ho un grosso problema!

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Old AlexRo

Guest
Spuntate come i funghi del sottobosco. Lo dico senza cattiveria, sia chiaro...ma ogni giorno si presenta la confessione di una giovane donna, sposata da poco, con figlio o figli piccoli, che ad un certo punto, dopo un pò di anni di trombate con lo stesso coetaneo, mette il naso fuori e zac, vuole provare il brivido di un "pisello" nuovo. Perchè, di questo si tratta, senza offesa.
Io mi chiedo una cosa: perchè vi sposate?
Capisco che mangiare la stessa minestra per decenni puo non essere una prospettiva allettante...ma allora perchè vi sposate?
Il matrimonio significa adeguarsi alla solita zuppa per sempre, finchè morte non vi separi, nel male e nel bene, in salute ed in malattia...ve lo ricordate il sermone strappalacrime del prete?
Gli occhi umidi di mamma e papà ( e le loro tasche vuote) a matrimonio consumato?
Ma che cosa vi aspettavate, sposando uno che conoscete da almeno 5 anni ? Genio e sregolatezza? No. Volevate una vita di coppia. C'avete la sindrome della coppia, anche a 15 anni. Non lasciate i vostri fidanzati storici manco se vi puntano una pistola alla tempia.
Una volta sposati, ve li dovete tenere. Questo è il matrimonio: farsi piacere la stessa zuppa, cercando di trovare a casa il condimento, non fuori.
Non sono vecchia, sono del '69...voi siete di una immaturità preoccupante.
Non condivido una ceppa di quello che hai scritto. La storia è sempre la stessa. Solo che oggi ci sono i forum nei quali sfogarsi con estranei cercando magari la parola giusta che giustifichi l'atto. Forse la nonna tua il pensiero ce lo ha fatto in risaia sessant'anni fa così come mio bisnonno probabilmente si è scopato una donna fuori dal matrimonio come ho fatto io. Chi ha detto che sbucano come funghi? Gli adulteri ci sono sempre stati e le mogli insoddisfatte non le ha inventate questo forum.
E poi francamente: Adeguarsi alla solita zuppa mette una tristezza disarmante. Meglio sarebbe cambiare zuppa con lo stesso partner. Ma per stanchezza si preferisce trovare il pisello nuovo piuttosto che rinnovare il modo di prendere quello vecchio.. Con conseguenze devastanti per tutti.
 
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Old AlexRo

Guest
Quoto alla grande Iris!! Perche' vi sposate? Perche' illudete cosi' i vostri compagni? Io quando mi sn sposato ero consapevole di cio' che stavo facendo..ed ero consapevole di voler avere accanto SEMPRE E SOLO QUELLA PERSONA... ma purtroppo la coppia e' fatta da 2 persone... che a volte nn la pensano allo stesso modo riguardo al matrimonio... C'e' molta incoerenza e immaturita' in giro Iris....purtroppo...bacio...
Anche io mi sono sposato con l'intento di rendere felice la mia sposa. Di metter su famiglia e di dimostrare che in fondo la serenità è quanto di più auspicabile c'è al mondo.
Poi però ho incontrato un paio di occhi che in sei mesi han fatto crollare il castello. Ci sono emozioni che non si controllano. Magari non tutti per lo meno riescono a farlo e non è maturità ma semplice vulnerabilità, voglia di gratificazione di sentirsi ben voluti ed accettati. Non c'è nulla di malato in questo. La malattia (e l'immaturità) è semmai non decidere di conseguenza e vivere nella sofferenza di mantenere troppe scarpe in troppe staffe. IMHO.
 

Iris

Utente di lunga data
Non condivido una ceppa di quello che hai scritto. La storia è sempre la stessa. Solo che oggi ci sono i forum nei quali sfogarsi con estranei cercando magari la parola giusta che giustifichi l'atto. Forse la nonna tua il pensiero ce lo ha fatto in risaia sessant'anni fa così come mio bisnonno probabilmente si è scopato una donna fuori dal matrimonio come ho fatto io. Chi ha detto che sbucano come funghi? Gli adulteri ci sono sempre stati e le mogli insoddisfatte non le ha inventate questo forum.
E poi francamente: Adeguarsi alla solita zuppa mette una tristezza disarmante. Meglio sarebbe cambiare zuppa con lo stesso partner. Ma per stanchezza si preferisce trovare il pisello nuovo piuttosto che rinnovare il modo di prendere quello vecchio.. Con conseguenze devastanti per tutti.

