stellina
Utente di lunga data
anche se è un po' che vi leggo è la prima volta che trovo il coraggio per scrivere.
ho 36 anni e mio marito si aggira sui 40. abbiamo una bimba di 5 anni e abbiamo smesso di essere una coppia da molto tempo...siamo sprofondati in quell'abisso che inizia con incomprensioni, liti fino alla nausea, demolimento e denigrazione emotiva da parte sua, fino a sentirmi dire "non mi interessano le cose che ti accadono durante il giorno" fino ad augurarmi la morte, fino all'ignorarsi, al coabitare in una casa ognuno con le proprie vite. mentre io ho riempito la mia vita con amiche ed affetti (figlia, mamma...) lui si è riempito la vita con lo sport. oggi mi sento una società: una s.p.a.
la bimba ha l'affetto quotidiano di entrambi, non litighiamo quasi mai, ci interscambiamo con lei. tra di noi c'è molto affetto ma lui mi ha detto che non mi ama da 2 anni... beh forse io non amo lui! ho perso la stima come compagno, mi sono abituata a stare da sola, a fare le cose da sola, a cavarmela senza di lui, a decidere da sola...unico suo consulto erano le critiche a qualsiasi mia decisione.
tutto è cambiato l'estate 2010 quando per sfiga sono finita in ospedale, lontano da casa e lui è tornato in città x lavoro. per fortuna è venuta mia madre a tenermi la bimba...io ero in un letto d'ospedale!
ecco lì non mi è mancato per nulla anzi pur malata stavo bene, mi sentivo come sollevata da tutte le sue recriminazioni, sì ero sola ma tanto non cambiava avere accanto qualcuno che non c'è!
nei mesi successivi il destino mi ha fatto capire che lui mi tradiva e ho sublimato il problema. basta che resti per la bimba tutto ok, io sono grande io so capire, non è più importante la quantità ma la qualità del tempo che ci dai...gli dissi.
in quei mesi persi molto peso ma lui sembrava assente solo preoccupato a demolirmi. si innervosiva appena entrava in casa...era come se gli desse fastidio anche che respiravo nella stessa stanza.
poi incontro l'altro, simpatico, gioviale, gentile, un uomo sui 50 sposato ma che è ancora pieno di humor e voglia di vivere. decidiamo di provare a essere uno per l'altra una botta di arcobaleno nella vita ufficiale grigio topo e da lì invece che stare meglio inizia un calvario. all'inizio tutto ok ma poi ho iniziato ad innamorami di lui. lui è molto razionale e credo che per me provi sicuramente dell'affetto ma che lo trattenga perchè lui non vuole cambiare compagna, ha già tracciato il suo percorso.
le scelte per cui entrambi decidiamo di stare con i rispettivi coniugi sono state per entrambi molto pensate da entrambi (e non voglio scendere nell'argomento) ma se ci vogliamo bene perchè non viverla? perchè reprimerla? o forse per lui sono solo una scopata? (che va avanti da un anno?) può un uomo quando c'è esserci al top e quando non c'è mancare in tutto? può un uomo così rigidamente tenere i suoi sentimenti a freno?
scusate dello sfogo ma è tanto troppo che lo tengo dentro...spero non mi demoliate, ho solo bisogno...scusate ora mi viene da piangere...mi sento una naufraga!!!
ho 36 anni e mio marito si aggira sui 40. abbiamo una bimba di 5 anni e abbiamo smesso di essere una coppia da molto tempo...siamo sprofondati in quell'abisso che inizia con incomprensioni, liti fino alla nausea, demolimento e denigrazione emotiva da parte sua, fino a sentirmi dire "non mi interessano le cose che ti accadono durante il giorno" fino ad augurarmi la morte, fino all'ignorarsi, al coabitare in una casa ognuno con le proprie vite. mentre io ho riempito la mia vita con amiche ed affetti (figlia, mamma...) lui si è riempito la vita con lo sport. oggi mi sento una società: una s.p.a.
la bimba ha l'affetto quotidiano di entrambi, non litighiamo quasi mai, ci interscambiamo con lei. tra di noi c'è molto affetto ma lui mi ha detto che non mi ama da 2 anni... beh forse io non amo lui! ho perso la stima come compagno, mi sono abituata a stare da sola, a fare le cose da sola, a cavarmela senza di lui, a decidere da sola...unico suo consulto erano le critiche a qualsiasi mia decisione.
tutto è cambiato l'estate 2010 quando per sfiga sono finita in ospedale, lontano da casa e lui è tornato in città x lavoro. per fortuna è venuta mia madre a tenermi la bimba...io ero in un letto d'ospedale!
ecco lì non mi è mancato per nulla anzi pur malata stavo bene, mi sentivo come sollevata da tutte le sue recriminazioni, sì ero sola ma tanto non cambiava avere accanto qualcuno che non c'è!
nei mesi successivi il destino mi ha fatto capire che lui mi tradiva e ho sublimato il problema. basta che resti per la bimba tutto ok, io sono grande io so capire, non è più importante la quantità ma la qualità del tempo che ci dai...gli dissi.
in quei mesi persi molto peso ma lui sembrava assente solo preoccupato a demolirmi. si innervosiva appena entrava in casa...era come se gli desse fastidio anche che respiravo nella stessa stanza.
poi incontro l'altro, simpatico, gioviale, gentile, un uomo sui 50 sposato ma che è ancora pieno di humor e voglia di vivere. decidiamo di provare a essere uno per l'altra una botta di arcobaleno nella vita ufficiale grigio topo e da lì invece che stare meglio inizia un calvario. all'inizio tutto ok ma poi ho iniziato ad innamorami di lui. lui è molto razionale e credo che per me provi sicuramente dell'affetto ma che lo trattenga perchè lui non vuole cambiare compagna, ha già tracciato il suo percorso.
le scelte per cui entrambi decidiamo di stare con i rispettivi coniugi sono state per entrambi molto pensate da entrambi (e non voglio scendere nell'argomento) ma se ci vogliamo bene perchè non viverla? perchè reprimerla? o forse per lui sono solo una scopata? (che va avanti da un anno?) può un uomo quando c'è esserci al top e quando non c'è mancare in tutto? può un uomo così rigidamente tenere i suoi sentimenti a freno?
scusate dello sfogo ma è tanto troppo che lo tengo dentro...spero non mi demoliate, ho solo bisogno...scusate ora mi viene da piangere...mi sento una naufraga!!!