No ma tutto bene???

ologramma

Utente di lunga data
Alla fine dell'opera ,muore si o no gente innocente quando c'è una guerra? Si mi sembra come in tutte le guerre ,dobbiamo approvare chi uccide si o no ?
Credo anzi dico no , per cui tutti sto giri di parole ,varie supposizioni , i fatti intercorsi , le varie congetture di come sia nata il modo di dare uno stato agli israeliani dopo gli eventi tragici della seconda guerra mondiale, non cambia il risultato , cioè stanno morendo persone innocenti nei bombardamenti e negli attentati terroristici .
Ricordate nostra ultima esperienza di guerra? Bombardamenti americani nelle nostre città ,solo per distruggere le case non solo obbiettivi militari ,dove sono residente io c'è n'è sono stati .
I palazzi sventrati sono stati tanti e ancora oggi ,sono evidenti i segni lasciati perché non hanno ricostruito .le bombe furono lanciate incatenate per fare più danno,chi lo capisce sa cosa producevano , mia nonna mia mamma e mio zio furono colpiti in casa ,solo mia nonna fu sepolta e tirata fuori in tempo ,il bambino che giocava con mio zio, morto, si è stati fortunati dato che abitavano all'ultimo piano di un palazzo sventrato . Suonavano le sirene ma tutti non pensavano che lo bombardassero perché non c'erano presidi militari tedeschi ,solo supponevamo che ci fosse Kesselring ,invece no ,per sicurezza ne bombardarono due paesi.
Per non dire le nostre nefandezze che le nostre truppe hanno fatto anche loro .
Ci stiamo accapigliando come fanno i governi ma il risultato non cambia muore la povera gente inerme.
 
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Nicky

Utente di lunga data
Il movimento sionista è uno dei tanti movimenti nazionalisti che sono nati in seno all'Ottocento e che, in particolare, il sionismo è nato come reazione all'antisemitismo, che è antecedente all'avvento del nazismo. Le correnti migratorie verso la Palestina si sono intensificate dalla fine dell'Ottocento, ma le principali personalità del sionismo non avevano indicato solo la Palestina, ma Argentina, Canada e altri luoghi. Oltre a ciò nella parte più ortodossa c'era una totale opposizione al sionismo, per motivazioni religiose (se si leggono di romanzi di Chaim Potok, ad esempio, si capisce già tutto). Poi ovviamente il nazismo, ma anche le ondate persecutorie nell'ex unione sovietica hanno indotto tantissimi ebrei a migrare e a quel punto la Palestina diventava il luogo naturale. Dopo di che tutta la situazione è stata regolata, male, in particolare sotto il mandato britannico (ma nl frattempo a loro è crollato un impero). Questo conflitto è, come tanti, un'eredità postcoloniale.
Invece di informarsi sui social, andrebbero letti dei libri, molto semplice è il confitto israelo palestinese di Gelvin, ad esempio, molto equilibrato, anche se a me hanno aperto la mente gli scritti di Tony Judt, che purtroppo è morto troppo presto, e che, pur avendo militato nell'esercito israeliano, ha saputo aprire la sua mente ad altre posizioni.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Ci sono stati diversi ripensamenti degli inglesi sulla creazione del focolare ebraico in Palestina. senza l'olocausto Israele non esisterebbe.

La Dichiarazione Balfour (1917):
  • All'inizio, la Gran Bretagna, con la Dichiarazione Balfour, si impegnò a sostenere la costituzione di un "focolare nazionale" per il popolo ebraico in Palestina.
Le politiche di limitazione:

  • Libro Bianco del 1922:Winston Churchill, allora Segretario alle Colonie, cercò di bilanciare gli interessi ebrei e arabi, affermando che l'immigrazione non doveva eccedere la capacità economica del paese.
  • Libro Bianco del 1930:pubblicato dopo i disordini arabi del 1929, il "Libro Bianco di Lord Passfield" mise in discussione la continuazione della creazione di una presenza ebraica in Palestina, dando priorità agli impieghi degli arabi. La reazione sionista fu forte e il governo britannico ritirò questo libro bianco sotto pressione.
  • Politiche degli anni Trenta:Nonostante il ritiro del 1930, la politica britannica mirò a frenare l'immigrazione ebraica, accordando meno certificati d'immigrazione rispetto alle richieste.
Le conseguenze delle restrizioni:

