Latino

hammer

Utente di lunga data
Assolutamente in disaccordo su tutto. Il cristianesimo è stato anni luce avanti agli altri per gran parte del tempo in cui è esistito. Dall'illuminismo in poi (cioè l'altro ieri), è stato messo in crisi e criticato dalla tecnologia che cambiava (Galileo ti dice niente?) e da quella è stato scalzato.
Non da un altro sistema di valori analogo, ma da fatti, numeri e formule matematiche. diecimila anni di superstizione rilavorati in 300 anni. Ti pare poco? :LOL:
Ma il punto é che il background da cui sono nati Galileo e Cartesio è il cristianesimo. Non è un caso se i musulmani non capiscono un cazzo e se non avessero il petrolio sarebbero ancora pastori, mentre in oriente idem.
Basta approfondire per rendersene conto. Anche la gente che voleva essere giudicata dall'inquisizione, lo faceva perché l'alternativa era peggio.
La letteratura è sovrastruttura avrebbe detto Marx. Perché è la matematica ad essere il linguaggio di dio, non quello che dice il prete, o il professore. E quando finalmente la gestione del sapere sarà affidata alle macchine, saremo liberi di ascoltare dopo che avremo smesso di parlarci addosso.
Poi sono scelte. Tutti scegliamo da chi farci prendere per il culo.
Io tra il poeta che decanta la luna, e l'ingegnere che mi ci porta, non ho problemi a scegliere.
Chi ha paura o si sente piccolo, sceglie il poeta.
Sfondi una porta aperta: vivo di tecnologia.

Però senza la sua parte umanistica non si può parlare di cultura, e questo resta un punto fermo.

Sul cristianesimo il nodo rimane: è vero che da quell’ambiente culturale sono usciti geni come Galileo, ma è altrettanto vero che, come istituzione, spesso ha frenato lo sviluppo scientifico dell’Occidente.
Le due cose convivono, piaccia o no.

Inoltre stai confondendo musulmani e arabi: non sono sinonimi.
I pakistani, per esempio, sono musulmani ma non arabi, sono indoeuropei e, dettaglio non irrilevante, hanno l’atomica.

Per il resto, solo un appunto: non è stata l’Europa cristiana ad essere "anni luce avanti", ma l’Europa dell’Illuminismo.

Prima, per molti secoli, altri mondi, India, Cina, mondo islamico, erano messi meglio in matematica, medicina e tecnologia.
L’idea del "noi avanti, gli altri pastori" è storicamente falsa.

E poi: ingegnere e poeta non sono in competizione.
Se uno ti porta sulla Luna, è anche perché qualcun altro prima ha avuto l’idea di andarci.

Testa e immaginazione vanno insieme. Sempre.
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
Non tutti. Io non so nulla di latino, di greco, di filosofia, conosco pezzi di storia e la politica mi fa schifo, manco voto.
Non mi ritengo sapiente ma capace di mettermi in gioco. Ho il diploma di un professionale e sono arrivata dove sto con orgoglio. Se il mio settore entrasse in crisi saprei rimboccarmi le maniche e fare altro. Perché l ho già fatto, ho 7/8 mestieri in mano e una capacità di problem solving notevole, me lo riconosco e ne vado fiera perché se entro in crisi ci esco. Vedo laureati a casa che sanno tutto e masticano numeri, poi se c è un qualcosa di storto dal loro non sanno dove mettersi le mani. Anche qui, alcuni. Non tutti.
Quindi non facciamo di tutta un'erba un fascio, che io tutto mi sento tranne che idiota.
Anzi.
già il fatto che non voti e non ti interessi di quello che ti circonda non depone a tuo favore. noi però si ragionava di gente con titoli teorici, non di chi viene dal popolo. non c'è motivo per cui tu ti possa sentire toccata
 

Brunetta

Utente di lunga data
Sfondi una porta aperta: vivo di tecnologia.

Però senza la sua parte umanistica non si può parlare di cultura, e questo resta un punto fermo.

Sul cristianesimo il nodo rimane: è vero che da quell’ambiente culturale sono usciti geni come Galileo, ma è altrettanto vero che, come istituzione, spesso ha frenato lo sviluppo scientifico dell’Occidente.
Le due cose convivono, piaccia o no.

