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brugola

Utente di lunga data
che mi accarezza da qualche tempo.
Ho paura che le cose buone che ho guadagnato fino ad oggi mi siano portate via, improvvisamente.
Probabilmente in questo periodo questo timore è accentuato dalla situazione lavorativa, che ho sempre considerato solida e sicura e che invece ora è diventata più fragile. Un'orrenda catena che se iniziasse a spezzarsi si trascinerebbe dietro tutta la mia vita.
E dal lavoro la paura passa alle cose più materiali.
La mia casa, (in affitto), i miei beni materiali, conquistati faticosamente, le mie piccole comodità, la mia libertà di scegliere cosa voglio e cosa non voglio . E inesorabilmente l'orrendo pensiero si eleva alle persone, agli affetti, all'amore. Onestamente gli affetti ho sempre avuto la paura di perderli, fin da quando ero molto più giovane. Non so se sia a causa di lutti che ho vissuto da bambina, ma che mi ricordi io è così da sempre.
Convivo da anni con questa spada di damocle sulla testa.
La cosa positiva è che mi ha sempre aiutata a rendermi ben conto della felicità quando c'era. E a goderne appieno.
Ora non riesco più a non pensare che tutto è così terribilmente precario, esposto ad una fine, insicuro.
Un lato di me si continua a dire, goditela finchè dura.
L'altro è pessimista e rassegnato.
Il famoso che ne sarà di me?
 
O

Old Asudem

Guest
è un'orrenda spada di damocle sul capo di tutti.
L'unica è godersela senza pensarci ma so che non è facile. Io non ci riesco molto ultimamente.
Non so neanche se sia giusto rassegnarsi...
so solo che se si pensa all'ineluttabilità e all'effimero delle cose e della vita non si va avanti e non se ne esce.
 

soleluna80

Utente di lunga data
è un'orrenda spada di damocle sul capo di tutti.
L'unica è godersela senza pensarci ma so che non è facile. Io non ci riesco molto ultimamente.
Non so neanche se sia giusto rassegnarsi...
so solo che se si pensa all'ineluttabilità e all'effimero delle cose e della vita non si va avanti e non se ne esce.
è vero. purtroppo nulla è certo nella vita, non lo sono le cose faticosamente guadagnate, non lo è la stabilità acquisita, non lo è la presenza fisica delle persone. Di sicuro c'è solo l'affetto di chi ci ama. Bisognerebbe riuscire a godere di ciò che si ha adesso in ogni istante, non dandolo mai per scontato ma allo stesso tempo lasciando da parte la paura di perderlo, altrimenti anche la spontaneità e la leggerezza vengono meno
 
O

Old Anna A

Guest
che mi accarezza da qualche tempo.
Ho paura che le cose buone che ho guadagnato fino ad oggi mi siano portate via, improvvisamente.
Probabilmente in questo periodo questo timore è accentuato dalla situazione lavorativa, che ho sempre considerato solida e sicura e che invece ora è diventata più fragile. Un'orrenda catena che se iniziasse a spezzarsi si trascinerebbe dietro tutta la mia vita.
E dal lavoro la paura passa alle cose più materiali.
La mia casa, (in affitto), i miei beni materiali, conquistati faticosamente, le mie piccole comodità, la mia libertà di scegliere cosa voglio e cosa non voglio . E inesorabilmente l'orrendo pensiero si eleva alle persone, agli affetti, all'amore. Onestamente gli affetti ho sempre avuto la paura di perderli, fin da quando ero molto più giovane. Non so se sia a causa di lutti che ho vissuto da bambina, ma che mi ricordi io è così da sempre.
Convivo da anni con questa spada di damocle sulla testa.
La cosa positiva è che mi ha sempre aiutata a rendermi ben conto della felicità quando c'era. E a goderne appieno.
Ora non riesco più a non pensare che tutto è così terribilmente precario, esposto ad una fine, insicuro.
Un lato di me si continua a dire, goditela finchè dura.
L'altro è pessimista e rassegnato.
Il famoso che ne sarà di me?
gli affetti che hai sono veri e quelli non li perdi se perdi il lavoro, puoi starne certa.
con le conoscenze enogastronomiche che hai, ti vedrei bene come organizzatrice di eventi con catering!!!
 

