Da una storia di corna come tante, un’analisi psicologica convincente, raccontatami pochi giorni fa.

Banana18

Utente di lunga data
(Avvertenza: in blu e grassetto è la parte essenziale del post iniziale per capire se interessa; il resto è solo illustrazione facoltativa non necessariamente da leggere se non si vuole perdere tempo)


Un marito tradito, che ha accettato di rimanere con la moglie dopo un anno dalla scoperta della di lei infedeltà (che si era protratta per circa 9 mesi con un collega di lavoro) si interroga del perché non riesca a superare la sfiducia nei suoi confronti, nonostante costei si sia professata pentita per la “sbandata”, assicurando di essersi resa conto di amare solo lui (marito) e di voler rimanere con lui e trascorrere la vecchiaia insieme con figli e, auspicabilmente, i futuri nipotini. Entrambi marito e moglie sono ultra quarantenni, con due figli, uno dei quali maggiorenne e l’altro di circa 14 anni. Lei ha chiuso ogni rapporto con l’amante e spergiura che non commetterà più lo stesso errore. E lui, nel suo cervello, non le riesce a credere.

Ne discute con un amico psicologo e gli racconta di essersi aspettato dalla moglie infedele un gesto “forte” che gli consentisse veramente di superare il tradimento subito. Invece, nulla, la moglie si comporta dopo qualche settimana come se il tradimento fosse ormai relegato nel passato da dimenticare per concentrarsi nel futuro da costruire (o continuare a costruire insieme). Fa programmi e lui non riesce a condividerne l’entusiasmo.

Lui non riesce a dimenticare e ritiene che non possa superare la crisi senza questo gesto “forte”, che però – invitato dall’amico a precisare in cosa consista - non riesce a definire.

L’amico psicologo gli dice che è del tutto normale, la soluzione “definitiva" per superare il tradimento subìto … in realtà sarebbe non aver commesso il fatto. In altri termini, il gesto che l'inconscio del tradito si aspetta per "riparare" al tradimento è un gesto che doveva avvenire prima di tradire: ovvero non farlo.

E gli spiega che tale aspettativa nasce nella mente del tradito perché l'inconscio non concepisce il tempo come un elemento lineare: crede di vivere sempre nel "giorno X", ovvero: tutti i giorni sono il “giorno X", perché la mente lo riporta lì (di default).
Questo è il motivo per cui determinati tipi di esperienze relazionali generano traumi dall'aspetto e dalla forma irreversibili. Non si può "tornare come prima" si può solo vivere un'altra storia, un'altra vita, che sarà diversa da quella precedente sia se avvenga con la moglie accanto o, se la si lascia, con un’altra donna.

Ed è molto più facile la seconda alternativa, perché si acquisisce più rapidamente la consapevolezza che quello che è andato perso non può tornare più, dal momento che ci si confronta con una nuova realtà affettiva e nuovamente progettuale.

Con la moglie ex infedele non riesce quasi mai, a meno di perdere la memoria e con essa il trauma, ovvero forzandosi a concentrarsi solo sul proprio IO (che comprende il rapporto con i figli) mentre si destruttura progressivamente quanto rimaneva a livello emotivo della relazione di coppia (allontanandosi emotivamente dal partner infedele), sino ad arrivare all’indifferenza (considerare alla fine la moglie una perfetta estranea). Ovviamente, salvo rari casi, nei quali il rapporto di coppia si rinnova grazie alla condivisione del progetto di vita, su basi diverse., e l'esperienza del tradimento si scolora nel tempo.

Questo spiegherebbe il numero elevato di separazioni e divorzi che avvengono anche a distanza di dieci, quindici ed anche più anni dalla scoperta del tradimento, quando i figli si sono allontanati e si è consolidata la distanza emotiva con il partner. A meno del permanere di ragioni di convenienza ed abitudine che consentano di rimanere in una relazione abbondantemente "rattoppata", che pure esistono.

Ho ascoltato il racconto di questo marito qualche giorno fa ed ho trovato convincente l’analisi dello psicologo. A lui (marito) ho consigliato di consultare un buon matrimonialista per valutare serenamente la separazione ed il divorzio, che ritengo la soluzione meno penosa, visto l'asimmetrico approccio alla re-impostazione della coppia.
Ovviamente si è già lasciata tutto alle spalle, nell'ovvia manifestazione della sua franchezza. Questo per lei è almeno il terzo cambio di status, c'è stato un prima, un durante e un dopo il tradimento. Mentre lui si è trovato in una realtà che fatica ad accettare.
La separazione come soluzione alla questione? Forse.
 

