:(

In quella foto c'è una storia, ben leggibile, che non necessariamente corrisponde alla realtà di come è stata scattata la foto (molto probabilmente il fotografo ha colto l'attimo in cui il bambino dormiva e l'avvoltoio era sullo sfondo, e ha giocato sulla prospettiva, però tutti ci hanno creduto).
Il messaggio che arriva è chiaro, immediato ed è umanitario: c'è un'emergenza in Africa, che è l'altissimo tasso di mortalità infantile.
Non è necessario che la foto sia la descrizione del reale - quando mai lo è - ma che sia stata realizzata bene e sia comprensibile.
In quella dell'orso l'unica lettura immediata è: ma perché è così magro, è forse malato?
il fotografo si è suicidato non molto tempo dopo.
carestia in africa-ambiente malato .
 

Marjanna

Utente di lunga data
Sì, su Facebook è passata come una testimonianza dei danni provocati dal riscaldamento globale, cavalcando appunto l'interesse mediatico del momento, e, in tal senso, è una fotografia divenuta più propagandistica che naturalistica. Ovviamente non poteva non suscitare polemiche e reazioni, adesioni e smentite.
Per me una fotografia ben riuscita è quella che non ha bisogno di spiegazioni, soprattutto da parte dell'autore, in quanto comunica da sé.
Senza le spiegazioni, io in effetti vedo solo un orso malato.
Ok Danny ma se si parte da facebook come sito di cultura e il resto deve girare intorno a facebook...
Tempo addietro mi venne mostrato un post che parlava dell'immigrazione, dove per esaltare la differenza tra gli italiani emigranti di un tempo e quelli attuali, era stata usata una foto di... immigrati irlandesi, spacciati per italiani. Per puro caso io avevo visto la foto originale non cacciata in quel contesto. Cambia qualcosa rispetto ai problemi legati all'immigrazione?
Quante foto vengono rubate dal web e usate su facebook? Senza citare l'autore, il luogo dello scatto?
Un post che gira su facebook può partire da chiunque, da un 80enne o da un ragazzino di 13 anni.

L'episodio a cui ti riferisci immagino sia simile a quello esposto in questo articolo: https://www.ilpost.it/2019/06/09/the-game-unplugged/

Tu dici che vedi solo un orso malato, e la fai finire lì. Avrà un tumore e la foto è brutta. Pace.
Certe informazioni ci sono da ben prima di Greta (come se Greta avesse cambiato il mondo, se non ne scrivevi qui nel forum tu tempo fa, per me rimaneva nessuno).
Siamo arrivati al punto che parlare di natura è diventata la bandiera di Greta, un'adesione di partito.
 

danny

Utente di lunga data
Ok Danny ma se si parte da facebook come sito di cultura e il resto deve girare intorno a facebook...
Tempo addietro mi venne mostrato un post che parlava dell'immigrazione, dove per esaltare la differenza tra gli italiani emigranti di un tempo e quelli attuali, era stata usata una foto di... immigrati irlandesi, spacciati per italiani. Per puro caso io avevo visto la foto originale non cacciata in quel contesto. Cambia qualcosa rispetto ai problemi legati all'immigrazione?
Quante foto vengono rubate dal web e usate su facebook? Senza citare l'autore, il luogo dello scatto?
Un post che gira su facebook può partire da chiunque, da un 80enne o da un ragazzino di 13 anni.

L'episodio a cui ti riferisci immagino sia simile a quello esposto in questo articolo: https://www.ilpost.it/2019/06/09/the-game-unplugged/

Tu dici che vedi solo un orso malato, e la fai finire lì. Avrà un tumore e la foto è brutta. Pace.
Certe informazioni ci sono da ben prima di Greta (come se Greta avesse cambiato il mondo, se non ne scrivevi qui nel forum tu tempo fa, per me rimaneva nessuno).
Siamo arrivati al punto che parlare di natura è diventata la bandiera di Greta, un'adesione di partito.
E' il riflesso della comunicazione attraverso i social. La dimensione virale ha costruito numerose camere dell'eco e ciò rende impossibile il dialogo.
Oggi non si può più non tenerne conto.
Il falso in foto esiste da sempre ed è quasi necessario.
Ma i social sul falso costruiscono antagonismi e questo rende tutto molto più difficile da trattare come accadeva un tempo, anche perché chiunque può pubblicare qualsiasi cosa, dicendo un mucchio di vaccate che però hanno lo stesso potenziale di altre più puntuali.
Greta è solo una delle tanti espressionie della comunicazione social. Amata o stigmatizzata, diventa motivo di conflitto.
Il modo peggiore per trattare l'argomento ambiente, farlo diventare una questione "di pancia", come la peggior politica.
Un ottimo modo per lanciare soluzioni "facili" e ben poco disinteressate.
 