  • Immigrazione clandestina:Le restrizioni britanniche portarono a un aumento dell'immigrazione ebraica clandestina, poiché molte persone cercavano di fuggire dalle persecuzioni naziste.
Il risultato è stato pessimo, le potenze vincitrici hanno creato uno stato in continua crescita (causa della legge del RITORNO) con una crescente necessità d'ampliamento territoriale. Gran parte dell'ostilità e degli attentati del mondo medio orientale verso gli occidentali è creata dal nostro attaggemento verso Israele.
Quindi no olocausto - > no Israele - > no terrorismo? O zio Adolfo aveva capito tutto e stava facendo il lavoro sporco anche conto terzi, ma ha pisciato fuori dal vaso e non gliel'hanno fatto finire, oppure il terrorismo ha origini e motivazioni che vanno ben al di là di Israele, tipo secoli di colonialismo prima, ingerenze Usa e URSS dopo WWII ecc ecc ecc per cui Israele diventa un pretesto o un simbolo come un altro. Una certezza secondo me è che dei palestinesi interessa meno ai sottanoni che a noi
 

hammer

Utente di lunga data
Il movimento sionista è uno dei tanti movimenti nazionalisti che sono nati in seno all'Ottocento e che, in particolare, il sionismo è nato come reazione all'antisemitismo, che è antecedente all'avvento del nazismo. Le correnti migratorie verso la Palestina si sono intensificate dalla fine dell'Ottocento, ma le principali personalità del sionismo non avevano indicato solo la Palestina, ma Argentina, Canada e altri luoghi. Oltre a ciò nella parte più ortodossa c'era una totale opposizione al sionismo, per motivazioni religiose (se si leggono di romanzi di Chaim Potok, ad esempio, si capisce già tutto). Poi ovviamente il nazismo, ma anche le ondate persecutorie nell'ex unione sovietica hanno indotto tantissimi ebrei a migrare e a quel punto la Palestina diventava il luogo naturale. Dopo di che tutta la situazione è stata regolata, male, in particolare sotto il mandato britannico (ma nl frattempo a loro è crollato un impero). Questo conflitto è, come tanti, un'eredità postcoloniale.
Invece di informarsi sui social, andrebbero letti dei libri, molto semplice è il confitto israelo palestinese di Gelvin, ad esempio, molto equilibrato, anche se a me hanno aperto la mente gli scritti di Tony Judt, che purtroppo è morto troppo presto, e che, pur avendo militato nell'esercito israeliano, ha saputo aprire la sua mente ad altre posizioni.
Hai origini ebraiche? Non rispondere se non vuoi. Hai una notevole conoscenza dell'argomento.
 

Nicky

Utente di lunga data
Hai origini ebraiche? Non rispondere se non vuoi. Hai una notevole conoscenza dell'argomento.
No, anche se ho conosciuto quel mondo da bambina per questioni di amicizie dei miei genitori. Ma in realtà il mio interesse che nasce dalla lettura, ho tra i miei autori preferiti scrittori ebrei di varie provenienze, dal mondo Yiddish agli Stati Uniti a Israele. Perciò alla fine ho letto anche tanti saggi storici.
Ma in realtà ne so meno di quanto vorrei, perché io sono dispersiva, ho dei filoni che mi interessano ma sono troppi per avere poi conoscenze esaustive.
 

cipolino

Utente di lunga data
Il movimento sionista è uno dei tanti movimenti nazionalisti che sono nati in seno all'Ottocento e che, in particolare, il sionismo è nato come reazione all'antisemitismo, che è antecedente all'avvento del nazismo.
E che affonda la sua origine, in occidente, nella cultura cattolica (non dimentichiamo che nella messa c'è stata fino a pochi decenni fa una preghiera per la conversione dei "perfidi ebrei").

E, ancora prima, c'erano stati gli egizi a perseguirli...

Va anche detto che se adesso gli ebrei in una società laica sono sufficientemente "anonimi", prima invece erano un buon esempio di "non integrazione" tendevano a vivere isolati come ora fanno i testimoni di Geova.
Le correnti migratorie verso la Palestina si sono intensificate dalla fine dell'Ottocento, ma le principali personalità del sionismo non avevano indicato solo la Palestina, ma Argentina, Canada e altri luoghi. Oltre a ciò nella parte più ortodossa c'era una totale opposizione al sionismo, per motivazioni religiose (se si leggono di romanzi di Chaim Potok, ad esempio, si capisce già tutto). Poi ovviamente il nazismo, ma anche le ondate persecutorie nell'ex unione sovietica hanno indotto tantissimi ebrei a migrare e a quel punto la Palestina diventava il luogo naturale.
Del resto quella terra gliel'ha data Dio e chi siamo noi uomini per opporci al volere di Dio?

