avere accessi di rabbia o problemi scolastici a quindici anni non è un dramma, però non si può neppure ignorare che sono segni di una difficoltà.
 

Gaia

Utente di lunga data
Bisogna capire cosa è meglio per questo ragazzo e trovare un dialogo con lui, aiutare anche la mamma ad averlo, perché per un ragazzo crescere portandosi dietro problemi irrisolti con la madre potrebbe essere un problema in futuro.
Avere accessi di rabbia o problemi scolastici a quindici anni non è un dramma, però non si può neppure ignorare che sono segni di una difficoltà.
Fra tutto e due ci credo che lui non sia equilibrato
 

Rebecca89

Sentire libera
Bisogna capire cosa è meglio per questo ragazzo e trovare un dialogo con lui, aiutare anche la mamma ad averlo, perché per un ragazzo crescere portandosi dietro problemi irrisolti con la madre potrebbe essere un problema in futuro.
Avere accessi di rabbia o problemi scolastici a quindici anni non è un dramma, però non si può neppure ignorare che sono segni di una difficoltà.
Allora. Sono d' accordo ma mi stona un punto.
Jim non deve aiutare la madre in questo. Semmai dovrebbe spronare il ragazzo a capire alcuni atteggiamenti anche dove li trova incomprensibili, ma di base non alimentarli. Lui deve fare il padre. La madre, altrettanto. A maggior ragione quando ci si separa, va bene l educazione in comune, l esserci in comune, ma io sto fuori da quella relazione e devo pensare a quella di mio figlio. Io curo il mio rapporto e cerco di spiegare a mio figlio come poter instaurare un dialogo con la madre, ma non a lei. Mi dispiace se può sembrare duro come messaggio, ma i figli poi crescono e lo capiscono da soli con chi hanno a che fare. Lui al rapporto padre figlio deve pensare, e figlio madre parlandone con lui, essendo presente se lui vuole sfogarsi ma non dicendo per esempio "sai, mamma oggi mi ha detto che sono uno stronzo" e lui li a dire "ma lasciala perdere, sta fuori". Piuttosto magari (poi io parlo per me) dire al figlio che se quella cosa gli ha fatto male, di parlarne con la madre, senza urlare, facendogli capire che è rimasto ferito. Analizzare insieme la situazione. Anche perché così sai che succede? Ci sono passata, soprattutto all inizio. Dicevo al padre disagi che mi lamentava pensando di fare un lavoro di squadra, e lui li riportava al figlio con un "senti, ma mamma mi ha detto...". Così perde anche la fiducia con te genitore con cui si apre. A un certo punto ho smesso. Parliamo delle nostre cose come famiglia, ma nei problemi che mi riporta con il padre sprono lui a parlarne. E ora ha imparato. E le cose vanno meglio.
 

Jim Cain

Utente di lunga data
Bisogna capire cosa è meglio per questo ragazzo e trovare un dialogo con lui, aiutare anche la mamma ad averlo, perché per un ragazzo crescere portandosi dietro problemi irrisolti con la madre potrebbe essere un problema in futuro
Come ha scritto @Rebecca89 'siamo ancora troppo freschi'.
Troppo freschi per non incazzarci con frequenza - sebbene a distanza - troppo freschi per avere, a volte, un dialogo più sereno con nostro figlio.
Ovviamente io passo con lui molto meno tempo di lei e per me è oggettivamente più facile.
Col tempo confido che le cose non potranno che migliorare, sebbene certe modalità comunicative dubito potranno migliorare visibilmente (parlo del suo rapporto con lui).
 

Rebecca89

Sentire libera
Come ha scritto @Rebecca89 'siamo ancora troppo freschi'.
Troppo freschi per non incazzarci con frequenza - sebbene a distanza - troppo freschi per avere, a volte, un dialogo più sereno con nostro figlio.
Ovviamente io passo con lui molto meno tempo di lei e per me è oggettivamente più facile.
Basta che non ti ci fossilizzi sullo stare troppo freschi, ma tieni a mente che oggi è così, piano piano andrà meglio.
E qui devi metterci del tuo pure tu😘
 

Gaia

Utente di lunga data
Come ha scritto @Rebecca89 'siamo ancora troppo freschi'.
Troppo freschi per non incazzarci con frequenza - sebbene a distanza - troppo freschi per avere, a volte, un dialogo più sereno con nostro figlio.
Ovviamente io passo con lui molto meno tempo di lei e per me è oggettivamente più facile.
Col tempo confido che le cose non potranno che migliorare, sebbene certe modalità comunicative dubito potranno migliorare visibilmente (parlo del suo rapporto con lui).
Ecco finalmente una cosa sensata.
per te e’ più semplice anche perché sei un uomo e lui è un ragazzo che mai come ora avrà bisogno della tua guida equilibrata per diventare un uomo.
 