Inoltre stai confondendo musulmani e arabi: non sono sinonimi.
I pakistani, per esempio, sono musulmani ma non arabi, sono indoeuropei e, dettaglio non irrilevante, hanno l’atomica.

Per il resto, solo un appunto: non è stata l’Europa cristiana ad essere "anni luce avanti", ma l’Europa dell’Illuminismo.

Prima, per molti secoli, altri mondi, India, Cina, mondo islamico, erano messi meglio in matematica, medicina e tecnologia.
L’idea del "noi avanti, gli altri pastori" è storicamente falsa.

E poi: ingegnere e poeta non sono in competizione.
Se uno ti porta sulla Luna, è anche perché qualcun altro prima ha avuto l’idea di andarci.

Testa e immaginazione vanno insieme. Sempre.
Aggiungo che se eliminassimo il Cristianesimo l’arte mondiale sarebbe poca cosa.
 

perplesso

Administrator
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perchè è più facile da gestire. Se non ho i mezzi, non posso fare l'ingegnere, se non capisco un cazzo, ma faccio qualcosa che piace ai ricchi, posso essere Basquiat. Tra 30 anni ascoltando il Supercafone, diranno che Piotta è un poeta.
no guarda. che possano prendere il Piotta per un poeta te lo posso escludere, sia tra 30 anni che tra 300
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ci sarebbe anche l'arte orientale, che non è poca cosa. Il fatto è che non la conosciamo, come non conosciamo la storia dell'oriente.
Non ho detto nulla.
Ho detto poco.
Non dico che basterebbe Roma, ma pure Milano.
Con tutto il rispetto per altre culture.
 

Gaia

Utente di lunga data
No, ma tu non rientri nella definizione; penso che ci si riferisse a persone con una micro specializzazione di altissimo livello, con università, phd e altri post laurea, che però imparano a fare una cosa sola. D'altra parte essere superspecializzati può anche essere premiante.
Ma di base è sbagliato pensare che esistano scuole che preparano a guadagnare, tra scuola e lavoro ci sarà sempre una cesura, anche perché il mondo cambia di continuo.
Ma non si può fare una cosa che ti piace e che ti appassiona e poi farla diventare un lavoro e magari impegnarsi a essere i migliori?
uno su mille ce la fa, ma la scuola questo dovrebbe fare. A mettere in pratica i sogni.
Io se sogno, sogno in grande ma poi ho acquisito le capacità per realizzare quel sogno. Talune me le ha date la scuola,le capacità relazionali me le ha date il lavoro da cameriera.
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
Quello che ho notato è che effettivamente sono stati creati troppi indirizzi, tenendo conto che a 14 anni molti ragazzi non hanno ancora la piena consapevolezza di cosa voler fare "da grandi" creare indirizzi di studio troppo impostati verso un tipo di lavoro ben preciso limita molto il loro poter scegliere in un secondo momento.
i licei ad indirizzo ad ampio spettro servivano a quello. io ho fatto giurisprudenza partendo dallo scientifico, altri hanno fatto ingegneria partendo dal classico. i ragazzi sapevano autovalutarsi più un tempo di adesso
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ma non si può fare una cosa che ti piace e che ti appassiona e poi farla diventare un lavoro e magari impegnarsi a essere i migliori?
uno su mille ce la fa, ma la scuola questo dovrebbe fare. A mettere in pratica i sogni.
Io se sogno, sogno in grande ma poi ho acquisito le capacità per realizzare quel sogno. Talune ne le ha date là scuole, le capacità relazionali me le ha date il lavoro da cameriera.
Mica giochiamo a tennis e siamo Sinner.
Va anche bene fare il proprio lavoro, sognato o capitato, bene con impegno e onestà.
Anche perché non esiste Wimbledon del lavoro.
 

