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Old Misolidio
Guest
Perfetto, attendo con ansiaMisolidio, non vi è dubbio CONVIVENZA.
ti argomentero'...
Perfetto, attendo con ansiaMisolidio, non vi è dubbio CONVIVENZA.
ti argomentero'...
Hey, nessun problema ;-)appena mi riprendo Misolidio...sono ko.
Si se i figli sono riconosciuti dalla coppia... e aggiungo che comunque il genitore piu' "ricco" versa comunque piu' soldi per il figlio perche' si deve garantire al figlio+genitore affidatario lo stesso tenore di vita del genitore non affidatario che comunque ha meno pensieri per la testa e piu' liberta... lo dico perche' questo e' il mio caso... OlandeseVuol dire che, indipendentemente dal matrimonio, i figli hanno gli stessi diritti sia che i genitori siano sposati, sia "solo" conviventi?
Peersonalmente se non ci son figli di mezzo... io mi asterrei da entrambe... il motivo e' una semplice incompatibilita' di base tra uomo e donna: alla fine si litiga per tutto pure i calzini!!!!
Credo che dopo tre convivenze.. mi asterro dal commettere l'errore una quarta volta... per commetterlo ancora avrei bisogno delle referenze di ex e pure quelle materne visto che i mammoni crescono in tutta europa... indistintamente.
Aggiungo pure che siccome non sono proprio un cioccolatino alla crema...come disse un mio ex... mi do sicuramente il 50% politico della colpa![]()
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Vedo che i vostri pareri non differiscono dai miei. Le mie coetanee vedono ancora l'idea del gran matrimonio, i tanti figli, principe azzurro e principessa in un gran castello.
Io vedo ipocrisia, egoismo, opportunità e quindi, dovendo scegliere, casa mia, se vuoi vieni a convivere con me da me, ma matrimonio no, non con i presupposti che l'odierna società ci prospetta.
Sinceramente no. Mi sentirei mantenuta. Se si convive lo si fa a casa mia e soprattutto ognuno lavora. Non sto certo studiando come una indemoniata per accedere a certe cariche e lavorando nel contempo per fare poi la mantenuta di qualcuno. Assoluta autonomia. Il rapporto non deve sporcarsi di questioni economiche. Ci si aiuta, assieme, questo sì, ma unilaterale no.di casa tua con lui, fosse casa sua con te, sarebbe uguale?![]()
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Sinceramente no. Mi sentirei mantenuta. Se si convive lo si fa a casa mia e soprattutto ognuno lavora. Non sto certo studiando come una indemoniata per accedere a certe cariche e lavorando nel contempo per fare poi la mantenuta di qualcuno. Assoluta autonomia. Il rapporto non deve sporcarsi di questioni economiche. Ci si aiuta, assieme, questo sì, ma unilaterale no.
immagino che compos senta moltissimo questo bisogno di completa autonomia, non credo che voglia offedere le intenzioni dell'altro, ma credo che voglia preservare le sue.e probabilmente capisco male, tu ti sentiresti mantenuta, ma non potrebbe essere uguale per lui? Concordo sul fatto che ognuno lavori e si mantenga autonomamente, e anzi contribuisca al sostentamento della casa ecc ecc. Pero' non capisco la unilateralità.....
Dici?immagino che compos senta moltissimo questo bisogno di completa autonomia, non credo che voglia offedere le intenzioni dell'altro, ma credo che voglia preservare le sue.
ed io la comprendo assai bene...
brava compos... sei in gamba.
Di tante cose mi si può giudicare, ma di essere femminista proprio no. E non perché la ritenga qualcosa di sconveniente, ma semplicemente perché ho un carattere molto "maschile" a detta di tutti coloro che mi conoscono, da mia madre all'ultimo dei mohicani che mi ha conosciuta.Dici?
A me sembra un volere ostentare la propria posizione di indipendenza... senza offesa Compos... la completa autonomia in una relazione e' un'utopia... da qualche parte devi pur dare... per altro vivere a casa di qualcun altro non vuol dire essere mantenute... per me bisogna distinguere l'essere indipendenti che in giuste misure e' fondamentale... dal voler fare le femministe sessantottine...
