Un mio caro amico durante la pandemia lavorava in un reparto diventato per malati di Covid.
Lui e colleghi hanno lavorato per un anno intero, 18 ore al giorno senza pause.
Ha perso colleghi, morti di Covid preso in reparto.
Lui è uno di quelli che copriva le teste dei malati con i caschi del Decathlon.
In seguito a questa esperienza ha avuto un esaurimento nervoso all’uscita del quale ha vinto un concorso all’Inail per fare “il medico del lavoro”.
Oltre a guadagnare un terzo in meno rispetto a quando stava in ospedale, lavora anche un terzo meno.
Le soddisfazioni invece, purtroppo parallele allo stress, non sono un terzo meno ma completamente azzerate e difatti sta meditando di tornare in ospedale, visto che lo può fare, perché dice che li sei solo un passacarte.