1 GRAN MAL DI TESTA!

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Fedifrago

Utente di lunga data
confusa e otella..

sto mettendo in discussione tutto,il rapporto,lui,ME!
gli sto stando lontana e sto andando avanti con la mia vita...relazionandomi anche a tutto quello che c'è al di fuori del rapporto di coppia(che cmq non è mai stato esclusivo...c piace stare con gli amici e divertirci) e vorrei che lui facesse lo stesso...così che se dovessimo rincontrarci sarebbe per scelta di entrambi!

Ma tu caro Fedifrago,che 6 uomo e penso visto il nick,fai parte dell'altra schiera,pensi che possa esistere una vera redensione da parte sua, o è solo l'effetto momentaneo di non avere più il giocattolo che ti è stato tolto?

Non credo si debba parlare di "redenzione" ma di consapevolezza. Di capire la conseguenza che i propri atti hanno verso l'altro/a (per questo parlavo di esperienze, anche negative, attraverso le quali si può crescere, per questo, otella, mi riferivo alla giovane età, non per "snobbare"!) e verso noi stessi.
Non sto dicendo "ma cosa vuoi che sia, riprenditelo e amen", è giusto che tu guardi dentro di te e che osservi il ravvedimento di lui nel tempo, ma già il fatto che da una fonte "terza", l'altra (che non ha certo interesse ad abbellirti la cosa), ti vien detto che lui, fatta la cazzata, se così la vogliam chiamare, di te parlava come di quella che considerava la donna giusta per lui, almeno un dubbio sulla possibilità che sia sincero non dovrebbe farlo venire?
Se no davvero siamo per i traditori al rogo sempre e comunque!

Otella, io non ho MAI parlato del perdono come di atto dovuto da parte del tradito, ok abbiamo un cervello, ma questo non ci impedisce, quasi quotidianamente, di sbagliare! Se sempre e comunque potessimo mettere in conto a cosa portano i nostri comportamenti prima di compierli, saremmo perfetti o quasi....e non puoi negare che in questo l'esperienza, cicatrici comprese, aiuta non poco.

Ripeto, io non invito a passare sopra alla cosa come se fosse acqua fresca, invito a portarne le conseguenze su un piano di riflessione, anche con l'altro.

Specie se confusa continua a provare sentimenti forti per lui.

Se lei riesce, dopo questa caduta, a passare all'indifferenza o ad allontanarlo da sè perchè troppo ferita dall'atteggiamento di lui, è sacrosanto che di ciò che lui ora sta provando a dimostrare se ne possa infischiare!
 

Old Otella82

Utente di lunga data
Non credo si debba parlare di "redenzione" ma di consapevolezza. Di capire la conseguenza che i propri atti hanno verso l'altro/a (per questo parlavo di esperienze, anche negative, attraverso le quali si può crescere, per questo, otella, mi riferivo alla giovane età, non per "snobbare"!) e verso noi stessi.
Non sto dicendo "ma cosa vuoi che sia, riprenditelo e amen", è giusto che tu guardi dentro di te e che osservi il ravvedimento di lui nel tempo, ma già il fatto che da una fonte "terza", l'altra (che non ha certo interesse ad abbellirti la cosa), ti vien detto che lui, fatta la cazzata, se così la vogliam chiamare, di te parlava come di quella che considerava la donna giusta per lui, almeno un dubbio sulla possibilità che sia sincero non dovrebbe farlo venire?
Se no davvero siamo per i traditori al rogo sempre e comunque!

Otella, io non ho MAI parlato del perdono come di atto dovuto da parte del tradito, ok abbiamo un cervello, ma questo non ci impedisce, quasi quotidianamente, di sbagliare! Se sempre e comunque potessimo mettere in conto a cosa portano i nostri comportamenti prima di compierli, saremmo perfetti o quasi....e non puoi negare che in questo l'esperienza, cicatrici comprese, aiuta non poco.

Ripeto, io non invito a passare sopra alla cosa come se fosse acqua fresca, invito a portarne le conseguenze su un piano di riflessione, anche con l'altro.

Specie se confusa continua a provare sentimenti forti per lui.