Nicky

Utente di lunga data
Una casa bruciata si può sempre ricostruire, ma purtroppo la casa ricostruita è diversa da quella di prima e non è detto che piaccia. Allora c'è chi se la fa andare bene lo stesso, per tanti motivi, ma c'è anche chi quella nuova casa non la vuole e ne vuole ricostruire un'altra da un'altra parte. Dipende sempre da come vede le cose una persona e soprattutto cosa vorrebbe..
È una metafora, ma le relazioni non sono un oggetto, sono materia viva, si costruiscono e ricostruiscono di continuo.
Per me l'errore è proprio pensare che non siano in continuo mutamento e che per durare non richiedano una forte capacità adattativa.
Fin da bambina, sono sempre stata attratta da relazioni meno convenzionali, ma che fossero.una sorta di patto per esserci uno per l'altro nel tempo. Per me questo comprende anche la necessità di fare i conti con pulsioni esterne o con i riflessi della perdita del desiderio all'interno della coppia. Però ho capito che è irrealistico.
Le persone preferiscono lasciarsi e provare con una nuova persona.
 

Nicky

Utente di lunga data
C'è una domanda che ha mandato in crisi tanti.
Preferiresti che tua moglie faccia l' amore con te pensando a un altro o faccia l' amore con un altro pensando a te?
Se stai bene pensi alla persona con cui sei, sei beato della sua presenza lì con te in quel momento.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
(Avvertenza: in blu e grassetto è la parte essenziale del post iniziale per capire se interessa; il resto è solo illustrazione facoltativa non necessariamente da leggere se non si vuole perdere tempo)


Un marito tradito, che ha accettato di rimanere con la moglie dopo un anno dalla scoperta della di lei infedeltà (che si era protratta per circa 9 mesi con un collega di lavoro) si interroga del perché non riesca a superare la sfiducia nei suoi confronti, nonostante costei si sia professata pentita per la “sbandata”, assicurando di essersi resa conto di amare solo lui (marito) e di voler rimanere con lui e trascorrere la vecchiaia insieme con figli e, auspicabilmente, i futuri nipotini. Entrambi marito e moglie sono ultra quarantenni, con due figli, uno dei quali maggiorenne e l’altro di circa 14 anni. Lei ha chiuso ogni rapporto con l’amante e spergiura che non commetterà più lo stesso errore. E lui, nel suo cervello, non le riesce a credere.

Ne discute con un amico psicologo e gli racconta di essersi aspettato dalla moglie infedele un gesto “forte” che gli consentisse veramente di superare il tradimento subito. Invece, nulla, la moglie si comporta dopo qualche settimana come se il tradimento fosse ormai relegato nel passato da dimenticare per concentrarsi nel futuro da costruire (o continuare a costruire insieme). Fa programmi e lui non riesce a condividerne l’entusiasmo.

Lui non riesce a dimenticare e ritiene che non possa superare la crisi senza questo gesto “forte”, che però – invitato dall’amico a precisare in cosa consista - non riesce a definire.

L’amico psicologo gli dice che è del tutto normale, la soluzione “definitiva" per superare il tradimento subìto … in realtà sarebbe non aver commesso il fatto. In altri termini, il gesto che l'inconscio del tradito si aspetta per "riparare" al tradimento è un gesto che doveva avvenire prima di tradire: ovvero non farlo.

E gli spiega che tale aspettativa nasce nella mente del tradito perché l'inconscio non concepisce il tempo come un elemento lineare: crede di vivere sempre nel "giorno X", ovvero: tutti i giorni sono il “giorno X", perché la mente lo riporta lì (di default).
Questo è il motivo per cui determinati tipi di esperienze relazionali generano traumi dall'aspetto e dalla forma irreversibili. Non si può "tornare come prima" si può solo vivere un'altra storia, un'altra vita, che sarà diversa da quella precedente sia se avvenga con la moglie accanto o, se la si lascia, con un’altra donna.

Ed è molto più facile la seconda alternativa, perché si acquisisce più rapidamente la consapevolezza che quello che è andato perso non può tornare più, dal momento che ci si confronta con una nuova realtà affettiva e nuovamente progettuale.

