Ma che voglia di sposarmi...

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Lettrice

Utente di lunga data
Vuol dire che, indipendentemente dal matrimonio, i figli hanno gli stessi diritti sia che i genitori siano sposati, sia "solo" conviventi?
Si se i figli sono riconosciuti dalla coppia... e aggiungo che comunque il genitore piu' "ricco" versa comunque piu' soldi per il figlio perche' si deve garantire al figlio+genitore affidatario lo stesso tenore di vita del genitore non affidatario che comunque ha meno pensieri per la testa e piu' liberta... lo dico perche' questo e' il mio caso... Olandese
 

Miciolidia

Utente di lunga data
Buona Sera Misolidio

Buona Sera a tutti Pimpi.​

La domanda era se oggi potrei scegliere il matrimonio o la convivenza.​

Come allora sceglierei la convivenza misolidio.​

E questo perchè non credo che un atto formale possa garantire il rispetto ad una unione consapevole, responsabile. Il rito del matrimonio troppo spesso è una mera celebrazione di una gioia che si condivide con gli sposi..niente altro...e anche le prediche pastorali che hanno il sapore di un moralismo troppo semplice nonaiutano una crescita che a monte non esiste.​

Si esce troppo spesso dalla famiglia di origine con una consapevolezza , una acquisizione di senso d'identita, di dignità per il proprio essere, con una capacità di scegliere con passione qualcosa e capacità relative quindi di assumersi le responsabilità che è pari allo zero... scambiando la propria pulsione sessuale per Amore...per vedere andare tutto in vacca nel giro di pochi anni.
E dove stanno le responsabilità se non dal luogo in cui si proviene? Non basta amare, troppo facile è dichiare questo amore per poi ritrovarsi a non sapere educare come si dovrebbe.
Attraverso una educazione capace di tirar fuori da ogni persona quel senso di identità, di consapevolezza, di responsabità che ilmatrimonio come contenitore NON ci puo' garantire nella illusione di riprodurre il focolare domestico che si abbandona.​

Una volta c'erano le guerre, poi le ricostruzioni... gli interessi economici da salvaguardare...ilriconoscimento da parte della società....e cosa hanno a che fare tutte queste cose col matrimonio?Nulla. E quanti di noi provengono da scelte di questo tipo.
Io sicuramente,tant'è che nel matrimonio non ci ho mai creduto..o meglio ne avevo una pura folle e come potevo non provarla con quel modello negativo che avevo?​

poi ho ceduto...per sfinimento...dopo otto anni di convivenza. E avevo una pura folle di questa scelta. Anche il mio compagno l'aveva ( ora naturalmente me lo rinfaccia il cazzone, come gli avessi puntato una pistola sulla tempia per salire all'altare ...bambino ... e bambino e rimasto....uomo solo anagraficamente ma incapace,impreparato a vivere una vita emotiva a due ..da una madre "tanta" aduna moglie altrettanto "Tanta"che andava a colmare i suoi vuoti nella relazione..poi mi si è"rottala pompa"e il gioco si è concluso.)​

Quindi caro Misolidio oggi..teoricamente ,istintivamente io ti risponderei che credo nella famiglia,credo nelle mie capacità di poter assolvere a questo ruolo all'interno di essa...ma probabilmente come giorni fa mi ha detto un mio amico " per poter credere nel matrimonio e per poterlo affermare con certezza bisogna fare come me che mi sono sposato TRE volte" e con una risata l'ho salutato di corsa.​

Cacchio...
mi sa che ha proprio ragione lui...

.
 

Lettrice

Utente di lunga data
Peersonalmente se non ci son figli di mezzo... io mi asterrei da entrambe... il motivo e' una semplice incompatibilita' di base tra uomo e donna: alla fine si litiga per tutto pure i calzini!!!!

Credo che dopo tre convivenze.. mi asterro dal commettere l'errore una quarta volta... per commetterlo ancora avrei bisogno delle referenze di ex e pure quelle materne visto che i mammoni crescono in tutta europa... indistintamente.

Aggiungo pure che siccome non sono proprio un cioccolatino alla crema...come disse un mio ex... mi do sicuramente il 50% politico della colpa
 

Miciolidia

Utente di lunga data
lettri

Peersonalmente se non ci son figli di mezzo... io mi asterrei da entrambe... il motivo e' una semplice incompatibilita' di base tra uomo e donna: alla fine si litiga per tutto pure i calzini!!!!

