🎵 Sanremo 2025 🎙️

Brunetta

Utente di lunga data
Oggi recupero quello che ho perso, mi sono fermata alle 22,40
Ogni anno, da almeno vent’anni, ci lamentiamo che finisce troppo tardi.
Si vede che tutti si addormentano davanti al televisore acceso e risultano alti ascolti anche a tarda ora.
 

ivanl

Utente di lunga data
Ieri ho sentito qualche canzone per la prima volta: a parte una serie di sconosciuti e qualcuno inascoltabile (la sorella tamarra di Tullio de Piscopo, Fedez), le canzoni non mi hanno fatto troppo cagare. Solo che quasi tutte mi hanno dato la sensazione di già sentito, pet esempio i kolors erano una copia sputata di una canzone della Carrà.
Giorgia vocalmente ad anni luce di distanza da chiunque, anche se la canzone è solo molto furba e costruita attorno alla sua voce
 

Brunetta

Utente di lunga data
Quello che mi fa più ridere di Sanremo è che tutti i cantanti che fanno gli trasgressivi, comunque bramano di andare a Sanremo e si vestirebbero anche di pellicola trasparente, seguendo le indicazioni dei curatori di immagine, pur di colpire.
Tony Effe si è fatto pure ricoprire di cerone pesante per non fare vedere i tatuaggi e ha cantato in dialetto 😰🤮🤢 naturalmente per essere, come dice la Soncini, sé stessissimo.
 

danny

Utente di lunga data
Quello che mi fa più ridere di Sanremo è che tutti i cantanti che fanno gli trasgressivi, comunque bramano di andare a Sanremo e si vestirebbero anche di pellicola trasparente, seguendo le indicazioni dei curatori di immagine, pur di colpire.
Tony Effe si è fatto pure ricoprire di cerone pesante per non fare vedere i tatuaggi e ha cantato in dialetto 😰🤮🤢 naturalmente per essere, come dice la Soncini, sé stessissimo.
Mica decidono i cantanti.
Io posso decidere per me, che non mi caga nessuno.
Ma se lo faccio per professione e una casa discografica investe soldi su di me, sono un dipendente come tutti e se mi dicono di andare a fare il pirla in tv faccio il pirla.
A Sanremo ci andrei anche io, ma ci vogliono soldi ormai per fare qualsiasi cosa in campo musicale.
E quelli ce li hanno Sony and co.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Mica decidono i cantanti.
Io posso decidere per me, che non mi caga nessuno.
Ma se lo faccio per professione e una casa discografica investe soldi su di me, sono un dipendente come tutti e se mi dicono di andare a fare il pirla in tv faccio il pirla.
A Sanremo ci andrei anche io, ma ci vogliono soldi ormai per fare qualsiasi cosa in campo musicale.
E quelli ce li hanno Sony and co.
Da cosa hai dedotto che io volessi dire che scelgono come vestirsi o pettinarsi o truccarsi?
Ho detto che (come tanti) simulano di porsi fuori dal mainstrem, ma non vedono l’ora di entrare a farne parte per desiderio di fama e soldi.
 

danny

Utente di lunga data
Da cosa hai dedotto che io volessi dire che scelgono come vestirsi o pettinarsi o truccarsi?
Ho detto che (come tanti) simulano di porsi fuori dal mainstrem, ma non vedono l’ora di entrare a farne parte per desiderio di fama e soldi.
E mi sembra anche giusto.
Se lo fai a livello professionale fama e soldi sono il corrispondente della carriera per un impiegato.
Anche perché chiunque faccia musica è un lavoratore autonomo che ha investito parecchi soldi nella sua attività e vuole avere un riscontro.
Non è che simulano, fanno spettacolo, e in questo senso si cerca di creare di un interprete come tanti un personaggio inedito che commercialmente funzioni.
Non è mai esistito il professionista "Puro", che non pensi a fama e soldi. Era un'utopia degli anni 70, quando si dava contro anche a De Gregori.
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Leggo le critiche e realizzo che un po’ come per il cinema che si perdono le emozioni per analizzare arrangiamenti, intonazione ecc ecc
Per me la musica è emozione, me ne frego di tutto il resto, se arriva al cuore per mille motivi diversi mi piace se no no di conseguenza per me e per il mio momento attuale:
Fedez (spero nel podio)
Cristicchi (piango a ogni ascolto)
Giorgia anche se non è la sua migliore
Olly
Achille lauro
Tutto il resto a pari merito a parte Lucio (gli sparirei), i Coma cose (se mi avanza un proiettile è per loro), Serena Brancale (non la capisco) al pari di Rocco hunt
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
E mi sembra anche giusto.
Se lo fai a livello professionale fama e soldi sono il corrispondente della carriera per un impiegato.
Anche perché chiunque faccia musica è un lavoratore autonomo che ha investito parecchi soldi nella sua attività e vuole avere un riscontro.
Non è che simulano, fanno spettacolo, e in questo senso si cerca di creare di un interprete come tanti un personaggio inedito che commercialmente funzioni.
Non è mai esistito il professionista "Puro", che non pensi a fama e soldi. Era un'utopia degli anni 70, quando si dava contro anche a De Gregori.
Ma pensare a fama e soldi non esclude pensare con la propria testa. Ricordo un'intervista a Waters & C durante le registrazioni di The Dark Side e Rogerone a domanda rispose che quello che stavano facendo era tutto per fama e soldi, ma non credo che qualcuno abbia detto loro come dovevano scrivere, suonare, presentarsi poi sul palco, o no?
 

