Vi sembra normale?

perplesso

Administrator
Staff Forum
@spleen, a me interessano le persone, non le discussioni politiche alimentate dalle varie propagande.
Riconoscere che esiste il genere, che il genere è diverso dal sesso, che ci sono persone per cui non coincidono e che opportunità riconoscere a chi si trova in questa situazione a me sembra sia un progresso, un fatto di civiltà, che può diminuire infelicità e emarginazione.
questa cosa di distinguere tra genere e sesso è purissima propaganfa. come quella che tanti anni fa convinse milioni di donne che fumare fosse figo e sinonimo di autodeterminazione.

mica ti dicevano all'epoca che poteva venirti il cancro

le persone per le quali non c'è riconoscimento tra il sesso cui appartengono e quello che hanno in testa sono soggetti che hanno una psicosi, che va curata, assistita, contenuta.

è esattamente la stessa cosa di quella svitata che si è modificata perchè voleva assomigliare ad un gatto. non è espressione di libertà, ma di disagio mentale
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
In linea di principio concordo col neretto, però capisco anche la motivazione che spinge ad agire prima della pubertà: è sicuramente più facile e fa ottenere un "risultato migliore" effettuare la transizione su un corpo ancora acerbo piuttosto che cercare di trasformare un corpo ormai sviluppato.

Però io temo che l'errore sia di base: la ricerca della transizione si basa sull'assunto che sia possibile trasformare il corpo come se fosse che so... un'auto, che se cambi qualche pezzo la trasformi da benzina a metano o GPL.

È una banale ovvietà che così non è e per quanto si possa, con le tecniche moderne, trasformare l'apparenza di un corpo, quasi come fosse un abito che uno indossa, la biologia e la fisiologia di tale corpo non cambiano, o almeno non come si vorrebbe: si può arrivare a bloccare le mestruazioni o a bloccare la produzione di sperma, ma non si può indurre la gametogenesi del sesso nel quale si vorrebbe andare.

Io penso che il modo in cui viene considerata adesso la transizione come un processo fattibile e poco problematico sia l'atteggiamento del padre di Bertoldo che dove c'era un problema ne faceva due: è vero che una persona trans ha dei profondi malesseri interiori però non solo la transizione non li risolve ma ne crea anche altri. E tra un po' di anni ne avremo di cocci da raccattare nella comunità trans, ahimè...
Si come quando castravano i ragazzini per fare le voci bianche. Avremo tanti nuovi Farinelli
 

cipolino

Utente di lunga data
Questo ragionamento sottende, però, un'idea che non condivido, ovvero che cambiare la mente sia più facile che cambiare il corpo.
Invece è altrettanto difficile, se non di più.
Se la tua mente ti dice che non sei un uomo o una donna, non esiste un "clic" o un meccanismo per cambiare questa percezione.
E dire alle persone di rassegnarsi, perché tanto saranno infelici in ogni caso, non funziona.
Ognuno di noi cerca, a ragione, la minore infelicità.
Questo lo sottintendi tu: io non l'ho né detto né sottinteso.

Io ho detto che il sesso è immutabile, cosa che è un banale fatto biologico.

Poi, oh... Uno può credere la qualunque: ce ne sono a sufficienza di credenze strampalate nel mondo...
 

The Reverend

Utente di lunga data
L'omosessualità non è più considerata una malattia dal 17 maggio 1990, quando l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) l'ha ufficialmente rimossa dalla sua classificazione delle malattie mentali. Questo evento ha segnato il culmine di un processo iniziato decenni prima, con l'American Psychiatric Association (APA) che aveva già eliminato l'omosessualità dal suo manuale diagnostico (DSM) nel 1973. Presumo che lo psicologo lo abbia spiegato a quel padre
Vai a dire a mio padre che l'omosessualità non è più una malattia 🤣
Ti prendeva a sberle finché sbavavi per la figa😂😂😂
 

Nicky

Utente di lunga data
Questo lo sottintendi tu: io non l'ho né detto né sottinteso.

Io ho detto che il sesso è immutabile, cosa che è un banale fatto biologico.

