Bistrot da Crotaly!

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Persa/Ritrovata

Utente di lunga data
Eh???????????????????????????????????

Dato che sono per l'ennesima volta citato ad esempio (non è un appunto cara Bruja), voglio intervenire per dare il mio personale contributo.

Intelligenza, furbizia, astuzia......... In fondo, tutti e tre sono caratteristiche di un grande condottiero. Bruja tu citi Ulisse, ma sappiamo che Ulisse oltre che astuto era anche furbo, se non vado errato persino Giulo Cesare era noto per essere intelligente, astuto e furbo!

Trovo che la furbizia senza intelligenza sia effettivamente un "arte povera", ma se abbini intelligenza e/o astuzia, il mix diventi esplosivo.

Mia moglie è una persona molto intelligente, nella vita ha più volte dato dimostrazione di esserlo. L'intelligenza però è una cosa strana, si manifesta in molti modi, puoi essere un grandissimo fisico come Einstain, ma essere un inetto nel rapporti umani, puoi essere un grande politico come Hitler, ma dimostrarsi paranoico e incapace nel scegliere le strategie di guerra. Nella storia è stato dimostrato che i geni non lo sono stati in senso assoluto, ma sempre e solo in uno specifico settore, l'unico che ha strabilato tutti è stato Leonardo Da Vinci.

Questa premessa è servita solo per affermare che noi riconosciamo l'intelligenza delle persone soprattutto se è affine a noi, mentre tendiamo ad ignorarla quando si manifesta in campi a noi ostici. Con mia moglie ci siamo trovati in disaccordo sulla valutazione di alcune persone perchè non avevamo lo stesso metro di giudizio.

Reputo mia moglie astuta, ma poco furba perchè l'astuzia ti permette di pianificare un progetto e di attuarlo seguendo le tue linee di condotta, mentre la furbizia serve a raggiungere lo scopo anche con compromessi e metodi scorretti. Si usa dire "quello è furbo" quando sai che sta facendo qualcosa di sbagliato per raggiungere il suo scopo, mentre affermi "quello è astuto" se ti rendi conto che sta attuando una strategia.

Ma torniamo ad oggi, al perchè probabilmente non ci troviamo più.

Da sempre io e lei abbiamo creduto nell'individualità e nel rispetto della nostra stessa libertà. In tutti questi anni nessuno dei due ha cercato di prevaricare l'altro e nessuno ha cercato di tarpare le iniziative, enbrambi però abbiamo sempre vissuto con il desiderio di stare vicini SEMPRE. Ricordo che quando mi capitava di essere fuori a casa e sentirmi male, l'unico desiderio era tornare a casa per stare tra le sue braccia, per me quello era il mio porto, il mio attracco, l'unico posto dove potevo abbandonarmi. La nostra condizione mai scritta o detta, ma sempre applicata, era che potevamo sempre fare tutto ciò che era nostro desiderio fare!

Ancora oggi questa cose sono vere però ciò che è venuto a mancare è la tolleranza e la sopportazione a quelli che sono i nostri difetti di fondo.

Per fare un esempio lei spesso mi confida l'intenzione a fare determinate attività per la famiglia, ma dopo aver fatto un piano anche ben congeniato, passa il tempo senza che si muova nulla e quando io chiedo chiarimenti, mi sento sempre rispondere con delle giusticazioni che dopo altre vent'anni, so quanto siano improbabili. Io invece mi ritrovo spesso a iniziare troppi lavori che poi non riesco a portare a termine e mi ritrovo molte volte con 10 lavori lasciati a metà e relativi disagi da risolvere. Il problema fondamentalmente risiede nel fatto di ipotizzare di avere il tempo per terminarli tutti, ma poi le distrazioni, le pause, gli imprevisti, portano a non terminare nulla.

Questi che sono difetti caratteriali, come ho cercato di correggerli io, presumo lei abbia fatto il medesimo sforzo, sono diventati insopportabili. Una volta per noi bastava accetta la buona fede e la buona intenzione, oggi invece non accettiamo di non aver raggiunto l'obiettivo. Credo addirittura che il fatto di non essere riusciti nel raggiungere il proprio obiettivo, ci renda ancor più nervosi nel vedere che nemmeno l'altro lo ha fatto, e più gli obiettivi mancati aumentano, meno si trovano gli stimoli per realizzarne altri.

