anch'io sono dell'idea che, uomo o donna che sia, se si frequenta una persona sposata, se ne debbano poi assumere tutte le conseguenze e i rischi del caso... e, aggiungo, non ci sono alibi.
mi sembra invece discorso pretestuoso quello sulla "chiarezza dall'inizio".
se una storia viene portata avanti per anni, come nel caso in questione, riesce difficile credere in una onestà di base, quanto piuttosto in una preventiva deresponsabilizzazione, proprio perchè si è coscienti del dove si vuole e si andrà a parare...
"la scelta l'ho fatta da tempo", ci dice lui, ma non sono riuscito ad applicarla.
ok, vogliamo dire che è stato debole e non possiamo crocifiggerlo per questo, bene, ma adesso, dopo tre anni, affermare: "sicuramente ho le mie colpe e me le assumo", quale senso o utilità può avere se non per se stesso e la propria coscienza?
questa assunzione di colpa comporterà forse qualcosa di concreto e dannoso nella sua vita?
a me sembra che lui resti ancora e soltanto nel campo comodo delle parole, mentre questa donna, sbagliando clamorosamente e suo malgrado, di fatti ne ha compiuti fin troppi.
e a me, umanamente, dispiace.