Message in a bottle

Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
N

Non Registrato

Guest
Quella lettera è una vera schifezza.

Inutile, inutilmente cattiva, neanche troppo velatamente supplicante.

Ma se vuoi proprio passare da donnetta, fai pure...
 

lunaiena

Scemo chi legge

Simy

WWF
una frase del genere ti lascia supporre che la persona che l'ha scritta provi amore per l'uomo a cui l'ha indirizzata?
No, amare significa lasciar libere le persone e sperare il loro bene anche quando fa un male cane!
Però prima di giudicare la frase avrei voluto capire in che senso l'ha scritta: certo è che se la compagna non può avere figli è una grande cattiveria gratuita, secondo me!
 
N

Non Registrato1

Guest
o magari provi tanta rabbia e tanto dolore

certo, ma non mi pare sia stata costretta a vivere la situazione che ha vissuto, nè che abbia quindici anni.
non diamo all'Amore limiti e responsabilità che appartengono a noi.
 

Sole

Escluso
No, amare significa lasciar libere le persone e sperare il loro bene anche quando fa un male cane!
Però prima di giudicare la frase avrei voluto capire in che senso l'ha scritta: certo è che se la compagna non può avere figli è una grande cattiveria gratuita, secondo me!
Mi sembra di ricordare che la compagna di lui sia avanti con l'età... o forse mi sbaglio eh. Se fosse così però la frase avrebbe un senso.

Sulla cattiveria o meno non mi esprimo. Io ho detto le peggio cose a mio marito quando mi ha ferita, lui le ha dette a me quando l'ho ferito. Questo non intacca l'affetto che proviamo l'uno per l'altra.

Penso che se N.R. usa questo canale per sfogarsi, ci mette dentro anche quella parte irrazionale e istintiva che tutti noi abbiamo dentro. Non mi pare il caso di farle le pulci. Mia opinione eh.
 
E

exStermy

Guest
Mi sembra di ricordare che la compagna di lui sia avanti con l'età... o forse mi sbaglio eh. Se fosse così però la frase avrebbe un senso.

Sulla cattiveria o meno non mi esprimo. Io ho detto le peggio cose a mio marito quando mi ha ferita, lui le ha dette a me quando l'ho ferito. Questo non intacca l'affetto che proviamo l'uno per l'altra.

Penso che se N.R. usa questo canale per sfogarsi, ci mette dentro anche quella parte irrazionale e istintiva che tutti noi abbiamo dentro. Non mi pare il caso di farle le pulci. Mia opinione eh.
invece per me e' uno sbaglio....

farsi fare le pulci, magari te po' da' la consapevolezza di imbroccare finalmente cosa canni nella tua vita...

fino a che te la racconti con un mare di cazzate hai magari fottuto un gruppo d'estranei pero' i tuoi cazzi stanno sempre li' e sempre tu te li devi scazzare...

che hai concluso?

ahahahah
 

точтовыхотитеу

Utente di lunga data
E così siamo davvero giunti al capolinea.
Adesso conosci i miei sentimenti, sai quanto sto male, ma non mi hai tempestata di telefonate, non ti sei precipitato da me. Non ti sei neppure scusato. Sai come sto e cosa provo per te. Ma scegli ogni momento di stare con lei. E un timido messaggio per chiedermi come sto non mi basta.
Non mi basta più.
Questa è l'ultima di una lunga serie di lettere che ti ho mandato in questi anni. Alcune mai spedite, la maggior parte arrivate al destinatario, ma mai, forse, davvero al tuo cuore.
Ti ho amato, adorato, venerato. Ho accettato da te tutto quello che volevi darmi, quello che ti sentivi di darmi; ho accettato anche le briciole.
Ora, basta.
Ho bisogno di guardare avanti e devo farlo prima di tutto perché c'è una piccola grande persona che dipende da me e che ha bisogno di essere protetta, sicura e soprattutto orgogliosa di me. E la situazione in cui sono ora non può proseguire.
Hai scelto un'altra donna. Non starò a dirti quello che penso di lei, non ha importanza. Magari un giorno ti metterò a conoscenza delle cattiverie e delle falsità che ha scritto, così magari aprirai gli occhi. Magari invece, un giorno, non lo vorrò più fare perché mi sembreranno meschinità che appartengono al passato. E in cui vi lascio volentieri. Faranno sempre parte di voi e della vostra storia.
Io spero solo che quel desiderio di cui mi hai parlato una volta, cioè l'idea di rivedere te stesso in un'altra persona, in un esserino che arriva da te... beh spero che quel desiderio ti passi perché con lei non lo potrai mai realizzare.
Continuo a ripensare a noi, ai nostri momenti, le nostre "colazioni", penso ai tuoi abbracci che quasi mi stritolavano, al tuo profumo, al profumo della tua pelle prima del profumo, ai tuoi occhi verdi da gattone in cui ho voluto perdermi per troppo tempo.
A quando mi dicevi che ero tutta tua.
Penso ancora che tu sia una persona speciale, in qualche modo ti amerò sempre, per me sarai sempre una figura a colori in un mondo in bianco e nero, ma ora è il momento davvero di pensare a me. Mi hai fatto troppo, troppo male. Mi hai ferita e nel momento in cui ho avuto più bisogno di te hai svelato le tue vere intenzioni.
Non ti manderò questa lettera. La affiderò alla rete, che è un po' come infilare un foglio in una bottiglia e consegnarla al mare. La mando alla deriva, al mio posto. Perché io alla deriva ci sono stata, ho toccato quel fondo che poi ti risucchia, oppure ti rimanda su.
E io ora, con una fatica immane, sto provando a risalire.
E lo farò senza di te.