Per sintetizzare potremmo dire che abbiamo una competizione alla rovescia, si corre per realizzare meno dell'altro.

Ovvio che ci sono altre cose che incidono su tutto questo, ma fondamentalmente la mancanza di tolleranza credo sia il vero muro che ci separa.

Non so più dire se noi due ci amiamo, se proviamo affetto o solo abitudine, di sicuro so che nessuno dei due ha voglia di aprire una breccia in quel muro ed entrambi ci lamentiamo perchè quel muro non sia stato costruito con una porta!!!!
Eh ?????????????????????????????????????????????????????????????????????????
 

Persa/Ritrovata

Utente di lunga data
senza citazioni

Dovrei citare sia Lanci sia Bruja ...ai loro post mi riferisco...
Trovo singolare che nell'analizzare (a posteriori del consumato tradimento) il rapporto di coppia si giunga a livelli di profondità apprezzabili e che vengano chiamate in causa progettualità alte e bisogno profondo di intimità e condivisione, ma non riesco a trovare un rapporto con queste analisi e la soluzione trovata.
Come se qualcuno che vedesse la casa pericolante e pensasse di trovare una soluzione, anche temporanea ordinando una pizza ...si sfamerà, non c'è dubbio, ma non sarebbe una soluzione per i problemi di fondamenta, intonaco, impianto elettrico e tubature che comunque non impedivano di avere un pasto completo di dolce...
 

Lettrice

Utente di lunga data
Dovrei citare sia Lanci sia Bruja ...ai loro post mi riferisco...
Trovo singolare che nell'analizzare (a posteriori del consumato tradimento) il rapporto di coppia si giunga a livelli di profondità apprezzabili e che vengano chiamate in causa progettualità alte e bisogno profondo di intimità e condivisione, ma non riesco a trovare un rapporto con queste analisi e la soluzione trovata.
Come se qualcuno che vedesse la casa pericolante e pensasse di trovare una soluzione, anche temporanea ordinando una pizza ...si sfamerà, non c'è dubbio, ma non sarebbe una soluzione per i problemi di fondamenta, intonaco, impianto elettrico e tubature che comunque non impedivano di avere un pasto completo di dolce...

Io direi che piu' che ordinare una pizza va fuori in ristorante... per il semplice motivo che il problema nella casa era proprio la cucina... certamente poteva avere un pasto a casa con tanto di dolce... ma evidentemente voleva provare un curry e non sempre a casa c'e' la possibilita' di avere un buon curry....
 

Persa/Ritrovata

Utente di lunga data
potrebbe essere

Io direi che piu' che ordinare una pizza va fuori in ristorante... per il semplice motivo che il problema nella casa era proprio la cucina... certamente poteva avere un pasto a casa con tanto di dolce... ma evidentemente voleva provare un curry e non sempre a casa c'e' la possibilita' di avere un buon curry....
Ma questa ipotesi mal si concilia con l'analisi fatta che rileva numerosi problemi, ma non fa cenno alla cucina...
Comprensibile che si abbia voglia ogni tanto di un piatto esotico, ma allora perché parlare di intonaco e tubature?
 

Bruja

Utente di lunga data
Persa....e Letty

Ma questa ipotesi mal si concilia con l'analisi fatta che rileva numerosi problemi, ma non fa cenno alla cucina...
Comprensibile che si abbia voglia ogni tanto di un piatto esotico, ma allora perché parlare di intonaco e tubature?
Quando non si sa bene cosa si ha e si vuole, ma si accusa un malessere, prima di affrontare visite mediche, analisi, esami e magari affrontare una cura capita che sia più semplice incolpare il tempo, le stagioni impazzite, il fatto che si cambia, ci si evolve ..... permette di sbandierare il proprio malessere senza affrontare veramente la cura che alla fine è sempre e comunque introspettiva, prima di affrontare un lungo viaggio si controllano le gomme, l'acqua, la benzina e l'olio, affinchè la "nostra auto" possa affrontare il viaggio; se si spera nelle stazioni di benzina, nei meccanici e nei gommisti è un modo come un altro di deferire ad altri la cura ed il successo del viaggio e.... se va male, beh che colpa si ha se il meccanico è scadente, se il benzinaio ha esaurito la benzina e se il gommista non ha la nostra marca di gomme! Insomma prima di sperare o pretendere che gli altri risolvano i nostri problemi bisogna chiedersi se i nostri problemi non siano di una qualità che si poteva risolvere solo con un po' di prevenzione e buona volontà.......... la pizza e la cucina sono aleatori, quello che serve è il cercare di stare bene insieme e che sia in pizzeria, in cucina o seduti sull'erba.... è lo spirito che definisce tutto.
Ecco perchè credo che la metafora dell'auto possa essere esplicativa.
Bruja
 