brugola

Utente di lunga data
gli affetti che hai sono veri e quelli non li perdi se perdi il lavoro, puoi starne certa.
con le conoscenze enogastronomiche che hai, ti vedrei bene come organizzatrice di eventi con catering!!!
è vero, però non sono eterni.
lo so che è un discorso del cazzo ma in questo periodo ci penso spesso.
e poi so che una situazione così di insicurezza e di perdita (lavorativa) mi farebbe diventare una persona diversa, e non migliore
Essere persone positive e allegre è facile quando le cose girano bene.
Anna, ci ho pensato ma ce ne sono talmente tanti.
E poi che palle, rimettersi in discussione, ri -dovere provare a se e agli altri quello che vali..insomma...no buono
 

soleluna80

Utente di lunga data
è vero, però non sono eterni.
lo so che è un discorso del cazzo ma in questo periodo ci penso spesso.
e poi so che una situazione così di insicurezza e di perdita (lavorativa) mi farebbe diventare una persona diversa, e non migliore
Essere persone positive e allegre è facile quando le cose girano bene.
Anna, ci ho pensato ma ce ne sono talmente tanti.
E poi che palle, rimettersi in discussione, ridovere provare a se e agli altri quello che vali..insomma...no buono
Non fisicamente...
 
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Old Asudem

Guest
è vero, però non sono eterni.
lo so che è un discorso del cazzo ma in questo periodo ci penso spesso.
e poi so che una situazione così di insicurezza e di perdita (lavorativa) mi farebbe diventare una persona diversa, e non migliore
Essere persone positive e allegre è facile quando le cose girano bene.

Anna, ci ho pensato ma ce ne sono talmente tanti.
E poi che palle, rimettersi in discussione, ridovere provare a se e agli altri quello che vali..insomma...no buono
mi sembra tu abbia ampiamente dimostrato di essere in grado di esserlo anche in occasioni difficili e sgradevoli.
Non hai bisogno di nessuna conferma.
 
O

Old irresponsabile

Guest
che mi accarezza da qualche tempo.
Ho paura che le cose buone che ho guadagnato fino ad oggi mi siano portate via, improvvisamente.
Probabilmente in questo periodo questo timore è accentuato dalla situazione lavorativa, che ho sempre considerato solida e sicura e che invece ora è diventata più fragile. Un'orrenda catena che se iniziasse a spezzarsi si trascinerebbe dietro tutta la mia vita.
E dal lavoro la paura passa alle cose più materiali.
La mia casa, (in affitto), i miei beni materiali, conquistati faticosamente, le mie piccole comodità, la mia libertà di scegliere cosa voglio e cosa non voglio . E inesorabilmente l'orrendo pensiero si eleva alle persone, agli affetti, all'amore. Onestamente gli affetti ho sempre avuto la paura di perderli, fin da quando ero molto più giovane. Non so se sia a causa di lutti che ho vissuto da bambina, ma che mi ricordi io è così da sempre.
Convivo da anni con questa spada di damocle sulla testa.
La cosa positiva è che mi ha sempre aiutata a rendermi ben conto della felicità quando c'era. E a goderne appieno.
Ora non riesco più a non pensare che tutto è così terribilmente precario, esposto ad una fine, insicuro.
Un lato di me si continua a dire, goditela finchè dura.
L'altro è pessimista e rassegnato.
Il famoso che ne sarà di me?

mamma mia quanto ti capisco!!!

a parte i periodi di smarrimento, generalmente riesco a reagire pensando che se una porta è destino che si chiuda, sicuramente si aprirà un portone.
 
O

Old Anna A

Guest
è vero, però non sono eterni.
lo so che è un discorso del cazzo ma in questo periodo ci penso spesso.
e poi so che una situazione così di insicurezza e di perdita (lavorativa) mi farebbe diventare una persona diversa, e non migliore
Essere persone positive e allegre è facile quando le cose girano bene.
Anna, ci ho pensato ma ce ne sono talmente tanti.
E poi che palle, rimettersi in discussione, ri -dovere provare a se e agli altri quello che vali..insomma...no buono
quella del catering era una idea x e solo per dirti che la persona piena di risorse se la cava sempre.
 
O

Old irresponsabile

Guest
puntate su voi stessi per riuscire.

sempre fatto.

Mi sono ritrovato solo molto presto e mi sono dovuto arrangiare. Anche io, come molti, soffro della precarietà che ha invaso la mia vita ed i miei punti fermi, ma mi volto ad osservare quanto di buono ho fatto e costruito negli anni e mi rendo conto che ce la posso fare.

Anche se è dura....
 

brugola

Utente di lunga data
sempre fatto.

Mi sono ritrovato solo molto presto e mi sono dovuto arrangiare. Anche io, come molti, soffro della precarietà che ha invaso la mia vita ed i miei punti fermi, ma mi volto ad osservare quanto di buono ho fatto e costruito negli anni e mi rendo conto che ce la posso fare.

