Gaia, secondo me si tratta più dell’ ignoranza della psicologia infantile e schemi familiari riprodotti, piuttosto che cattiva fede. A me per esempio vietavano di bere acqua ai pasti. Pensavano che bevendo l’acqua sarei diventata sazia senza finire il pasto. Ho sempre considerato questo come ignoranza. La stessa cosa l’uso delle creme solari e ombrellone o altro e stare al sole dalle 10 alle 16 senza nessuna protezione. E senza comprare da bere perché costava, bisogna bere a casa. Ignoranza e tirchieria, anche se le possibilità economiche le avevano, prestavano soldi ad altri senza interessi, in amicizia e sono pure rimasti fregati.
Su di me, sulla mia salute hanno avuto un impatto notevole, ho pure la pelle e occhi chiari. Forse cattiveria è non avermi mai preso qualcosa da bere d’estate e neanche un gelato : il primo perché la disidratazione è una cosa seria, il secondo perché si sa: tutti i bambini adorano il gelato.
Disinteresse è essere cresciuta senza mai ricevere una minima paghetta finché ho iniziato a lavorare a 18 anni, non aver mai ricevuto un regalo di compleanno… ricordo bene un ritorno a casa fra la neve nel giorno del mio compleanno e che pensavo : è il mio compleanno e come sempre non riceverò nessun regalo, non ci sarà nessuna torta. Ricordo la tristezza di quella bambina di elementari, ma anche la rassegnazione.
Questa cosa non credo sia ignoranza, ma crudeltà.