Rebecca89

Sentire libera
Ecco finalmente una cosa sensata.
per te e’ più semplice anche perché sei un uomo e lui è un ragazzo che mai come ora avrà bisogno della tua guida equilibrata per diventare un uomo.
Concordo. Infatti lui non deve guardare dove non arriva e non fa lei, ma dove deve, per il figlio, arrivare e fare lui.
 

Jim Cain

Utente di lunga data
Guarda, e’ lui che lo ha detto diverso volte.
Mentre non trovo assolutamente strano che possa desiderare e anche chiedere che il loro figlio sia collocato da lui, trovo strano che la motivazione sia perché lei lavora.
Non credo che lui si giri i pollici, ma anche se entrambi uscissero un sabato sera per cose di piacere non ci vedrei nulla di male ne’ per lui , ne’ per lei.
Basta che il ragazzo sia seguito. Anche dai nomi in quelle ore o da un baby sitter o ancora dal genitore che in quello specifico momento non ha nulla da fare.
Ho scritto che la motivazione non risiede solo nel fatto che lei spesso lavora fino a quell'ora ma anche in quella circostanza.
Se a quello unisci che, con cadenza settimanale, mi dici che 'non ce la fai' e che 'ti fa impazzire' mi pare ovvio che, ad un certo punto, io possa proporti di cambiare.

Io ho orari più flessibili e ho complessivamente meno impegni (posso lavorare anche da casa) ma questo non può in alcun modo giustificare il fatto che io sia teoricamente sempre disponibile perché 'in quello specifico momento non ha nulla da fare'.
Il mio nulla da fare riguarda il mio tempo e se il tempo altrui è impiegato in altro (anche nel lavoro) che io lo debba sacrificare per il lavoro altrui è un'idea che non trova alcun fondamento.
Il confine tra leale collaborazione e approfittare oltre modo del tempo e della disponibilità altrui è sottile e non sempre di facile decifrazione, mi sembra tuttavia molto comodo appellarsi con troppa frequenza ad improrogabili impegni lavorativi per proseguire sulla propria strada come se niente fosse accaduto e, quindi, non incorrere in quelle necessarie scomodità che la vita da separati impone.
 
Ultima modifica:

Brunetta

Utente di lunga data
State troppo freschi di tutto.
Io quando so che avrò giorni pieni di impegni lavorativi, mando Chicco dal padre. È capitato. E non perché non possa starci il nonno o stare da solo. Ma perché è tempo in più con il papà e quindi va bene. Anche lui fa lo stesso. Ma ci dovete arrivare.
Non avrei proposto un cambio ruolo visto che hai detto giovedì, quindi immagino non accada tutti i giorni. Piuttosto dirle che se sa che ci sono giorni dove sta incasinata a lavoro, puoi esserci tu.
Io a volte lavoro la domenica. Sono ben felice che mio figlio faccia una giornata al mare con il padre per dire.
È ancora tutto troppo fresco. Tra un anno non ti ricorderai nemmeno più di tutti gli ennemila 3d aperti su situazioni che credimi, evolveranno da sole.
Concordo su tutto a parte il grassetto…
Jim me lo vedo vecchietto seduto al porto, guardando il mare, racconta della moglie ai nipotini.
 

Jim Cain

Utente di lunga data
Io ho spiegato immediatamente all'ex moglie che non avevo la minima intenzione di compensare o appoggiarla se non per le cose di eccezionale gravità.
Altrimenti già stando fuori casa si vedono meno i figli, ci manca solo che io diventi quello che stressa. E poi finisci di perderteli.

Amore, a papà vai benissimo come sei.
È una frase che sposta le montagne.
E lavora in testa
❤
 

Jim Cain

Utente di lunga data
Certo che è stata una fortuna!
La sfortuna consiste poi nel presupporre che tutte le famiglie normali (come dice Tolstoj nel famoso incipit) siano la normalità e si commettono errori di valutazione del partner.
Alla luce di tutta una serie di cose, e alla mia ormai semi veneranda età (😃), mi sento di affermare che la scelta deve (dovrebbe) cadere su persone di estrazione culturale simile.
 
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