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patroclo

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Ogni tanto gli umani mordono i cani .... 🤷‍♂️
 

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patroclo

Utente di lunga data
Non è un paragone che regge affatto
Non era un'osservazione nel merito dell'accaduto, era una velata critica all'autore del post per aver scelto una notizia "rara" in questa accezione
E' solo un modo di dire comune, quanto fa notizia un cane che morde un uomo? ...al di là delle tristissime cronache di questi giorni
 

gvl

Utente di lunga data
Non era un'osservazione nel merito dell'accaduto, era una velata critica all'autore del post per aver scelto una notizia "rara" in questa accezione
E' solo un modo di dire comune, quanto fa notizia un cane che morde un uomo? ...al di là delle tristissime cronache di questi giorni
Succede meno raramente di quanto si creda ma difficilmente anzi molto difficilmente lo si viene a sapere. Non da sposato evidentemente ma ho avuto anni fa un esperienza simile. Una ragazza che aveva le mani facili e le usava per un nonnulla. Era la metà di me come dimensioni. Io innamorato e lasciavo correre. Ero sempre pieno di graffi alle braccia che tenevo nascoste. Agire così era diventato una "normalità" per lei. Finì un bel pomeriggio dopo quasi due anni di questa "normalità" quando mi esasperai al punto che reagii e malamente per lei. Nulla di serio ovviamente. Fu una sculacciata ma credo abbastanza pesante e sufficiente a farla smettere. Unica volta in vita mia che ho reagito contro una donna
 

patroclo

Utente di lunga data
Succede meno raramente di quanto si creda ma difficilmente anzi molto difficilmente lo si viene a sapere. Non da sposato evidentemente ma ho avuto anni fa un esperienza simile. Una ragazza che aveva le mani facili e le usava per un nonnulla. Era la metà di me come dimensioni. Io innamorato e lasciavo correre. Ero sempre pieno di graffi alle braccia che tenevo nascoste. Agire così era diventato una "normalità" per lei. Finì un bel pomeriggio dopo quasi due anni di questa "normalità" quando mi esasperai al punto che reagii e malamente per lei. Nulla di serio ovviamente. Fu una sculacciata ma credo abbastanza pesante e sufficiente a farla smettere. Unica volta in vita mia che ho reagito contro una donna
So che succede, la violenza fisica in termini numerici non ha comunque paragoni...sui numeri della violenza psicologica ne possiamo parlare
 

gvl

Utente di lunga data
Pensiamo tutti che a noi non possa capitare, che ce ne andremmo, e invece.
In ogni situazione ci si deve trovare coinvolti. Bisogna viverla per comprendere. Dialogando come facciamo noi è pacifico che le risposte sono: me ne andrei oppure divorzio immediato etc.etc.. ma vissute sono un altra faccenda. Poi si può arrivare all' esasperazione estrema con purtroppo reazioni estreme. Profitto per chiedere il vostro pensiero riguardo al femminicidio. Fermo restando che il più delle volte è causato da paranoie dell' uomo è anche possibile che possa essere una reazione ad abusi psicologici subiti? Io credo di sì e credo che non siano pochi i casi di abusi psicologici verso un uomo anche se per fortuna non tutti sfociano in una conseguenza estrema.
 

gvl

Utente di lunga data
So che succede, la violenza fisica in termini numerici non ha comunque paragoni...sui numeri della violenza psicologica ne possiamo parlare
Infatti ho chiesto poco fa. Spero in modo accettabile. Riguardo la violenza fisica si sa che la donna è mediamente più debole dell' uomo ma può ugualmente causare dolore fisico.
 
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danny

Utente di lunga data
Dei bambini adottati da una conoscente erano picchiati dalla madre che spegneva su di loro le sigarette.
Non esiste genere per la violenza.
A meno di non pensare di non essere uguali nei confronti di essa, il che potrebbe una domanda sul perché, che non è certo solo culturale.
 
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Brunetta

Utente di lunga data
Infatti ho chiesto poco fa. Spero in modo accettabile. Riguardo la violenza fisica si sa che la donna è mediamente più debole dell' uomo ma può ugualmente causare dolore fisico.
Le donne possono usare oggetti, esattamente come gli uomini che, quando uccidono una donna difficilmente lo fanno a mani nude.
È una questione naturale ed evidente che non si tratta solo di minore forza fisica il fatto che le uccisioni di donne siano enormemente più numerose.
Chi arriva a uccidere raggiunge un punto di perdita di controllo totale in seguito a fatti che lo fanno sentire annullato.
La storia del cinema è piena di racconti in cui la vittima “se l’è cercata“ infierendo con parole, umiliando fino a far apparire la reazione violenta inevitabile.
Ma sono racconti, rappresentazioni.
Troppo spesso vediamo che gli assassini, di questo tipo, “salutavano sempre“, cioè apparivano persone miti, ben inserite nella società e in relazioni affettive e sentimentali comuni.
Io prevalentemente penso che si tratti di uomini che hanno gravissimi problemi di funzionamento, fino a gravi forme psichiatriche, che hanno contenuto e contrastato e soprattutto nascosto tutta la vita quella fragilità che fa sentire totalmente negati.
La poveretta che diventa vittima credo che non avesse consapevolezza e che si sia trovata al punto di rottura, convinta che il tipo avesse SOLO un brutto carattere, che lei lungamente ha pensato di poter correggere con comportamenti adeguati.
In questo senso si può considerare corresponsabile.
Ma, se avete conosciuto persone che sono arrivate a un punto di rottura, avrete sperimentato che apparentemente al massimo erano musoni o di brutto carattere.
Ho già raccontato che ho conosciuto un assassino. Era un uomo con un brutto carattere, un po’ maleducato.
 

