Lego ergo sum.

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Konrad

Utente di lunga data
Come promesso ecco un bel thread dedicato alla prosa. Sia come "consigli di lettura" per chi ama leggere che magari come idee/spunti per un regalo o, perchè no, per chi cerchi un punto di partenza per una conversazione con la propria metà dopo che i silenzi si sono fatti troppo frequenti.
Premetto che potrei non leggere i consigli di tutti perchè quando si tratta di libri ho le mani bucate e la casa talmente piena di volumi da dover a breve vagliare l'ipotesi di riporli nelle credenze in cucina buttando piatti e cibarie.

John Ajvide Lindqvist - "Lasciami entrare" e "L'estate dei morti viventi"
Perchè: Sotto la patina di libri horror Lindqvist affronta temi ben diversi. Amicizia, amore, perdita, le meccaniche dei sentimenti umani vengono messe a nudo tramite l'introduzione di un elemento fantastico che al contempo si dissocia dagli stereotipi, cinematografici e non. So che è stato definito "lo Stephen King svedese" ma in realtà con Stephen King (e parliamo del King "maturo", non dello scrittore che era agli inizi) ha in comune solo la capacità, sebbene per stile e metodo ben differente nella sua applicazione, di introdurci nelle vite dei protagonisti che a loro volta vengono posti di fronte a situazioni fuori dal comune.
 

Simy

WWF
avevo aperto un 3D simile un po di tempo fa....non so se è ancora aperto!
........io pure ho le mani bucate per i libri....fortuna che ho una casa grande! :D
 

Konrad

Utente di lunga data
avevo aperto un 3D simile un po di tempo fa....non so se è ancora aperto!
........io pure ho le mani bucate per i libri....fortuna che ho una casa grande! :D
Per come sono temo finirei stretto anche in una casa grande, potrebbe giusto fermarmi il conto in banca.
 

Simy

WWF
Per come sono temo finirei stretto anche in una casa grande, potrebbe giusto fermarmi il conto in banca.
a chi lo dici!
mia mamma mi dice sempre che invece di prendermi il mutuo per la casa dovevo prenderlo con le librerie :)

comunque l'ultimo libro che ho letto è "il quinto giorno" di Schätzing Frank (un po prilisso ma bellissimo)

ora sto leggendo "l'uomo di paglia" di michael connelly (il mio scrittore preferito...li ho letti tutti)
 

Konrad

Utente di lunga data
a chi lo dici!
mia mamma mi dice sempre che invece di prendermi il mutuo per la casa dovevo prenderlo con le librerie :)
comunque l'ultimo libro che ho letto è "il quinto giorno" di Schätzing Frank (un po prilisso ma bellissimo)
ora sto leggendo "l'uomo di paglia" di michael connelly (il mio scrittore preferito...li ho letti tutti)
Adoro Schatzing e "Il quinto giorno" mi è piaciuto tanto (anche se non quanto "Limit"). Sto cercando di trattenermi dal comprare nuovi libri perchè ne ho un bel po' in attesa di lettura (per non parlare di quelli che ogni tanto prendo e rileggo per quanto sono belli).
 

Simy

WWF
Adoro Schatzing e "Il quinto giorno" mi è piaciuto tanto (anche se non quanto "Limit"). Sto cercando di trattenermi dal comprare nuovi libri perchè ne ho un bel po' in attesa di lettura (per non parlare di quelli che ogni tanto prendo e rileggo per quanto sono belli).
Limit me lo hanno sconsigliato.......ero tentata di prenderlo ma mi hanno detto che non è bello come "il quinto giorno"
 

Konrad

Utente di lunga data
Limit me lo hanno sconsigliato.......ero tentata di prenderlo ma mi hanno detto che non è bello come "il quinto giorno"
No, è bellissimo invece. O meglio... io l'ho trovato bellissimo, ovviamente è una valutazione personale.
 

