Dolore

bravagiulia75

Annebbiata lombarda DOCG
Non credo che entrerai. Ti puoi portare marito se vuoi, ma i cani restano con me.
Ma non so se lui sarà con me nel mio paradiso.
Forse io non sono il suo. Si vedrà.
Allora va bene
Te li lascio...sono tuoi
Ma passo a trovarti...
Il marito non lo voglio 🤣🤣
Ho già il mio🤣
 

Brunetta

Utente di lunga data
Io credo che esistano infiniti paradisi. Ognuno crea il proprio.
Nel mio potrò fumare piantagioni intere di tabacco insieme a mio nonno e mio padre. E correrò a perdifiato insieme a tutti i miei cani.
E mangerò ciò che voglio senza ingrassare.
È questa la disdetta: le anime non mangiano 😂
 

Brunetta

Utente di lunga data
Non vengono usati solo negli hospice, anche se ovviamente in dosi totalmente diverse.
Il ricorso a determinati antidolorifici segue dei parametri precisi.
Insomma… visto che sono state create dipendenze.
 

Marjanna

Utente di lunga data
Insomma… visto che sono state create dipendenze.
Dicevo in Italia, non in America.
Volevo caricare un pdf ma dice che pesa troppo (4,62 MB), comunque...





Un tempo venivano usati meno antidolorifici, anche morti in condizioni estreme di dolore, specialmente in alcuni ambienti sanitari gestiti da suore o simili, perchè vi era un credo sulla sofferenza che in breve andava provata per il volere dell’altissimo.
 

danny

Utente di lunga data
Stateci sei mesi con le coliche renali dovendo lavorare e vivere con dignità poi ne parliamo.
Lo ricordo ancora come un incubo.
Ero arrivato ad avere le allucinazioni con gli oppioidi ma perlomeno riuscivo a tollerare di vivere.
Il problema degli oppioidi è che vengono usati per altro, non per il dolore.
Ci tagli l'eroina
 

Nicky

Utente di lunga data
Quello che è successo negli Stati Uniti è terribile, ma è dovuto in gran parte alle modalità di distribuzione dei farmaci, all'assenza di controlli. Gli oppioidi sono sempre stati usati in ospedale senza creare dipendenza in chi li assume.
È simile ache il discorso degli psicofarmaci, se assunti sotto un vero controllo medico sono un ausilio.
Io ho ormai una discreta esperienza di malati terminali di tumore e terapia del dolore e fortunamente nel corso del tempo ho visto crescere la sensibilità per gli aspetti della malattia connessi al contenimento e alla soppressione del dolore fisico. Per me è un aspetto fondamentale, perché il dolore annienta la dignità umana.
Sul piano, invece, del dolore non fisico, ma legato alle esperienze dolorose della vita, fatico a trovare una funzione positiva al dolore, ad esempio, del lutto, ma trovo che sia sbagliato patologizzarlo, cercare di sopprimerlo in fretta, perché è comunque un'esperienza umana.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Quello che è successo negli Stati Uniti è terribile, ma è dovuto in gran parte alle modalità di distribuzione dei farmaci, all'assenza di controlli. Gli oppioidi sono sempre stati usati in ospedale senza creare dipendenza in chi li assume.
È simile ache il discorso degli psicofarmaci, se assunti sotto un vero controllo medico sono un ausilio.
Io ho ormai una discreta esperienza di malati terminali di tumore e terapia del dolore e fortunamente nel corso del tempo ho visto crescere la sensibilità per gli aspetti della malattia connessi al contenimento e alla soppressione del dolore fisico. Per me è un aspetto fondamentale, perché il dolore annienta la dignità umana.
Sul piano, invece, del dolore non fisico, ma legato alle esperienze dolorose della vita, fatico a trovare una funzione positiva al dolore, ad esempio, del lutto, ma trovo che sia sbagliato patologizzarlo, cercare di sopprimerlo in fretta, perché è comunque un'esperienza umana.
Infatti il sistema statunitense funziona sempre sulla base del risarcimento. Anche se la food and drug A. fa dei controlli, come spiegano bene le mini serie, ma ci sono autorizzazioni incaute (o per corruzione) ma comunque conta maggiormente, secondo loro, come deterrente il pericolo di risarcimenti miliardari.
Intanto i morti sono morti e i tossicodimendenti restano tali.
Se vengono dati a chi è in fase terminale, non c’è rischio di dipendenza.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Quello che è successo negli Stati Uniti è terribile, ma è dovuto in gran parte alle modalità di distribuzione dei farmaci, all'assenza di controlli. Gli oppioidi sono sempre stati usati in ospedale senza creare dipendenza in chi li assume.
È simile ache il discorso degli psicofarmaci, se assunti sotto un vero controllo medico sono un ausilio.
Io ho ormai una discreta esperienza di malati terminali di tumore e terapia del dolore e fortunamente nel corso del tempo ho visto crescere la sensibilità per gli aspetti della malattia connessi al contenimento e alla soppressione del dolore fisico. Per me è un aspetto fondamentale, perché il dolore annienta la dignità umana.
Sul piano, invece, del dolore non fisico, ma legato alle esperienze dolorose della vita, fatico a trovare una funzione positiva al dolore, ad esempio, del lutto, ma trovo che sia sbagliato patologizzarlo , cercare di sopprimerlo in fretta, perché è comunque un'esperienza umana.
Questo è un punto molto importante.
Siamo immersi in una cultura in cui se si vede piangere si va nel panico e si cerca subito un supporto farmacologico.
 

