Da una storia di corna come tante, un’analisi psicologica convincente, raccontatami pochi giorni fa.

gvl

Utente di lunga data
Io non vedo come in caso di tradimento si possa aprire una trattativa "cliente-fornitore" con il tradito che presenta una sua offerta che il tradito deve accettare. Il traditore è dalla parte del torto, sempre (IMHO), e non deve presentare offerte o condizioni. Semmai è il tradito che ha diritto a porre specifiche condizioni per proseguire un rapporto di coppia soddisfacente. Il comportamento di questa signora è a mio parere assai arrogante e la sua fortuna è quella di avere sposato una persona debole che non sa che pesci pigliare.
La signora lo sa bene invece. IMHO
 

Brunetta

Utente di lunga data
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Gaia

Utente di lunga data
Io non vedo come in caso di tradimento si possa aprire una trattativa "cliente-fornitore" con il tradito che presenta una sua offerta che il tradito deve accettare. Il traditore è dalla parte del torto, sempre (IMHO), e non deve presentare offerte o condizioni. Semmai è il tradito che ha diritto a porre specifiche condizioni per proseguire un rapporto di coppia soddisfacente. Il comportamento di questa signora è a mio parere assai arrogante e la sua fortuna è quella di avere sposato una persona debole che non sa che pesci pigliare.
Ma se è un rapporto sono in due. Altrimenti ognuno a casa sua. Certo che il tradito pone condizioni e così pure il traditore. Se arrivano a un compromesso bene, altrimenti si fanno ciao ciao con la manina
 

Delfi1999

Utente di lunga data
Si ma leggendovi sembra che vi offenda il fatto che il traditore non desideri lasciare il tradito.
Sarà pur libero di voler restare insieme, no? Cosa deve fare, deve per forza dire, bene, ti lascio perché in effetti l'altro è molto meglio? Questo va bene?
È illogico, è il tradito che deve decidere se il traditore gli piace ancora o no.
Guarda che il fatto che il traditore non voglia lasciare il tradito , cosa molto frequente, non mi offende assolutamente. Nel mio post, che forse hai frainteso (forse per un errore che ho corretto), intendevo dire che è il tradito che ha titolo per decidere se rimanere ancora assieme al coniuge traditore..
 
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Gaia

Utente di lunga data
Guarda che il fatto che il traditore non voglia lasciare il tradito , cosa molto frequente, non mi offende assolutamente. Nel mio post, che forse hai frainteso, intendevo dire che è il tradito che ha titolo per decidere se rimanere ancora assieme al coniuge traditore..
Ha titolo? Perde forse il libero arbitrio il traditore?
Non credo e credo pure che possa dettare le condizioni se l’altro lo consente.
se non lo consente ed è legittimo lo lasci.
se si parla di una coppia che sta ragionando sul restare assieme o meno, ci sta che entrambi si dicano cosa si aspettano dall’altro per valutare se sia il caso.
 

hammer

Utente di lunga data
Si ma leggendovi sembra che vi offenda il fatto che il traditore non desideri lasciare il tradito.
Sarà pur libero di voler restare insieme, no? Cosa deve fare, deve per forza dire, bene, ti lascio perché in effetti l'altro è molto meglio? Questo va bene?
È illogico, è il tradito che deve decidere se il traditore gli piace ancora o no.
Questo è indiscutibilmente vero.
 

Alphonse02

Utente di lunga data
Ha titolo? Perde forse il libero arbitrio il traditore?
Non credo e credo pure che possa dettare le condizioni se l’altro lo consente.
se non lo consente ed è legittimo lo lasci.
se si parla di una coppia che sta ragionando sul restare assieme o meno, ci sta che entrambi si dicano cosa si aspettano dall’altro per valutare se sia il caso.
Entrambi si trovano ad essere liberi di decidere quando la relazione extra viene scoperta. È un dato fattuale, non c' è dubbio.