Ultima modifica:

Lettrice

Utente di lunga data
Ma questa ipotesi mal si concilia con l'analisi fatta che rileva numerosi problemi, ma non fa cenno alla cucina...
Comprensibile che si abbia voglia ogni tanto di un piatto esotico, ma allora perché parlare di intonaco e tubature?
Perche' forse, ma forse... anche il traditore se la racconta?
 

Old lancillotto

Utente di lunga data
Eh ?????????????????????????????????????????????????????????????????????????

Se non ricordo male, Hitler è arrivato al poter con in Nazional Socialismo attravero elezioni democratiche, non ha dovuto fare un colpo di stato. Questa operazioni è passata attraverso la sua dialettica e capacità di operare sul nazionalismo tedesco che lo ha eletto quale rappresentante del popolo germanico.

Almeno questo è quello che so io.....
 

Old lancillotto

Utente di lunga data
Perche' forse, ma forse... anche il traditore se la racconta?

Ho preso l'ultimo post perchè la domanda sembra la degna conclusione di tutto il thread (che aveva un altro oggetto, alla fine si è parlato quasi esclusivamente di me...)

Io me la racconto????

Tante volte ci ho pensato, tante volte mi sono guardato allo specchio e mi sono chiesto. "amo ancora quella donna?". Vi confesso che prima ancora di tradire quella domanda la posi a mia moglie e le chiesi se noi due ci amavamo ancora. Lo stare insieme tanti anni ha portato a vivere un mix di eventi-sensazioni-riti-carinerie-indifferenze-passioni che è difficile dare una definizione di questo rapporto.

E' come quando si cambia casa, la casa dove siamo nati e siamo cresciuti, la casa in se è un oggetto inanimato, magari cade in pezzi, sappiamo che andrà demolita eppure proviamo dentro di noi un legame verso quelle mura che ci struggono al pensiero di andare via. Ogni angolo è un ricordo felice o triste che sia, ma non possiamo non rivedere le immagini del nostro passato. Chi ha visto "ALLEGRO NON TROPPO" di Bruno Bozzetto non può non ricordare il cartone animato che accompagna il Valzer Triste (di Sibelius), dove si vede un gatto smagrito abbandonato nelle macerie di una casa in demolizione e lui che saltando da un rudere e l'altro, rivede le immagini felici vissute in quella casa (struggente, da piangere!!!!!!).

Si, forse me la racconto, forse di ricostruire non me ne frega nulla, forse rimango per "dovere", che ne so. Qualche giorno fa mi sono sentito accusare da mia moglie che "sono un bugiardo nato", quindi può essere che mi sia sbagliato su tutto...............
eppure quelle macerie...
quelle rovine....................
quel luogo..............................
quel posto..............................................


Può anche essere che invece io davvero non veda al di la del muro (come dice Bruja), o che ciò che vedo al di la sia un film già visto, uno di quei film che hai riguardato decine di volte, ma in questo momento di sederti e riguardarlo l'ennesima volta, non ti va. Magari domani lo riguardo, ma oggi non ne ho voglia.

Oppure può essere che dovendo dividere la tua giornata in tanti piccoli pezzettini, alcuni dei quali indispensabili, non riesci a trovare lo spazio per tutto.


Per rispondere alla tua domanda riflessiva cara Lettrice posso aggiungere che nelle mie descrizioni, dato che non mi reputo buon giudice di me stesso, quando descrivo il mio rapporto con mia moglie, riporto le sue lamentele e su quelle do un senso al mio discorso. Chiaro però che non sento del tutto motivate le sue lamentele perchè se anche giuste da punto di vista oggettivo, non lo sono nel contesto di una situazione generale di ruoli (complicato?).

Sto cercando di dare un quadro imparziale e proprio da questo quadro io stesso tiro le conclusioni, ma ciò che percepisco dentro ha un peso completamente diverso ed è per questo che io non trovo la forza di fare quello sforzo che mi è richiesto. Il problema non sta nel rancore o nel "fare di più", ma solo nel fatto che troppe volte ho visto cadere nel vuoto le buone intenzioni di mia moglie, ecco cosa davvero mi fa paura.