Marjanna

Utente di lunga data
Questo è un punto molto importante.
Siamo immersi in una cultura in cui se si vede piangere si va nel panico e si cerca subito un supporto farmacologico.
Hai tratto le somme senza alcun ragionamento.
Tra l'altro ridicolizzando situazioni che neppure puoi conoscere, minimizzando situazioni di malattia terminale (una delle conseguenze degli oppioidi è la depressione respiratoria).
Parlare di un contesto simile con interessi economici altissimi, è ben altro che rispondere a piagnistei.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Hai tratto le somme senza alcun ragionamento.
Tra l'altro ridicolizzando situazioni che neppure puoi conoscere, minimizzando situazioni di malattia terminale (una delle conseguenze degli oppioidi è la depressione respiratoria).
Parlare di un contesto simile con interessi economici altissimi, è ben altro che rispondere a piagnistei.
Mi dispiace, ma stavolta non hai capito tu.
Non ho nulla contro le cure per il dolore in caso di gravi malattie.
È Nicky che ha toccato un altro aspetto e che ho raccolto.
 

Marjanna

Utente di lunga data
Mi dispiace, ma stavolta non hai capito tu.
Non ho nulla contro le cure per il dolore in caso di gravi malattie.
È Nicky che ha toccato un altro aspetto e che ho raccolto.
Allora scrivi un testo tuo e spiegati. Non mettere link, copia-incolla, fare riferimenti a serie televisive o aspettare che altri scrivano la risposta che vorresti tu. Un testo lo puoi anche scrivere, non muore nessuno se sfori di qualche battuta rispetto a quanto previsto dai messaggi social.
Parli di italiani o americani intanto? Vuoi parlare di uso di farmaci antidolorifici o sei partita da un tema solo come pretesto per parlare della gente che si lamenta? Hai scritto un riferimento alla nonna, o nonno di tua nuora a cui è stato prescritto il fentanyl, dicendo solo che è davvero vecchia, senza scrivere che malattia ha, se ne ha una, di cosa soffre, che dolori ha... però ti fa impressione.
E comunque hai mal interpretato la mia frase, io sono molto critica rispetto la medicina, anche in come viene gestito il fine vita. Ma neppure potrei fare un discorso di paese, inteso come Italia, dal momento che so che al sud ci sono contesti dove neppure vengono attuate in modo dovuto cure palliative in chi si trova a casa.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Allora scrivi un testo tuo e spiegati. Non mettere link, copia-incolla, fare riferimenti a serie televisive o aspettare che altri scrivano la risposta che vorresti tu. Un testo lo puoi anche scrivere, non muore nessuno se sfori di qualche battuta rispetto a quanto previsto dai messaggi social.
Parli di italiani o americani intanto? Vuoi parlare di uso di farmaci antidolorifici o sei partita da un tema solo come pretesto per parlare della gente che si lamenta? Hai scritto un riferimento alla nonna, o nonno di tua nuora a cui è stato prescritto il fentanyl, dicendo solo che è davvero vecchia, senza scrivere che malattia ha, se ne ha una, di cosa soffre, che dolori ha... però ti fa impressione.
E comunque hai mal interpretato la mia frase, io sono molto critica rispetto la medicina, anche in come viene gestito il fine vita. Ma neppure potrei fare un discorso di paese, inteso come Italia, dal momento che so che al sud ci sono contesti dove neppure vengono attuate in modo dovuto cure palliative in chi si trova a casa.
Vuoi trovare fini che non ho.
Trump all’interno dei suoi discorsi deliranti in cui dice di tutto, dal cambiare le denominazioni geografiche al desiderio di annettere la Groenlandia ecc, cose alcune inquietanti, altre forse per sollevare polvere, ha parlato di invasione di farmaci oppiodi e ha parlato proprio del Fentanyl.
(Non sono medico e fortunatamente per ora non ho mai avuto dolore cronico. Per male a una spalla ho preso solo Brufen (ibuprofene) che, grazie a te, ho scoperto che non è un antidolorifico leggero come credevo.
Fortunatamente non dà dipendenza. Infatti l’ho preso solo per qualche settimana, mi pare senza conseguenze. )
Allora mi sono venute in mente le due mini serie in proposito di dipendenza da oppiodi di nati e diffusi come farmaci. Da questi film ho ricavato notizie inquietanti. Infatti sono le conseguenze del Fantanyl che hanno portato Trump a esprimersi in modo minaccioso.
È questo il punto.
Ma poi, come sempre succede, i discorsi si ampliano e prendono strade inaspettate.
Proprio recentemente ho saputo che è stato prescritto alla nonna di mia nuora che, benché abbia 96 anni, vive con la figlia e non è in fase terminale, se non come età. Non so che malattie abbia, ma ha dolori cronici. Ho così appreso che viene prescritto da noi e non per le fasi terminali di cancro, come supponevo, ma anche per altre patologie. Ho supposto che non venga considerato un pericolo la dipendenza, per l’età avanzata.
Nicky ha accennato al dolore della vita e ho osservato che è vero che c’è la tendenza a non accettarlo. E quando la vita ci mette alla prova, tendiamo a spaventarci per il dolore e cercare sollievo negli psicofarmaci. Non io, che nel momento più buio non ho preso nemmeno un‘aspirina.
Non critico chi prende psicofarmaci. Ognuno fa come crede e come i medici prescrivono.
Ma vedo che ci si spaventa di soffrire.
Non volevo arrivare da nessuna parte.
Solo comunicare da dove è nato il discorso di Trump.
Ho capito dalle risposte a questo thread che non è una cosa nota. Forse ho fatto bene a dare i titoli delle mini serie che spiegano quanto è avvenuto con l’oxidone, oppiode ci cui avevano già parlato nella sceneggiatura di E.R. perché uno dei protagonisti sviluppava una grave dipendenza.
Non ho capito la tua reazione.
 

