Il diritto di lamento

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Hai messo a confronto il pubblico con il privato, a vari livelli.
Tutto si paga, stiamo imparando che se non paghiamo, la merce siamo noi.
Quello che stai osservando è un paradosso che caratterizza la società contemporanea: più abbiamo accesso al denaro e più sembriamo liberi, ma in realtà la nostra libertà è intrinsecamente legata a una meritocrazia economica che spesso riduce l'individuo a merce. La libertà non è più solo una questione di diritti civili, ma di accesso economico. Il rischio è che, mentre ci vantiamo di un mondo sempre più aperto, digitalizzato e interconnesso, stiamo simultaneamente creando un sistema in cui chi non ha risorse economiche o la capacità di "pagare" per tutto ciò che gli serve, finisce per essere relegato a una posizione di inferiorità o addirittura invisibile, come se il suo valore fosse determinato esclusivamente dalla sua capacità di acquistare.
 

hammer

Utente di lunga data
Hai messo a confronto il pubblico con il privato, a vari livelli.
Tutto si paga, stiamo imparando che se non paghiamo, la merce siamo noi.
No, nessun confronto.
La mia critica è generica e rivolta alle pensioni e retribuzioni dei nostri parlamentari, italiani ed europei.
Sono una partita IVA: figurati se mi permetto di giudicare stipendi o pensioni dei privati, frutto dei propri contributi.
 

hammer

Utente di lunga data
Quello che stai osservando è un paradosso che caratterizza la società contemporanea: più abbiamo accesso al denaro e più sembriamo liberi, ma in realtà la nostra libertà è intrinsecamente legata a una meritocrazia economica che spesso riduce l'individuo a merce. La libertà non è più solo una questione di diritti civili, ma di accesso economico. Il rischio è che, mentre ci vantiamo di un mondo sempre più aperto, digitalizzato e interconnesso, stiamo simultaneamente creando un sistema in cui chi non ha risorse economiche o la capacità di "pagare" per tutto ciò che gli serve, finisce per essere relegato a una posizione di inferiorità o addirittura invisibile, come se il suo valore fosse determinato esclusivamente dalla sua capacità di acquistare.
Da quando parli così mi fai paura.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Quello che stai osservando è un paradosso che caratterizza la società contemporanea: più abbiamo accesso al denaro e più sembriamo liberi, ma in realtà la nostra libertà è intrinsecamente legata a una meritocrazia economica che spesso riduce l'individuo a merce. La libertà non è più solo una questione di diritti civili, ma di accesso economico. Il rischio è che, mentre ci vantiamo di un mondo sempre più aperto, digitalizzato e interconnesso, stiamo simultaneamente creando un sistema in cui chi non ha risorse economiche o la capacità di "pagare" per tutto ciò che gli serve, finisce per essere relegato a una posizione di inferiorità o addirittura invisibile, come se il suo valore fosse determinato esclusivamente dalla sua capacità di acquistare.
IA?
Concordo.
Si vede che è cinese.
 

Brunetta

Utente di lunga data
No, nessun confronto.
La mia critica è generica e rivolta alle pensioni e retribuzioni dei nostri parlamentari, italiani ed europei.
Sono una partita IVA: figurati se mi permetto di giudicare stipendi o pensioni dei privati, frutto dei propri contributi.
Chi mi (ci) rappresenta deve essere una persona capace e competente, oltre che portatore di idealità.
Una persona competente ha la possibilità di raggiungere determinati livelli di guadagno.
Se non ottiene guadagni superiori o pari o almeno di poco inferiore, per quale motivo dovrebbe farsi carico della responsabilità pubblica?
Se gli emolumenti fossero inadeguati, verrebbero attratte dalla politica solo due generi di persone: gli idealisti (senza garanzia di competenze) o gli affaristi che vedrebbero solo possibilità di intrallazzi.
In un periodo di minime idealità, come l’attuale, temo che saremmo messi sempre peggio.
 

