Tempi che cambiano.

Brunetta

Utente di lunga data
Esatto. Ma dillo, spleen. Non che vai addosso a lei a dire che la colpa è sua se non hanno una stabilità. Ma è un esempio tra tanti. Mio fratello si lamenta di continuo, non c ha mai soldi. Per dire. Poi però gli fai notare che ci sono rinunce importanti che non sono necessarie e potrebbe tagliare. Ma la colpa è sempre che prende poco, e non prende poco manco per niente. Che un mese c è stato quello, un mese questo, eh ma ho dovuto pagare il gas, eh ma il cane, eh ma la macchina. Però poi alle sue stronzate che gli danno partire un botto non ci rinuncia. Manca proprio il mea culpa, quella cosa di dire ma non è che sto sbagliando qualcosa io?
Premessa: NON sto dicendo che tuo fratello è stupido. Non ne ho gli elementi.
Tutto ciò che facciamo è una questione cognitiva.
Non ci piace crederlo, perché ci sembra di essere stupidi, ma a molti è mancata una formazione della pianificazione.
I pianificatori eccessivi sono tali per mania di controllo, non per scelte ponderate.
Per quanto riguarda le spese che rendono la vita grama, io ho osservato che la maggior parte delle persone che se ne lamentano fanno spese non controllate.
 

Gaia

Utente di lunga data
Non è ciò che penso io, mi sembra saggio cercare di instaurare un rapporto con persone che condividono gli stessi progetti di vita.
Mi è stato riferito. Un mio amico ha lasciato una donna, perché dopo pochi mesi parlava di figli. D'altra parte lei era vicino ai quaranta, non aveva troppo tempo davanti. Ora lui ha tre figli.
evidentemente poi ha trovato una che gli ha fatto desiderare di avere dei figli. capita.
 

Brunetta

Utente di lunga data
In realtà gliel ha messa su una precarietà di lei e che secondo lui dovrebbero avere basi più solide (c è anche una casa di proprietà, non sono in affitto) perché un figlio è una bella responsabilità, concludendo con un ma non stiamo bene pure io e te così? Un gatto?
Appunto.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Penso comunque che il problema più grosso nella sua testa sia casa. Vive li da 10 anni, ci ha investito molto, ma non è una casa da famiglia e il pensiero di lasciarla, non gli va giù. Nemmeno di affittarla. Ha incollato scuse su scuse. Bastava essere sinceri, ma ormai non si è sinceri manco con sé stessi, figurati con gli altri.
Il gatto è lui!
 

Brunetta

Utente di lunga data
Certamente non si fanno con una persona per la quale la testa non l'hai persa, ovvero con una persona nei confronti della quale non nutri un particolare trasporto.

Tant'è che una delle cazzate principali nel caso di rapporti in crisi corrisponde al 'facciamo un figlio', molto spesso da 'facciamo un secondo figlio'.
Hai spostato l’argomento, è il mestiere tuo.
I figli si fanno con serietà e amore, non perché hai un enorme trasporto sessuale verso il partner.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Non è una critica sai.
Io credo che chi vuole figli scelga anche il compagno che ritiene più adatto a questo scopo.
Ora, se lei lo amasse senza ‘secondo fini’ (passami il termine) starebbe comunque con lui.
E invece lo ha lasciato perché delude le aspettative che lei aveva circa la vita che avrebbe voluto.
Tu lasceresti il lavoro per tuo marito?
Proprio no, perché il lavoro per te è fondamentale. Un figlio lo è di più.
 

Jim Cain

Utente di lunga data
Hai spostato l’argomento, è il mestiere tuo.
I figli si fanno con serietà e amore, non perché hai un enorme trasporto sessuale verso il partner.
Non mi pare di aver scritto 'sessuale'.

