O
Old giulia
Guest
Non aver paura del cambiamento...
A volte penso come sia possibile calpestare la propria dignità di donna... sino ad arrivare all'umiliazione più degradante?
Cercare continuamente emozioni perchè non si riesce a dare un senso alla propria vita?
Insoddisfazione di quello che si ha, spinte alla ricerca di un qualcosa o qualcuno non ben definito per chiamarlo Amore?
Lo dovremmo definire egoismo, qualcuno ha detto giustamente narcisismo, si riflette la propria immagine in qualcuno che fondamentalmente non esiste, non fa parte della realtà oggettiva: Daniele e Marcello non fanno parte del quotidiano, sono un diversivo, una parentesi simpatica ma questa purtroppo non risolve i molteplici problemi che ci sono nella coppia...
Chiodo schiaccia chiodo, questo vestito è meglio di quello che ho comprato 2 settimane fa (ed è chiaro che quel vestito, due settimane, fa era bellissimo).
Si è VIVE solo se l'altro/uomo te lo permette!?
Si può amare un'altra persona se si ama prima di tutto/i se stessi.
Io posso dire, basandomi sulla mia esperienza personale (per intenderci sono nella posizione di tradita), che questo tradimento mi ha portato a percorrere un cammino tutto mio; affronto, giorno dopo giorno, un cambiamento che mi porterà "all'indipendenza emotiva e sentimentale".
Cerco di spiegarmi: per anni ho vissuto in simbiosi con mio marito, una dipendenza affettiva che mi ha portato a soffrire moltissimo per questo suo "sbaglio" (come lo definisce lui).
Non vorrei più dipendere così, cerco una mia autonomia e rispetto di me stessa e di ciò che provo.
Mio marito è presente nella mia vita, mi ama, ci amiamo... ma sento che qualcosa è cambiato in me.
Si tratta di un amore consapevole, maturo e non esiste più la parola "per sempre".
Ora sono conscia che un amore può finire ma voglio arrivare a pensare, che se mai dovesse succedere, la mia forza di vivere mi porterà a superare il distacco con più razionalità.
Non vorrei soffrire di nuovo così profondamente e non vorrei dipendere più così in modo totale da un uomo.
Io esisto come donna, come persona e voglio essere felice perchè IO lo permetto e lo "pretendo", indipendentemente dagli altri.
Raggiungere una serenità interiore che non significa "la pace dei sensi" sia ben chiaro: la mia vita è la cosa più importante.
Godere delle cose che la giornata mi offre, godere dei miei figli (adesso c'è anche Pepe), godermi una giornata al mare senza pensare a quello che potrebbe fare o dire LUI.
Non è possibile "controllare" le persone che ti stanno vicino e decidere tu per loro... "vivi e lascia vivere"... sì, ma cerca di vivere "bene".
Cercare emozioni in una storia nuova, un uomo nuovo, due ,tre, che senso ha?
Può una storia sentimentale (non oso dire di amore, perchè secondo me nn si può definire tale) riempire un vuoto esistenziale?
Non si può dipendere dall'amore, l'amore è gioia non agonia; esso è un dono e come tale va gestito.
"Avevo l'amore al mio fianco"... dopo 5 mesi di frequentazione? A spizzichi?
Non sarà, come dice Compos, orgoglio ferito? Ti brucia forse il fatto che sia stato lui a scaricarti?
Scusa se mi permetto ma a mio avviso il tuo comportamento è infantile, irresponsabile e codardo.
Non vuoi parlare di questo disagio a tuo marito (ma non per menefreghismo nei suoi confronti... semplicemente perchè non hai il coraggio di affrontare la situazione).
Tuo figlio è felice di vedervi insieme?
Se posso permettermi ti consiglierei di non sottovalutare la sensibilità di tuo figlio, anche se piccolo, avverte che tra i genitori non c'è armonia.
Non penso sia possibile vivere in una situazione simile, prima o poi ci si stanca e si va in crisi, forse tu non ha ancora toccato il fondo...
Forse se hai scritto qui... se hai sentito l'esigenza di parlare con qualcuno della tua situazione familiare è perchè ti stai rendendo conto che così non è vivere.
Che Guevara fondamentalmente diceva che ogni rivoluzione è frutto di un cambiamento nel proprio cuore.
Comincia la tua rivoluzione...