Simy

WWF
No, è bellissimo invece. O meglio... io l'ho trovato bellissimo, ovviamente è una valutazione personale.
bè la lettura è una cosa molto personale! io per esempio adoro connelly...e non amo particolarmente follet.....

per limit ci penserò su..... ;)
 

Konrad

Utente di lunga data
bè la lettura è una cosa molto personale! io per esempio adoro connelly...e non amo particolarmente follet..... per limit ci penserò su..... ;)
Ed io farò del mio meglio per non postare un consiglio di lettura al giorno in modo da non farti ricevere brutte telefonate dalla tua banca.
 

Simy

WWF
Ed io farò del mio meglio per non postare un consiglio di lettura al giorno in modo da non farti ricevere brutte telefonate dalla tua banca.
:rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl:

tranquillo fai pure! ho una lista di libri che vorrei leggere che si allunga ogni giorno di più! al massimo aggiungo alla lista! :mrgreen:
 

Konrad

Utente di lunga data
:rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl:
tranquillo fai pure! ho una lista di libri che vorrei leggere che si allunga ogni giorno di più! al massimo aggiungo alla lista! :mrgreen:
Sempre detto io: per controllare se sono vivo lasciate perdere il polso e le pupille, controllate la mia lista dei libri. Se non si allunga allora è tempo di seppellirmi.
 

Simy

WWF
Sempre detto io: per controllare se sono vivo lasciate perdere il polso e le pupille, controllate la mia lista dei libri. Se non si allunga allora è tempo di seppellirmi.
mi trovi perfettamente d'accordo!
 

Sbriciolata

Escluso
Ti prego...

Correggi il titolo del 3d... tutt'oggi che pensavo fossi un fanatico dei mattoncini...
 
Konrad che ne pensi di Henry Miller?
 

geko

Utente di lunga data
Konrad che ne pensi di Henry Miller?

Sai Conte che giusto qualche giorno fa ho ripensato ad Henry Miller e ad un pezzo che non ricordavo nemmeno di aver letto? A causa di una cosa che mi è capitata, l'indomani, ripensandoci, mi è venuta in mente questa lettera di Henry indirizzata ad Anais Nin.


Anais,

tutto quello che posso dire è che sono pazzo di te. Ho cercato di scrivere una lettera ma non ce l’ho fatta. Ti scrivo in continuazione - nella mia testa- e i giorni passano e mi chiedo che cosa penserai tu. Aspetto con impazienza di vederti. Martedì è troppo lontano. E non solo martedì - mi chiedo quando verrai e se passerai la notte con me. quando potrò averti per un bel po’? E’ un tormento per me vederti solo poche ore, e poi dover rinunciare a te. Quando ti vedo, tutto quello che avrei voluto dirti se ne va in fumo - il tempo è così prezioso e le parole sono estranee. Ma tu mi rendi così felice perché posso finalmente parlarti. Amo la tua vivacità, i tuoi preparativi di fuga, le tue gambe come una morsa, il calore fra le tue cosce. Sì, Anais, voglio smascherarti. Sono troppo galante con te. Voglio guardarti a lungo e con ardore, toglierti gli indumenti, coccolarti, esaminarti. Lo sai che ti ho guardata appena? Sei rivestita ancora di una sacralità eccessiva.

La tua lettera, ah quegli svarioni! Mi fanno sorridere. E mi inducono anche ad adorarti. E’ vero, non ti apprezzo abbastanza. Verissimo. Ma non ho mai detto che tu non apprezzi me. Devi esserci un errore, nel tuo inglese. Affermarlo sarebbe troppo egoistico da parte mia.
Anais, non so come dirti ciò che provo. Vivo in un perenne stato di attesa. Arrivi, e il tempo vola come in un sogno E’ solo quando te ne vai, che mi rendo davvero conto della tua presenza. E allora è troppo tardi. Tu mi instupidisci.
Cerco di immaginarmi la tua vita a Louveciennes, ma non ci riesco. Walter Pach? Un ebbro sogno- e a parte questo non mi piace, non so dire perché. Il tuo libro? Anche questo sembra irreale. Soltanto quando tu arrivi e ti guardo, l’immagine si fa più chiara. Ma tu te ne vai così presto - non so che pensare. Sì, vedo con chiarezza la leggenda puskinniana. ti vedo con gli occhi della mente seduta su quel trono, gioielli attorno al collo, sandali, grandi anelli, unghie dipinte, strana voce spagnola intenta a vivere una sorta di menzogna che non è proprio una menzogna, piuttosto una fiaba.