Per fare un esempio materiale, è come sottoscrivere un accordo economico che ti richiede un certo investimento che ti renderà tanto e a dimostrazione del fatto, già nei primi due mesi ricevi quote di utili molto promettenti, ma già dal terzo mese ti rendi conto che se tenevi i tuoi soldi in tasca avresti guadagnato di più, tu però ti sei impegnato per il resto della vita............
 

Bruja

Utente di lunga data
Mah...

La risposta non mi compete quindi la mia è un'opinione assolutamente personale, ma se questi sono i presupposti, la vera domanda è come si fa a chiedere ad altri, lamentandosi poi del loro poco impegno, quello che in proprio non si è neppure certi di volere, anzi si è quasi del parere che non ci importi più di tanto della situazione, salvo ventilare una specie di spleen retroattivo di taglio malinconico-romantico!
Se è vero che quello che è accaduto a questa coppia doveva essere terapeutico, mi pare che la "terapia" abbia messo lui a confronto con sè stesso e lei di fronte a quello che si sta rivelando un errore primario in cui ha purtroppo creduto fino in fondo.
L'investimento sbagliato non mi pare l'abbia fatto solo lui.....
Bruja
 

Old lancillotto

Utente di lunga data
La risposta non mi compete quindi la mia è un'opinione assolutamente personale, ma se questi sono i presupposti, la vera domanda è come si fa a chiedere ad altri, lamentandosi poi del loro poco impegno, quello che in proprio non si è neppure certi di volere, anzi si è quasi del parere che non ci importi più di tanto della situazione, salvo ventilare una specie di spleen retroattivo di taglio malinconico-romantico!
Se è vero che quello che è accaduto a questa coppia doveva essere terapeutico, mi pare che la "terapia" abbia messo lui a confronto con sè stesso e lei di fronte a quello che si sta rivelando un errore primario in cui ha purtroppo creduto fino in fondo.
L'investimento sbagliato non mi pare l'abbia fatto solo lui.....
Bruja
Ancora una volta si travisa la mia storia con la teoria esposta precedentemente!!!!

Non ho mai detto che il mio tradimento è stato terapeutico!!!

Non so se dovrò ripeterlo ancora, francamente mi sembra di essere stato chiaro.

Sul fatto "dell'investimento sbagliato" scusami, ma mi sembra una cazzata!!!

1) La mia unione contrastata da tutti è iniziata valutando che poteva anche durare una stagione, ma in ogni caso si era detto "vale la pena viverla"
2) Se un unione si valuta in termini di INVESTIMENTO non è un unione (anche perchè per mia moglie esistevano INVESTIMENTI migliori
3) Se davvero una persona tiene ad ottenere un risultato, non rimane sempre in attesa che sia l'altro a fare il primo passo, quindi anche mia moglie potrebbe ad un certo punto scantarsi
4) Si arriva a non desiderare ciò che non hai o che pensi di aver perso definitivamente, e comunque oggi l'offerta non sembra davvero irresistibile visto che si chiedono sacrifici e rinunce, ma non si propone ne promette nulla

Io non voglio essere materiale, tutto sommato ho rinunciato a tutto ciò che è materiale arrivando anche a ipotecare il mio stesso futuro, mi aspettano anni durissimi che solo io sembra riesca a comprendere perchè mia moglie E' SORDA, però sempre a se si chiede il primo passo, sempre a me si chiede lo sforzo, sempre a me si chiede di guardare oltre il muro..........

Io alla fine ho sempre chiesto poco, solo sentirmi considerato e importante.........
 
Ultima modifica:

Persa/Ritrovata

Utente di lunga data
Scusa

Io alla fine ho sempre chiesto poco, solo sentirmi considerato e importante.........
Ho isolato un'unica frase perché solo a questa faccio riferimento.
Ma, secondo te, una donna si incaxx come una belva per un tradimento perché non considera e non ritiene importante il suo uomo?
 

Old lancillotto

Utente di lunga data
Ho isolato un'unica frase perché solo a questa faccio riferimento.
Ma, secondo te, una donna si incaxx come una belva per un tradimento perché non considera e non ritiene importante il suo uomo?
L'incazzatura può essere motivata da molte cose tra cui l'amor proprio ferito, soprattutto quando entra in gioco una donna più giovane o se ti accorgi che il tradimento non è solo fisico, ma anche intellettuale.