Se lei riesce, dopo questa caduta, a passare all'indifferenza o ad allontanarlo da sè perchè troppo ferita dall'atteggiamento di lui, è sacrosanto che di ciò che lui ora sta provando a dimostrare se ne possa infischiare!
Non hai detto che il perdono è un atto dovuto, ma ho percepito una certa incredulità per il fatto che non veniva suggerito o preso in considerazione.
Credo che, semplicemente, ognuno consigli in base al proprio vissuto, ed era questo che volevo esprimere nel mio intervento, salvo poi ricevere una risposta un pochino canzonatoria. Vabbè feddy non mi offendo, ognuno ha il suo tipo di umorismo.
età ed esperienze negative, Feddy, non vanno sempre di pari passo.
Nessuno è perfetto, ma che certe cose facciano male gratuito all'altro si sa, non raccontiamoci palle... che poi si voglia far finta di non saperlo è un altro paio di maniche, ma non credo alla consapevolezza postuma che ci colpisce come un fulmine a ciel sereno.
Decidere di non perdonare, o non esserne capaci, non vuol dire per forza liquidare la questione con un impeto di stizzosa superiorità, può voler dire riflettere su se stessi sui propri sentimenti e sui propri errori, senza per questo voler riprendere in mano un rapporto che è stato compromesso dagli errori dell'altro.
Tutto qui, io l'ho sempre detto che non sono per il perdono, che voglio accanto a me persone che sappiano trovare una corrispondenza perfetta fra parole e sentimenti, non ciarlatani della parola che scelgano la frase imbellettata perchè fa arrivar prima alla meta. sono categorica in questo, ma mi riservo, a 25 anni, il diritto di scegliere, oltre che di farmi scegliere. cosa farò domani da moglie cornuta con figli a carico e mutuo da pagare non lo so, magari mi terrò accanto una persona che mi disgusta profondamente, magari mi farò del male e mi forzerò per il bene dei bambini, ma oggi non trovo motivazioni anche solo per pensare di porgere l'altra guancia.
Ho avuto l'esperienza di un aborto a 19 anni, ed è stato il frutto del mio errore di valutazione, perchè ho creduto ad una persona che seguiva la filosofia del piacere a tutti i costi, dimenticandosi di accendere una volta ogni tanto i pulsanti di "cervello" e "cuore".
Non gli auguro del male nella vita, desidero solo che non mi compaia più davanti.
Posso imparare dagli errori e riflettere sulla mia parte, ma non ho il desiderio di dare qualcosa, fosse anche solo uno spunto di riflessione, a chi non ha avuto le stesse premure per la sottoscritta. Nessuno è perfetto, e io meno che mai, per questo il mio perdono arriva giusto ad augurare all'altro di fare di meglio la prossima volta. altrove. molto lontano da me.
tutto qui.
 

Fedifrago

Utente di lunga data
Non hai detto che il perdono è un atto dovuto, ma ho percepito una certa incredulità per il fatto che non veniva suggerito o preso in considerazione.
Credo che, semplicemente, ognuno consigli in base al proprio vissuto, ed era questo che volevo esprimere nel mio intervento, salvo poi ricevere una risposta un pochino canzonatoria. Vabbè feddy non mi offendo, ognuno ha il suo tipo di umorismo.
età ed esperienze negative, Feddy, non vanno sempre di pari passo.
Nessuno è perfetto, ma che certe cose facciano male gratuito all'altro si sa, non raccontiamoci palle... che poi si voglia far finta di non saperlo è un altro paio di maniche, ma non credo alla consapevolezza postuma che ci colpisce come un fulmine a ciel sereno.
Decidere di non perdonare, o non esserne capaci, non vuol dire per forza liquidare la questione con un impeto di stizzosa superiorità, può voler dire riflettere su se stessi sui propri sentimenti e sui propri errori, senza per questo voler riprendere in mano un rapporto che è stato compromesso dagli errori dell'altro.
Tutto qui, io l'ho sempre detto che non sono per il perdono, che voglio accanto a me persone che sappiano trovare una corrispondenza perfetta fra parole e sentimenti, non ciarlatani della parola che scelgano la frase imbellettata perchè fa arrivar prima alla meta. sono categorica in questo, ma mi riservo, a 25 anni, il diritto di scegliere, oltre che di farmi scegliere. cosa farò domani da moglie cornuta con figli a carico e mutuo da pagare non lo so, magari mi terrò accanto una persona che mi disgusta profondamente, magari mi farò del male e mi forzerò per il bene dei bambini, ma oggi non trovo motivazioni anche solo per pensare di porgere l'altra guancia.
Ho avuto l'esperienza di un aborto a 19 anni, ed è stato il frutto del mio errore di valutazione, perchè ho creduto ad una persona che seguiva la filosofia del piacere a tutti i costi, dimenticandosi di accendere una volta ogni tanto i pulsanti di "cervello" e "cuore".
Non gli auguro del male nella vita, desidero solo che non mi compaia più davanti.
Posso imparare dagli errori e riflettere sulla mia parte, ma non ho il desiderio di dare qualcosa, fosse anche solo uno spunto di riflessione, a chi non ha avuto le stesse premure per la sottoscritta. Nessuno è perfetto, e io meno che mai, per questo il mio perdono arriva giusto ad augurare all'altro di fare di meglio la prossima volta. altrove. molto lontano da me.
tutto qui.
Se avessi dovuto dar questo tipo di consiglio a te, conoscendo il tuo vissuto e il tuo posizionarti al riguardo, non lo avrei mai dato...

Semplicemente non vedevo la medesima risolutezza nelle parole di confusa...e di lei, della sua reazione riguardo al comportamento del suo ragazzo e di cosa possa esser meglio per lei si parlava...
 

Old Otella82

Utente di lunga data
Feddy.. e un ci si capisce. molliamola qui senza rancore, perchè mi detesto quando divento troppo polemica, e non voglio monopolizzare lo spazio di un'altra persona.
Buoanotte
(guarda che ore sono maremma ciuca!)
 
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