Anche se è dura....
pure io, ma credo di non aver fatto tutto da sola, anzi, ne sono sicura. Certo, ci ho messo molto del mio ma ho avuto anche culo.
cmq certamente un atteggiamento negativo non mi aiuta.
 
O

Old irresponsabile

Guest
pure io, ma credo di non aver fatto tutto da sola, anzi, ne sono sicura. Certo, ci ho messo molto del mio ma ho avuto anche culo.
cmq certamente un atteggiamento negativo non mi aiuta.
questi ultimi dieci anni penso ( voglio pensare ) che abbia fatto quello che ho fatto insieme a mia moglie.

Ciò che ho fatto, costruito, ideato, sbagliato e comunque vissuto prima è mio e solo mio, nel bene e nel male.
E questo mi dà la consapevolezza di potercela fare, anche se quotidianamente ho degli attimi di smarrimento, di paura e di ansia.

fà parte del gioco.
 

Alce Veloce

Utente di lunga data
Da millenni l'essere umano lotta contro questa paura, sei quindi in ottima compagnia. Saggi, filosofi, scrittori, molti grandi e piccoli umani hanno dato l'unica risposta che si può dare: l'unico valore è l'essere, poichè l'avere è effimero.
Certo siamo abituati talmente a dare valore al possesso, inteso in tutte le sue varianti, che è difficile immaginare di vivere con indifferenza una perdita, anche, spesso, di piccola entità. Essere capaci di dare il giusto vaore alle cose è fortuna di pochi, e pure quei pochi spesso devono lottare per non cadere nella paura che fa parte di noi tutti.
Il pensiero che ci sia qualcuno che pur disponendo di molto meno di noi riesce comunque a vivere con serenità, se da un lato ci può piacere come immagine serena e quasi pittoresca, da un altro ci disturba, ci inquieta, poichè sentiamo che forse non saremmo capaci di fare altrettanto.
La mia esperienza, devo ammetterlo, finora è stata limitata da un'insieme di fortune più o meno grandi, quindi finora non mi sono dovuto mai assoggettare a vere e proprie rinunce, ma mi rendo conto, parlando con altri, che molte di quelle cose a cui la vita mi ha comunque portato a rinunciare, ed il mio carattere mi ha permesso di non soffrirne esageratamente la mancanza, per altri sarebbero state rinunce inaccettabili. Si tratta quindi di una questione di situazioni individuali, di valori personali che ognuno ha imparato a fare propri. Io metto di fronte ad ogni considerazione di questo genere un'immagine, che mi è d'esempio, anche se da me ben difficilmente raggiungibile: il Mahatma Gandhi. Pensando a lui, ed alla sua vita, molto di ciò che vivo si ridimensiona.
Cè solo una cosa che mi vincola parecchio, che non mi permette davvero di vivere più pienamente l'allontanamento dalla paura di perdere qualcosa di mio: la mia famiglia, mio figlio in primo luogo. Io posso rinunciare per me, ma non per loro, non per lui.
Tutto il mio discorso a mio avviso vale pure per le amicizie e per gli affetti, in quanto troppo spesso siamo portati a ritenerli qualcosa di "nostro", a gravarli di un possesso che non ha in realta senso, poichè sono valori che, quando reali, nulla hanno a che vedere con ciò che si può perdere davvero. L'affetto, l'amore, sono cose che si donano, quindi non è possibile "perderli". Certo, i casi della vita ci possono portare a ridimensionare qualcosa che ritenevamo ingiustamente avere un valore più alto di quanto ne avesse in effetti, ma volendo seguire la logica, questo ridimensionamento dovrebbe assumere un valore positivo, in quanto dovrebbe permettere di sfatare gli inganni e gli egoismi nascosti.
La situazione attuale sta mettendo molti nelle condizioni di avere davvero paura, e per molti ancora questa purtroppo si tramuta in fatti, ma ognuno, facendo il dovuto sforzo, può superare o quantomeno lenire questo sgomento laddove può fare leva sul senso di sè, sul proprio valore e la propria capacità di essere al di sopra e oltre ciò che si possiede.
Non sono solo belle parole.
 

brugola

Utente di lunga data
La situazione attuale sta mettendo molti nelle condizioni di avere davvero paura, e per molti ancora questa purtroppo si tramuta in fatti, ma ognuno, facendo il dovuto sforzo, può superare o quantomeno lenire questo sgomento laddove può fare leva sul senso di sè, sul proprio valore e la propria capacità di essere al di sopra e oltre ciò che si possiede.
Non sono solo belle parole.
lo so.
grazie alce
 

Alce Veloce

Utente di lunga data
Stato
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