L'importanza di una persona però non la dimostri soltanto incazzandoti per il tradimento, sono molte altre piccole cose.

Forse a mia moglie manca proprio la "furbizia", mi ha tenuto nelle sue mani per molti anni senza sforzo, senza fatica, le bastavano delle piccole attenzioni nei miei riguardi che io ero l'uomo più felice del mondo, desideroso di tornare a casa a condividere il mio tempo con lei. Oggi raramente colgo delle attenzioni rivolte a me, mentre invece le vedo destinate a tutti gli animali randagi del circondario.......... Gli animali è vero, non tradiscono mai, ma la sua totale dedizione agli animali è iniziata molto prima che io tradissi!!!
 

Bruja

Utente di lunga data
Lancy

Non ho parlato di investimenti per prima..........ne hai accennato tu:

"Per fare un esempio materiale, è come sottoscrivere un accordo economico che ti richiede un certo investimento che ti renderà tanto e a dimostrazione del fatto, già nei primi due mesi ricevi quote di utili molto promettenti, ma già dal terzo mese ti rendi conto che se tenevi i tuoi soldi in tasca avresti guadagnato di più, tu però ti sei impegnato per il resto della vita....."

Comunque mi pare pretestuoso il parlare di amor proprio ferito perchè l'amante era più giovane, quando tu stesso hai detto che quello che ha offeso tua moglie è il come hai gestito la faccenda.
Tu dici che è ancora arrabbiata, tu non hai certo superato il rancore per quello di cui la incolpi ........ e forse questo ti impedisce di darle le motivazioni per tornare ad essere quella che desideri, tutti abbiamo difetti e mancanze ma quelle degli altri le vediamo subito, sono le nostre che, portandole sul groppone, non ne vediamo l'entità, e vale sia per te che per lei.
Bruja
 

Persa/Ritrovata

Utente di lunga data
Rafforzo

Non ho parlato di investimenti per prima..........ne hai accennato tu:

"Per fare un esempio materiale, è come sottoscrivere un accordo economico che ti richiede un certo investimento che ti renderà tanto e a dimostrazione del fatto, già nei primi due mesi ricevi quote di utili molto promettenti, ma già dal terzo mese ti rendi conto che se tenevi i tuoi soldi in tasca avresti guadagnato di più, tu però ti sei impegnato per il resto della vita....."

Comunque mi pare pretestuoso il parlare di amor proprio ferito perchè l'amante era più giovane, quando tu stesso hai detto che quello che ha offeso tua moglie è il come hai gestito la faccenda.
Tu dici che è ancora arrabbiata, tu non hai certo superato il rancore per quello di cui la incolpi ........ e forse questo ti impedisce di darle le motivazioni per tornare ad essere quella che desideri, tutti abbiamo difetti e mancanze ma quelle degli altri le vediamo subito, sono le nostre che, portandole sul groppone, non ne vediamo l'entità, e vale sia per te che per lei.
Bruja
Aggiungo, non riferito a te Lanci, ma in linea generale un appunto.
Le reciproche richieste, rivendicazioni non troveranno o troveranno difficilmente soddisfazione perché (come ho già espresso con la metafora della casa bisognosa di riparazioni) spesso sono su piani diversi. Se uno richiede attenzione per il lavoro, ma con l'amante evadeva questi problemi e ci andava a letto sembra curioso che richiede attenzioni per quell'aspetto, quando magari carenza sentite dalla partner erano sul piano affettivo ed era a queste carenze che aveva risposto con disinteresse per le questioni pratiche.
Ripeto che non mi riferisco al tuo caso, ma credo che spesso si tratta di richieste di baratto di cose non scambiabili in tempi e modi diversi...
come se uno andasse in piazza con le verdure per scambiarle con il formaggio e si arrabbiasse che non ha trovato nessuno, mentre l'altro è altrettanto arrabbiato di essere andato in un'altra piazza portando una bicicletta che voleva scambiare con un pc ...anche una volta che riuscissero ad accordarsi sullo scambio non lo sarebbero sull'ora o sul posto ...anche perché sempre distratti dalla rabbia di non essere stati capiti...
 

Fedifrago

Utente di lunga data
Strano...

La metafora della casa bisognosa di riparazioni usata da P/R è la stessa che usai io quando decisi di andarmene!!


