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la scuola è anche figlia del suo tempo. oggi è l'epoca degli idioti sapienti, esperti nel loro settore, ma completamente incapaci di parlare di altro, il che li rende complicati da reinventare, se il loro settore dovesse entrare in crisi.

la questione è data anche dal tempo. per fare in modo adeguato tutte le materie, si dovrebbe stare a scuola dalle 8,30 alle 16,30. ma i 4/5 ad essere buoni degli edifici scolastici non è in grado di gestire i ragazzi per tutto questo tempo. quindi leggo di orari tagliati con la scure. con l'esito appunto di formare degli idioti sapienti
 

hammer

Utente di lunga data
Dipende che intendi per cultura. La matematica e la fisica sono cultura come il latino e il greco. Anzi, a voler essere precisi, sono linguaggi molto più esatti per spiegare il mondo e trovare risposte. La verità che trovi in un romanzo è sempre parziale, anche se quel romanzo ti parla al cuore. 1+1=2 è un assoluto. E il nostro benessere, la nostra civiltà e la nostra felicità la fanno i tecnologi, non i palliativi letterari. Quella è solo anestetico per le pecore.
Quando Galimberti a 80 anni caga il cazzo dicendo che lui è un greco antico, con tutta l'allure dell'inattuale, mi viene da ridere. Senza antibiotici e tecnologia, "la tecnica" contro cui si scaglia, sarebbe campato 30 anni :LOL:
E la tecnologia è figlia anche del cristianesimo, che ha superato il tempo circolare dei classici per impostare una visione lineare del tempo e di conseguenza creare il concetto di progresso dell'umanità.
Poi se vuoi di questa roba ne possiamo parlare fino alla morte :LOL:
Sono d’accordo sul fatto che tecnologia e scienza abbiano un ruolo centrale nel renderci la vita migliore. Senza medicina, ingegneria e ricerca oggi vivremmo tutti peggio, punto e a capo.
Ma questo non vuol dire che la letteratura sia inutile.
La scienza spiega il mondo, la letteratura ci aiuta a capirci dentro quel mondo.
Fanno due lavori diversi.
E sul cristianesimo… dire che sia stato il motore del progresso è una lettura piuttosto rosea.
Per gran parte della storia è stato più un freno che un aiuto: divieti, sospetti verso la scienza sperimentale, ostilità verso chi metteva in discussione il dogma.
La ricerca ha davvero preso slancio quando la religione ha smesso di rompere le palle.
Viva l'Illuminismo, viva la Rivoluzione francese.
Quindi sì, matematica, fisica e informatica sono linguaggi esatti e fondamentali.
Ma non è stato il cristianesimo a liberarli: semmai la loro crescita è arrivata quando la scienza ha potuto finalmente camminare senza permessi teologici.
 

CIRCE74

Utente di lunga data
la scuola è anche figlia del suo tempo. oggi è l'epoca degli idioti sapienti, esperti nel loro settore, ma completamente incapaci di parlare di altro, il che li rende complicati da reinventare, se il loro settore dovesse entrare in crisi.

la questione è data anche dal tempo. per fare in modo adeguato tutte le materie, si dovrebbe stare a scuola dalle 8,30 alle 16,30. ma i 4/5 ad essere buoni degli edifici scolastici non è in grado di gestire i ragazzi per tutto questo tempo. quindi leggo di orari tagliati con la scure. con l'esito appunto di formare degli idioti sapienti
Quello che ho notato è che effettivamente sono stati creati troppi indirizzi, tenendo conto che a 14 anni molti ragazzi non hanno ancora la piena consapevolezza di cosa voler fare "da grandi" creare indirizzi di studio troppo impostati verso un tipo di lavoro ben preciso limita molto il loro poter scegliere in un secondo momento.
 

Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
Sono d’accordo sul fatto che tecnologia e scienza abbiano un ruolo centrale nel renderci la vita migliore. Senza medicina, ingegneria e ricerca oggi vivremmo tutti peggio, punto e a capo.
Ma questo non vuol dire che la letteratura sia inutile.
La scienza spiega il mondo, la letteratura ci aiuta a capirci dentro quel mondo.
Fanno due lavori diversi.
E sul cristianesimo… dire che sia stato il motore del progresso è una lettura piuttosto rosea.
Per gran parte della storia è stato più un freno che un aiuto: divieti, sospetti verso la scienza sperimentale, ostilità verso chi metteva in discussione il dogma.
La ricerca ha davvero preso slancio quando la religione ha smesso di rompere le palle.
Viva l'Illuminismo, viva la Rivoluzione francese.
Quindi sì, matematica, fisica e informatica sono linguaggi esatti e fondamentali.
Ma non è stato il cristianesimo a liberarli: semmai la loro crescita è arrivata quando la scienza ha potuto finalmente camminare senza permessi teologici.
Assolutamente in disaccordo su tutto. Il cristianesimo è stato anni luce avanti agli altri per gran parte del tempo in cui è esistito. Dall'illuminismo in poi (cioè l'altro ieri), è stato messo in crisi e criticato dalla tecnologia che cambiava (Galileo ti dice niente?) e da quella è stato scalzato.
Non da un altro sistema di valori analogo, ma da fatti, numeri e formule matematiche. diecimila anni di superstizione rilavorati in 300 anni. Ti pare poco? :LOL:
Ma il punto é che il background da cui sono nati Galileo e Cartesio è il cristianesimo. Non è un caso se i musulmani non capiscono un cazzo e se non avessero il petrolio sarebbero ancora pastori, mentre in oriente idem.
Basta approfondire per rendersene conto. Anche la gente che voleva essere giudicata dall'inquisizione, lo faceva perché l'alternativa era peggio.
La letteratura è sovrastruttura avrebbe detto Marx. Perché è la matematica ad essere il linguaggio di dio, non quello che dice il prete, o il professore. E quando finalmente la gestione del sapere sarà affidata alle macchine, saremo liberi di ascoltare dopo che avremo smesso di parlarci addosso.
Poi sono scelte. Tutti scegliamo da chi farci prendere per il culo.
Io tra il poeta che decanta la luna, e l'ingegnere che mi ci porta, non ho problemi a scegliere.
Chi ha paura o si sente piccolo, sceglie il poeta.
 

Nicky

Utente di lunga data
Assolutamente in disaccordo su tutto. Il cristianesimo è stato anni luce avanti agli altri per gran parte del tempo in cui è esistito. Dall'illuminismo in poi (cioè l'altro ieri), è stato messo in crisi e criticato dalla tecnologia che cambiava (Galileo ti dice niente?) e da quella è stato scalzato.
Non da un altro sistema di valori analogo, ma da fatti, numeri e formule matematiche. diecimila anni di superstizione rilavorati in 300 anni. Ti pare poco? :LOL:
Ma il punto é che il background da cui sono nati Galileo e Cartesio è il cristianesimo. Non è un caso se i musulmani non capiscono un cazzo e se non avessero il petrolio sarebbero ancora pastori, mentre in oriente idem.
Basta approfondire per rendersene conto. Anche la gente che voleva essere giudicata dall'inquisizione, lo faceva perché l'alternativa era peggio.
La letteratura è sovrastruttura avrebbe detto Marx. Perché è la matematica ad essere il linguaggio di dio, non quello che dice il prete, o il professore. E quando finalmente la gestione del sapere sarà affidata alle macchine, saremo liberi di ascoltare dopo che avremo smesso di parlarci addosso.
Poi sono scelte. Tutti scegliamo da chi farci prendere per il culo.
Io tra il poeta che decanta la luna, e l'ingegnere che mi ci porta, non ho problemi a scegliere.
Chi ha paura o si sente piccolo, sceglie il poeta.
Sono d'accordo su tutta la prima parte.
Sulla seconda, penso che debbano esistere sua il poeta, sia l'ingegnere, perché è l'immaginazione che crea il desiderio di andare sulla luna, per me.
 

Andromeda4

Utente di lunga data
Assolutamente in disaccordo su tutto. Il cristianesimo è stato anni luce avanti agli altri per gran parte del tempo in cui è esistito. Dall'illuminismo in poi (cioè l'altro ieri), è stato messo in crisi e criticato dalla tecnologia che cambiava (Galileo ti dice niente?) e da quella è stato scalzato.
Non da un altro sistema di valori analogo, ma da fatti, numeri e formule matematiche. diecimila anni di superstizione rilavorati in 300 anni. Ti pare poco? :LOL:
Ma il punto é che il background da cui sono nati Galileo e Cartesio è il cristianesimo. Non è un caso se i musulmani non capiscono un cazzo e se non avessero il petrolio sarebbero ancora pastori, mentre in oriente idem.
Basta approfondire per rendersene conto. Anche la gente che voleva essere giudicata dall'inquisizione, lo faceva perché l'alternativa era peggio.
La letteratura è sovrastruttura avrebbe detto Marx. Perché è la matematica ad essere il linguaggio di dio, non quello che dice il prete, o il professore. E quando finalmente la gestione del sapere sarà affidata alle macchine, saremo liberi di ascoltare dopo che avremo smesso di parlarci addosso.
Poi sono scelte. Tutti scegliamo da chi farci prendere per il culo.
Io tra il poeta che decanta la luna, e l'ingegnere che mi ci porta, non ho problemi a scegliere.
Chi ha paura o si sente piccolo, sceglie il poeta.
Perché?
 

Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
Sono d'accordo su tutta la prima parte.
Sulla seconda, penso che debbano esistere sua il poeta, sia l'ingegnere, perché è l'immaginazione che crea il desiderio di andare sulla luna, per me.
chiaro, ma io ne faccio una questione di importanza. Quando hai costruito la casa, appendi i quadri-
 

Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
perchè è più facile da gestire. Se non ho i mezzi, non posso fare l'ingegnere, se non capisco un cazzo, ma faccio qualcosa che piace ai ricchi, posso essere Basquiat. Tra 30 anni ascoltando il Supercafone, diranno che Piotta è un poeta.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Io parlo dello studio come viatico per intelligenza e libertà quando sento dire che il latino e il greco ti aprono la testa, considerando che frequento solo gente che come me ha fatto il classico, mi va il sangue al cervello. La cultura classica riportata ai nostri giorni è oltre ad essere inapplicabile, è assolutamente farlocca.
Solo la matematica ha in sé la verità.
Ma va là.. solo il senno di poi è scienza esatta
 

Nicky

Utente di lunga data
chiaro, ma io ne faccio una questione di importanza. Quando hai costruito la casa, appendi i quadri-
Però, appunto, vai oltre al livello sopravvivenza, perché hai l'esigenza di abbellire.
So che noi viviamo nel paese della riforma Gentile e quindi ci tocca salvare la scienza dal pregiudizio di essere un sapere inferiore che ha improntato per anni il nostro sistema scolastico, ma in realtà quella tra sapere scientifico e sapere umanistico non ha molto senso. Si compenetrano troppo per pensare che possa esserci uno senza l'altro.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Però, appunto, vai oltre al livello sopravvivenza, perché hai l'esigenza di abbellire.
So che noi viviamo nel paese della riforma Gentile e quindi ci tocca salvare la scienza dal pregiudizio di essere un sapere inferiore che ha improntato per anni il nostro sistema scolastico, ma in realtà quella tra sapere scientifico e sapere umanistico non ha molto senso. Si compenetrano troppo per pensare che possa esserci uno senza l'altro.
1956 non è una novità e non era un problema solo italiano.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Assolutamente in disaccordo su tutto. Il cristianesimo è stato anni luce avanti agli altri per gran parte del tempo in cui è esistito. Dall'illuminismo in poi (cioè l'altro ieri), è stato messo in crisi e criticato dalla tecnologia che cambiava (Galileo ti dice niente?) e da quella è stato scalzato.
Non da un altro sistema di valori analogo, ma da fatti, numeri e formule matematiche. diecimila anni di superstizione rilavorati in 300 anni. Ti pare poco? :LOL:
Ma il punto é che il background da cui sono nati Galileo e Cartesio è il cristianesimo. Non è un caso se i musulmani non capiscono un cazzo e se non avessero il petrolio sarebbero ancora pastori, mentre in oriente idem.
Basta approfondire per rendersene conto. Anche la gente che voleva essere giudicata dall'inquisizione, lo faceva perché l'alternativa era peggio.
La letteratura è sovrastruttura avrebbe detto Marx. Perché è la matematica ad essere il linguaggio di dio, non quello che dice il prete, o il professore. E quando finalmente la gestione del sapere sarà affidata alle macchine, saremo liberi di ascoltare dopo che avremo smesso di parlarci addosso.
Poi sono scelte. Tutti scegliamo da chi farci prendere per il culo.
Io tra il poeta che decanta la luna, e l'ingegnere che mi ci porta, non ho problemi a scegliere.
Chi ha paura o si sente piccolo, sceglie il poeta.
Si ma se non ci fossero stati gli arabi nel medioevo saremmo ancora indietro di secoli in algebra, astronomia, chimica, medicina ecc ecc
 

spleen

utente ?
Però, appunto, vai oltre al livello sopravvivenza, perché hai l'esigenza di abbellire.
So che noi viviamo nel paese della riforma Gentile e quindi ci tocca salvare la scienza dal pregiudizio di essere un sapere inferiore che ha improntato per anni il nostro sistema scolastico, ma in realtà quella tra sapere scientifico e sapere umanistico non ha molto senso. Si compenetrano troppo per pensare che possa esserci uno senza l'altro.
La vera differenza oggi come oggi la fanno le capacità di sviluppo tecnologico, cioè quella sintesi del sapere di ogni tipo che produce prodotti che nella vita fanno la differenza.
Lo smartphone ad esempio o le realizzazioni software.
Cose per le quali serve un aggancio alla realtà fattuale che è una delle vere, colossali mancanze di certi tipi di istruzione.
 