Benvenuta Illusa.
Giulia
A volte penso come sia possibile calpestare la propria dignità di donna... sino ad arrivare all'umiliazione più degradante?
Cercare continuamente emozioni perchè non si riesce a dare un senso alla propria vita?
Insoddisfazione di quello che si ha, spinte alla ricerca di un qualcosa o qualcuno non ben definito per chiamarlo Amore?
Lo dovremmo definire egoismo, qualcuno ha detto giustamente narcisismo, si riflette la propria immagine in qualcuno che fondamentalmente non esiste, non fa parte della realtà oggettiva: Daniele e Marcello non fanno parte del quotidiano, sono un diversivo, una parentesi simpatica ma questa purtroppo non risolve i molteplici problemi che ci sono nella coppia...
Chiodo schiaccia chiodo, questo vestito è meglio di quello che ho comprato 2 settimane fa (ed è chiaro che quel vestito, due settimane, fa era bellissimo).
Si è VIVE solo se l'altro/uomo te lo permette!?
Si può amare un'altra persona se si ama prima di tutto/i se stessi.
Io posso dire, basandomi sulla mia esperienza personale (per intenderci sono nella posizione di tradita), che questo tradimento mi ha portato a percorrere un cammino tutto mio; affronto, giorno dopo giorno, un cambiamento che mi porterà "all'indipendenza emotiva e sentimentale".
Cerco di spiegarmi: per anni ho vissuto in simbiosi con mio marito, una dipendenza affettiva che mi ha portato a soffrire moltissimo per questo suo "sbaglio" (come lo definisce lui).
Non vorrei più dipendere così, cerco una mia autonomia e rispetto di me stessa e di ciò che provo.
Mio marito è presente nella mia vita, mi ama, ci amiamo... ma sento che qualcosa è cambiato in me.
Si tratta di un amore consapevole, maturo e non esiste più la parola "per sempre".
Ora sono conscia che un amore può finire ma voglio arrivare a pensare, che se mai dovesse succedere, la mia forza di vivere mi porterà a superare il distacco con più razionalità.
Non vorrei soffrire di nuovo così profondamente e non vorrei dipendere più così in modo totale da un uomo.
Io esisto come donna, come persona e voglio essere felice perchè IO lo permetto e lo "pretendo", indipendentemente dagli altri.
Raggiungere una serenità interiore che non significa "la pace dei sensi" sia ben chiaro: la mia vita è la cosa più importante.
Godere delle cose che la giornata mi offre, godere dei miei figli (adesso c'è anche Pepe), godermi una giornata al mare senza pensare a quello che potrebbe fare o dire LUI.
Non è possibile "controllare" le persone che ti stanno vicino e decidere tu per loro... "vivi e lascia vivere"... sì, ma cerca di vivere "bene".
Cercare emozioni in una storia nuova, un uomo nuovo, due ,tre, che senso ha?
Può una storia sentimentale (non oso dire di amore, perchè secondo me nn si può definire tale) riempire un vuoto esistenziale?
Non si può dipendere dall'amore, l'amore è gioia non agonia; esso è un dono e come tale va gestito.
"Avevo l'amore al mio fianco"... dopo 5 mesi di frequentazione? A spizzichi?
Non sarà, come dice Compos, orgoglio ferito? Ti brucia forse il fatto che sia stato lui a scaricarti?
Scusa se mi permetto ma a mio avviso il tuo comportamento è infantile, irresponsabile e codardo.
Non vuoi parlare di questo disagio a tuo marito (ma non per menefreghismo nei suoi confronti... semplicemente perchè non hai il coraggio di affrontare la situazione).
Tuo figlio è felice di vedervi insieme?
Se posso permettermi ti consiglierei di non sottovalutare la sensibilità di tuo figlio, anche se piccolo, avverte che tra i genitori non c'è armonia.
Non penso sia possibile vivere in una situazione simile, prima o poi ci si stanca e si va in crisi, forse tu non ha ancora toccato il fondo...
Forse se hai scritto qui... se hai sentito l'esigenza di parlare con qualcuno della tua situazione familiare è perchè ti stai rendendo conto che così non è vivere.
Che Guevara fondamentalmente diceva che ogni rivoluzione è frutto di un cambiamento nel proprio cuore.
Comincia la tua rivoluzione...
Benvenuta Illusa.
Giulia