Solo che allora la soluzione che vidi era per l'impossibilità di "risanare" quella casa... standoci dentro!!
Come puoi, per stare alla metafora, continuare a cucinare in una cucina piena di polvere per i lavori di ristrutturazione senza pensare che alla fine sotto i denti sentirai il gusto sgradevole della polvere stessa?


Allora, forse è meglio passare da un progetto di ristrutturazione a quello della demolizione ed eventuale ricostruzione... sempre che vi siano ancora le risorse disponibili e la voglia di ricominciare dalle fondamenta!

Quanto alla frase di Lancy, sul controllo delle emozioni, sinceramente credo che una delle maggiori forzature che vedo in questo lavoro a quattro mani di ricostruzione del rapporto sia proprio quella!
Non basta dire che adesso che so che le provo quelle emozioni/pulsioni posso controllarle..occorre forse non negarsele e viverle o per lo meno renderle palpabili, a noi stessi per lo meno e forse anche all'altro/a.
Se restano sullo sfondo, se restano un desiderio represso, un qualcosa che razionalmente ci si nega, si continuerà a viverlo come conflitto fra un'immagine di noi e il nostro essere più profondo, ma proprio perchè forza irrazionale, torneranno prepotentemente a galla.

Ultima cosa che mi resta indecifrabile, perchè dovrei essere dentro a quel rapporto, è come si possa dire: Io resto se lei decide che si possa andare avanti!
 
O

Old amoreepsiche

Guest
Dato che sono per l'ennesima volta citato ad esempio (non è un appunto cara Bruja), voglio intervenire per dare il mio personale contributo.

Intelligenza, furbizia, astuzia......... In fondo, tutti e tre sono caratteristiche di un grande condottiero. Bruja tu citi Ulisse, ma sappiamo che Ulisse oltre che astuto era anche furbo, se non vado errato persino Giulo Cesare era noto per essere intelligente, astuto e furbo!

Trovo che la furbizia senza intelligenza sia effettivamente un "arte povera", ma se abbini intelligenza e/o astuzia, il mix diventi esplosivo.

Mia moglie è una persona molto intelligente, nella vita ha più volte dato dimostrazione di esserlo. L'intelligenza però è una cosa strana, si manifesta in molti modi, puoi essere un grandissimo fisico come Einstain, ma essere un inetto nel rapporti umani, puoi essere un grande politico come Hitler, ma dimostrarsi paranoico e incapace nel scegliere le strategie di guerra. Nella storia è stato dimostrato che i geni non lo sono stati in senso assoluto, ma sempre e solo in uno specifico settore, l'unico che ha strabilato tutti è stato Leonardo Da Vinci.

Questa premessa è servita solo per affermare che noi riconosciamo l'intelligenza delle persone soprattutto se è affine a noi, mentre tendiamo ad ignorarla quando si manifesta in campi a noi ostici. Con mia moglie ci siamo trovati in disaccordo sulla valutazione di alcune persone perchè non avevamo lo stesso metro di giudizio.

Reputo mia moglie astuta, ma poco furba perchè l'astuzia ti permette di pianificare un progetto e di attuarlo seguendo le tue linee di condotta, mentre la furbizia serve a raggiungere lo scopo anche con compromessi e metodi scorretti. Si usa dire "quello è furbo" quando sai che sta facendo qualcosa di sbagliato per raggiungere il suo scopo, mentre affermi "quello è astuto" se ti rendi conto che sta attuando una strategia.

Ma torniamo ad oggi, al perchè probabilmente non ci troviamo più.

Da sempre io e lei abbiamo creduto nell'individualità e nel rispetto della nostra stessa libertà. In tutti questi anni nessuno dei due ha cercato di prevaricare l'altro e nessuno ha cercato di tarpare le iniziative, enbrambi però abbiamo sempre vissuto con il desiderio di stare vicini SEMPRE. Ricordo che quando mi capitava di essere fuori a casa e sentirmi male, l'unico desiderio era tornare a casa per stare tra le sue braccia, per me quello era il mio porto, il mio attracco, l'unico posto dove potevo abbandonarmi. La nostra condizione mai scritta o detta, ma sempre applicata, era che potevamo sempre fare tutto ciò che era nostro desiderio fare!

Ancora oggi questa cose sono vere però ciò che è venuto a mancare è la tolleranza e la sopportazione a quelli che sono i nostri difetti di fondo.

