La storia di internet ha mostrato anche che laggente prima di tutto è PIGRA e piuttosto che alzare il culo dal divano per percorrere il tragitto dal divano al mobile del soggiorno a prendere un DVD o un Bluray (ancorchè piratato) da andare a mettere nell'apposito lettore posto sotto al televisore, preferisce pagare un obolo a Netflix & C. E' stato così anche per l'industria discografica che a fine anni '90 aveva raggiunto l'apice del suo fatturato coi CD, crollato drammaticamente con l'avvento di mp3 e Napster, che però hanno aperto la strada allo streaming e oggi dopo quasi 30 anni il fatturato è tornato ai livelli di allora, ma la diffusione dei contenuti liquidi e gassosa è enormemente aumentata con, secondo me, un incommensurabile vantaggio per i fruitori, se pensi che prima con 30.000 lire compravi 7/8 canzoni su un CD, oggi con la stessa cifra ascolti quello che vuoi da un catalogo sconfinato, senza nemmeno dover alzare il culo dal divano di cui sopra per andare a cambiare CD nel lettore. Ma a parte tutto, se anche volessero rendere le zozzerie a pagamento, chi vuole paga chi non vuole non paga, qual è il problema?