Con la moglie ex infedele non riesce quasi mai, a meno di perdere la memoria e con essa il trauma, ovvero forzandosi a concentrarsi solo sul proprio IO (che comprende il rapporto con i figli) mentre si destruttura progressivamente quanto rimaneva a livello emotivo della relazione di coppia (allontanandosi emotivamente dal partner infedele), sino ad arrivare all’indifferenza (considerare alla fine la moglie una perfetta estranea). Ovviamente, salvo rari casi, nei quali il rapporto di coppia si rinnova grazie alla condivisione del progetto di vita, su basi diverse., e l'esperienza del tradimento si scolora nel tempo.

Questo spiegherebbe il numero elevato di separazioni e divorzi che avvengono anche a distanza di dieci, quindici ed anche più anni dalla scoperta del tradimento, quando i figli si sono allontanati e si è consolidata la distanza emotiva con il partner. A meno del permanere di ragioni di convenienza ed abitudine che consentano di rimanere in una relazione abbondantemente "rattoppata", che pure esistono.

Ho ascoltato il racconto di questo marito qualche giorno fa ed ho trovato convincente l’analisi dello psicologo. A lui (marito) ho consigliato di consultare un buon matrimonialista per valutare serenamente la separazione ed il divorzio, che ritengo la soluzione meno penosa, visto l'asimmetrico approccio alla re-impostazione della coppia.
Per me il gesto forte è la separazione immediata, senza se e senza ma. Continuare facendo finta che non sia successo nulla è una recita da entrambe le parti ed è come mettere brace sotto un tappeto di acrilico, secondo me. L'unica possibilità di ricominciare davvero è prima distruggere in modo da condividere il ""lutto"", per poi eventualmente ricostruire, ma qualcosa di veramente nuovo, dalle fondamenta e solo se ne vale realmente la pena.
 

Rebecca89

Sentire libera
Le persone preferiscono lasciarsi e provare con una nuova persona.
Non credo che preferiscano lasciarsi. Personalmente se devo restare in una storia perché voglio bene e nulla più, non resto. Ci si può fare del male, lo metti in conto. Ma l amore è un' altra cosa, che include il volersi bene ma non basta. È vibrazione continua che va mantenuta viva. Altrimenti è un' amicizia e di amici ne ho. La persona accanto dovrebbe esserci come un più. Non deve completare altrimenti è un bisogno. Si deve avere voglia di quella persona, non bisogno. Motivo per il quale secondo me i più restano. Bisogno. Necessità. Io non voglio essere questo per chi ho accanto e se vedo lo sbrago tanti cari saluti. Ma non perché preferisco. Perché non ha proprio senso. Per me.
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
La mia ex moglie fa regolarmente sesso con un altro pensando a me. 👑
Un giorno, capirò il senso di questa cosa. Se faccio sesso con un uomo, perché voglio fare sesso con quell'uomo. Perché fare sesso con un uomo e pensare a un altro? Vuol dire che di far sesso con quell'uomo lì non me ne frega niente.
 

Pincopallino

Utente di lunga data

Nicky

Utente di lunga data
Non credo che preferiscano lasciarsi. Personalmente se devo restare in una storia perché voglio bene e nulla più, non resto. Ci si può fare del male, lo metti in conto. Ma l amore è un' altra cosa, che include il volersi bene ma non basta. È vibrazione continua che va mantenuta viva. Altrimenti è un' amicizia e di amici ne ho. La persona accanto dovrebbe esserci come un più. Non deve completare altrimenti è un bisogno. Si deve avere voglia di quella persona, non bisogno. Motivo per il quale secondo me i più restano. Bisogno. Necessità. Io non voglio essere questo per chi ho accanto e se vedo lo sbrago tanti cari saluti. Ma non perché preferisco. Perché non ha proprio senso. Per me.
Non lo so, per me non è così, è comunque una cosa diversa all'amicizia o dal voler bene, che sono comunque cose a cui attribuisco comunque tantissima importanza. Magari la mia è una visione utopica, di un rapporto in cui si possa continuare a essere se stessi, anche quando si cambia, senza perdersi, ma accettando il mutamento.
Quanto al bisogno, certamente incide in me la convinzione che nessuno possa essere del tutto indipendente dagli altri e che un nucleo forte di famiglia, naturale o scelta, sia un punto di forza, in grado di fare la differenza.
 

