Brunetta
Utente di lunga data
“Tutti noi proviamo dolore. Tutti prendiamo farmaci. Quanto è sopportabile un dolore fisico post-traumatico, un dolore fatale (lutti), una difficoltà a vivere che inabilita la qualità di molte giornate (ansia, depressione?) Su questo le Big Pharma sviluppano ricerca investendo milioni e – se ricerca e marketing l’hanno pensata “giusta” – ricavano nel tempo milioni e milioni.”
www.doppiozero.com
Da questa constatazione si può vedere come sia nata una vicenda sconcertante che ha condannato la casa farmaceutica a un risarcimento astronomico. Ma non si può tornare indietro nel tempo ed eliminare le conseguenze.
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Ora il neo eletto presidente degli Stati Uniti annuncia di voler bloccare altri paesi che esportano negli USA il fentanyl .
”La crisi degli oppioidi negli Stati Uniti rappresenta la più grave emergenza sanitaria pubblica dal secondo dopoguerra. Alla base di questa crisi le ragioni del mercato, che hanno avuto la meglio su quelle della salute pubblica: le aziende produttrici, a partire dagli anni ’90, hanno infatti incentivato i medici a prescrivere oppiacei ad alti dosaggi, creando una dipendenza che è andata ben oltre la prescrizione medica. In questo modo sono aumentati anche i profitti del mercato illegale.
Nella prima metà del 2010 il Fentanyl si sostituisce all’eroina. Facile capire perché: è una sostanza molto più economica dal punto di vista del volume e più facile da produrre e da trasportare. A differenza di altre droghe, inoltre, è vendibile anche online. Dal 2015 in poi l’overdose di Fentanyl diventa overdose di Fentanyl associato ad altro, ossia a degli stimolanti come metanfetamina, cocaina, crystal meth… Un mix che può impedire la risposta al naloxone, l’antidoto per l’overdose da oppioidi. Il numero dei decessi che coinvolgono sia il Fentanyl che gli stimolanti aumenta di anno in anno: “Di oltre 50 volte tra il 2010 e il 2021”, secondo una delle ultime ricerche sul tema condotta dall’Università della California e pubblicata sulla rivista “Addiction”.”
Ossicodone killer: due serie tv | Daniele Martino
Tra il 1999 e il 2017 negli Stati Uniti d’America sono morte almeno 500.000 persone per overdose da OxyContin, di fatto pillole di eroina prodotte dalla Purdue Pharma come trattamento per il “dolore cronico”. Come è potuto accadere? Perché l’agenzia federale per le licenze di nuovi farmaci ha...
Purdue pagherà 7,4 miliardi di dollari per la crisi degli oppioidi
Accordo di principio con i membri della famiglia Sackler, proprietari dell’industria farmaceutica sotto accusa per essere responsabile di centinata di morti per overdose
”La crisi degli oppioidi negli Stati Uniti rappresenta la più grave emergenza sanitaria pubblica dal secondo dopoguerra. Alla base di questa crisi le ragioni del mercato, che hanno avuto la meglio su quelle della salute pubblica: le aziende produttrici, a partire dagli anni ’90, hanno infatti incentivato i medici a prescrivere oppiacei ad alti dosaggi, creando una dipendenza che è andata ben oltre la prescrizione medica. In questo modo sono aumentati anche i profitti del mercato illegale.
Nella prima metà del 2010 il Fentanyl si sostituisce all’eroina. Facile capire perché: è una sostanza molto più economica dal punto di vista del volume e più facile da produrre e da trasportare. A differenza di altre droghe, inoltre, è vendibile anche online. Dal 2015 in poi l’overdose di Fentanyl diventa overdose di Fentanyl associato ad altro, ossia a degli stimolanti come metanfetamina, cocaina, crystal meth… Un mix che può impedire la risposta al naloxone, l’antidoto per l’overdose da oppioidi. Il numero dei decessi che coinvolgono sia il Fentanyl che gli stimolanti aumenta di anno in anno: “Di oltre 50 volte tra il 2010 e il 2021”, secondo una delle ultime ricerche sul tema condotta dall’Università della California e pubblicata sulla rivista “Addiction”.”