So bene che mi capisci sempre... senza preconcetti... per questo mi piace leggerti.immagino che compos senta moltissimo questo bisogno di completa autonomia, non credo che voglia offedere le intenzioni dell'altro, ma credo che voglia preservare le sue.
ed io la comprendo assai bene...
brava compos... sei in gamba.
Compos non hai capito perche' ripeti la stessa cosa... ripeti il comportamento del quadretto familiare che hai descritto ma sei tu quella che dice "questa e' casa mia" e rutta di fronte alla tv!!!Di tante cose mi si può giudicare, ma di essere femminista proprio no. E non perché la ritenga qualcosa di sconveniente, ma semplicemente perché ho un carattere molto "maschile" a detta di tutti coloro che mi conoscono, da mia madre all'ultimo dei mohicani che mi ha conosciuta.
Certamente non sopporto il quadretto familiare -lui che lavora e poi torna a casa, si posa il culo sul divano e rutta davanti alla tv e lei che sgobba tra lavatrice e bimbi-. Ma dal rifiuto di questa scena ad essere additata come femminista ce ne passa.
Sono giovane, molto, sto studiando duramente per accorciare i tempi per poter accedere alla professione che vorrei esercitare, intanto lavoro per pagarmi il mutuo di una casa mia. E tutto questo non lo faccio certo per la gloria di essere riconosciuta dagli altri come -ragazza seria e responsabile-, ma semplicemente per non sentirmi dipendere dalla volontà di qualcuno. Non potrei vivere in una casa non mia, in orari che non sono i miei, con tutto il rispetto che un ospite deve portare a quella casa ed al proprietario della stessa. Non è questione di voler fare la femminista indipendente, ma semplicemente è contro la mia indole stare in una casa non mia: quando sono in vacanza mi sento male a dormire in un letto non mio e non sentirmi libera di fare il caspito del comodo mio. Adoro girare in mutande per casa mia, pranzare o cenare (e magari non farlo se mi gira) all'ora che dico io, sentirmi libera di tornare alle 4 di notte o mettermi a dormire alle 19.30 se mi va. E tutto questo non ben si concilia a casa di altri. E, tornando al discorso convivenza, tutto mi va tranne che sentirmi "minacciata" di perdere da sopra la testa un tetto per le stravaganze di un ipotetico compagno. Certo, lo dico, mi va di sentirmi forte nel dire che quella è casa mia, il sostentamento me lo offro da me e questo non per fare la femminista, ma per non sentirmi intrappolata da contingenze economiche e quindi stare col mio uomo èerché lo amo e non perché se non ci sto finisco sotto un ponte.
E chiedo che il mo uomo sia indipendente non perché non voglio dargli un centesimo, anzi. Ma semplicemente perché voglio che stia con me perché vuol stare con me e non perché gli fa gola avere una casa aggratis e beneficiare del mio stipendio.
Discorsi tristi? Può darsi. Ma sono reali. Come reale è il post di un tizio nell'area -confessioni- che dice di amare la sua migliore amica, di non amare più la moglie, ma di restare con lei solo perché non può permettersi la separazione. Questo mi sembra ben più aberrante del mio discorso...
Poi se vogliamo continuare a prenderci per il culo con discorsi idilliaci, ben venga, ma me ne tiro fuori...
Non mi aspetto certo che tutti concordino con me. Non pochi secoli fa, qualcuno diceva che una opinione largamente può darsi che sia sbagliata più delle altre meno consentite.Compos non hai capito perche' ripeti la stessa cosa... ripeti il comportamento del quadretto familiare che hai descritto ma sei tu quella che dice "questa e' casa mia" e rutta di fronte alla tv!!!
Discorsi idilliaci non ne ho proprio fatto... infatti puoi leggere i miei post non parlo mai di due cuori e una capanna o cazzate varie... ma il tuo discorso rimane per me aberrante!!!
Specie perche' non lo trovo neanche realista e disincantato...
Ma ad ognuno il suo![]()
E la tua e' molto consentita di questi tempi...Non mi aspetto certo che tutti concordino con me. Non pochi secoli fa, qualcuno diceva che una opinione largamente può darsi che sia sbagliata più delle altre meno consentite.
E la tua e' molto consentita di questi tempi...![]()