Poi, oh... Uno può credere la qualunque: ce ne sono a sufficienza di credenze strampalate nel mondo...
Se non lo sottendi, vuol dire che pensi che possano tenersi il disagio e la sofferenza dato dal fatto di essere di un sesso in cui non si riconoscono. Perché una soluzione per stare meglio andrà trovata, no?
Io penso che un percorso volto a limitare la sofferenza personale possa seguire varie strade, tra cui anche il riallineamento dell'identità mediante terapie fisiche o modifiche anche dello stato di fatto, visto che non è affatto detto che si possa indurre una persona che si sente di genere diverso a sentirsi del genere corrispondente al sesso, attraverso terapie che incidono sulla mente.
E non vedo davvero il motivo di porre limitazioni, solo perché poi abbiamo il problema di gestire gli atleti alle olimpiadi. Si troverà un modo.
Io non mi sento minacciata dal fatto che una persona nata uomo si senta donna e risulti poi tale all'anagrafe, pur ritenendo che, nel suo interesse, non possa essere fatto senza una valutazione basata anche su evidenze mediche.
 

The Reverend

Utente di lunga data
Ma non viene fatto; prima della maggiore età non puoi prendere farmaci e tantomeno operarti.
Ma questo non vuol dire che tu non possa sentirti del genere opposto e comportarti come tale, che è ciò che è avvenuto con la figlia di questi amici.
In Italia.
Negli USA iniziano giovanissimi
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Questo lo sottintendi tu: io non l'ho né detto né sottinteso.

Io ho detto che il sesso è immutabile, cosa che è un banale fatto biologico.

Poi, oh... Uno può credere la qualunque: ce ne sono a sufficienza di credenze strampalate nel mondo...
Però se provi a googlare un po' troverai che vi è un crescente corpus di studi che indicano contributi biologici reali alla disforia di genere, inclusi aspetti genetici, neuroanatómici e ormonali. Certamente, il quadro è complesso e non riducibile a una singola causa, ma suggerisce fortemente che l’identità di genere abbia anche una solida base biologica, oltre che esperienziale.
 

The Reverend

Utente di lunga data
Però se provi a googlare un po' troverai che vi è un crescente corpus di studi che indicano contributi biologici reali alla disforia di genere, inclusi aspetti genetici, neuroanatómici e ormonali. Certamente, il quadro è complesso e non riducibile a una singola causa, ma suggerisce fortemente che l’identità di genere abbia anche una solida base biologica, oltre che esperienziale.
Dai tempo al tempo e si troveranno studi che dimostreranno tutto e il contrario di tutto.
 

Nicky

Utente di lunga data
Però se provi a googlare un po' troverai che vi è un crescente corpus di studi che indicano contributi biologici reali alla disforia di genere, inclusi aspetti genetici, neuroanatómici e ormonali. Certamente, il quadro è complesso e non riducibile a una singola causa, ma suggerisce fortemente che l’identità di genere abbia anche una solida base biologica, oltre che esperienziale.
E' difficile trovare una causa per ciò che è un essere umano nella sua singolarità.
Ma a noi dovrebbe interessare il singolo, la persona, soprattutto se sofferente.
Poi ciò che ha detto @cipolino è interessante, perché una cosa così gravosa come un cambio di genere comporta dei rischi notevoli, di cui si dovrebbe parlare assistiti da uno specialista.
Ma, del resto, se mi rifaccio il naso, posso risolvere un problema o scoprire che sono infelice come e più di prima, perché non mi è servito per andare alle radici della mia infelicità.
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
E' difficile trovare una causa per ciò che è un essere umano nella sua singolarità.
Ma a noi dovrebbe interessare il singolo, la persona, soprattutto se sofferente.
Poi ciò che ha detto @cipolino è interessante, perché una cosa così gravosa come un cambio di genere comporta dei rischi notevoli, di cui si dovrebbe parlare assistiti da uno specialista.
Ma, del resto, se mi rifaccio il naso, posso risolvere un problema o scoprire che sono infelice come e più di prima, perché non mi è servito per andare alle radici della mia infelicità.
il nodo è che non cambi genere,se non si supera questo inganno, non se ne esce
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
E' difficile trovare una causa per ciò che è un essere umano nella sua singolarità.
Ma a noi dovrebbe interessare il singolo, la persona, soprattutto se sofferente.
Poi ciò che ha detto @cipolino è interessante, perché una cosa così gravosa come un cambio di genere comporta dei rischi notevoli, di cui si dovrebbe parlare assistiti da uno specialista.
Ma, del resto, se mi rifaccio il naso, posso risolvere un problema o scoprire che sono infelice come e più di prima, perché non mi è servito per andare alle radici della mia infelicità.
Era proprio per dire che non è per un mero capriccio che certe persone soffrono, e la soluzione è complessa
 