Questa sera ha indossato i miei calzoni di velluto e mi sono accorto che sono macchiati. Ma in nessun modo riesco ad associare la macchia alla principessa di Louveciennes che tien corte con chitarristi, poeti, tenori e critici. Non ho fatto molti sforzi per togliere la macchia. Ti ho rivista entrare in bagno e appoggiare la testa sulla mia spalla. Non riesco a vederti intenta a scrivere An Unprofessional Study.
Tutto questo è un po’ ebbro, Anais. Mi sto dicendo: “Ecco qui la prima donna con la quale posso essere assolutamente sincero.” Ricordo che tu mi hai detto: “Potresti ingannarmi. E io non me ne renderei conto.” Quando vado per i boulevard e ci penso - potrei ingannarti, sì, e mi piacerebbe farlo. Voglio dire che non posso mai essere completamente fedele - non è da me. Amo troppo le donne, o la vita - se le une o l’altra, non so. Ma tu ridi Anais, amo sentirti ridere. Tu sei l’unica donna che abbia il senso dell’allegria, una saggia tolleranza - semplicemente, dai l’impressione di spronarmi a tradirti. Ti amo per questo. E che cosa te lo fa fare - amore? Oh, è bello amare ed essere liberi allo stesso tempo.


Non so che aspettarmi da te, ma è qualcosa che ha del miracoloso. Intendo chiederti tutto, anche l’impossibile, perché tu mi incoraggi a farlo. Sei davvero forte. Mi piace persino il tuo inganno, il tuo tradimento. Mi sembra aristocratico. ( La parola “aristocratico” suona così male in bocca a me?)
Sì, Anais, pensavo come fare a tradirti, ma non ci riesco. Voglio te. Voglio spogliarti, involgarirti un tantino, ah non so quel che dico. Sono ubriaco perché tu non sei qui. Vorrei battere le mani e, voilà, ecco Anais. Voglio possederti, usarti. Voglio chiavarti, voglio insegnarti cose. No, non ti apprezzo, Dio me ne guardi! Forse voglio addirittura umiliarti un tantino - ma perché? perché? Perché non mi getto in ginocchio e mi limito ad adorarti? Non posso. Ti amo in allegria.
Questo ti va?


E, cara Anais, io sono tante cose. Tu ora vedi solo quelle buone - o, perlomeno, tu mi persuadi a crederlo. Ti voglio per un’intera giornata almeno. Voglio andare in giro con te, voglio possederti. Non sai quanto insaziabile io sia. O quanto vile. E quanto egoista!
Con te mi sono comportato sempre tutto ammodino. Ma ti avverto, non sono un angelo. Penso soprattutto di essere un po’ sbronzo. Ti amo. Adesso vado a letto - mi costa troppa fatica restare sveglio. Ti amo. Sono insaziabile. Ti chiederò di fare l’impossibile. Che cosa sia, non lo so. Probabilmente tu me lo dirai. Sei più svelta di me. Amo la tua fica, Anais - mi fa impazzire. E il modo con cui pronunci il mio nome! Buon Dio, è irreale. Senti, sono proprio sbronzo. Mi fa male essere qui solo. Ho bisogno di te. Posso dirti qualsiasi cosa? Posso, sì? Vieni al più presto e chiavami. Godi con me. Avvolgi le tue gambe intorno a me. Scaldami.