Brunetta

Utente di lunga data

Brunetta

Utente di lunga data

Ginevra65

Moderatrice del cazzo
Staff Forum
Arrivati a un certo livello non puoi fare la vita del travet.
Non puoi stare fuori da determinati ambienti che ti assicurano di lavorare e... scopare.
E non puoi nemmeno vivere come uno qualsiasi, in mezzo alla gente sconosciuta.
Tutto questo ha un costo.
Pero non tutti finiscono come lui, ci sars' un motivo
 

Ginevra65

Moderatrice del cazzo
Staff Forum
Fra le competenze base di un parlamentare non è anche quella di saper gestire i soldi altrui? Proporre leggi non significa anche avere una visione chiara dell’impatto economico di una legge?
Chiedo per me, non per un’amica.
No si diventa parlamentari altri motivi non certo perche si sa gestire i soldi
 

hammer

Utente di lunga data
Chi mi (ci) rappresenta deve essere una persona capace e competente, oltre che portatore di idealità.
Una persona competente ha la possibilità di raggiungere determinati livelli di guadagno.
Se non ottiene guadagni superiori o pari o almeno di poco inferiore, per quale motivo dovrebbe farsi carico della responsabilità pubblica?
Se gli emolumenti fossero inadeguati, verrebbero attratte dalla politica solo due generi di persone: gli idealisti (senza garanzia di competenze) o gli affaristi che vedrebbero solo possibilità di intrallazzi.
In un periodo di minime idealità, come l’attuale, temo che saremmo messi sempre peggio.
Giustissimo: anche perché altrimenti a fare politica ci sarebbero solo i ricchi.
Il problema è che chi mi (ci) rappresenta oggi (e ormai da almeno quarant’anni) sembra scelto con il criterio del massimo cretinismo.
Nel mio mondo, i cretini non si strapagano. Si licenziano.
 

hammer

Utente di lunga data
dei lavoratori per essere precisi, anche non italiani.
considerato che senza la manovalanza degli immigrati molte aziende sarebbero già andate a gambe all’aria.
Li ho già inclusi. Si può essere italiani per nascita o per scelta.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Giustissimo: anche perché altrimenti a fare politica ci sarebbero solo i ricchi.
Il problema è che chi mi (ci) rappresenta oggi (e ormai da almeno quarant’anni) sembra scelto con il criterio del massimo cretinismo.
Nel mio mondo, i cretini non si strapagano. Si licenziano.
Ma allora candidiamoci noi, se siamo meglio.
Oppure non ci piace la democrazia.
 

white74

Utente di lunga data
Chi mi (ci) rappresenta deve essere una persona capace e competente, oltre che portatore di idealità.
Una persona competente ha la possibilità di raggiungere determinati livelli di guadagno.
Se non ottiene guadagni superiori o pari o almeno di poco inferiore, per quale motivo dovrebbe farsi carico della responsabilità pubblica?
Se gli emolumenti fossero inadeguati, verrebbero attratte dalla politica solo due generi di persone: gli idealisti (senza garanzia di competenze) o gli affaristi che vedrebbero solo possibilità di intrallazzi.
In un periodo di minime idealità, come l’attuale, temo che saremmo messi sempre peggio.
Platone teorizzava una classe politica che non potesse possedere ricchezze private.
Aristotele invece riteneva che dovessero avere abbastanza ricchezze per non lasciarsi tentare dalla corruzione.
In sostanza sono quasi 2500 anni che l’uomo si interroga in merito.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Platone teorizzava una classe politica che non potesse possedere ricchezze private.
Aristotele invece riteneva che dovessero avere abbastanza ricchezze per non lasciarsi tentare dalla corruzione.
In sostanza sono quasi 2500 anni che l’uomo si interroga in merito.
Forse, al di là dell’interrogativo, è un pochino cambiata la società.
 
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hammer

Utente di lunga data
Ma allora candidiamoci noi, se siamo meglio.
Oppure non ci piace la democrazia.
Avendo l'insana tendenza ad eliminare fisicamente gli imbecilli una mia candidatura politica non sarebbe auspicabile.
Tuttavia la democrazia rimane sempre il sistema migliore parafrasando Churchill.
Mi riservo il diritto, costituzionalmente riconosciuto, di lamentarmi.
 
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