Per fare un esempio lei spesso mi confida l'intenzione a fare determinate attività per la famiglia, ma dopo aver fatto un piano anche ben congeniato, passa il tempo senza che si muova nulla e quando io chiedo chiarimenti, mi sento sempre rispondere con delle giusticazioni che dopo altre vent'anni, so quanto siano improbabili. Io invece mi ritrovo spesso a iniziare troppi lavori che poi non riesco a portare a termine e mi ritrovo molte volte con 10 lavori lasciati a metà e relativi disagi da risolvere. Il problema fondamentalmente risiede nel fatto di ipotizzare di avere il tempo per terminarli tutti, ma poi le distrazioni, le pause, gli imprevisti, portano a non terminare nulla.

Questi che sono difetti caratteriali, come ho cercato di correggerli io, presumo lei abbia fatto il medesimo sforzo, sono diventati insopportabili. Una volta per noi bastava accetta la buona fede e la buona intenzione, oggi invece non accettiamo di non aver raggiunto l'obiettivo. Credo addirittura che il fatto di non essere riusciti nel raggiungere il proprio obiettivo, ci renda ancor più nervosi nel vedere che nemmeno l'altro lo ha fatto, e più gli obiettivi mancati aumentano, meno si trovano gli stimoli per realizzarne altri.

Per sintetizzare potremmo dire che abbiamo una competizione alla rovescia, si corre per realizzare meno dell'altro.

Ovvio che ci sono altre cose che incidono su tutto questo, ma fondamentalmente la mancanza di tolleranza credo sia il vero muro che ci separa.

Non so più dire se noi due ci amiamo, se proviamo affetto o solo abitudine, di sicuro so che nessuno dei due ha voglia di aprire una breccia in quel muro ed entrambi ci lamentiamo perchè quel muro non sia stato costruito con una porta!!!!
.........triste.......
 

Bruja

Utente di lunga data


.........triste.......
Triste ma sincero................ quanti non vedono neppure la parvenza di una introspezione così e mascherano il tutto con interessi esterni alla coppia credendo di compensarla.
A volte non si vogliono vedere i limiti propri ed altrui e quello è il vero zoccolo duro da superare se si hanno intenzioni di riavvicinamento.
Quello che conta non sono le risposte che possono essere date a caso ma la formulazione di domande giuste..... un sacco di coppie stanno insieme perchè si nono fatte le domande che "era conveniente farsi" ed hanno avuto le risposte conseguenti, e naturalmente si trascinano nella più perfetta asetticità emozionale ed esistenziale.
Quando si scava a fondo e sorgono alla superficie i veri grandi blocchi.... allora forse c'è la possibilità di poter gettare delle fondamenta veramente nuove. Ma quanti blocchi vengono lasciati dove sono sperando che facciano da base "silenziosa" alle ricostruzioni collage dove bisogna sperare che i pezzi incollati restino sempre dove sono, perchè non sono parte integrante di un disegno esistenziale ma un mosaico di tasselli in cui uno fa da supporto all'altro.
Bruja
 
O

Old trudi

Guest
L'incazzatura può essere motivata da molte cose tra cui l'amor proprio ferito, soprattutto quando entra in gioco una donna più giovane o se ti accorgi che il tradimento non è solo fisico, ma anche intellettuale.

L'importanza di una persona però non la dimostri soltanto incazzandoti per il tradimento, sono molte altre piccole cose.

Forse a mia moglie manca proprio la "furbizia", mi ha tenuto nelle sue mani per molti anni senza sforzo, senza fatica, le bastavano delle piccole attenzioni nei miei riguardi che io ero l'uomo più felice del mondo, desideroso di tornare a casa a condividere il mio tempo con lei. Oggi raramente colgo delle attenzioni rivolte a me, mentre invece le vedo destinate a tutti gli animali randagi del circondario.......... Gli animali è vero, non tradiscono mai, ma la sua totale dedizione agli animali è iniziata molto prima che io tradissi!!!
mah anche gli animali se ne vanno per poi tornare ..capita
e si è felici quando tornano
 

Old lancillotto

Utente di lunga data
La metafora della casa bisognosa di riparazioni usata da P/R è la stessa che usai io quando decisi di andarmene!!


Solo che allora la soluzione che vidi era per l'impossibilità di "risanare" quella casa... standoci dentro!!
Come puoi, per stare alla metafora, continuare a cucinare in una cucina piena di polvere per i lavori di ristrutturazione senza pensare che alla fine sotto i denti sentirai il gusto sgradevole della polvere stessa?