Credo che dopo tre convivenze.. mi asterro dal commettere l'errore una quarta volta... per commetterlo ancora avrei bisogno delle referenze di ex e pure quelle materne visto che i mammoni crescono in tutta europa... indistintamente.

Aggiungo pure che siccome non sono proprio un cioccolatino alla crema...come disse un mio ex... mi do sicuramente il 50% politico della colpa

io sarei pure in accordo con te...se non fosse che dei calzini,un tempo, non mi fosse fregato un bel niente


ora pero'...non reggerei nemmeno il pulviscolo atmosferico intorno al calzino .

ecco come si diventa


quindi voto , pur credendoci in linea teorica, no per entrambi...pensando a me stessa.

Ognuno a casa propria..e vissero a lungo felici e meno scazzati.
 

Bruja

Utente di lunga data
Micio e Letty

..... ecco non vorrei rasentassimo il caso pietoso !!


Comunque anch'io oggi sono, dovendo scegliere, per la convivenza. Credo sia un atto di onestà reciproco, si sta insieme finchè le cose vanno, diversamente inutile ingrassare avvocati e publiche amministrazioni. I figli sono comunque difesi in ogni caso proprio perchè riconosciuti tali.
Inoltre trovo liberatorio pensare che lo stare insieme sia la comunione di due volontà e che non ci sia il ricatto tipico di chi si sposa per poi farsi mantenere a vita in caso di separazione (e questi sono i classici casi di matrimonio in cui c'è di mezzo l'interesse, magari pregresso).
In caso cointrario, se il matrimonio è una convinzione personale, nulla da obiettare, ma proprio per evitare malintesi o furbate, separazione dei beni. Tanto se il coniuge è "debole" sarà la legge a stabilire l'aiuto necessario.
A volte ci sono veri casi pietosi, ma molto spesso ci sono casi in cui ci si domanda che fine abbia fatto la dignità...... e vale per gli uomini furbastri come per le mogli che vorrebbero essere mantenute senza neppure cercarsi un lavoro autonomo.
E' materia complicata questa, e molto individuale.... ma se si ha un minimo di cosceinza e di autocritica si sa bene dove sia il giusto e dove sia il profittarsene.
Bruja
 
O

Old Compos mentis

Guest
Vedo che i vostri pareri non differiscono dai miei. Le mie coetanee vedono ancora l'idea del gran matrimonio, i tanti figli, principe azzurro e principessa in un gran castello.
Io vedo ipocrisia, egoismo, opportunità e quindi, dovendo scegliere, casa mia, se vuoi vieni a convivere con me da me, ma matrimonio no, non con i presupposti che l'odierna società ci prospetta.
 
O

Old fun

Guest
e se invece

Vedo che i vostri pareri non differiscono dai miei. Le mie coetanee vedono ancora l'idea del gran matrimonio, i tanti figli, principe azzurro e principessa in un gran castello.
Io vedo ipocrisia, egoismo, opportunità e quindi, dovendo scegliere, casa mia, se vuoi vieni a convivere con me da me, ma matrimonio no, non con i presupposti che l'odierna società ci prospetta.

di casa tua con lui, fosse casa sua con te, sarebbe uguale?
 
O

Old Compos mentis

Guest
di casa tua con lui, fosse casa sua con te, sarebbe uguale?
Sinceramente no. Mi sentirei mantenuta. Se si convive lo si fa a casa mia e soprattutto ognuno lavora. Non sto certo studiando come una indemoniata per accedere a certe cariche e lavorando nel contempo per fare poi la mantenuta di qualcuno. Assoluta autonomia. Il rapporto non deve sporcarsi di questioni economiche. Ci si aiuta, assieme, questo sì, ma unilaterale no.
 
O

Old fun

Guest
è lunedi

Sinceramente no. Mi sentirei mantenuta. Se si convive lo si fa a casa mia e soprattutto ognuno lavora. Non sto certo studiando come una indemoniata per accedere a certe cariche e lavorando nel contempo per fare poi la mantenuta di qualcuno. Assoluta autonomia. Il rapporto non deve sporcarsi di questioni economiche. Ci si aiuta, assieme, questo sì, ma unilaterale no.

e probabilmente capisco male, tu ti sentiresti mantenuta, ma non potrebbe essere uguale per lui? Concordo sul fatto che ognuno lavori e si mantenga autonomamente, e anzi contribuisca al sostentamento della casa ecc ecc. Pero' non capisco la unilateralità.....
 