gvl

Utente di lunga data
Ma sta stronza non può farlo con me pensando a me?
Insomma....era una domanda provocatoria e non sono io l' autore. Che ne so a cosa sta pensando una donna mentre fa l'amore e inoltre la stessa domanda può essere rivolta dalle donne agli uomini. Questa domanda era stata fatta da un mio amico ormai deceduto collega di @Arcistufo e si divertiva a mettere in difficoltà gli amici su questi argomenti 😁
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Insomma....era una domanda provocatoria e non sono io l' autore. Che ne so a cosa sta pensando una donna mentre fa l'amore e inoltre la stessa domanda può essere rivolta dalle donne agli uomini. Questa domanda era stata fatta da un mio amico ormai deceduto collega di arcistufo e si divertiva a mettere in difficoltà gli amici su questi argomenti 😁
In effetti nel mentre anch'io potrei pensare a Miss Pomodoro nel classico dei classici "Cicciolina e Moana ai mondiali"
 
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gvl

Utente di lunga data
Se trovo il video lo posto. Nino Manfredi in un monologo rispose ad una domanda un po' diversa ma altrettanto frizzante.
Preferiresti una donna bella ma infedele o una donna brutta e fedele?
Buon divertimento.
La domanda può essere anche rivolta alle donne cambiando i termini.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Se trovo il video lo posto. Nino Manfredi in un monologo rispose ad una domanda un po' diversa ma altrettanto frizzante.
Preferiresti una donna bella ma infedele o una donna brutta e fedele?
Buon divertimento.
La domanda può essere anche rivolta alle donne cambiando i termini.
Questa è più facile perchè da come è posta lo sai prima a cosa vai incontro e puoi scegliere. Il problema semmai è andare con la brutta pensando che bruttezza implichi "fedeltà" e pigliandola comunque in quel posto.
 
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Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
Non credo che preferiscano lasciarsi. Personalmente se devo restare in una storia perché voglio bene e nulla più, non resto. Ci si può fare del male, lo metti in conto. Ma l amore è un' altra cosa, che include il volersi bene ma non basta. È vibrazione continua che va mantenuta viva. Altrimenti è un' amicizia e di amici ne ho. La persona accanto dovrebbe esserci come un più. Non deve completare altrimenti è un bisogno. Si deve avere voglia di quella persona, non bisogno. Motivo per il quale secondo me i più restano. Bisogno. Necessità. Io non voglio essere questo per chi ho accanto e se vedo lo sbrago tanti cari saluti. Ma non perché preferisco. Perché non ha proprio senso. Per me.
Quanta maturità in un'adolescente. Quasi quasi ti promuovo ad adulta :LOL:
Scherzi a parte, sottoscrivo ogni singola parola.
Sempre Cbcr, comunque...

Se trovo il video lo posto. Nino Manfredi in un monologo rispose ad una domanda un po' diversa ma altrettanto frizzante.
Preferiresti una donna bella ma infedele o una donna brutta e fedele?
Buon divertimento.
La domanda può essere anche rivolta alle donne cambiando i termini.
Il discorso del cazzo, il mare è pieno di pesci. Puoi avere chi vuoi Basta sbattersi un attimo

In effetti nel mentre anch'io potrei pensare a Miss Pomodoro nel classico dei classici "Cicciolina e Moana ai mondiali"
Porca troia sei più vecchio di me :LOL:

Scooolta, vieni e vedi.
Ma stai organizzando la gita in comitiva? :LOL:
 

gvl

Utente di lunga data
Questa è più facile perchè da come è posta lo sai prima a cosa vai incontro e puoi scegliere. Il problema semmai è andare con la brutta pensando che bruttezza implichi "fedeltà" e pigliandola comunque in quel posto.
Esattamente. Manfredi ha risposto dicendo che è meglio la bella e infedele perché almeno se la gode un po' pure lui e poi potrebbe sempre diventare fedele un bel momento. E se la brutta quando meno te l' aspetti diventasse infedele?😁😁
 

Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
Un giorno, capirò il senso di questa cosa. Se faccio sesso con un uomo, perché voglio fare sesso con quell'uomo. Perché fare sesso con un uomo e pensare a un altro? Vuol dire che di far sesso con quell'uomo lì non me ne frega niente.
Ho capito, la mia ex moglie l'ho scaricata io. E non ci sono voluto tornare. E, nello specifico, senza corna.
 
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