Però, a prescindere dalle incompatibilità religiose, non trovo giusto fare come @ParmaLetale che si sorprende del fatto che gli arabi non abbiano accettato il dialogo. Oltre tutto, loro c'entravano ben poco con il nazismo.

Dopo di che tutta la situazione è stata regolata, male, in particolare sotto il mandato britannico (ma nl frattempo a loro è crollato un impero). Questo conflitto è, come tanti, un'eredità postcoloniale.
I britannici, tutti tronfi della loro sedicente cultura e civiltà che avrebbero regalato alle loro colonie, hanno fatto più danni delle cavallette... (vedi Irlanda, India-Pakistan... L'unica abbastanza incruenta è stata HongKong)

Invece di informarsi sui social, andrebbero letti dei libri, molto semplice è il confitto israelo palestinese di Gelvin, ad esempio, molto equilibrato, anche se a me hanno aperto la mente gli scritti di Tony Judt, che purtroppo è morto troppo presto, e che, pur avendo militato nell'esercito israeliano, ha saputo aprire la sua mente ad altre posizioni.
Leggere libri... Dai... Non esageriamo!😉
 

Nicky

Utente di lunga data
I britannici, tutti tronfi della loro sedicente cultura e civiltà che avrebbero regalato alle loro colonie, hanno fatto più danni delle cavallette... (vedi Irlanda, India-Pakistan... L'unica abbastanza incruenta è stata HongKong)
Ma davvero! Io continuo a subirne il fascino, ma più studio più mi rendo conto che hanno agito in modo ottuso, è come se non avessero mai visto e capito gli altri.
Di recente ho letto un libro scritto da un inglese, in cui si parlava delle guerre angloboere in Sudafrica, di come erano vissute dall'alta borghesia inglese ed è incredibile l'arroganza che manifestavano.
 

hammer

Utente di lunga data
No, anche se ho conosciuto quel mondo da bambina per questioni di amicizie dei miei genitori. Ma in realtà il mio interesse che nasce dalla lettura, ho tra i miei autori preferiti scrittori ebrei di varie provenienze, dal mondo Yiddish agli Stati Uniti a Israele. Perciò alla fine ho letto anche tanti saggi storici.
Ma in realtà ne so meno di quanto vorrei, perché io sono dispersiva, ho dei filoni che mi interessano ma sono troppi per avere poi conoscenze esaustive.
I tuoi commenti sono sempre molto precisi e dettagliati. Il piacere di leggerli rimane anche se non si dovesse essere d'accordo con la sostanza.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ma davvero! Io continuo a subirne il fascino, ma più studio più mi rendo conto che hanno agito in modo ottuso, è come se non avessero mai visto e capito gli altri.
Di recente ho letto un libro scritto da un inglese, in cui si parlava delle guerre angloboere in Sudafrica, di come erano vissute dall'alta borghesia inglese ed è incredibile l'arroganza che manifestavano.
L’arroganza è diffusa.
Purtroppo uno vale uno, sacrosanto per il voto, è diventato ognuno ha la propria opinione e valgono tutte allo stesso, sia che ci sia documentazione, cultura, sia no.
È sempre successo, ma prevalentemente nelle osterie o al mercato, ora dilaga l’ignoranza arrogante.
Spesso vi è ignoranza anche delle basi del confronto.
Una persona parla di eventi storici e un’altra risponde parlando di religione, a chi parla di religione, si risponde con il diritto internazionale (🙄) poi ogni tanto scappa un po’ di razzismo contro gli uni o gli altri, naturalmente non possono mancare i complotti internazionali di varia origine e con scopi diversificati.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
E che affonda la sua origine, in occidente, nella cultura cattolica (non dimentichiamo che nella messa c'è stata fino a pochi decenni fa una preghiera per la conversione dei "perfidi ebrei").

E, ancora prima, c'erano stati gli egizi a perseguirli...

Va anche detto che se adesso gli ebrei in una società laica sono sufficientemente "anonimi", prima invece erano un buon esempio di "non integrazione" tendevano a vivere isolati come ora fanno i testimoni di Geova.

Del resto quella terra gliel'ha data Dio e chi siamo noi uomini per opporci al volere di Dio?

Però, a prescindere dalle incompatibilità religiose, non trovo giusto fare come @ParmaLetale che si sorprende del fatto che gli arabi non abbiano accettato il dialogo. Oltre tutto, loro c'entravano ben poco con il nazismo.


