Tra l’altro è ipotizzabile e intuibile che chi non si è sentito di avere figli, ha scelto di evitare di scaricare su degli altri bambini le frustrazioni subite.
Forse tra le motivazioni per il calo delle nascite, questo è un buon motivo e probabilmente diffuso per una generazione di genitori, diventati tali in una fase culturale di passaggio.
Questo è ben mostrato in L’amica geniale, per chi ha letto i libri o visto la serie.
Le due amiche, cresciute in un ambiente disagiato da tutti i punti di vista e bambine abusate, da mamme avevano ancora troppi bisogni loro per poter stare in ascolto dei figli. Quei figli sono quelli che ora dovrebbero diventare genitori. Se ne guardano bene.
Ho sempre detto che se fossi diventata madre sarei stata molto rigida.
Non conosco altro modo di educare e guidare.
Anche coi miei ragazzi sono un capo duro.
Spesso apprezzato dopo anni.
Non mi lamento di chi sono diventata oggi. Nel bene e nel male sono una persona equilibrata.
E non sono facile da buttare giù.
Spero che i miei ragazzi a forza di riconoscimenti (e ne do tanti anche pubblico) e di frustate (metaforiche) imparino a non farsi buttare giù.
Credo che il ruolo degli adulti sia consegnare al mondo delle persone equilibrate e i gradi di essere felici, ma soprattutto in grado di riconoscerla la felicità quando gli passa vicino.
Ps. Se senti i miei mi dicono che con noi sono stati assai meno rigidi di come erano stati i loro genitori.