le pareti sono umide, provi ad arrampicarti di nuovo, mano, piede, mano, piede, piccoli spostamenti per cercare di non sovraccaricare di peso le estremità e scivolare nuovamente. piccoli appigli, i primi ormai li ricordi a memoria, ma più ti inerpichi e più non ricordi il buio opprimente nebbia gelida confusione lievi momenti di stordimento.
fa un po' freddo, lembi consunti di tessuto coprono sommariamente il tuo corpo.
controlli il respiro, centellini le energie, sarebbe un peccato arrivare stanca in cima e ricadere giù senza forze, sul più bello.
scorgi un nuovo appiglio che non avevi notato, guadagni qualche metro. tossisci e il rimbombo nasce dalle profondità e risale investendoti lieve. sei viva dopotutto. guardi verso l'alto, intravedi qualche stella, deve essere bello fuori, deve esserci una bella brezzolina, e un bel prato dove distendersi. e una fattoria magari vicino dove puoi trovare una fontanella e del formaggio fuso con la polenta e funghi. qua, in questo punto, prima eri caduta. fai più attenzione, ti reggi bene, uno sforzo intenso e passi oltre. piede, mano, quasi ci siamo

piede, mano, ti aggrappi agli ultimi mattoncini, l'ultimo sforzo di braccia, appoggi il petto orizzontalmente, poi scivoli lateralmente per far uscire le gambe, fuori un ginocchio, fuori l'altro è fatta. cadi da circa mezzo metro sull'erba fresca, rotoli ancora per godere appieno di tutte le sensazioni, il fresco odore della libertà guadagnata. ti guardi attorno e nell'oscurità tutto è persino meglio di come lo avevi immaginato. è una collinetta e si vedono le luci di un paese, è sul mare, c'è un piccolo porto con le barchette di pescatori che vanno e vengono, ci sono dei focolari accesi e in paese una gioiosa festa si spegne con uomini alticci che accompagnano a casa dame dalle guance rosso porpora sognando di un letto dove unirsi liberi da ogni preoccupazione.

ti alzi in piedi, fai qualche passo verso quelle luci, poi d'un tratto ti fermi. la brezza non soffia più, gli alberi della pineta sembrano scuri e minacciosi giù dal pendio, non c'è il sentiero, laggiù un cane guaisce, odi un tuono in lontananza ti assale la paura ti giri e percorri a ritroso i tuoi passi,
mano, piede, mano piede, ti lasci cadere e senti il puzzo umido attorno a te, casa dolce casa. ti è mancata, dopotutto
 
N

Non Registrato

Guest
Probabilmente non cambierà ciò che pensate, ma da madre non mi permetterei mai di infierire su un'eventuale sterilità. Ovvio che mi riferisco esclusivamente all'età avanzata della sua compagna. E non c'è cattiveria in questo, è un dato oggettivo. Gli auguro di non rendersi conto troppo tardi di volere un figlio.
E comunque la lettera è stata catartica. Vi piaccia o no, torno da una pausa pranzo di shopping terapeutico. :)
ciao
N.R.
 

Leda

utente Olimpi(c)a
точтовыхотитеу;946003 ha detto:
le pareti sono umide, provi ad arrampicarti di nuovo, mano, piede, mano, piede, piccoli spostamenti per cercare di non sovraccaricare di peso le estremità e scivolare nuovamente. piccoli appigli, i primi ormai li ricordi a memoria, ma più ti inerpichi e più non ricordi il buio opprimente nebbia gelida confusione lievi momenti di stordimento.
fa un po' freddo, lembi consunti di tessuto coprono sommariamente il tuo corpo.
controlli il respiro, centellini le energie, sarebbe un peccato arrivare stanca in cima e ricadere giù senza forze, sul più bello.
scorgi un nuovo appiglio che non avevi notato, guadagni qualche metro. tossisci e il rimbombo nasce dalle profondità e risale investendoti lieve. sei viva dopotutto. guardi verso l'alto, intravedi qualche stella, deve essere bello fuori, deve esserci una bella brezzolina, e un bel prato dove distendersi. e una fattoria magari vicino dove puoi trovare una fontanella e del formaggio fuso con la polenta e funghi. qua, in questo punto, prima eri caduta. fai più attenzione, ti reggi bene, uno sforzo intenso e passi oltre. piede, mano, quasi ci siamo

piede, mano, ti aggrappi agli ultimi mattoncini, l'ultimo sforzo di braccia, appoggi il petto orizzontalmente, poi scivoli lateralmente per far uscire le gambe, fuori un ginocchio, fuori l'altro è fatta. cadi da circa mezzo metro sull'erba fresca, rotoli ancora per godere appieno di tutte le sensazioni, il fresco odore della libertà guadagnata. ti guardi attorno e nell'oscurità tutto è persino meglio di come lo avevi immaginato. è una collinetta e si vedono le luci di un paese, è sul mare, c'è un piccolo porto con le barchette di pescatori che vanno e vengono, ci sono dei focolari accesi e in paese una gioiosa festa si spegne con uomini alticci che accompagnano a casa dame dalle guance rosso porpora sognando di un letto dove unirsi liberi da ogni preoccupazione.

ti alzi in piedi, fai qualche passo verso quelle luci, poi d'un tratto ti fermi. la brezza non soffia più, gli alberi della pineta sembrano scuri e minacciosi giù dal pendio, non c'è il sentiero, laggiù un cane guaisce, odi un tuono in lontananza ti assale la paura ti giri e percorri a ritroso i tuoi passi,
mano, piede, mano piede, ti lasci cadere e senti il puzzo umido attorno a te, casa dolce casa. ti è mancata, dopotutto

:eek:



Quotato e approvato.
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
Top