Certo, infatti mi sento solo di dire che già vivere con i genitori da adulti è dura quando sono persone normalissime, figurati se sono pure genitori difficili. È da esaurimento!
Ma fino a che non c'è di meglio, bisogna trovare qualcuno con cui sfogarsi e tirare avanti un pochino.
Scegliere di appoggiarsi a genitori disfunzionali, da adulti e con figli a carico in una situazione di stress come base di partenza, è camminare su un filo tagliente sottilissimo. Senza reti di protezione e con sotto un fossato pieno di coccodrilli.
Dovendo fare questa scelta, serve proprio scandire bene la parte pratica per preservare la parte emotiva.
Un genitore disfunzionale succhia costantemente energia emotiva. Ti sfianca. Ti distrae da chi sei e da ciò che ti serve per stare bene. Tenderà sempre e comunque a riattivare la disfunzione.
Serve aver uno sguardo molto lucido su se stessi per tener monitorato il proprio contenitore di tolleranza emotiva, perchè se si è abituati a lasciar svuotare quel contenitore (e
@poppy è super abituata) il rischio molto concreto è ritrovarsi svuotati e senza energia.
E quindi ancor più immobilizzati di prima. Con in aggiunta anche il carico del "eh, ma io ti sto aiutando".
Praticamente un girone infernale.
E' un grosso rischio. Che serve calcolare.
Per calcolare serve lucidità. Per aver lucidità serve calma.
Per avere calma serve riposo. Riposo emotivo.
che quando si è emotivamente scarichi neppure il sonno riposa.
Un minimo di tutela viene dal fatto di sapere che quella che si sta subendo è una disfunzione.
E darsi dei tempi. Per venirne via.
E farlo nel più breve tempo possibile.
Le immersioni freudiane non sono quasi mai benefiche, e di sicuro non lo sono se non ci si rende che sono immersioni freudiane.