spleen

utente ?
Era proprio per dire che non è per un mero capriccio che certe persone soffrono, e la soluzione è complessa
Si, però attenzione, noi non siamo responsabili di come si sentono gli altri. Non è possibile essere continuamente investiti del dovere di salvare il mondo, tutto e tutti.
Non sto parlando di atteggiamenti aggressivi o discriminatori, sto parlando del disagio individuale.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Si, però attenzione, noi non siamo responsabili di come si sentono gli altri. Non è possibile essere continuamente investiti del dovere di salvare il mondo, tutto e tutti.
Non sto parlando di atteggiamenti aggressivi o discriminatori, sto parlando del disagio individuale.
Quanto meno prima voglio il dentista col SSN
 

cipolino

Utente di lunga data
Se non lo sottendi, vuol dire che pensi che possano tenersi il disagio e la sofferenza dato dal fatto di essere di un sesso in cui non si riconoscono. Perché una soluzione per stare meglio andrà trovata, no?
Io penso che un percorso volto a limitare la sofferenza personale possa seguire varie strade, tra cui anche il riallineamento dell'identità mediante terapie fisiche o modifiche anche dello stato di fatto, visto che non è affatto detto che si possa indurre una persona che si sente di genere diverso a sentirsi del genere corrispondente al sesso, attraverso terapie che incidono sulla mente.
E non vedo davvero il motivo di porre limitazioni, solo perché poi abbiamo il problema di gestire gli atleti alle olimpiadi. Si troverà un modo.
Ti prego: cerca di attenerti a quello che scrivo e non attribuirmi pensieri che non esprimo e neanche ho!

Non ho detto che debbono tenersi il disagio. Né propongo soluzioni, semplicemente perché non ne ho.
È chi propone la transizione che dice che la transizione è la soluzione, senza se e senza ma, quando la realtà dimostra che non è per niente detto che sia così.
E non è neanche detto che esistano soluzioni, perché purtroppo non tutto è risolvibile nella vita!

Il problema è estremamente complesso.

Io non mi sento minacciata dal fatto che una persona nata uomo si senta donna e risulti poi tale all'anagrafe, pur ritenendo che, nel suo interesse, non possa essere fatto senza una valutazione basata anche su evidenze mediche.
Ecco, su questo sbagli:
https://en.wikipedia.org/wiki/Karen_White_case

e se pensi che sia un problema che riguarda solo le emarginate in carcere, sbagli anche lì:
https://www.dailyrecord.co.uk/news/scottish-news/transgender-sex-offender-who-attacked-29765751

Te le potresti ritrovare anche tu in bagno all'Ikea, una di queste donne transgender.

E nota bene: questo NON È UN MIO PROBLEMA. A me la cosa non tange. Io come uomo non mi sono mai sentito minacciato da una donna transgender che diventa uomo! Se proprio proprio, ho molto più timore di essere stuprato da un uomo che da un trans-uomo. Ed è anche più probabile, per quanto improbabile sia (a meno che prima o poi non sia anch'io un galeotto).

Questo è un problema delle donne e sono le donne che dovrebbero essere le prime a sottolinearlo, invece di attaccarsi l'un l'altra come fanno con la JK Rowling. Io posso supportarle, ma non posso impormi contro la loro volontà...
 

cipolino

Utente di lunga data
Però se provi a googlare un po' troverai che vi è un crescente corpus di studi che indicano contributi biologici reali alla disforia di genere, inclusi aspetti genetici, neuroanatómici e ormonali. Certamente, il quadro è complesso e non riducibile a una singola causa, ma suggerisce fortemente che l’identità di genere abbia anche una solida base biologica, oltre che esperienziale.
Anche tu mi attribuisci parole che non ho scritto: ho scritto che il sesso è immutabile, niente altro. Non ho scritto cosa è il sesso, cosa lo determina, cosa determina chi ci crediamo di essere.

Guarda, che la biologia sia complessa è una banalità. Che il funzionamento del cervello sia ancora più complesso, è una ovvietà. Che capiamo poco dell'una e ancor meno dell'altro, è una constatazione.

Famoso è il caso di Caster Semenya:
https://en.wikipedia.org/wiki/Caster_Semenya

E guarda: pur con tutta la sua peculiarità, anche il sesso di Caster Semenya è immutabile!
 
Top