A parte il fatto che i miei nonni non stavano in risaia , ma potevano già da allora permettersi la separazione, come hanno fatto (il divorzio in Italia non esisteva)...io non stigmatizzavo l'adulterio, ma ilfatto che ci sia una sorta di compiacimento nello spiegare a tutti quanto si è furbi a fottere il prossimo rimanendo con il caro maritino.
Mi rendo conto che è un concetto difficile, non per tutti accessibile...ma che vuoi...
Vedi anche una volta si scopava al di fuori del letto coniugale, ma c'era sicuramente un maggior coraggio sia nel farlo, sia nell'affrontare le conseguenze.
La mia bisnonna cornifico il marito, buonanima...ma non andò a piagnucolare in giro, e soprattutto trovata la zuppa nuova andò a mangiarsela fuori di casa.
 

Verena67

Utente di lunga data
...che ad un certo punto, dopo un pò di anni di trombate con lo stesso coetaneo, mette il naso fuori e zac, vuole provare il brivido di un "pisello" nuovo. Perchè, di questo si tratta, senza offesa.

In un filmetto americano (Mr. Fix - It) un tipo organizza delle sceneggiate per rimettere insieme coppie in crisi. Lo slogan della sua "ditta" è "Cosa vogliono le donne?"

E tutte le donne in coro "A different dick!" (trad: un altro pisello!)

Meditate gente meditate
 

Iris

Utente di lunga data
rimane poi il fatto che se i nostri nonni erano costretti a sposarsi dalle convezioni, oggi direi che il matrimonio non te lo impone nessuno. E quindi si può pasare di zuppa in zuppa senza fare i coglioni davanti al prete.
 

Iris

Utente di lunga data
E poi basta con questa ipocrisia al contrario ! Puoi pure vivere da outsider...nessuno te lo vieta...ma devi averne la stoffa.
Niente scopate sotto le scrivanie ( fanno triste), niente velo bianco con fiori d'arancio e soprattutto non figliate!!!!

Lo so che vi sentite tutti i figli di Jim Morrison, ma non lo siete!!
 

Mari'

Utente di lunga data
E poi basta con questa ipocrisia al contrario ! Puoi pure vivere da outsider...nessuno te lo vieta...ma devi averne la stoffa.
Niente scopate sotto le scrivanie ( fanno triste), niente velo bianco con fiori d'arancio e soprattutto non figliate!!!!

Lo so che vi sentite tutti i figli di Jim Morrison, ma non lo siete!!
Perfetta analisi!

 

La Lupa

Utente di lunga data
Stavo per quotare Iris... e poi AleRo... e allora scrivo.

Paola, scusa la svisa, non parlo a te...


Ne leggiamo a palate di queste storie, sono quasi noiose, diciamoci la verità.

E' un anno (oh! un anno!) che son qua sopra e sapevo poco e niente delle corna; solo che io non ne ho mai piazzate e forse mai avute.

Ma me ne son fatta un'idea piuttosto chiara in questo anno di tasti.

La fedeltà non è proprio cosa umana. O meglio, non è corredo di natura.
Si è fedeli se si sceglie di esserlo.

Lo si è per serietà, per conformarsi ai propri od altrui valori, lo si è per pigrizia, lo si è perchè l'ha detto il prete, la mamma... ma la fedeltà non è un orpello dell'amore.

Lo stupore di chi si scopre eccitato alla vista della collega, del macellaio, del postino... è forse lo stupore di chi pensava che la fedeltà facesse parte del pacchetto amore-fidanzato/a-marito/o.

Da buoni animali, rispondiamo agli stimoli sessuali del nostro ambiente.

A dirla così, è di una banalità sconfortante.

La discriminante tra il ricevere e riconoscere lo stimolo e il dargli seguito, è la volontà.