Miciolidia

Utente di lunga data
Fun

e probabilmente capisco male, tu ti sentiresti mantenuta, ma non potrebbe essere uguale per lui? Concordo sul fatto che ognuno lavori e si mantenga autonomamente, e anzi contribuisca al sostentamento della casa ecc ecc. Pero' non capisco la unilateralità.....
immagino che compos senta moltissimo questo bisogno di completa autonomia, non credo che voglia offedere le intenzioni dell'altro, ma credo che voglia preservare le sue.

ed io la comprendo assai bene...

brava compos... sei in gamba.
 

Lettrice

Utente di lunga data
immagino che compos senta moltissimo questo bisogno di completa autonomia, non credo che voglia offedere le intenzioni dell'altro, ma credo che voglia preservare le sue.

ed io la comprendo assai bene...

brava compos... sei in gamba.
Dici?

A me sembra un volere ostentare la propria posizione di indipendenza... senza offesa Compos... la completa autonomia in una relazione e' un'utopia... da qualche parte devi pur dare... per altro vivere a casa di qualcun altro non vuol dire essere mantenute... per me bisogna distinguere l'essere indipendenti che in giuste misure e' fondamentale... dal voler fare le femministe sessantottine...
 
O

Old Compos mentis

Guest
Dici?

A me sembra un volere ostentare la propria posizione di indipendenza... senza offesa Compos... la completa autonomia in una relazione e' un'utopia... da qualche parte devi pur dare... per altro vivere a casa di qualcun altro non vuol dire essere mantenute... per me bisogna distinguere l'essere indipendenti che in giuste misure e' fondamentale... dal voler fare le femministe sessantottine...
Di tante cose mi si può giudicare, ma di essere femminista proprio no. E non perché la ritenga qualcosa di sconveniente, ma semplicemente perché ho un carattere molto "maschile" a detta di tutti coloro che mi conoscono, da mia madre all'ultimo dei mohicani che mi ha conosciuta.
Certamente non sopporto il quadretto familiare -lui che lavora e poi torna a casa, si posa il culo sul divano e rutta davanti alla tv e lei che sgobba tra lavatrice e bimbi-. Ma dal rifiuto di questa scena ad essere additata come femminista ce ne passa.
Sono giovane, molto, sto studiando duramente per accorciare i tempi per poter accedere alla professione che vorrei esercitare, intanto lavoro per pagarmi il mutuo di una casa mia. E tutto questo non lo faccio certo per la gloria di essere riconosciuta dagli altri come -ragazza seria e responsabile-, ma semplicemente per non sentirmi dipendere dalla volontà di qualcuno. Non potrei vivere in una casa non mia, in orari che non sono i miei, con tutto il rispetto che un ospite deve portare a quella casa ed al proprietario della stessa. Non è questione di voler fare la femminista indipendente, ma semplicemente è contro la mia indole stare in una casa non mia: quando sono in vacanza mi sento male a dormire in un letto non mio e non sentirmi libera di fare il caspito del comodo mio. Adoro girare in mutande per casa mia, pranzare o cenare (e magari non farlo se mi gira) all'ora che dico io, sentirmi libera di tornare alle 4 di notte o mettermi a dormire alle 19.30 se mi va. E tutto questo non ben si concilia a casa di altri. E, tornando al discorso convivenza, tutto mi va tranne che sentirmi "minacciata" di perdere da sopra la testa un tetto per le stravaganze di un ipotetico compagno. Certo, lo dico, mi va di sentirmi forte nel dire che quella è casa mia, il sostentamento me lo offro da me e questo non per fare la femminista, ma per non sentirmi intrappolata da contingenze economiche e quindi stare col mio uomo èerché lo amo e non perché se non ci sto finisco sotto un ponte.
E chiedo che il mo uomo sia indipendente non perché non voglio dargli un centesimo, anzi. Ma semplicemente perché voglio che stia con me perché vuol stare con me e non perché gli fa gola avere una casa aggratis e beneficiare del mio stipendio.
Discorsi tristi? Può darsi. Ma sono reali. Come reale è il post di un tizio nell'area -confessioni- che dice di amare la sua migliore amica, di non amare più la moglie, ma di restare con lei solo perché non può permettersi la separazione. Questo mi sembra ben più aberrante del mio discorso...
Poi se vogliamo continuare a prenderci per il culo con discorsi idilliaci, ben venga, ma me ne tiro fuori...
 
