Intanto rispondo a Lancy che tanto solertemente mi informa che il thread non ha avuto seguito, forse a causa di ferie o di svogliatezza. Poco conta, alla fine lo scritto resta, dalle ferie si torna e l'argomento è sempre attuale!
Passiamo al seguito; mi pare che molti abbiano già risposto in modo articolato, ma trovo che Fabrizio, a cui auguro buone ferie, abbia detto una frase illuminante.... per terapeutico che sia il tradimento, è vero che il rischio di perdere capra e cavoli è sempre presente.
Sapete io ho capito dai numerosi interventi sull'argomento letti sul forum che il tradimento a volte è anche agevolato dal fatto che si ha la percezione che dall'altra parte ci siano poche chances per andarsene! Proprio gli impegni e le situazioni di "doveri", di contrasti, di economia e di indipendenza possono giocare un ruolo ingfluente sulla scelta dei traditi.
Faccio un semplice esempio preso dal post di Lancy, se la "moglie" che non sappiamo cosa pensasse, avesse avuto la forza, la possibilità o semplicemente la rivendicazione di lasciarlo al suo tradimento terapeutico.... come credete sarebbe andata? Forse l'altra avrebbe trovato a sua volta il coraggio di mettersi con lui? Forse lui avrebbe rimpianto a vita la perdita della moglie? Forse lei superato il momento nero avrebbe trovato una strada più saddisfacente? Forse il malessere di lui era dovuto a quello che dicevo avanti... un mancato progetto, una mancata realizzazione, e la solucione o la risposta avrebbe dovuta essere data dalla moglie che forse aveva le stesse mancate proiezioni di quello che avrebbe voluto dalla vita a due.
Non so e non voglio indagare, non mi compete, ma l'aut aut che a suo tempo lui diede alla moglie aveva, per quello che aveva descritto, molte possibilità di lasciar credere che il manico del coltello del tradimento lo avesse lui! Per certi versi siamo noi e la nostra personalità che destiniamo dove stiano le ragioni e le probabili evoluzioni.
Avere problemi economici è un problema esistenziale, non realizzarsi sul lavoro è un problema personale, non avere il supporto che ci si aspetta dal partner è un problema di coppia........ allora perchè il tutto va buttato nel calderone della coppia ed il tradimento diventa terapeutico? Forse che risolve le finanze o il lavoro? No, è solo la panacea che permette di sopportare quanto di irrealizzato; e su questo potrei anche avere un occhio di comprensione, ma..... se dall'altra parte ci fosse stata la medesima situazione e la persona si fosse preventivamente "compensata" alla pari ... e quindi se ne fosse "fottuta" della compensazione di lui, allora parleremmo di tradimento terapeutico......
Non è il terapeutico che contesto ma l'unilaterale.
E comunque la questione qui era a monte e lo dissi, il tradimento lo si può discutere, accettare, comprendere e perfino ammetterne un concorso di colpa, ma il protrarsi continuo e persistente con una terapia che da una parte è arrangiarsi per sopravvivere ai problemi della vita in genere e dall'altra è un sopportare anche l'umiliazione e l'offesa all'intelligenza in nome di una millantata necessità di non poter fare a meno della compensazione, specie se poi, come moltissimi sostengono, quella compensazione non la vorrebbero mai come compagna di vita. Beh..... non giudico, non accuso ma certo fa pensare sull'equità della considerazioneche di dovrebbe avere della persona con la quale si è fatto insieme un bel pezzo del cammino della vita.
Sapete, ho un'amica che è stata tradita malamente per anni, lei tutta casa e famiglia nonostante fosse un'artista, ma era felice di sacrificarsi per il progetto di vita che avevano, lui importante manager che girava il mondo! Lei ha sempre pensato che poteva capitare che in qualche hotel di Tokyo, Parigi New York potesse trovare qualche tentazione, era una tentazione fatale, ma non poteva pensare che l'avesse nelle sue abituali segretarie...
Non sto a dirvi cosa ha fatto lei per la famiglia, era sola e tutto ricadeva su lei con due figli piccoli! Poi l'ha scoperto........ lui naturalmente negava e reiterava, in fase di crisi lui teneva ancora la tresca in essere, insomma la classica presa per il c... anche morale; ed allora lei ha tirato fuori tutta la frustrazione e la negazione subita e che aveva accettato per amore e progetto di coppia e famiglia!
Non si è separata, perchè avrebbe fatto il gioco di lui.... non voleva fare la separata con alimenti, è rimasta in famiglia, si gode lo stipendio lauto di lui, ha comprato un casale nella Lucchesia e sta mettendo su un atelier artistico. Di lui poco le importa perchè ormai la stima è talmente caduta che anche l'amore è compromesso.... affetto ne sussiste ma come ricordo di ciò che era e come padre dei suoi figli!
Direte voi che è stata crudele, che ha protittato, che ha castigato lui...............no, si è solo risarcita per tutto quello che ha fatto credendo a qualcosa che non esisteva. Ora lui pare sia fedele ma a lei non interessa neppure più.... tant'è che lei è rifiorita, lui quasi si sta riinnamorando di lei e lei vede tutto con lo sguardo di chi pensa "per cosa veramente ti sei giocato tutto questo?"...... Oggi lui è, nonostante il ruolo di prestigio, insoddisfatto anche sul lavoro!
Ecco, questa è l'altra faccia della medaglia del tradimento, che forse non era terapeutico per lui, ma lo è stato per lei!!!
Sapete l'uomo tende a fraintendere.........e spesso crede di pensare come una donna..........è l'errore peggiore che possa fare, la donna ragiona col cuore, ma quando smette non ragiona con la testa ma con la "mancanza di cuore", che è la cosa peggiore che possa capitare...
Bruja
p.s. Dio quando l'Uomo gli chiese quancosa di "rosa" gli diede la Donna perchè era certo che fosse quello il suo pensiero.... non poteva arrivare a credere che l'Uomo pensasse alla Gazzetta dello Sport.......... se ha frainteso lui, figuriamoci noi!!!