Perchè lo stupore davanti all'eccitazione provata nella frequentazione di un collega, di una amica?
Non capisco. E' naturale. Non capisco perchè per forza debba esserci qualcosa che non funziona nella coppia di cui facciamo parte.

Certo, all'inizio di un innamoramento, molto facilmente tutta la nostra capacità ricettiva è catturata dal soggetto del nostro amore.
Ma dopo anni, figli, e suoceri penso che il nostro sensore per i messaggi ormanali sia molto più vuoto e quindi più disposto a riceverli.

Riceverli non vuol dire che non amiamo più il nostro partner. Riceverli non vuol dire che dobbiamo dargli un seguito.

Ma la decisione è tutta di testa.

Ho la sensazione di aver scritto davvero una sequela di banalità; ma quando per comprendere il brivido di un animale umano per un altro animale andiamo a scomodare dio, il papa, il demonio e gli avvocati... beh... mi pare che sia tutto molto più semplice, più terra-terra. Come noi, insomma.
 
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Old AlexRo

Guest
A parte il fatto che i miei nonni non stavano in risaia , ma potevano già da allora permettersi la separazione, come hanno fatto (il divorzio in Italia non esisteva)...io non stigmatizzavo l'adulterio, ma ilfatto che ci sia una sorta di compiacimento nello spiegare a tutti quanto si è furbi a fottere il prossimo rimanendo con il caro maritino.
Mi rendo conto che è un concetto difficile, non per tutti accessibile...ma che vuoi...
Vedi anche una volta si scopava al di fuori del letto coniugale, ma c'era sicuramente un maggior coraggio sia nel farlo, sia nell'affrontare le conseguenze.
La mia bisnonna cornifico il marito, buonanima...ma non andò a piagnucolare in giro, e soprattutto trovata la zuppa nuova andò a mangiarsela fuori di casa.
Non mi pare affatto tu abbia detto questo nella tua analisi. Semplicemente ti lamentavi che ci fosse troppa leggerezza nel considerare il matrimonio una opzione. E da qui partiva la tua filippica su come si debba mangiare la solita minestra e che di qualcosa si deve morire, esattamente come ci si aspetterebbe da una donna dell'ottocento in abito scuro con ombrellino.

Ma stiamo scoprendo ora che le nuove generazioni sono più fragili di quelle vecchie a causa probabilmente di una società che così ci vuole fatti? E tra parentesi, qual'è lo scopo di questo forum? E perchè vi partecipi? Senza polemica, o quasi.
 

Insonne di Seattle

Utente di lunga data
Quoto Iris e (incredibile) Chensamurai al 100 %
La vita è una questione di doveri e responsabilità. Se non sei pronta a prenderti questi fardelli (che comunque danno incredibili soddisfazioni): 1) non ti sposi 2) non fai un figlio
se invece ti sposi e fai un figlio e sei in balia del primo galleto da ufficio che ti si para davanti: sei rimasta all'adolescenza (anche se quando io avevo 15 anni avevo 2 palle così!)
 

MK

Utente di lunga data
Quoto Iris e (incredibile) Chensamurai al 100 %
La vita è una questione di doveri e responsabilità. Se non sei pronta a prenderti questi fardelli (che comunque danno incredibili soddisfazioni): 1) non ti sposi 2) non fai un figlio
se invece ti sposi e fai un figlio e sei in balia del primo galleto da ufficio che ti si para davanti: sei rimasta all'adolescenza (anche se quando io avevo 15 anni avevo 2 palle così!)
Uè, bene bene...
 

Iris

Utente di lunga data
Non mi pare affatto tu abbia detto questo nella tua analisi. Semplicemente ti lamentavi che ci fosse troppa leggerezza nel considerare il matrimonio una opzione. E da qui partiva la tua filippica su come si debba mangiare la solita minestra e che di qualcosa si deve morire, esattamente come ci si aspetterebbe da una donna dell'ottocento in abito scuro con ombrellino.

Ma stiamo scoprendo ora che le nuove generazioni sono più fragili di quelle vecchie a causa probabilmente di una società che così ci vuole fatti? E tra parentesi, qual'è lo scopo di questo forum? E perchè vi partecipi? Senza polemica, o quasi.

