no, simo, coraggio e forza non sono i contrari dell'egoismo.
coraggio è affrontare una situazione -due, in questo caso- di petto.
è scegliere di guardarsi allo specchio e dirsi cosa si vuole, poi seguire quella strada.
è lasciare il porto sicuro di un partner che non si ama più -a prescindere se ci sia qualcun altro o meno ad aspettarci là fuori..
cè lasciar andare un amante quando ci si rende conto che i "giochi" sono chiusi.
forza è essere coerenti fino in fondo con le proprie scelte -ma ovvio, bisogna prima farle, queste scelte...vuol dire starsene da soli per un bel pò quando ci si trova con due piedi in una scarpa e non si sa che pesci prendere nè dove sbattere la testa -piuttosto che creare ulteriori casini con una relazione e l'altra..
forza è mettersi in discussione, farsi crescere le palle, fare un atto di volontà e di..coraggio!
il contrario del coraggio è la vigliaccheria, di chi non si assume la responsabilità delle proprie azioni e ne fa pagare le conseguenze ad altri, addossa colpe a chi non ne ha rispetto all'evento contingente...
la vigliaccheria di chi mente, barricandosi dietro finzioni, sotterfugi e bambinate, quando spesso sarebbe più semplice e rispettoso per tutti dire come stanno le cose...
il contrario della forza è la debolezza...di chi si trastulla dipendendo e non più amando, non bevendo da quella fonte, ma affogandoci dentro, compiaciuto...perchè quello passa il convento, perchè è a portata di mano, perchè senza bisogna fare i conti con se stessi, con quello che si vuole veramnte, le proprie difficoltà e la propria "pocaggine"...
debolezza di chi non ama più, ma si lascia scivolare nel sonno, nell'illusione, nella dipendenza..per non ammettere che è FINITA, o perlomeno è finito l'amor per come lo si conosceva..
debolezza di chi non cambia la via vecchia per la nuova, per paura o cos'altro, anche quando la seconda è meglio della prima, emozionante, vera.
debolezza di chi non torna sui sui passi a ricostruire, perchè ormai ci sta bene in questo equilibrio precario e subdolo.
il coraggio ti viene, la forza idem. o fai un bello sforzo e un bel mea culpa e te li fai venire entrambi.ubi maior, minor cessat!
l'egoismo è un'altra cosa.
siamo tutti egoisti, non raccontiamoci frottole.anzi, meglio se lo fossimo di più!ma sto parlndo di un egoismo difficile da avere, perchè credo sia "sano", umano e non di comodo..
se fossimo davvero egoisti per bene, seguiremmo l'istinto, il cuore, non le cazzate di un momento o le scelte di comodo "io-tu-lei/lui" perchè "non so decidere-ho i figli a casa-l'altra è una donna fragile-mia moglie soffre di depressione-l'amante è brava/o a letto-mio marito è il padre perfetto-sarebbe una cosa troppo dura da accettare-non posso lasciarlao/-deve fare parte della mia vita in un modo o nell'altro-non ce la faccio-li/le amo entrambe/i, ecc...", all'infinito...
l'egoismo, quello vero, ti fa dire "mi dispiace, ma questo è ciò che provo, ciò su cui voglio investire, ciò per cui ho dei progetti...per cui, tutto il resto, 'fanculo -con rispetto e delicatezza, ma 'fanculo lo stesso- e amen, sarà quel che sarà. ma almeno ho seguito ME, ciò che per me vale, ciò che amo, ciò che mi emoziona, e via dicendo.."
invece? ci mascheriamo da altruisti che non vogliono far male a nessuno -ma tanto ormai il danno è fatto, anche laddove non lo si viene a sapere.
facciamo le cose per gli altri, per gratitudine, riconoscenza, paura di far soffrire, paura di lasciar andare, perdere, vivere la sacrosanta vita e farla vivere agli altri.
voi ci credete? io no.
credo che la paura, le difficoltà, la discrezione, il tatto e chi più ne ha più ne metta, non siano per l'altro, ma per noi. siamo noi che abbiamo paura. siamo egoisti! ma di un egoismo infame! allora io credo solo in quel benedettissimo egoismo, vero, energico, vitale, che ti fa andare dove veramente vuoi e devi andare, e lasciare tutto il resto, che sia l'amante o la moglie poco importa.ma qualcuno ha gli "attributi" x farlo?...è vero, le donne sono più capaci, forse perchè sono da sempre più in "contatto"...
K.