Comunque, il trasporto generalmente implica amore (altrimenti è solo impulso sessuale che, da solo, difficilmente porta anche solo a pensare l'idea di riprodursi con quella persona), senza di esso vedo premesse magari solide per alcunk versi, più grigie per altri.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Hai spostato l’argomento, è il mestiere tuo.
I figli si fanno con serietà e amore, non perché hai un enorme trasporto sessuale verso il partner.
Per affrontare un qualsiasi investimento e/o scommessa occorre una sufficiente dose di fiducia nel futuro, non importa se fondata o meno, basta che sia sufficiente a superare eventuali reticenze a giocarsi la posta.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Per affrontare un qualsiasi investimento e/o scommessa occorre una sufficiente dose di fiducia nel futuro, non importa se fondata o meno, basta che sia sufficiente a superare eventuali reticenze a giocarsi la posta.
Questo punto è fondamentale e riguarda i singoli e la società.
Se i media non fanno altro che dare una immagine negativa del futuro, la fiducia viene erosa.
 

danny

Utente di lunga data
Racconto questa.
Ho una cara amica dalle superiori, a cui sto particolarmente dietro da un mesetto. Ha due anni più di me. Ha avuto poche storie, difficilmente si lega e a divertirsi non è capace, che poi capace, non fa per lei ecco, crede molto nei rapporti a due. Da 4 anni e mezzo ha una relazione con un uomo di 41 anni, anche lui solo da tempo e di natura chiuso e introverso, più incline al vivere solitario. Insomma, si legano, lui prende seriamente l impegno. Sono andati a vivere dopo due anni, e poco dopo hanno affrontato il discorso figli. Lei sogna la famiglia, l abito bianco, è molto attaccata ai valori familiari, è maestra nella scuola di infanzia e adora i bambini. La cosa sembrava procedere bene e con prospettive uguali, fino a che lui a febbraio di quest anno, durante una cena a due, se ne esce che non si sente pronto per un figlio nel mentre che parlavano di una loro amica incinta che aveva da poco annunciato la gravidanza. Lei è crollata male. Si è vista non solo infrangere un progetto in cui credeva con lui, ma soprattutto in colpa. Perché la motivazione di lui è stata la precarietà di lei (assunta al comune🙄, e lui a tempo indeterminato dentro una grande azienda) e quindi un non avere possibilità. Casa è di proprietà di lui ma è piccola, un bilo di 45mq che andrebbe necessariamente cambiato con la crescita, nel tempo, di un bebè. Ma lui non vuole. Sta bene li, con le sue cose, le sue abitudini e le ha detto piuttosto prendiamo un gatto. Lei sta facendo terapia perché circa un paio di mesi fa ha fatto fagotto ed è tornata dai suoi. Non vi dico il morale. Il pensare a 38 anni quasi di essere una fallita, ce la sto mettendo tutta per farle capire che non è così. Che chissà quando sarà madre, perché comunque è, diciamo, verso i 40 e sola, l essere tornata dai genitori, insomma sta una merda. Si, le ho detto il pensiero di un tradimento che sembra non esserci stato ma non ci concentriamo su quello. Piuttosto sul come le persone, invece di ammettere di non sentirsi pronte, di non aver valutato bene cosa volessero nella loro vita, danno addosso agli altri invece di prendere atto delle proprie responsabilità. A 40 anni.
Un po' come la mia amica, che alla fine a 40 anni passati e in una condizione di fidanzamento precario per motivi di trasferimento per lavoro del compagno, si trova ad essere agli sgoccioli per fare un figlio e ha quindi deciso che anche se con lui non dovesse poi trovarsi una soluzione, farà al limite la donna madre.
Oggi la nostra vita, le nostre decisioni più importanti sono state slegate dai ritmi biologici.
Sì vive con una certa incoscienza convinti di avere tanto tempo da giovani, si studia sempre più a lungo, arrivando forse a una certa indipendenza economica a 30, 32 anni, poi si vive la fase della ricerca sempre più difficile del partner per fare una coppia decente e poi del consolidamento della stessa, arrivando a lambire i 40, a superarli in condizioni che nella generazione precedente erano più frequenti tra i venti, trentenni.
Ci si abitua ad essere figli senza volere figli, perché si è consci che sarà difficile mantenerli per 30, 40 anni di vita loro.
Siamo degli stronzi tutti quanti perché abbiamo reso negli anni la nostra vita sempre più difficile.
La sorella della nostra amica brasiliana nel frattempo ha fatto 11 figli in Brasile.
 