Veramente non dicevo questo. Ho spiegato sotto cosa dicevo.
Non ho detto che bisogna essere monogami (la monogamia è una scelta, come dice Lupa), spiegavo che quando si sceglie il matrimonio ( e oggi lo si sceglie), si sceglie la monogamia.
A cosa serve questo Forum è una domanda che non mi sono mai posta.
Per te a cosa serve?
 

Iris

Utente di lunga data
La donna dell'800 con abito scuro ed ombrellino, è un esempio lampante di libertà consapevole. Se hai visto il film e se ti riferisci al mio avatar.
 
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Old chensamurai

Guest
Stavo per quotare Iris... e poi AleRo... e allora scrivo.

Paola, scusa la svisa, non parlo a te...


Ne leggiamo a palate di queste storie, sono quasi noiose, diciamoci la verità.

E' un anno (oh! un anno!) che son qua sopra e sapevo poco e niente delle corna; solo che io non ne ho mai piazzate e forse mai avute.

Ma me ne son fatta un'idea piuttosto chiara in questo anno di tasti.

La fedeltà non è proprio cosa umana. O meglio, non è corredo di natura.
Si è fedeli se si sceglie di esserlo.

Lo si è per serietà, per conformarsi ai propri od altrui valori, lo si è per pigrizia, lo si è perchè l'ha detto il prete, la mamma... ma la fedeltà non è un orpello dell'amore.

Lo stupore di chi si scopre eccitato alla vista della collega, del macellaio, del postino... è forse lo stupore di chi pensava che la fedeltà facesse parte del pacchetto amore-fidanzato/a-marito/o.

Da buoni animali, rispondiamo agli stimoli sessuali del nostro ambiente.

A dirla così, è di una banalità sconfortante.

La discriminante tra il ricevere e riconoscere lo stimolo e il dargli seguito, è la volontà.

Perchè lo stupore davanti all'eccitazione provata nella frequentazione di un collega, di una amica?
Non capisco. E' naturale. Non capisco perchè per forza debba esserci qualcosa che non funziona nella coppia di cui facciamo parte.

Certo, all'inizio di un innamoramento, molto facilmente tutta la nostra capacità ricettiva è catturata dal soggetto del nostro amore.
Ma dopo anni, figli, e suoceri penso che il nostro sensore per i messaggi ormanali sia molto più vuoto e quindi più disposto a riceverli.

Riceverli non vuol dire che non amiamo più il nostro partner. Riceverli non vuol dire che dobbiamo dargli un seguito.

Ma la decisione è tutta di testa.

Ho la sensazione di aver scritto davvero una sequela di banalità; ma quando per comprendere il brivido di un animale umano per un altro animale andiamo a scomodare dio, il papa, il demonio e gli avvocati... beh... mi pare che sia tutto molto più semplice, più terra-terra. Come noi, insomma.
... chi si ri-vede! la mia amica Lupa... hi, hi, hi... ciao, carissima... come stai?... rispondo alle tue considerazioni...

1) l'uomo è un animale culturale e sociale, quindi, nulla in lui, escludendone la biologia, è "di natura"...
2) Siamo, quindi, più cultura che natura. Rispondiamo agli stimoli, ma non come farebbe un'ameba, come avverrebbe, automaticamente, secondo un circuito S-R (Stimolo - Risposta)... tra il neurone sensitivo e il neurone motorio, insegna la neurologia, ci sono miliardi di inter-neuroni... ovvero, c'è la Ragione... quella che ti frena quando sulla base dell'arco S-R, vorresti prendere a sberle il vigile urbano che, ingiustamente, ti multa...
3) Ciò che regola la risposta non è la "volontà" ma bensì, i "valori"... cosa ontologicamente diversa... com'è noto, pur con tutta la volontà, se non si hanno valori... capito?...
4) Ciò che "stupisce", non è l'eccitazione provata per un collega (S), ma bensì l'elementare elaborazione dello stimolo sul piano valoriale... intendo il destino inter-neuronale dello stimolo, prima che esso si trasformi in risposta (R)... hi, hi, hi...
5) I "sensori" ormonali, non c'entrano nulla... anni, figli e suoceri, rappresentano quello che Freud chiamava il "principio di reltà"... se poi, a questo, vogliamo contrapporre, infantilmente, il nostro "principio di piacere", può anche andar bene ma le responsabilità... rimangono...
6) Dici bene, "la decisione è tutta di testa"... bisogna, però, averne una... possibilmente adulta... e magari pensare anche a chi, quella decisione, la subisce... innocentemente... senza colpe (figli)...
7) Davvero, per te, l'uomo trova tutto il suo significato nel suo essere animale? Guarda che nemmeno nell'antica mesopotamia possedevano una concezione dell'uomo così miserabonda e fallace... lascia perdere queste cazzate... è davvero una concezione terra-terra... molto, terra-terra...
 
