Vacanza

danny

Utente di lunga data
Ah si, e chi te lo ha detto?
Non fai che confermare quanto ho scritto sopra, che le dinamiche di potere sovrastano in un senso e nelll'altro la relazione.
Personalmente non ho mai detto che chi sopporta il fatto di non fare più sesso nella sua coppia sia un poveretto, ciascuno fa i conti con quello che ha e vuole e soprattutto può.
Quindi, cosa è giusto e cosa è sbagliato, alla fine?
Una coppia dove si decide in armonia di intenti di esaudire il desiderio di entrambi di un certo tipo di sessualità o una in cui il sesso viene negato per volontà di una persona sola (evento talmente comune da generare una quantità enorme di meme e reel sui social)?
O ancor peggio l'esempio da me portato, dove si preferisce sperimentare certe dinamiche sessuali con l'amante non perché non vi sia affinità col coniuge, ma perché si ritiene non opportuno portare il coniuge a un livello di condivisione sessuale superiore?

Le dinamiche di potere all'interno della coppia le conosco bene, e credo che le si sia provate tutti: come si conciliano con il piacere di entrambi, quindi?
 

spleen

utente ?
Quindi, cosa è giusto e cosa è sbagliato, alla fine?
Una coppia dove si decide in armonia di intenti di esaudire il desiderio di entrambi di un certo tipo di sessualità o una in cui il sesso viene negato per volontà di una persona sola (evento talmente comune da generare una quantità enorme di meme e reel sui social)?
O ancor peggio l'esempio da me portato, dove si preferisce sperimentare certe dinamiche sessuali con l'amante non perché non vi sia affinità col coniuge, ma perché si ritiene non opportuno portare il coniuge a un livello di condivisione sessuale superiore?

Le dinamiche di potere all'interno della coppia le conosco bene, e credo che le si sia provate tutti: come si conciliano con il piacere di entrambi, quindi?
Ma se svangate i coglioni da anni affermando che non c'è giusto e sbagliato in una relazione, lo vieni a chiedere a me? :)
Io al massimo ti posso dare la mia visione. Quando parlo di dinamiche di potere intendo affermare una cosa che qua, seguendo proprio questo thread, praticamente nessuno ha riportato cioè che pochi si interrogano sui bisogni e sulle inclinazioni dei compagni e questo succede sia in carattere repressivo della sessualità altrui sia in carattere liberatorio (o pseudo liberatorio in certi casi).
A far si che due persone stiano insieme lo decide inizialmente la natura, poi si sovrappone la società, il bisogno sociale di controllo emutua assistenza. Io sono più incline a valorizzare l'aspetto della natura, che non esclude chiaramente l' umana solidarietà ma semplicemente riconosce una coppia -finita- a prescindere dal fatto che dorma nello stesso letto.
 

danny

Utente di lunga data
Ma se svangate i coglioni da anni affermando che non c'è giusto e sbagliato in una relazione, lo vieni a chiedere a me? :)
Io al massimo ti posso dare la mia visione. Quando parlo di dinamiche di potere intendo affermare una cosa che qua, seguendo proprio questo thread, praticamente nessuno ha riportato cioè che pochi si interrogano sui bisogni e sulle inclinazioni dei compagni e questo succede sia in carattere repressivo della sessualità altrui sia in carattere liberatorio (o pseudo liberatorio in certi casi).
A far si che due persone stiano insieme lo decide inizialmente la natura, poi si sovrappone la società, il bisogno sociale di controllo emutua assistenza. Io sono più incline a valorizzare l'aspetto della natura, che non esclude chiaramente l' umana solidarietà ma semplicemente riconosce una coppia -finita- a prescindere dal fatto che dorma nello stesso letto.
Le coppie dove si condividono fantasie ma soprattutto si realizzano desideri, anche trasgressivi, sono comunque e sempre coppie vive, attive.
La trasgressione prevede una complicità necessaria, che prevede proprio ciò che tu escludi nel neretto.