Riconoscerai che quella condizione, diciamo di "parità , è un punto di arrivo che pone fine ad una condizione precedente asimmetrica (essendo il tradito ignaro, prima, grazie all' abilità del traditore nel celare l' infedeltà).

Il punto cruciale, per andare al sodo, è che, usando la tua terminologia, l' offerta del partner traditore (specie se scoperto) dovrà comprendere parecchie spiegazioni su cosa - dal suo punto di vista - l' ha mosso a scegliere l'infedeltà, quasi sempre per colmare/alleviare un disagio (o una insoddisfazione) o assecondare una spinta caratteriale emersa o precedentemente repressa (e non dichiarata al tradito).

Solo se ciò avviene, secondo me, il tradito è in condizione di capire cosa cerca il traditore (anzi, che persona è diventato o si è rivelata) e scegliere se porre condizioni per una nuova scelta di mettersi insieme o se non ne valga la pena e lasciarsi.

Per concludere il ragionamento, se il traditore non è disponibile a questa specie di discovery (certamente penosa, anche se può centellinare cosa dire e cosa mantenere celato) ma pretende di liquidare il tutto come un "errore" da lasciarsi alle spalle (come nel caso oggetto del thread), un tradito non proprio manipolabile rigetta l' offerta e va avanti per la sua strada. O pone condizioni al traditore (sempre ritenute pesanti da questi) che vuole vedere soddisfatte prima della vera decisione di lasciarsi o rimanere insieme. In tale ultima evenienza è ovvio che infligge al traditore una specie di periodo di "prova". Un traditore orgoglioso ed assertivo quasi sicuramente non accetta di sottoporsi alla 'prova' e ritiene più importante il proprio IO rispetto alla prospettiva di un rabberciato NOI. Insomma, la comfort zone se la deve guadagnare ...

Dopo tanti anni di esperienza, continuo a vederla così. Indipendentemente dal fattore "prole", perché credo che sia meglio che cresca in un ambiente familiare bilanciato e, per quanto possibile, sereno.
 

hammer

Utente di lunga data
Entrambi si trovano ad essere liberi di decidere quando la relazione extra viene scoperta. È un dato fattuale, non c' è dubbio.

Riconoscerai che quella condizione, diciamo di "parità , è un punto di arrivo che pone fine ad una condizione precedente asimmetrica (essendo il tradito ignaro, prima, grazie all' abilità del traditore nel celare l' infedeltà).

Il punto cruciale, per andare al sodo, è che, usando la tua terminologia, l' offerta del partner traditore (specie se scoperto) dovrà comprendere parecchie spiegazioni su cosa - dal suo punto di vista - l' ha mosso a scegliere l'infedeltà, quasi sempre per colmare/alleviare un disagio (o una insoddisfazione) o assecondare una spinta caratteriale emersa o precedentemente repressa (e non dichiarata al tradito).

Solo se ciò avviene, secondo me, il tradito è in condizione di capire cosa cerca il traditore (anzi, che persona è diventato o si è rivelata) e scegliere se porre condizioni per una nuova scelta di mettersi insieme o se non ne valga la pena e lasciarsi.

Per concludere il ragionamento, se il traditore non è disponibile a questa specie di discovery (certamente penosa, anche se può centellinare cosa dire e cosa mantenere celato) ma pretende di liquidare il tutto come un "errore" da lasciarsi alle spalle (come nel caso oggetto del thread), un tradito non proprio manipolabile rigetta l' offerta e va avanti per la sua strada. O pone condizioni al traditore (sempre ritenute pesanti da questi) che vuole vedere soddisfatte prima della vera decisione di lasciarsi o rimanere insieme. In tale ultima evenienza è ovvio che infligge al traditore una specie di periodo di "prova". Un traditore orgoglioso ed assertivo quasi sicuramente non accetta di sottoporsi alla 'prova' e ritiene più importante il proprio IO rispetto alla prospettiva di un rabberciato NOI. Insomma, la comfort zone se la deve guadagnare ...