Rebecca89

Sentire libera
la scuola è anche figlia del suo tempo. oggi è l'epoca degli idioti sapienti, esperti nel loro settore, ma completamente incapaci di parlare di altro, il che li rende complicati da reinventare, se il loro settore dovesse entrare in crisi.
Non tutti. Io non so nulla di latino, di greco, di filosofia, conosco pezzi di storia e la politica mi fa schifo, manco voto.
Non mi ritengo sapiente ma capace di mettermi in gioco. Ho il diploma di un professionale e sono arrivata dove sto con orgoglio. Se il mio settore entrasse in crisi saprei rimboccarmi le maniche e fare altro. Perché l ho già fatto, ho 7/8 mestieri in mano e una capacità di problem solving notevole, me lo riconosco e ne vado fiera perché se entro in crisi ci esco. Vedo laureati a casa che sanno tutto e masticano numeri, poi se c è un qualcosa di storto dal loro non sanno dove mettersi le mani. Anche qui, alcuni. Non tutti.
Quindi non facciamo di tutta un'erba un fascio, che io tutto mi sento tranne che idiota.
Anzi.
 

spleen

utente ?
Si ma se non ci fossero stati gli arabi nel medioevo saremmo ancora indietro di secoli in algebra, astronomia, chimica, medicina ecc ecc
Poi si sono fermati e comunque il sistema scientifico galileiano, padre dello sviluppo della scienza moderna lo abbiamo inventato qui in Italia.
Chiaro che ogni civiltà ha dato contributi, è il sistema in cui vengono inseriti i contributi che ha fatto la differenza nel corso dei secoli.
 

Nicky

Utente di lunga data
Non tutti. Io non so nulla di latino, di greco, di filosofia, conosco pezzi di storia e la politica mi fa schifo, manco voto.
Non mi ritengo sapiente ma capace di mettermi in gioco. Ho il diploma di un professionale e sono arrivata dove sto con orgoglio. Se il mio settore entrasse in crisi saprei rimboccarmi le maniche e fare altro. Perché l ho già fatto, ho 7/8 mestieri in mano e una capacità di problem solving notevole, me lo riconosco e ne vado fiera perché se entro in crisi ci esco. Vedo laureati a casa che sanno tutto e masticano numeri, poi se c è un qualcosa di storto dal loro non sanno dove mettersi le mani. Anche qui, alcuni. Non tutti.
Quindi non facciamo di tutta un'erba un fascio, che io tutto mi sento tranne che idiota.
Anzi.
No, ma tu non rientri nella definizione; penso che ci si riferisse a persone con una micro specializzazione di altissimo livello, con università, phd e altri post laurea, che però imparano a fare una cosa sola. D'altra parte essere superspecializzati può anche essere premiante.
Ma di base è sbagliato pensare che esistano scuole che preparano a guadagnare, tra scuola e lavoro ci sarà sempre una cesura, anche perché il mondo cambia di continuo.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Poi si sono fermati e comunque il sistema scientifico galileiano, padre dello sviluppo della scienza moderna lo abbiamo inventato qui in Italia.
Chiaro che ogni civiltà ha dato contributi, è il sistema in cui vengono inseriti i contributi che ha fatto la differenza nel corso dei secoli.
Anche l'università... che è stato il presupposto intellettuale fondamentale
 

Rebecca89

Sentire libera
No, ma tu non rientri nella definizione; penso che ci si riferisse a persone con una micro specializzazione di altissimo livello, con università, phd e altri post laurea, che però imparano a fare una cosa sola. D'altra parte essere superspecializzati può anche essere premiante.
Ma di base è sbagliato pensare che esistano scuole che preparano a guadagnare, tra scuola e lavoro ci sarà sempre una cesura, anche perché il mondo cambia di continuo.
Ormai non mi va di cancellare 🤣
 
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