Sai che non ho capito ancora se tu consideri positivo esternare fantasie o desideri, anche trasgressivi, in una coppia.
O se la cosa ti infastidisce, al di là delle dinamiche teoriche generali.
 

spleen

utente ?
Le coppie dove si condividono fantasie ma soprattutto si realizzano desideri, anche trasgressivi, sono comunque e sempre coppie vive, attive.
La trasgressione prevede una complicità necessaria, che prevede proprio ciò che tu escludi nel neretto.

Sai che non ho capito ancora se tu consideri positivo esternare fantasie o desideri, anche trasgressivi, in una coppia.
O se la cosa ti infastidisce, al di là delle dinamiche teoriche generali.
Ecco, io non credo sia sempre così. Cioè, credo possa valere per alcuni, non per altri, proprio in forza dell'esplicazione di quelle dinamiche di potere di cui sopra ed è per questo che ho detto che non è tutto oro quel che luccica.
Il consenso, qualunque esso sia e in qualunque modo venga dato, non è mai estraneo a una dinamica di potere.
Sarebbe la prima volta che coppie che provano un privè poi scoppiano? Sarebbe la prima volta che lo fanno banalizzando? Sarebbe la prima volta che qualcuno viene forzato, trascinato, confuso dentro questo?
Non ti sto dicendo che non ci sia consapevolezza in nessuno, ti sto dicendo che non appartiene a tutti e nemmeno la valutazione delle conseguenze.
Ha detto bene @Lostris, è un gioco d'azzardo nel quale si può vincere o si può perdere, sicuramente nel quale punti tutta la posta.
Poi è chiaro che io consideri la comunicazione dei desideri positiva nella coppia, due persone che comunicano sono sempre una cosa positiva. Bisogna però che questo avvenga senza nessuna forma di costrizione e sudditanza mentale, perchè non sarebbe più libertà ma un simulacro della stessa.
Se consapevolmente le due visioni coincidono si va avanti altrimenti si prende atto che la coppia potrebbe finire.
E di coppie finite che stanno insieme ce ne sono molte, perchè socialmente comunque stare in coppia, nonostante tutto, paga.
 

Andromeda4

Utente di lunga data
Le coppie dove si condividono fantasie ma soprattutto si realizzano desideri, anche trasgressivi, sono comunque e sempre coppie vive, attive.
La trasgressione prevede una complicità necessaria, che prevede proprio ciò che tu escludi nel neretto.

Sai che non ho capito ancora se tu consideri positivo esternare fantasie o desideri, anche trasgressivi, in una coppia.
O se la cosa ti infastidisce, al di là delle dinamiche teoriche generali.
Non è detto. Possono anche essere coppie spente, invece. Che magari hanno problemi, a prescindere da quelli sessuali, anche di comunicazioni, hanno provato a risolverli e non ci sono riusciti, non sanno più cosa fare e allora si "danno" alla trasgressione.
 

danny

Utente di lunga data
Ecco, io non credo sia sempre così. Cioè, credo possa valere per alcuni, non per altri, proprio in forza dell'esplicazione di quelle dinamiche di potere di cui sopra ed è per questo che ho detto che non è tutto oro quel che luccica.
Il consenso, qualunque esso sia e in qualunque modo venga dato, non è mai estraneo a una dinamica di potere.
Sarebbe la prima volta che coppie che provano un privè poi scoppiano? Sarebbe la prima volta che lo fanno banalizzando? Sarebbe la prima volta che qualcuno viene forzato, trascinato, confuso dentro questo?
Non ti sto dicendo che non ci sia consapevolezza in nessuno, ti sto dicendo che non appartiene a tutti e nemmeno la valutazione delle conseguenze.
Ha detto bene @Lostris, è un gioco d'azzardo nel quale si può vincere o si può perdere, sicuramente nel quale punti tutta la posta.
Poi è chiaro che io consideri la comunicazione dei desideri positiva nella coppia, due persone che comunicano sono sempre una cosa positiva. Bisogna però che questo avvenga senza nessuna forma di costrizione e sudditanza mentale, perchè non sarebbe più libertà ma un simulacro della stessa.
Se consapevolmente le due visioni coincidono si va avanti altrimenti si prende atto che la coppia potrebbe finire.
E di coppie finite che stanno insieme ce ne sono molte, perchè socialmente comunque stare in coppia, nonostante tutto, paga.
Il problema è il neretto, non la tipologia del desiderio.
Stiamo parlando riferendoci sempre a coppie tossiche, sbilanciate totalmente, con pervasive forme di controllo.
Non può esistere una forma di sudditanza in una coppia serena.
Come non possono esistere sentimenti prevaricanti.
Sono coppie esecrabili anche senza alcun tipo di trasgressione, non in virtù di essa.

