Alphonse02
Utente di lunga data
(Avvertenza: in blu e grassetto è la parte essenziale del post per capire se interessa; il resto è solo illustrazione facoltativa non necessariamente da leggere se non si vuole perdere tempo)
O, titolo alternativo, "dei danni della irrisolutezza umana".
Sentendo un vecchio e caro amico al telefono (tipiche conversazioni prima di andare in vacanza), mi sono sentito raccontare (per l’ennesima volta) la storia del travagliato rapporto con la moglie (con la quale sta da oltre 30 anni ed ha avuto due figli). Come per molti casi di rapporto coniugale, c’è stata una infedeltà (molti anni fa), sospettata da lui ed ammessa a mezza bocca dalla moglie, con la dichiarazione di immutato amore per lui. Sono rimasti insieme. E poi sono venuti i figli, come pietra “tombale” sulla crisi della coppia. Ed adesso i figli sono grandi ed autonomi e vivono ciascuno in un piccolo appartamento (comprato dai genitori, con le rispettive liquidazioni).
Il problema è che – in un modo o in un altro – non riescono a vivere sotto lo stesso tetto o, quando ci vivono si comportano in modo analogo a separati in casa. Ciascuno con proprie relazioni sociali ed interessi non condivisi. Il collante che li tiene insieme, per quello che capisco, sono i figli, non ancora totalmente autonomi (almeno agli occhi dei genitori).
Ho buttato lì una domanda imbarazzante (ma che potevo permettermi per la grande confidenza tra noi): ma non è che, dopo tanto tempo e tanti eventi di vita familiare, adesso che i figli sono via è riaffiorata la questione della vecchia infedeltà che non è stata mai risolta ?
Alla fine l’amico ha riconosciuto che forse è la spiegazione più probabile. Ma non vede soluzione diversa dal continuare così a stare problematicamente insieme. Senza una possibilità di soluzione diversa dal lasciare che il tempo trascorra.
Credo che sia una prospettiva desolante e, per me, inaccettabile. E' come condannarsi ad un "fine pena mai". Meglio una sana solitudine, allora.
Perché, mio forte convincimento, se il tradimento non si risolve a tempo debito - lasciandosi o percorrendo un difficile cammino di sufficiente chiarimento grazie ad una comunicazione intensa tra i partners (anche se non totalmente esauriente, che è impossibile) o - rimane una bomba ad orologeria nella coppia che il tempo non riesce a disinnescare.
I figli sarebbero un collante che dovrebbe avere l'effetto di produrre una specie di benefico oblio. Si pensa a loro e si dimentica il passato.
Confesso che tale assioma non mi convince affatto. I problemi non affrontati non si risolvono da soli, quasi mai, nella mia esperienza.
Si dice che il tempo sia galantuomo, nel senso che alla fine farebbe capire quale sia la verità e renda giustizia, riparando i torti e curando le ferite della vita. Forse è così, il tempo potrebbe avere questa potenzialità. Dubito che valga per tutti.
Ma di certo non è sminatore.

"Una familia", Fernando BOTERO, 1989. Olio su tela, Museo Botero.
Fernando Botero Angulo (1932-2023), artista colombiano, ha creato un mondo di figure in scala grande dalle forme "ampie", che conferiscono un senso di monumentalità e serenità che evocherebbe sensazioni di intimità familiare e di benessere.
O, titolo alternativo, "dei danni della irrisolutezza umana".
Sentendo un vecchio e caro amico al telefono (tipiche conversazioni prima di andare in vacanza), mi sono sentito raccontare (per l’ennesima volta) la storia del travagliato rapporto con la moglie (con la quale sta da oltre 30 anni ed ha avuto due figli). Come per molti casi di rapporto coniugale, c’è stata una infedeltà (molti anni fa), sospettata da lui ed ammessa a mezza bocca dalla moglie, con la dichiarazione di immutato amore per lui. Sono rimasti insieme. E poi sono venuti i figli, come pietra “tombale” sulla crisi della coppia. Ed adesso i figli sono grandi ed autonomi e vivono ciascuno in un piccolo appartamento (comprato dai genitori, con le rispettive liquidazioni).
Il problema è che – in un modo o in un altro – non riescono a vivere sotto lo stesso tetto o, quando ci vivono si comportano in modo analogo a separati in casa. Ciascuno con proprie relazioni sociali ed interessi non condivisi. Il collante che li tiene insieme, per quello che capisco, sono i figli, non ancora totalmente autonomi (almeno agli occhi dei genitori).
Ho buttato lì una domanda imbarazzante (ma che potevo permettermi per la grande confidenza tra noi): ma non è che, dopo tanto tempo e tanti eventi di vita familiare, adesso che i figli sono via è riaffiorata la questione della vecchia infedeltà che non è stata mai risolta ?
Alla fine l’amico ha riconosciuto che forse è la spiegazione più probabile. Ma non vede soluzione diversa dal continuare così a stare problematicamente insieme. Senza una possibilità di soluzione diversa dal lasciare che il tempo trascorra.
Credo che sia una prospettiva desolante e, per me, inaccettabile. E' come condannarsi ad un "fine pena mai". Meglio una sana solitudine, allora.
Perché, mio forte convincimento, se il tradimento non si risolve a tempo debito - lasciandosi o percorrendo un difficile cammino di sufficiente chiarimento grazie ad una comunicazione intensa tra i partners (anche se non totalmente esauriente, che è impossibile) o - rimane una bomba ad orologeria nella coppia che il tempo non riesce a disinnescare.
I figli sarebbero un collante che dovrebbe avere l'effetto di produrre una specie di benefico oblio. Si pensa a loro e si dimentica il passato.
Confesso che tale assioma non mi convince affatto. I problemi non affrontati non si risolvono da soli, quasi mai, nella mia esperienza.
Si dice che il tempo sia galantuomo, nel senso che alla fine farebbe capire quale sia la verità e renda giustizia, riparando i torti e curando le ferite della vita. Forse è così, il tempo potrebbe avere questa potenzialità. Dubito che valga per tutti.
Ma di certo non è sminatore.

"Una familia", Fernando BOTERO, 1989. Olio su tela, Museo Botero.
Fernando Botero Angulo (1932-2023), artista colombiano, ha creato un mondo di figure in scala grande dalle forme "ampie", che conferiscono un senso di monumentalità e serenità che evocherebbe sensazioni di intimità familiare e di benessere.