Gaia

Utente di lunga data
Mica giochiamo a tennis e siamo Sinner.
Va anche bene fare il proprio lavoro, sognato o capitato, bene con impegno e onestà.
Anche perché non esiste Wimbledon del lavoro.
In che senso? Io se gioco a qualsiasi gioco voglio essere la migliore. Mi piacevano le regole. Adoro i sistemi con le regole e ho studiato legge per questo. Poi ogni giorno mi impegno a vincere, ma oggi ho perso e mo rode un tantino il deretano. Domani saprò che oggi ho fallito e che un altro è stato più bravo di me. Capita e capiterà ancora, ma il punto e’ che la scuola deve tendere a renderci migliori, a farci vincere il nostro personale campionato che ognuno gioca sul terreno che preferisce. Ma se si va a scuola solo per imparare latino resta fine a se stesso. A me piaceva come ho detto e mi è servito a parlare un italiano corretto. Che oggi uso nel lavoro per persuadere….mmh oggi no, oggi sono stata capra.
 

hammer

Utente di lunga data
Aggiungo che se eliminassimo il Cristianesimo l’arte mondiale sarebbe poca cosa.
Per alcuni aspetti è vero.
In Italia esiste un numero impressionante di chiese.

A Catania, ad esempio, nella celebre Via Crociferi si trovano quattro grandi chiese concentrate in appena duecento metri.

Gran parte di questo immenso patrimonio religioso fu costruito in periodi in cui i contadini vivevano in condizioni di miseria estrema e, nel contempo, veniva sistematicamente demolito gran parte dell’eredità architettonica del mondo greco-romano.

Centinaia di templi "pagani" furono abbattuti.
I romani avevano dei cristiani la stessa percezione che oggi noi abbiamo dei talebani.
 

Nicky

Utente di lunga data
Ma non si può fare una cosa che ti piace e che ti appassiona e poi farla diventare un lavoro e magari impegnarsi a essere i migliori?
uno su mille ce la fa, ma la scuola questo dovrebbe fare. A mettere in pratica i sogni.
Io se sogno, sogno in grande ma poi ho acquisito le capacità per realizzare quel sogno. Talune me le ha date la scuola,le capacità relazionali me le ha date il lavoro da cameriera.
Certo.
Io però ho imparato a lavorare lavorando.
Non dico che studiare debba essere inutile e del tutto slegato dal lavoro, anzi, meglio se riesce a preparare gli studenti per quello che vogliono fare, ma il grosso del mestiere, qualunque sia, si impara facendo.
 

CIRCE74

Utente di lunga data
Certo.
Io però ho imparato a lavorare lavorando.
Non dico che studiare debba essere inutile e del tutto slegato dal lavoro, anzi, meglio se riesce a preparare gli studenti per quello che vogliono fare, ma il grosso del mestiere, qualunque sia, si impara facendo.
Anche il mio lavoro l'ho imparato nel momento che ho iniziato a lavorare
 

Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
no guarda. che possano prendere il Piotta per un poeta te lo posso escludere, sia tra 30 anni che tra 300
E invece ti sbagli. Il caro Tommaso sta facendo un lavoro egregio ad accreditarsi con le istituzioni. È diventato il cantore di Roma di questa generazione tant'è che gli hanno affibbiato tutte le produzioni che parlano di Roma e di romanità inclusa l'ultima colonna sonora di suburra e tanta roba in RAI. E c'è già chi gli dà dead poets. Esattamente la stessa manovra che ha fatto Jovanotti una ventina d'anni fa quando da ragazzino scalmanato si è rivenduto l'anima ai vari Francesco Rutelli e Walter Veltroni, diventando da no che faceva bagnare le ragazzine ad uno che parla al cuore di quelle stesse ragazzine, per lo più invecchiare male. O quel guitto da strapazzo di Claudio Baglioni che vabbè, io lo detesto per motivi personali e perché ho avuto la sfortuna di conoscerlo di persona, ma che comunque non è De Andrè anche se ci si crede molto.

Sfondi una porta aperta: vivo di tecnologia.

Però senza la sua parte umanistica non si può parlare di cultura, e questo resta un punto fermo.

Sul cristianesimo il nodo rimane: è vero che da quell’ambiente culturale sono usciti geni come Galileo, ma è altrettanto vero che, come istituzione, spesso ha frenato lo sviluppo scientifico dell’Occidente.
Le due cose convivono, piaccia o no.