Dopo tanti anni di esperienza, continuo a vederla così. Indipendentemente dal fattore "prole", perché credo che sia meglio che cresca in un ambiente familiare bilanciato e, per quanto possibile, sereno.
Perfettamente condivisibile. Potremmo scrivere libri interi sull'argomento.
Ciò che rende (dovrebbe rendere) indissolubile un rapporto sentimentale tra un uomo e una donna è l'amore (con una emme).
Credo che nessun amore possa reggere all'impatto con un tradimento senza trasformarlo in qualcos'altro.
Pragmaticamente, nel caso di un tradimento, la scelta migliore ritengo rimanga sempre quella di ritenere conclusa l'esperienza per minimizzare i danni ed evitare di perdere tempo prezioso in una relazione che non ha più motivo di esistere.
 

Nicky

Utente di lunga data
Guarda che il fatto che il traditore non voglia lasciare il tradito , cosa molto frequente, non mi offende assolutamente. Nel mio post, che forse hai frainteso (forse per un errore che ho corretto), intendevo dire che è il tradito che ha titolo per decidere se rimanere ancora assieme al coniuge traditore..
Ma certo che ha titolo.
Il fatto però è che chiunque in una relazione ha titolo per interromperla, anche senza motivo.
Una relazione è un impegno, ma un impegno basato sull'amore. Perciò possiamo e dobbiamo capire che può interrompersi.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ma certo che ha titolo.
Il fatto però è che chiunque in una relazione ha titolo per interromperla, anche senza motivo.
Una relazione è un impegno, ma un impegno basato sull'amore. Perciò possiamo e dobbiamo capire che può interrompersi.
Però ogni relazione implica un patto, nel matrimonio è anche codificato.
Non possiamo fingere di essere “figli delle stelle“.
 

Nicky

Utente di lunga data
Però ogni relazione implica un patto, nel matrimonio è anche codificato.
Non possiamo fingere di essere “figli delle stelle“.
E' un patto che abbiamo scelto di basare su un sentimento e oltretutto su un sentimento complesso.
Infatti io non credo che il tradito pensi di lasciare il traditore solo perché ha violato una regola, in genere lo lascia perché non gli crede più, non crede più all'amore che il tradito gli dichiara o alla qualità di quell'amore.
 

Alphonse02

Utente di lunga data
E' un patto che abbiamo scelto di basare su un sentimento e oltretutto su un sentimento complesso.
Infatti io non credo che il tradito pensi di lasciare il traditore solo perché ha violato una regola, in lo lascia perché non gli crede più, non crede più all'amore che il tradito gli dichiara o alla qualità di quell'amore.
Lo davo per scontato nel mio ragionamento, altrimenti sarebbe un matrimonio annegato nella ipocrisia, sin dall' inizio.

Quella che viene meno è la fiducia e, ahimè, anche la stima. E credere al racconto e/o alle promesse del traditore spesso è difficile. È una questione complicata, perché può essere presa come un'offesa da parte del traditore mentre, a mio parere, è una conseguenza naturale per chi si è sentito preso in giro.
 

Nicky

Utente di lunga data
Lo davo per scontato nel mio ragionamento, altrimenti sarebbe un matrimonio annegato nella ipocrisia, sin dall' inizio.

Quella che viene meno è la fiducia e, ahimè, anche la stima. E credere al racconto e/o alle promesse del traditore spesso è difficile. È una questione complicata, perché può essere presa come un'offesa da parte del traditore mentre, a mio parere, è una conseguenza naturale per chi si è sentito preso in giro.
Ma non credo che venga presa come un'offesa. Semplicemente, qui dove le persone parlano senza che ci sia il coniuge ad ascoltare, ce ne sono a bizzeffe di persone che dicono di avere tradito pur provando sentimenti immutati per il coniuge e, quindi, è normale che, nel caso, restino male e cerchino di restare sposati. Poi, visto che questo non determina nessun obbligo, ognuno farà quel che ritiene meglio per sé.
 