O

Old Compos mentis

Guest
immagino che compos senta moltissimo questo bisogno di completa autonomia, non credo che voglia offedere le intenzioni dell'altro, ma credo che voglia preservare le sue.

ed io la comprendo assai bene...

brava compos... sei in gamba.
So bene che mi capisci sempre... senza preconcetti... per questo mi piace leggerti.
 

Lettrice

Utente di lunga data
Di tante cose mi si può giudicare, ma di essere femminista proprio no. E non perché la ritenga qualcosa di sconveniente, ma semplicemente perché ho un carattere molto "maschile" a detta di tutti coloro che mi conoscono, da mia madre all'ultimo dei mohicani che mi ha conosciuta.
Certamente non sopporto il quadretto familiare -lui che lavora e poi torna a casa, si posa il culo sul divano e rutta davanti alla tv e lei che sgobba tra lavatrice e bimbi-. Ma dal rifiuto di questa scena ad essere additata come femminista ce ne passa.
Sono giovane, molto, sto studiando duramente per accorciare i tempi per poter accedere alla professione che vorrei esercitare, intanto lavoro per pagarmi il mutuo di una casa mia. E tutto questo non lo faccio certo per la gloria di essere riconosciuta dagli altri come -ragazza seria e responsabile-, ma semplicemente per non sentirmi dipendere dalla volontà di qualcuno. Non potrei vivere in una casa non mia, in orari che non sono i miei, con tutto il rispetto che un ospite deve portare a quella casa ed al proprietario della stessa. Non è questione di voler fare la femminista indipendente, ma semplicemente è contro la mia indole stare in una casa non mia: quando sono in vacanza mi sento male a dormire in un letto non mio e non sentirmi libera di fare il caspito del comodo mio. Adoro girare in mutande per casa mia, pranzare o cenare (e magari non farlo se mi gira) all'ora che dico io, sentirmi libera di tornare alle 4 di notte o mettermi a dormire alle 19.30 se mi va. E tutto questo non ben si concilia a casa di altri. E, tornando al discorso convivenza, tutto mi va tranne che sentirmi "minacciata" di perdere da sopra la testa un tetto per le stravaganze di un ipotetico compagno. Certo, lo dico, mi va di sentirmi forte nel dire che quella è casa mia, il sostentamento me lo offro da me e questo non per fare la femminista, ma per non sentirmi intrappolata da contingenze economiche e quindi stare col mio uomo èerché lo amo e non perché se non ci sto finisco sotto un ponte.
E chiedo che il mo uomo sia indipendente non perché non voglio dargli un centesimo, anzi. Ma semplicemente perché voglio che stia con me perché vuol stare con me e non perché gli fa gola avere una casa aggratis e beneficiare del mio stipendio.
Discorsi tristi? Può darsi. Ma sono reali. Come reale è il post di un tizio nell'area -confessioni- che dice di amare la sua migliore amica, di non amare più la moglie, ma di restare con lei solo perché non può permettersi la separazione. Questo mi sembra ben più aberrante del mio discorso...
Poi se vogliamo continuare a prenderci per il culo con discorsi idilliaci, ben venga, ma me ne tiro fuori...
Compos non hai capito perche' ripeti la stessa cosa... ripeti il comportamento del quadretto familiare che hai descritto ma sei tu quella che dice "questa e' casa mia" e rutta di fronte alla tv!!!

Discorsi idilliaci non ne ho proprio fatto... infatti puoi leggere i miei post non parlo mai di due cuori e una capanna o cazzate varie... ma il tuo discorso rimane per me aberrante!!!
Specie perche' non lo trovo neanche realista e disincantato...

Ma ad ognuno il suo
 
O

Old Compos mentis

Guest
Compos non hai capito perche' ripeti la stessa cosa... ripeti il comportamento del quadretto familiare che hai descritto ma sei tu quella che dice "questa e' casa mia" e rutta di fronte alla tv!!!

Discorsi idilliaci non ne ho proprio fatto... infatti puoi leggere i miei post non parlo mai di due cuori e una capanna o cazzate varie... ma il tuo discorso rimane per me aberrante!!!
Specie perche' non lo trovo neanche realista e disincantato...

Ma ad ognuno il suo
Non mi aspetto certo che tutti concordino con me. Non pochi secoli fa, qualcuno diceva che una opinione largamente può darsi che sia sbagliata più delle altre meno consentite.
 

Lettrice

Utente di lunga data
Non mi aspetto certo che tutti concordino con me. Non pochi secoli fa, qualcuno diceva che una opinione largamente può darsi che sia sbagliata più delle altre meno consentite.
E la tua e' molto consentita di questi tempi...
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
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