Gaia

Utente di lunga data
Tu lasceresti il lavoro per tuo marito?
Proprio no, perché il lavoro per te è fondamentale. Un figlio lo è di più.
e mica la giudico. ognuno ha delle priorità. le sue sono legittime quanto quelle di altri.
e comunque se marito avesse voluto per forza essere padre io mi sarei immolata.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Questo punto è fondamentale e riguarda i singoli e la società.
Se i media non fanno altro che dare una immagine negativa del futuro, la fiducia viene erosa.
Forse il problema è che stiamo "troppo" bene dunque la posta iniziale da giocarsi è troppo alta, o si ritiene (anche a torto eh!) di avere troppo da perdere e il gioco non vale la candela. Vedi il tizio dell'esempio che magari ha già fatto anni di sacrifici per comprarsi il suo bilocale 45 mq..
 

Brunetta

Utente di lunga data
e mica la giudico. ognuno ha delle priorità. le sue sono legittime quanto quelle di altri.
e comunque se marito avesse voluto per forza essere padre io mi sarei immolata.
TU hai scritto “Ora, se lei lo amasse senza ‘secondo fini’ (passami il termine) starebbe comunque con lui.
E invece lo ha lasciato perché delude le aspettative che lei aveva circa la vita che avrebbe voluto.”
 

Brunetta

Utente di lunga data
Forse il problema è che stiamo "troppo" bene dunque la posta iniziale da giocarsi è troppo alta, o si ritiene (anche a torto eh!) di avere troppo da perdere e il gioco non vale la candela. Vedi il tizio dell'esempio che magari ha già fatto anni di sacrifici per comprarsi il suo bilocale 45 mq..
Perché considera il bilocale un investimento, mentre un figlio un debito.
 

danny

Utente di lunga data
Per affrontare un qualsiasi investimento e/o scommessa occorre una sufficiente dose di fiducia nel futuro, non importa se fondata o meno, basta che sia sufficiente a superare eventuali reticenze a giocarsi la posta.
La fiducia è alta più il futuro è lungo.
Più passa il tempo e meno ovviamente puoi avere fiducia nel futuro.
A un passo dalla menopausa fare figli è un atto quasi disperato.
C'è un problema di lavoro in tanti casi a impedire di fare figli prima, ma anche un problema di coppia
Oggi le coppie sono sempre meno solide, si ha paura di imbarcarsi in una situazione pericolosa, quindi si vivacchia, tra convivenze, uscite in compagnia, cani.
Non fatico a pensare che un uomo arrivato a 40 anni, spremuto dal lavoro, non abbia più un cazzo di voglia di fare un figlio.
E che tu, donna, in quel momento stai realizzando che non potrai procrastinare ancora.
Per fare un figlio devi essere convinto del partner, prima di tutto.
Di quel partner per sempre.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
La fiducia è alta più il futuro è lungo.
Più passa il tempo e meno ovviamente puoi avere fiducia nel futuro.
A un passo dalla menopausa fare figli è un atto quasi disperato.
C'è un problema di lavoro in tanti casi a impedire di fare figli prima, ma anche un problema di coppia
Oggi le coppie sono sempre meno solide, si ha paura di imbarcarsi in una situazione pericolosa, quindi si vivacchia, tra convivenze, uscite in compagnia, cani.
Non fatico a pensare che un uomo arrivato a 40 anni, spremuto dal lavoro, non abbia più un cazzo di voglia di fare un figlio.
E che tu, donna, in quel momento stai realizzando che non potrai procrastinare ancora.
Per fare un figlio devi essere convinto del partner.
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danny

Utente di lunga data
Forse il problema è che stiamo "troppo" bene dunque la posta iniziale da giocarsi è troppo alta, o si ritiene (anche a torto eh!) di avere troppo da perdere e il gioco non vale la candela. Vedi il tizio dell'esempio che magari ha già fatto anni di sacrifici per comprarsi il suo bilocale 45 mq..
Ma che bene...
Sì vivacchia, con la consapevolezza che è tutto precario
Lavoro, compagna, casa, auto...
Per fare una famiglia devi avere quanto meno l'illusione di aver creato qualcosa di solido, da noi.
Ma nemmeno le coppie oggi durano a lungo.
Stai tre anni con una/o, un anno con l'altro/a, poi lei ne passa sei in sei mesi, ne esce stomacata e inaridita, lui si scopa la qualunque su Tinder convinto che sia sufficiente trombare senza impegni per stare bene...
Ed è già tardi.
Nel frattempo hai perso la fiducia verso tutti.
E se non hai fiducia del partner un figlio non lo fai.
 
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