Allora, forse è meglio passare da un progetto di ristrutturazione a quello della demolizione ed eventuale ricostruzione... sempre che vi siano ancora le risorse disponibili e la voglia di ricominciare dalle fondamenta!

Quanto alla frase di Lancy, sul controllo delle emozioni, sinceramente credo che una delle maggiori forzature che vedo in questo lavoro a quattro mani di ricostruzione del rapporto sia proprio quella!
Non basta dire che adesso che so che le provo quelle emozioni/pulsioni posso controllarle..occorre forse non negarsele e viverle o per lo meno renderle palpabili, a noi stessi per lo meno e forse anche all'altro/a.
Se restano sullo sfondo, se restano un desiderio represso, un qualcosa che razionalmente ci si nega, si continuerà a viverlo come conflitto fra un'immagine di noi e il nostro essere più profondo, ma proprio perchè forza irrazionale, torneranno prepotentemente a galla.

Ultima cosa che mi resta indecifrabile, perchè dovrei essere dentro a quel rapporto, è come si possa dire: Io resto se lei decide che si possa andare avanti!
Scusa se ho tardato molto a rispondere, ma i mille impegni mi hanno impedito di trovare il tempo per tornare su questo argomento.

La differenza tra "ricostruzione" e "ristrutturazione", pur con termini diversi, l'ho adottato anch'io con mia moglie, infatti le ho detto che non si può pensare di vivere oggi un nuovo rapporto pensando a come eravamo 20 anni fa. Oggi siamo diversi, non migliori o peggiori, ma diversi. Questa diversità di rapporta alla casa in costruzione come "nuovi materiali di costruzione, e nuovi leggi che vietano l'uso di vecchi sistemi". Non puoi dunque pensare di avere un nuovo rapporto pensando a quello che avevi precedentemente.

Il controllare invece è esattamente una forzatura, ma nella vita siamo sempre di fronte ad una forzatura: si pagano le tasse, si va a scuola, si timbra il cartellino (per fortuna non l'ho mai fatto), ecc. Siamo da sempre abituati a rimanere nelle forzatura della vita CIVILE, quindi dov'è lo scandalo nell'accetarle nei rapporti sociali??? Il problema è sempre e solo uno: accettiamo il compromesso se abbiamo il nostro tornaconto che può essere economico, morale, materiale, fisico, sentimentale, ........ In fondo perchè si è fedeli??? Perchè abbiamo la moglie più bella e brava del mondo???? Non credo proprio, altrimenti non saremmo a meravigliarci di vedere come certe persone tradiscono con dei mostri (vedi Camilla) avendo al fianco delle mogli stupende.

L'ultimo dubbio invece è molto più semplice di quanto tu possa pensare: un rapporto si costruisce in due!! Io posso avere tutte le buone intenzione, ma se sono solo io a remare contro corrente, che senso ha????

Come ho appena affermato, non è possibile pensare di creare il nuovo rapporto pensando a come eravamo venti anni fa, ma si può fare un ottimo lavoro pensando a cosa siamo OGGI. Io sono pronto, ma lei????
 
O

Old trudi

Guest
a proposito di ristrutturazioni

riflessioni interessanti,quindi in due si può ripartire ,soli assolutamente no ..forse si è diventati davvero troppo diversi,non ci si piace più ,al di là della banal convivenza,gestione della vita ,condivisione dei doveri ..manca l'amore quello vero che forse ti permette di fare un salto di qualità.Non si può restare insieme solo per invecchiare insieme ,o sbaglio?Neppure per paura o per interesse solo perchè ci si ama e si DESIDERA vivere fianco a fianco..Poi meno male che hai sfatato il mito dell'amante strafiga e della moglie brutta ,trascurata ecc..più spesso un'amante dipendente emotivamente ,succube ,disponibile e facile ,una moglie esigente ,un pò rompi magari,impegnata , polemica ..dalle esperienze che vedo intorno a me è più frequente questo copione chissà perchè ?Forse i maschietti si sentono castrati da mogli migliori di loro e ripiegano su amanti più bruttine ,facili e adoranti..vedi cosa capita da sempre negli uffici ,negli ospedali..loro ,i maschietti si sentono ammirati e vai cedono,poi forse si innamorano ...e via segretarie ,stagiste,infermiere ,financo badanti extracomunitarie dei genitori ..giovani però ,ma non sempre
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
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