ologramma

Utente di lunga data
Ho scoperto che alla nonno di mia nuora hanno prescritto il fentanyl. Essendo davvero vecchia, il medico avrà valutato i pro maggiori del contro. Però a me fa impressione.
Io ho preso Brufen per dolori. E già mi sembra troppo.
Però il dolore cronico è un problema, soprattutto in condizioni lavorative in cui non ci si può assentare. Le due serie lo spiegano molto bene.
Io ho molto spesso preso gli antidolorifici per il dolore alla schiena e le iniezioni per il dolore dal colpo della strega .
Ricordo che le punture le feci da molto giovane ,diciamo a quarant'anni , invece le altre volte mi prendevo il solito Aulin., dopo Cod diglio di un mio amico terapista che già me lo aveva consigliato dieci anni prima, nel duemila iniziai piscina , è stata per me una nano santa .
Un po' di anni fa credi cinque , avendo avuto di nuovo dolore dalla lastra si è visto che ho una spondilolistesi e quindi non basta più la piscina na integro con la posturale , l'avessi fatta prima.
Per risponderti al fatto dei dolorifici , l'altro anno ho avuto un lieve malore , nelle ricerche mi è venuto stato visto che ho un problemino al cuore dovuto, all'ipertensione che curo ,ma che si è leggermente invecchiato detto dal mio medico di fiducia, mi sono messo a ridere dicendo che l'età ce l'ho,mi ha detto dopo il prossimo controllo vediamo se è il caso di cambiare la pasticca ,mi ha fatto capire mentre parlava con l'altra dottoressa presente che forse le calcificazioni leggere alle valvole ,erano dovute al antidolorifico perché glielo avevo chiesto perché dovevo andare al mare come scorta , mi ha un detto di prendere Brufen in caso di bisogno cosa che non mi è servita .
Tra l'altro per rinforzare gambe schiena e tutto , ora cammino moltissimo tutti i giorni e il dolorino alla schiena va via e ne ho guadagnato anche come sonno ,umore, ginocchia e muscolatura in generale e spero come tenere meglio la pressione arteriosa sotto controllo , controllo al cuore ad agosto ho trovato l'appuntamento .
 

white74

Utente di lunga data
Penso che non vi sia alcun motivo di provare dolore. Fisico o mentale.
Grazie a Dio non conosco il dolore di vivere, per tutto il resto c’è un brufen o un toradol.
Nel mio armadietto c’è anche il contramal, che ho lasciato chiuso, avendo visto numerose serie tv americane.
 
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