I britannici, tutti tronfi della loro sedicente cultura e civiltà che avrebbero regalato alle loro colonie, hanno fatto più danni delle cavallette... (vedi Irlanda, India-Pakistan... L'unica abbastanza incruenta è stata HongKong)



Leggere libri... Dai... Non esageriamo!😉
A parte che Arabi e nazi sugli ebrei andavano d'amore e d'accordo, ParmaLetale si stupisce che ci si stupisca che se non vai a una trattativa e lasci decidere gli altri, questi ultimi te la piantano in quel posto e che ci si stupisca che le vicende storiche siano mosse non dalla bontà, ma dagli interessi di parte e dalla forza disponibile per perseguirli
 
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cipolino

Utente di lunga data
Ma davvero! Io continuo a subirne il fascino, ma più studio più mi rendo conto che hanno agito in modo ottuso, è come se non avessero mai visto e capito gli altri.
Non è "come se": è proprio così!
Ho vissuto un po' lì da ragazzo e ho sempre continuato a seguirne le notizie dai loro giornali: la loro ottusità, presunzione ed arroganza è stupefacente, al netto delle generalizzazioni che non è giusto fare.

Di recente ho letto un libro scritto da un inglese, in cui si parlava delle guerre angloboere in Sudafrica, di come erano vissute dall'alta borghesia inglese ed è incredibile l'arroganza che manifestavano.
Non ho toccato l'Africa, perché se iniziamo a parlare di cosa hanno fatto anche lì... Lasciamo perdere, va'!
 

Brunetta

Utente di lunga data
Non è "come se": è proprio così!
Ho vissuto un po' lì da ragazzo e ho sempre continuato a seguirne le notizie dai loro giornali: la loro ottusità, presunzione ed arroganza è stupefacente, al netto delle generalizzazioni che non è giusto fare.



Non ho toccato l'Africa, perché se iniziamo a parlare di cosa hanno fatto anche lì... Lasciamo perdere, va'!
Una volta stabilite le colpe della perfida Albione e poi degli americani che, se non creano disastri, per portare la civiltà, non si divertono, nella situazione data, che si fa?
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
Ma davvero! Io continuo a subirne il fascino, ma più studio più mi rendo conto che hanno agito in modo ottuso, è come se non avessero mai visto e capito gli altri.
Di recente ho letto un libro scritto da un inglese, in cui si parlava delle guerre angloboere in Sudafrica, di come erano vissute dall'alta borghesia inglese ed è incredibile l'arroganza che manifestavano.
la principale qualità degli inglesi è che hanno una visione strategica di ampio spettro derivante dalla loro tradizione imperiale. peccato che si dimentichino sempre di calcolare le conseguenze, nella certezza che se le cose dovessero andare male, tanto i danni li pagano gli altri. tendenzialmente noi, i tedeschi ed i mangiarane, soprattutto
 

hammer

Utente di lunga data
A parte che Arabi e nazi sugli ebrei andavano d'amore e d'accordo, ParmaLetale si stupisce che ci si stupisca che se non vai a una trattativa e lasci decidere gli altri, questi ultimi te la piantano in quel posto e che ci si stupisca che le vicende storiche siano mosse non dalla bontà, ma dagli interessi di parte e dalla forza disponibile per perseguirli
Nella foto Himmler e il Gran Muftì di Gerusalemme.

immagine_2025-09-28_130422893.png
 

cipolino

Utente di lunga data
Una volta stabilite le colpe della perfida Albione e poi degli americani che, se non creano disastri, per portare la civiltà, non si divertono, nella situazione data, che si fa?
Mi sfugge un po' il significato di questa domanda.

Comunque, a voler essere benevoli e prenderla seriamente, dato che comandano gli americani e dato che gli americani hanno dato e continuano a dare il via libera a Israele, l'unica cosa che possiamo fare è stare a guardare la pulizia etnica in atto e sperare che in futuro, vicino e lontano, non ci piova in testa troppa merda.

Il resto, ahimè, sono chiacchiere.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Altro sciopero... probabilmente il 3 ottobre...continuiamo con le minchiate....
Tu non hai cose che trovi che non funzionino? Quale strumento puoi utilizzare come lavoratrice?
 

Brunetta

Utente di lunga data
Mi sfugge un po' il significato di questa domanda.

Comunque, a voler essere benevoli e prenderla seriamente, dato che comandano gli americani e dato che gli americani hanno dato e continuano a dare il via libera a Israele, l'unica cosa che possiamo fare è stare a guardare la pulizia etnica in atto e sperare che in futuro, vicino e lontano, non ci piova in testa troppa merda.

Il resto, ahimè, sono chiacchiere.
Io credo che avere un atteggiamento da tifosi sia sterile, se va bene, o addirittura controproducente.
 
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