Le coppie finiscono comunque e lo capisci anche quando i desideri e le fantasie non esistono più all'interno delle stesse.
Non è applicandoli che finiscono, anzi.
 
Ultima modifica:

Pincopallino

Utente di lunga data
Ecco, io non credo sia sempre così. Cioè, credo possa valere per alcuni, non per altri, proprio in forza dell'esplicazione di quelle dinamiche di potere di cui sopra ed è per questo che ho detto che non è tutto oro quel che luccica.
Il consenso, qualunque esso sia e in qualunque modo venga dato, non è mai estraneo a una dinamica di potere.
Sarebbe la prima volta che coppie che provano un privè poi scoppiano? Sarebbe la prima volta che lo fanno banalizzando? Sarebbe la prima volta che qualcuno viene forzato, trascinato, confuso dentro questo?
Non ti sto dicendo che non ci sia consapevolezza in nessuno, ti sto dicendo che non appartiene a tutti e nemmeno la valutazione delle conseguenze.
Ha detto bene @Lostris, è un gioco d'azzardo nel quale si può vincere o si può perdere, sicuramente nel quale punti tutta la posta.
Poi è chiaro che io consideri la comunicazione dei desideri positiva nella coppia, due persone che comunicano sono sempre una cosa positiva. Bisogna però che questo avvenga senza nessuna forma di costrizione e sudditanza mentale, perchè non sarebbe più libertà ma un simulacro della stessa.
Se consapevolmente le due visioni coincidono si va avanti altrimenti si prende atto che la coppia potrebbe finire.
E di coppie finite che stanno insieme ce ne sono molte, perchè socialmente comunque stare in coppia, nonostante tutto, paga.
A me sembra più un gioco d’azzardo una coppia apatica che tira a campare.
Pero‘ comprendo ci possano essere punti di vista differenti.
 

danny

Utente di lunga data
Non è detto. Possono anche essere coppie spente, invece. Che magari hanno problemi, a prescindere da quelli sessuali, anche di comunicazioni, hanno provato a risolverli e non ci sono riusciti, non sanno più cosa fare e allora si "danno" alla trasgressione.
Le coppie spente sono... spente.
Potrebbero anche tradirsi, lasciarsi, o finire sbadigliando su un divano a guardare la TV e a dormire in stanze separate perché l'altro russa.
 

Lostris

Utente Ludica
Premetto che chiunque nella nostra società è libero di vivere la propria sessualità come vuole, nel rispetto altrui. Credo comunque sia giusto puntualizzare una cosa, cioè che tutte le dinamiche umane non possono prescindere da due fattori determinanti, il primo è la gestione del potere all’interno di una relazione, il secondo sono le nostre inclinazioni ancestrali.

La dinamica di gestione del potere generalmente viene vissuta come liberazione da schemi sociali considerati tarpanti e possessivi, ma davvero la presunta liberazione non ne contiene? Non è mai successo che certe persone vengono –spinte- dentro esperienze inusuali non per propria inclinazione ma solo per compiacere un parthner? E in questi casi dove sta la presunta liberazione?

Secondariamente, è del tutto sovrapponibile, ingannabile e aggirabile il senso del possesso che ha garantito alla nostra specie successo riproduttivo attraverso la fedeltà di coppia, perlomeno durante l’allevamento dei figli? L’esclusività, entro certi limiti persino la gelosia, non sono forse parte di questo ineliminabile retaggio ancestrale? E tutto questo deve essere per forza negativo?