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Old chensamurai

Guest
Quoto Iris e (incredibile) Chensamurai al 100 %
La vita è una questione di doveri e responsabilità. Se non sei pronta a prenderti questi fardelli (che comunque danno incredibili soddisfazioni): 1) non ti sposi 2) non fai un figlio
se invece ti sposi e fai un figlio e sei in balia del primo galleto da ufficio che ti si para davanti: sei rimasta all'adolescenza (anche se quando io avevo 15 anni avevo 2 palle così!)
... amico mio... come stai?... vai a salutarmi Bruce Lee?... lo faresti per me?...
 

Nobody

Utente di lunga data
... chi si ri-vede! la mia amica Lupa... hi, hi, hi... ciao, carissima... come stai?... rispondo alle tue considerazioni...

1) l'uomo è un animale culturale e sociale, quindi, nulla in lui, escludendone la biologia, è "di natura"...
2) Siamo, quindi, più cultura che natura. Rispondiamo agli stimoli, ma non come farebbe un'ameba, come avverrebbe, automaticamente, secondo un circuito S-R (Stimolo - Risposta)... tra il neurone sensitivo e il neurone motorio, insegna la neurologia, ci sono miliardi di inter-neuroni... ovvero, c'è la Ragione... quella che ti frena quando sulla base dell'arco S-R, vorresti prendere a sberle il vigile urbano che, ingiustamente, ti multa...
3) Ciò che regola la risposta non è la "volontà" ma bensì, i "valori"... cosa ontologicamente diversa... com'è noto, pur con tutta la volontà, se non si hanno valori... capito?...
4) Ciò che "stupisce", non è l'eccitazione provata per un collega (S), ma bensì l'elementare elaborazione dello stimolo sul piano valoriale... intendo il destino inter-neuronale dello stimolo, prima che esso si trasformi in risposta (R)... hi, hi, hi...
5) I "sensori" ormonali, non c'entrano nulla... anni, figli e suoceri, rappresentano quello che Freud chiamava il "principio di reltà"... se poi, a questo, vogliamo contrapporre, infantilmente, il nostro "principio di piacere", può anche andar bene ma le responsabilità... rimangono...
6) Dici bene, "la decisione è tutta di testa"... bisogna, però, averne una... possibilmente adulta... e magari pensare anche a chi, quella decisione, la subisce... innocentemente... senza colpe (figli)...
7) Davvero, per te, l'uomo trova tutto il suo significato nel suo essere animale? Guarda che nemmeno nell'antica mesopotamia possedevano una concezione dell'uomo così miserabonda e fallace... lascia perdere queste cazzate... è davvero una concezione terra-terra... molto, terra-terra...
Ciao caro Chen, bentornato.
1) già definendolo "animale" (benchè sociale e culturale), si capisce quanto siano comunque importanti per noi primati umani gli stimoli ed i dettami biologici.
2) Dire più cultura che natura a mio modo di vedere è arbitrario. Come si può stabilire una simile proporzione? Su quali basi?
3) ideali e valori senza Volontà e Azione, restano in ogni caso lettera morta.
4) stupisce fino ad un certo punto...qui si torna al punto 4

5)Si, concordo...le responsbilità permangono!
6) Concordo. In una scelta, prima bisogna ponderare bene e pensare ad ogni risvolto. Soprattutto a chi subendone le conseguenze, è più indifeso.
7) In effetti, non si può ridurre l'uomo a mero animale...sarebbe un abdicare la Coscienza. Ma vale anche il contrario. Mai sottovalutare la forza della "Bestia" che si agita in noi
 
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