Henry

Louveciennes, 11 giugno 1932
 
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Simy

WWF

Konrad

Utente di lunga data
Konrad che ne pensi di Henry Miller?
Come Bukowski, una scrittura viscerale e graffiante senza falsi buonismi. Leggerlo ti fa sentire la verità delle sue parole e della sua vita. Puoi condividere il suo modo d'essere o meno ma non puoi pensare, neanche per un attimo, che non sia sincero.
E poi... credo che ogni vita in realtà sia un romanzo ma pochi sono capaci di trasporla a tal punto.
 
Sai Conte che giusto qualche giorno fa ho ripensato ad Henry Miller e ad un pezzo che non ricordavo nemmeno di aver letto? A causa di una cosa che mi è capitata, l'indomani, ripensandoci, mi è venuta in mente questa lettera di Henry indirizzata ad Anais Nin.


Anais,

tutto quello che posso dire è che sono pazzo di te. Ho cercato di scrivere una lettera ma non ce l’ho fatta. Ti scrivo in continuazione - nella mia testa- e i giorni passano e mi chiedo che cosa penserai tu. Aspetto con impazienza di vederti. Martedì è troppo lontano. E non solo martedì - mi chiedo quando verrai e se passerai la notte con me. quando potrò averti per un bel po’? E’ un tormento per me vederti solo poche ore, e poi dover rinunciare a te. Quando ti vedo, tutto quello che avrei voluto dirti se ne va in fumo - il tempo è così prezioso e le parole sono estranee. Ma tu mi rendi così felice perché posso finalmente parlarti. Amo la tua vivacità, i tuoi preparativi di fuga, le tue gambe come una morsa, il calore fra le tue cosce. Sì, Anais, voglio smascherarti. Sono troppo galante con te. Voglio guardarti a lungo e con ardore, toglierti gli indumenti, coccolarti, esaminarti. Lo sai che ti ho guardata appena? Sei rivestita ancora di una sacralità eccessiva.

La tua lettera, ah quegli svarioni! Mi fanno sorridere. E mi inducono anche ad adorarti. E’ vero, non ti apprezzo abbastanza. Verissimo. Ma non ho mai detto che tu non apprezzi me. Devi esserci un errore, nel tuo inglese. Affermarlo sarebbe troppo egoistico da parte mia.
Anais, non so come dirti ciò che provo. Vivo in un perenne stato di attesa. Arrivi, e il tempo vola come in un sogno E’ solo quando te ne vai, che mi rendo davvero conto della tua presenza. E allora è troppo tardi. Tu mi instupidisci.
Cerco di immaginarmi la tua vita a Louveciennes, ma non ci riesco. Walter Pach? Un ebbro sogno- e a parte questo non mi piace, non so dire perché. Il tuo libro? Anche questo sembra irreale. Soltanto quando tu arrivi e ti guardo, l’immagine si fa più chiara. Ma tu te ne vai così presto - non so che pensare. Sì, vedo con chiarezza la leggenda puskinniana. ti vedo con gli occhi della mente seduta su quel trono, gioielli attorno al collo, sandali, grandi anelli, unghie dipinte, strana voce spagnola intenta a vivere una sorta di menzogna che non è proprio una menzogna, piuttosto una fiaba.


Questa sera ha indossato i miei calzoni di velluto e mi sono accorto che sono macchiati. Ma in nessun modo riesco ad associare la macchia alla principessa di Louveciennes che tien corte con chitarristi, poeti, tenori e critici. Non ho fatto molti sforzi per togliere la macchia. Ti ho rivista entrare in bagno e appoggiare la testa sulla mia spalla. Non riesco a vederti intenta a scrivere An Unprofessional Study.
Tutto questo è un po’ ebbro, Anais. Mi sto dicendo: “Ecco qui la prima donna con la quale posso essere assolutamente sincero.” Ricordo che tu mi hai detto: “Potresti ingannarmi. E io non me ne renderei conto.” Quando vado per i boulevard e ci penso - potrei ingannarti, sì, e mi piacerebbe farlo. Voglio dire che non posso mai essere completamente fedele - non è da me. Amo troppo le donne, o la vita - se le une o l’altra, non so. Ma tu ridi Anais, amo sentirti ridere. Tu sei l’unica donna che abbia il senso dell’allegria, una saggia tolleranza - semplicemente, dai l’impressione di spronarmi a tradirti. Ti amo per questo. E che cosa te lo fa fare - amore? Oh, è bello amare ed essere liberi allo stesso tempo.