Non tutti siamo fatti per certe esperienze, ci vuole una considerevole dose di autoconsapevolezza e una predisposizione soggettiva. Senza che questo comporti automaticamente uno svilimento di chi, altrettanto consapevolmente, disconosce in se la volontà di fare certe esperienze.
Condivido: la libertà individuale va sempre esercitata nel rispetto dell’altro.
E anche scelte che appaiono “liberanti” possono, talvolta, celare dinamiche di potere sottili, come il desiderio di compiacere il partner a scapito dei propri bisogni autentici.
Ma forse proprio per questo la chiave è l’autenticità e il consenso consapevole: non tanto il tipo di esperienza, quanto la libertà reale – non solo formale – con cui la si vive.

Probabilmente è anche utile riconoscere il senso del possesso o la gelosia come parte della nostra eredità evolutiva.
Del resto questo non significa automaticamente che siano inclinazioni più “giuste” rispetto ad altro o che siano immutabili.
La cultura, in fondo, nasce anche per riflettere su ciò che ci viene dato come istintivo e, se lo riteniamo necessario, rinegoziarlo.

Hai ragione e concordo anche sul fatto che non tutti sono adatti a ogni tipo di relazione o di esperienza, e serve consapevolezza – sia nel desiderare qualcosa che nel rifiutarlo.
Il pluralismo di scelte dovrebbe essere visto come una ricchezza, non una minaccia. L’importante è non cadere nella tentazione di assolutizzare un modello, né in un senso né nell’altro e, come dicevo prima, la consapevolezza delle proprie inclinazioni e bisogni nella condivisione con l’altro.
 

spleen

utente ?
Il problema è il neretto, non la tipologia del desiderio.
Stiamo parlando riferendoci sempre a coppie tossiche, sbilanciate totalmente, con pervasive forme di controllo.
Non può esistere una forma di sudditanza in una coppia serena.
Come non possono esistere sentimenti prevaricanti.
Sono coppie esecrabili anche senza alcun tipo di trasgressione, non in virtù di essa.

Le coppie finiscono comunque e lo capisci anche quando i desideri e le fantasie non esistono più all'interno delle stesse.
Non è applicandoli che finiscono, anzi.
Non ne sono certo.
Nessuno è mai sereno al punto di non farsi mai delle domande o di mutare la propria opinione sulla relazione con l'esperienza.
Io non sono stabilmente quello di venti anni fa già da un pezzo.
 

Andromeda4

Utente di lunga data
Le coppie spente sono... spente.
Potrebbero anche tradirsi, lasciarsi, o finire sbadigliando su un divano a guardare la TV e a dormire in stanze separate perché l'altro russa.
Ma certo. Ovvio. Ma non mi dire che, quando si rischia l'implosione, non si prova anche questo.
 

Andromeda4

Utente di lunga data
Se c’è volontà di non implodere perché si vuole rimanere assieme ancora lo vedo solo come positivo.
Vi farei leggere tanti annunci di copie sposate, come si descrivono.
Rettifico. IN ALCUNI CASI. Non è che dalla sera alla mattina tutti quelli che sono in crisi decidono di "aprirsi" a fantasie varie. Che poi sia apertura questa, è da valutare. Per me aprirsi ha un altro significato, molto più sfaccettato. Ma vabbè.
Comunque questo non esclude che ci sia, tra i due elementi della coppia, quello che traina e chi sta a rimorchio in questo genere di "decisioni". Anche perché si tratta di coppie che si incontrano, fin dall'inizio, anche in questa mentalità. Per questo resto un po' perplessa quando si comincia a "praticare" dopo anni.
 

