Non ci resta che affidarci alla speranza che il "mondo reale" ci conceda un giorno la possibilità di vedere realizzato un ponte con una campata di una lunghezza mai vista (ma è nell'ordine naturale delle cose che ogni record venga superato), insieme alle necessarie infrastrutture che lo raccordino a delle reti stradali e ferroviarie all'altezza dell'opera. Per quanto attiene alla persona del PdC, direi che gli apprezzamenti relativi all'eloquio o alla fotogenicicità non siano dirimenti. Il problema è l'azione del Governo: sarò forse miope o magari presbite e/o astigmatico, ma non vedo riforme realizzate né soluzioni in vista di fronte ai problemi strutturali del Paese. Il carico fiscale grava per il 78% su quello che un tempo fu il ceto medio (la fascia compresa tra il 45 e i 75K euro lordi), la criminalità giovanile (dati ISTAT) si è triplicata negli ultimi sette anni, in specie dopo il disastro del COVID, le nostre città grandi e piccole affrontano una sempre più cospicua presenza di immigrati borderline, per cui aumenta un senso di insicurezza (assai giustificato, purtroppo), mai sperimentato prima, specialmente in provincia. In tutto questo le guerre vicine e lontane, insieme ai dazi di Trump espandono i problemi. Servirebbe un'idea più vasta del ruolo dell'Europa, quel che manca alla stessa Commissione Europea, vista la pochezza della Von der Leyen e, ça va sans dire, ai sovranisti di casa nostra. Perché dal lato del nostro piccolo (grande) Paese, sesta potenza esportatrice mondiale e seconda manifattura d'Europa, non possiamo avere la forza di combattere le politiche protezionistiche degne degli anni Cinquanta dell'Amministrazione Americana, non possiamo sopportare i costi energetici provocati dalla guerra folle di Putin, non possiamo reggere la concorrenza (sleale) della Cina. Senza un'Europa forte saremo - nolenti o volenti - costretti a soccombere. E il sovranismo all'amatriciana sbandierato in campagna elettorale non servirà a salvarci. Anche perché - come si vede ogni giorno - è un'opzione impossibile da praticare, specialmente se fuori dai confini dell'UE ci sono personcine come Putin, Trump, Xi Jin Ping, il bimbominchia coreano, Maduro e Milei. P.S: il presidente Brasiliano Lula era ospite d'onore alla sfilata del 7 maggio sulla Piazza Rossa. Il Brasile è una potenza economica in grandissima ascesa, ricchissimo di materie prime, ha una popolazione e una superficie di poco inferiori a quelle degli Stati Uniti. Facciamoci gli auguri.