danny

Utente di lunga data
Leggo le critiche e realizzo che un po’ come per il cinema che si perdono le emozioni per analizzare arrangiamenti, intonazione ecc ecc
Per me la musica è emozione, me ne frego di tutto il resto, se arriva al cuore per mille motivi diversi mi piace se no no di conseguenza per me e per il mio momento attuale:
Fedez (spero nel podio)
Cristicchi (piango a ogni ascolto)
Giorgia anche se non è la sua migliore
Olly
Achille lauro
Tutto il resto a pari merito a parte Lucio (gli sparirei), i Coma cose (se mi avanza un proiettile è per loro), Serena Brancale (non la capisco) al pari di Rocco hunt
La musica è emozione, e difatti gli arrangiamenti cagosi me la spengono.
La canzone di Elodie per esempio sarebbe bella se fosse suonata solo col piano, ma con quella ritmica dance è una merda che mi fa pensare solo al culo di chi la canta, culo in senso fisico e non di fortuna.
Ho un'amica che mi ha fatto piangere quando ha cantato una canzone di Sanremo. In maniera semplice, con una chitarra soltanto.
Eppure quella stessa canzone a Sanremo mi aveva annoiato.
La stessa cosa l'ha detta mia figlia, le canzoni fracassone e ripetitive dopo un po' annoiano.
Difatti quando è arrivato Damiano con arrangiamenti degni di tale nome è come se si fosse aperta una finestra per far entrare aria pulita. Idem per Non e Mira Awad, che per inteso non è propriamente palestinese come hanno detto....
 

danny

Utente di lunga data
Ma pensare a fama e soldi non esclude pensare con la propria testa. Ricordo un'intervista a Waters & C durante le registrazioni di The Dark Side e Rogerone a domanda rispose che quello che stavano facendo era tutto per fama e soldi, ma non credo che qualcuno abbia detto loro come dovevano scrivere, suonare, presentarsi poi sul palco, o no?
Certo, ascolta Have a cigar...
Loro sono sempre stati critici, ma poi hanno avuto successo e questo ha dato loro potere decisionale maggiore di un qualsiasi Olly.
E' chi ci mette i soldi che decide.
 

spleen

utente ?
Ma pensare a fama e soldi non esclude pensare con la propria testa. Ricordo un'intervista a Waters & C durante le registrazioni di The Dark Side e Rogerone a domanda rispose che quello che stavano facendo era tutto per fama e soldi, ma non credo che qualcuno abbia detto loro come dovevano scrivere, suonare, presentarsi poi sul palco, o no?
La differenza si chiama talento riconosciuto e affermato.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Certo, ascolta Have a cigar...
Loro sono sempre stati critici, ma poi hanno avuto successo e questo ha dato loro potere decisionale maggiore di un qualsiasi Olly.
E' chi ci mette i soldi che decide.
Sicuramente non sono i soli, sono una minoranza, ma se ne parla ancora oggi. Di questi interpreti impiegati del catasto cosa rimarrà?
 

danny

Utente di lunga data
La differenza si chiama talento riconosciuto e affermato.
La differenza è che se tu sei uno che fa guadagnare soldi hai maggior potere decisionale, se sei uno su cui hanno investito soldi no.
Se vuoi essere indipendente e fuori dal mainstream, pagati tutto tu.
 

danny

Utente di lunga data
Ripeto: se si vuole fare musica fuori dal mainstream si fa tutto da soli e si spendono i soldi necessari per farlo in maniera indipendente.
Ovvero, registrare un Lp, pagando musicisti e tecnici. 30.000 euro minimo.
Distribuire il prodotto sulle piattaforme con pubblicità adeguata, dalle 100.000 euro in sù (no, non con DistroKid).
Stampare CD.
Organizzare concerti.
Curare il proprio profilo e adattarlo al target, avere relazioni professionali con chi conta.
Se alla fine di tutto questo sei riuscito a rientrare delle 300.000 euro investite, è buono.
Altrimenti sei Elettra Lamborghini.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ma pensare a fama e soldi non esclude pensare con la propria testa. Ricordo un'intervista a Waters & C durante le registrazioni di The Dark Side e Rogerone a domanda rispose che quello che stavano facendo era tutto per fama e soldi, ma non credo che qualcuno abbia detto loro come dovevano scrivere, suonare, presentarsi poi sul palco ecc ecc ecc..
Uhm lo hanno sempre fatto.
Ho conosciuto uno, ora famoso cantautore da decenni (che ora chiamano maestro) prima che incidesse il primo disco. Non poteva nemmeno tagliarsi i capelli quando voleva lui. Ma lui aveva già una “immagine“ coerente con la sua musica e si è sempre vestito come si vestiva nella vita.
Anche Pierangelo Bertoli, pur su una sedia a rotelle, lamentava che i discografici pretendevano di imporgli un modo di vestire e pure Guccini.
La musica nel tempo della riproducibilità è anche oggetto di consumo.
Io ho solo rilevato che adesso si esagera. Oh secondo me. Anche perché l’immagine è uno degli aspetti più divertenti di Sanremo da commentare con gli amici e parenti. Si è sempre fatto. Poi restano le canzoni.
Certo che se a un cantante (maschile sovraesteso) propongono di indossare i capi di una determinata azienda e per questo lo pagano come per cento serate di un tempo, mi pare normale che accetti. Mica sono tutti Bertoli o Guccini.


 
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