Pincopallino

Utente di lunga data
Rettifico. IN ALCUNI CASI. Non è che dalla sera alla mattina tutti quelli che sono in crisi decidono di "aprirsi" a fantasie varie. Che poi sia apertura questa, è da valutare. Per me aprirsi ha un altro significato, molto più sfaccettato. Ma vabbè.
Comunque questo non esclude che ci sia, tra i due elementi della coppia, quello che traina e chi sta a rimorchio in questo genere di "decisioni". Anche perché si tratta di coppie che si incontrano, fin dall'inizio, anche in questa mentalità. Per questo resto un po' perplessa quando si comincia a "praticare" dopo anni.
Sarebbe tanto bello portare qui questi casi reali che tutti avete e che portate ad esempio per parlare direttamente con loro.
 

Paolo78mi

Milano :-)
Te lo chiedo perché quando ti leggo ho l’impressione tu sia portato a denigrare o invidiare le donne che frequenti.
Ne parli sempre in senso dispregiativo, come se tu le odiassi oppure le invidiassi per quello che sono, che fanno e che…prendono…
Interessante questa chiave di lettura....
Ci farò un pensierino.....
No, io non denigro nessuna....ci mancherebbe...
Alcune donne mi fanno incazzare tutto lì, altre non mi danno pane per il cervello e le trovo asettiche....
 

The Reverend

Utente di lunga data
Ecco, io non credo sia sempre così. Cioè, credo possa valere per alcuni, non per altri, proprio in forza dell'esplicazione di quelle dinamiche di potere di cui sopra ed è per questo che ho detto che non è tutto oro quel che luccica.
Il consenso, qualunque esso sia e in qualunque modo venga dato, non è mai estraneo a una dinamica di potere.
Sarebbe la prima volta che coppie che provano un privè poi scoppiano? Sarebbe la prima volta che lo fanno banalizzando? Sarebbe la prima volta che qualcuno viene forzato, trascinato, confuso dentro questo?
Non ti sto dicendo che non ci sia consapevolezza in nessuno, ti sto dicendo che non appartiene a tutti e nemmeno la valutazione delle conseguenze.
Ha detto bene @Lostris, è un gioco d'azzardo nel quale si può vincere o si può perdere, sicuramente nel quale punti tutta la posta.
Poi è chiaro che io consideri la comunicazione dei desideri positiva nella coppia, due persone che comunicano sono sempre una cosa positiva. Bisogna però che questo avvenga senza nessuna forma di costrizione e sudditanza mentale, perchè non sarebbe più libertà ma un simulacro della stessa.
Se consapevolmente le due visioni coincidono si va avanti altrimenti si prende atto che la coppia potrebbe finire.
E di coppie finite che stanno insieme ce ne sono molte, perchè socialmente comunque stare in coppia, nonostante tutto, paga.
La coppia, qualsiasi coppia aperta chiusa ecc, è sempre un gioco d'azzardo imho
 

Andromeda4

Utente di lunga data
Sarebbe tanto bello portare qui questi casi reali che tutti avete e che portate ad esempio per parlare direttamente con loro.
Non intendevo confutare ma dare un altro punto di vista. Comunque, visto che me l'hai chiesto, anni fa avevo una collega in associazione il cui marito faceva quello che gli pareva e lei lo sapeva. Trans e non so chi altro frequentavano regolarmente casa loro, ufficialmente invitati a pranzo e cena, poi se facevano altro non lo so. So solo che a un certo punto lei lo ha lasciato per mettersi con un amico della compagnia della sorella. A me aveva detto che una separazione non era pensabile in alcun modo, né per i figli, né per il fatto che "lui è innamoratissimo di me e me lo dimostra in mille modi".
 

Pincopallino

Utente di lunga data
Non intendevo confutare ma dare un altro punto di vista. Comunque, visto che me l'hai chiesto, anni fa avevo una collega in associazione il cui marito faceva quello che gli pareva e lei lo sapeva. Trans e non so chi altro frequentavano regolarmente casa loro, ufficialmente invitati a pranzo e cena, poi se facevano altro non lo so. So solo che a un certo punto lei lo ha lasciato per mettersi con un amico della compagnia della sorella. A me aveva detto che una separazione non era pensabile in alcun modo, né per i figli, né per il fatto che "lui è innamoratissimo di me e me lo dimostra in mille modi".
Quindi lei lo ha lasciato per quale motivo?
 
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