Nicky

Utente di lunga data
Fermo restando che il più delle volte è causato da paranoie dell' uomo è anche possibile che possa essere una reazione ad abusi psicologici subiti? Io credo di sì e credo che non siano pochi i casi di abusi psicologici verso un uomo anche se per fortuna non tutti sfociano in una conseguenza estrema.
Non credo, sai? Per me il femminicidio in genere matura dove si incontrano una donna incline a una certa passività e un uomo controllante e aggressivo, che l'ha scelta per quello. Penso sia un apice, più che una reazione.
 
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danny

Utente di lunga data
L'errore che facciamo noi è di non indagare sui meccanismi che scatenano la violenza, fermandoci a una rassicurante visione relativa al genere, che è sicuramente confortante, ma affatto utile.
Dividere il mondo in buoni o cattivi non serve a niente.
Se non a credere che sia tutto così semplice da poter essere categorizzato.
 
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Brunetta

Utente di lunga data
Dei bambini adottati da una conoscente erano picchiati dalla madre che spegneva su di loro le sigarette.
Non esiste genere per la violenza.
A meno di non pensare di non essere uguali nei confronti di essa, il che potrebbe una domanda sul perché, che non è certo solo culturale.
Io ho avuto un bambino che era stato tolto alla madre, poi curata per gravi problemi psichiatrici, che aveva compiuto varie cose di quel tipo.
Il bambino non aveva ricordi e quando la madre aveva iniziato ad avvicinarsi a lui ai giardini, era contento, perché per lui era il segno che gli voleva bene e non lo aveva rifiutato.
Sono situazioni molto difficili.
 

danny

Utente di lunga data
Le donne possono usare oggetti, esattamente come gli uomini che, quando uccidono una donna difficilmente lo fanno a mani nude.
È una questione naturale ed evidente che non si tratta solo di minore forza fisica il fatto che le uccisioni di donne siano enormemente più numerose.
Chi arriva a uccidere raggiunge un punto di perdita di controllo totale in seguito a fatti che lo fanno sentire annullato.
La storia del cinema è piena di racconti in cui la vittima “se l’è cercata“ infierendo con parole, umiliando fino a far apparire la reazione violenta inevitabile.
Ma sono racconti, rappresentazioni.
Troppo spesso vediamo che gli assassini, di questo tipo, “salutavano sempre“, cioè apparivano persone miti, ben inserite nella società e in relazioni affettive e sentimentali comuni.
Io prevalentemente penso che si tratti di uomini che hanno gravissimi problemi di funzionamento, fino a gravi forme psichiatriche, che hanno contenuto e contrastato e soprattutto nascosto tutta la vita quella fragilità che fa sentire totalmente negati.
La poveretta che diventa vittima credo che non avesse consapevolezza e che si sia trovata al punto di rottura, convinta che il tipo avesse SOLO un brutto carattere, che lei lungamente ha pensato di poter correggere con comportamenti adeguati.
In questo senso si può considerare corresponsabile.
Ma, se avete conosciuto persone che sono arrivate a un punto di rottura, avrete sperimentato che apparentemente al massimo erano musoni o di brutto carattere.
Ho già raccontato che ho conosciuto un assassino. Era un uomo con un brutto carattere, un po’ maleducato.
Generalmente chi reprime sé stesso, chi appunto evita continuamente lo scontro, arriva a un punto di rottura che è spesso deflagrante.
Le donne in genere sono più abituate a gestire piccoli conflitti quotidiani, che rappresentano la misura di ciò che siamo e vogliamo.
Gli uomini repressi sono pericolosi.
Personalmente ritengo che il tentativo culturale di spegnere i micro conflitti e le espressioni di virilità maschile vadano nel senso opposto.
I micro conflitti, le litigate limitate alle espressioni verbali sono un buon modo di misurare chi abbiamo accanto.
Anche di capire chi frequentiamo.
Dubito sempre di chi si mostra sempre troppo tranquillo e fatica ad aprirsi
 
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