Alphonse02

Utente di lunga data
Ma non credo che venga presa come un'offesa. Semplicemente, qui dove le persone parlano senza che ci sia il coniuge ad ascoltare, ce ne sono a bizzeffe di persone che dicono di avere tradito pur provando sentimenti immutati per il coniuge e, quindi, è normale che, nel caso, restino male e cerchino di restare sposati. Poi, visto che questo non determina nessun obbligo, ognuno farà quel che ritiene meglio per sé.
Confesso che se credessi all' immutato amore del partner traditore - come semplice spiegazione per le corna - penserei che è inaffidabile e non vedrei un futuro insieme, tranne che per frequentazioni occasionali da ... divorziati.
Preferirei saltare il muro ed approfittare della eventuale disponibilità dell' ex traditore senza più assumere impegni nei suoi confronti, mettendo in conto che possa avere qualcun altro amante. Con leggerezza condivisa, questa volta.
Sarò strano io, ma la penso così.
 

hammer

Utente di lunga data
Però ogni relazione implica un patto, nel matrimonio è anche codificato.
Non possiamo fingere di essere “figli delle stelle“.
E' un patto che abbiamo scelto di basare su un sentimento e oltretutto su un sentimento complesso.
Infatti io non credo che il tradito pensi di lasciare il traditore solo perché ha violato una regola, in genere lo lascia perché non gli crede più, non crede più all'amore che il tradito gli dichiara o alla qualità di quell'amore.
In effetti, non credo che un tradimento sia più grave se commesso all'interno di una convenzione matrimoniale violata nelle sue regole.
Soltanto le conseguenze "civili" potrebbero essere diverse.
 

Brunetta

Utente di lunga data
E' un patto che abbiamo scelto di basare su un sentimento e oltretutto su un sentimento complesso.
Infatti io non credo che il tradito pensi di lasciare il traditore solo perché ha violato una regola, in genere lo lascia perché non gli crede più, non crede più all'amore che il tradito gli dichiara o alla qualità di quell'amore.
Trasgredire un patto è un tradimento.
In tutti gli altri campi è gravissimo.
Il fatto che il patto matrimoniale si basi sull’amore, non diminuisce la trasgressione. Soprattutto perché esistono più modi per sciogliere il contratto.
Poi sappiamo tutti come funziona.
Ma non si può trasformare un contratto codificato in un’altra cosa.
 

Brunetta

Utente di lunga data
In effetti, non credo che un tradimento sia più grave se commesso all'interno di una convenzione matrimoniale violata nelle sue regole.
Soltanto le conseguenze "civili" potrebbero essere diverse.
Fuori dal matrimonio è violazione di un patto tra privati, non trascritto e quindi sì è meno grave.
 

Nicky

Utente di lunga data
Trasgredire un patto è un tradimento.
In tutti gli altri campi è gravissimo.
Il fatto che il patto matrimoniale si basi sull’amore, non diminuisce la trasgressione. Soprattutto perché esistono più modi per sciogliere il contratto.
Poi sappiamo tutti come funziona.
Ma non si può trasformare un contratto codificato in un’altra cosa.
Mi stavo riferendo al fatto di potere lasciare e mettere fine al matrimonio.
 

hammer

Utente di lunga data
Fuori dal matrimonio è violazione di un patto tra privati, non trascritto e quindi sì è meno grave.
Nein.
Non esiste il meno grave o il più grave. Un tradimento è un tradimento.
Non è più o meno grave se avviene tra marito e moglie o tra fidanzati, per dire.
Una promessa è una promessa in qualunque ambito.
Solo le conseguenze pratiche potranno essere diverse ma dal punto di vista emotivo la gravità è identica.
 
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