Inoltre stai confondendo musulmani e arabi: non sono sinonimi.
I pakistani, per esempio, sono musulmani ma non arabi, sono indoeuropei e, dettaglio non irrilevante, hanno l’atomica.

Per il resto, solo un appunto: non è stata l’Europa cristiana ad essere "anni luce avanti", ma l’Europa dell’Illuminismo.

Prima, per molti secoli, altri mondi, India, Cina, mondo islamico, erano messi meglio in matematica, medicina e tecnologia.
L’idea del "noi avanti, gli altri pastori" è storicamente falsa.

E poi: ingegnere e poeta non sono in competizione.
Se uno ti porta sulla Luna, è anche perché qualcun altro prima ha avuto l’idea di andarci.

Testa e immaginazione vanno insieme. Sempre.
Hai fatto un mischione irricevibile. Le cose vanno contestualizzate. Siamo stati avanti a loro per il 95 per cento del nostro tempo su questa terra, e quando dico noi intendo cultura occidentale, e tu mi porti come esempio tre puntini sparsi.
Il programma nucleare iraniano e pakistano e tecnologia rubata a noi grazie al fatto che sono seduti sulla materia prima punto per un Avicenna degno di nota, noi abbiamo schiere di pensatori per ogni secolo o addirittura decennio.

Si ma se non ci fossero stati gli arabi nel medioevo saremmo ancora indietro di secoli in algebra, astronomia, chimica, medicina ecc ecc
Oppure avremmo riscoperto tutto poco dopo. Che ne sai? Il rapporto qualitativo e quantitativo è 10 a 1.
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
E invece ti sbagli. Il caro Tommaso sta facendo un lavoro egregio ad accreditarsi con le istituzioni. È diventato il cantore di Roma di questa generazione tant'è che gli hanno affibbiato tutte le produzioni che parlano di Roma e di romanità inclusa l'ultima colonna sonora di suburra e tanta roba in RAI. E c'è già chi gli dà dead poets. Esattamente la stessa manovra che ha fatto Jovanotti una ventina d'anni fa quando da ragazzino scalmanato si è rivenduto l'anima ai vari Francesco Rutelli e Walter Veltroni, diventando da no che faceva bagnare le ragazzine ad uno che parla al cuore di quelle stesse ragazzine, per lo più invecchiare male. O quel guitto da strapazzo di Claudio Baglioni che vabbè, io lo detesto per motivi personali e perché ho avuto la sfortuna di conoscerlo di persona, ma che comunque non è De Andrè anche se ci si crede molto.
sono inorridito
 

Andromeda4

Utente di lunga data
perchè è più facile da gestire. Se non ho i mezzi, non posso fare l'ingegnere, se non capisco un cazzo, ma faccio qualcosa che piace ai ricchi, posso essere Basquiat. Tra 30 anni ascoltando il Supercafone, diranno che Piotta è un poeta.
Se è per questo lo dicono anche di Jovanotti. :sick:
Credo che si sia perso il senso di tanti concetti.
 

hammer

Utente di lunga data
Hai fatto un mischione irricevibile. Le cose vanno contestualizzate. Siamo stati avanti a loro per il 95 per cento del nostro tempo su questa terra, e quando dico noi intendo cultura occidentale, e tu mi porti come esempio tre puntini sparsi.
Il programma nucleare iraniano e pakistano e tecnologia rubata a noi grazie al fatto che sono seduti sulla materia prima punto per un Avicenna degno di nota, noi abbiamo schiere di pensatori per ogni secolo o addirittura decennio.
Figurati se, da conterraneo di Archimede, non sono un convinto tifoso della superiorità tecnologica occidentale, quasi per principio.

Mi sorprende tuttavia che un uomo di cultura come te ignori il fatto che solo a partire dal 1750, con la Rivoluzione Industriale, l’Occidente abbia davvero preso il sopravvento.
Prima di quel momento, infatti, non solo non era superiore: in molti campi era addirittura inferiore.

Basti pensare che fino ad allora l’Impero Ottomano, musulmano, dominò a lungo sulla scena europea e, dopo aver conquistato Costantinopoli grazie alla sua avanzata tecnologia d’artiglieria, arrivò perfino a minacciare Vienna nel 1683.

Vostro Onore, non ho altro da aggiungere.
 
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