Non so che aspettarmi da te, ma è qualcosa che ha del miracoloso. Intendo chiederti tutto, anche l’impossibile, perché tu mi incoraggi a farlo. Sei davvero forte. Mi piace persino il tuo inganno, il tuo tradimento. Mi sembra aristocratico. ( La parola “aristocratico” suona così male in bocca a me?)
Sì, Anais, pensavo come fare a tradirti, ma non ci riesco. Voglio te. Voglio spogliarti, involgarirti un tantino, ah non so quel che dico. Sono ubriaco perché tu non sei qui. Vorrei battere le mani e, voilà, ecco Anais. Voglio possederti, usarti. Voglio chiavarti, voglio insegnarti cose. No, non ti apprezzo, Dio me ne guardi! Forse voglio addirittura umiliarti un tantino - ma perché? perché? Perché non mi getto in ginocchio e mi limito ad adorarti? Non posso. Ti amo in allegria.
Questo ti va?


E, cara Anais, io sono tante cose. Tu ora vedi solo quelle buone - o, perlomeno, tu mi persuadi a crederlo. Ti voglio per un’intera giornata almeno. Voglio andare in giro con te, voglio possederti. Non sai quanto insaziabile io sia. O quanto vile. E quanto egoista!
Con te mi sono comportato sempre tutto ammodino. Ma ti avverto, non sono un angelo. Penso soprattutto di essere un po’ sbronzo. Ti amo. Adesso vado a letto - mi costa troppa fatica restare sveglio. Ti amo. Sono insaziabile. Ti chiederò di fare l’impossibile. Che cosa sia, non lo so. Probabilmente tu me lo dirai. Sei più svelta di me. Amo la tua fica, Anais - mi fa impazzire. E il modo con cui pronunci il mio nome! Buon Dio, è irreale. Senti, sono proprio sbronzo. Mi fa male essere qui solo. Ho bisogno di te. Posso dirti qualsiasi cosa? Posso, sì? Vieni al più presto e chiavami. Godi con me. Avvolgi le tue gambe intorno a me. Scaldami.


Henry

Louveciennes, 11 giugno 1932
Grande grande...
E per fortuna che a sto mondo non tutti agognano l'amore con la A maiuscola...ma si godono bellamente anche quello..con la lettere in minuscolo e per giunta scritte male...l'amore tutto sgrammaticato...imperfetto...deludente e caduco...
Io adoro Anais!

Il delta di venere mi è piaciuto un casino!
 
Come Bukowski, una scrittura viscerale e graffiante senza falsi buonismi. Leggerlo ti fa sentire la verità delle sue parole e della sua vita. Puoi condividere il suo modo d'essere o meno ma non puoi pensare, neanche per un attimo, che non sia sincero.
E poi... credo che ogni vita in realtà sia un romanzo ma pochi sono capaci di trasporla a tal punto.
Ora sto leggendo Sexus...
Ma sai una cosa della lettura...
Mi fa rogna non conoscere le lingue...

Per esempio io ho studiato anche all'estero...sentendo parlare i russi...mi sono persuaso che leggere che so Cechov in russo dev'essere come una musica che suona tutta diversa...

Così penso che nell'inglese ci sia una scrittura diversa e tutto un sound diverso un registro insomma...a seconda se lo scrittore è inglese o americano!
 
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