Marjanna

Utente di lunga data
E' il riflesso della comunicazione attraverso i social. La dimensione virale ha costruito numerose camere dell'eco e ciò rende impossibile il dialogo.
Oggi non si può più non tenerne conto.
Il falso in foto esiste da sempre ed è quasi necessario.
Ma i social sul falso costruiscono antagonismi e questo rende tutto molto più difficile da trattare come accadeva un tempo, anche perché chiunque può pubblicare qualsiasi cosa, dicendo un mucchio di vaccate che però hanno lo stesso potenziale di altre più puntuali.
Greta è solo una delle tanti espressionie della comunicazione social. Amata o stigmatizzata, diventa motivo di conflitto.
Il modo peggiore per trattare l'argomento ambiente, farlo diventare una questione "di pancia", come la peggior politica.
Un ottimo modo per lanciare soluzioni "facili" e ben poco disinteressate.
Percui qualsiasi pensiero uno volesse esprimere deve prima andare a controllare come viene percepito su fb?
Tipo se dico "caspita! lo scorso anno Vaia, quest'anno alluvioni" ALT andare a controllare su facebook che questa frase non venga letta come motivo di conflitto??????????????????????? Danny ma sul serio????
 

danny

Utente di lunga data
Percui qualsiasi pensiero uno volesse esprimere deve prima andare a controllare come viene percepito su fb?
Tipo se dico "caspita! lo scorso anno Vaia, quest'anno alluvioni" ALT andare a controllare su facebook che questa frase non venga letta come motivo di conflitto??????????????????????? Danny ma sul serio????
Se sei un professionista ed esprimi contenuti virali sì.
Si fa già.
E questi sono per esempio comunque persone che operano in campo professionale.
 
Ultima modifica:

Marjanna

Utente di lunga data
Se sei un professionista ed esprimi contenuti virali sì.
Si fa già.
E questi sono per esempio comunque persone che operano in campo professionale.
Avevo messo il link nella pagina precedente.
Comunque su queste tematiche solo... perchè ad esempio nel topic sulla ragazzina di 12 anni non mi pare che nessuno sia uscito con non parliamone finchè non c'è la voce di un professionista (seria e con previo controllo che su facebook :ROFLMAO: non giri qualcosa che possa turbare qualcuno). Se ne può parlare ugualmente no? Esprimere un parere, un pensiero senza che diventi un conflitto.
O forse la cosa ti irrita personalmente, perchè fai un collegamento (tuo personale) a quanto già avevi scritto tempo fa?

Tra l'altro se ti irrita l'hai tirato fuori te, perchè io che questa foto era stata in qualche modo collegata a Greta e company neppure lo sapevo, infatti mi sono limitata a mettere il nome dell'autore e il luogo, sei tu che ci hai visto Greta ect.

Probabilmente dovevo chiudere i commenti così rimaneva una foto e ognuno faceva un suo personale pensiero, senza condividerlo e senza che questo potesse creare turbamenti in altri utenti, però tu ci avresti via una mia propanga pro Greta... bho...
 

danny

Utente di lunga data
Probabilmente dovevo chiudere i commenti così rimaneva una foto e ognuno faceva un suo personale pensiero, senza condividerlo e senza che questo potesse creare turbamenti in altri utenti, però tu ci avresti via una mia propanga pro Greta... bho...
Ma perché?
Non è Instagram.
Mai letta la rubrica delle foto dei lettori su Tutti Fotografi?
Io ci partecipai, tanti anni fa. Se spedivi una tua foto bruttarella o fuori tema poteva capitare di subire i commenti più terrificanti e distruttivi per l'autostima. Quanto facevano crescere però.
A me andò bene.
Se giudico la foto sul piano fotografico per me è insignificante. L'avrei scartata.
 
Ultima modifica:

Marjanna

Utente di lunga data
Ma perché?
Non è Instagram.
Mai letta la rubrica delle foto dei lettori su Tutti Fotografi?
Io ci partecipai, tanti anni fa. Se spedivi una tua foto bruttarella o fuori tema poteva capitare di subire i commenti più terrificanti e distruttivi per l'autostima. Quanto facevano crescere però.
A me andò bene.
Se giudico la foto sul piano fotografico per me è insignificante. L'avrei scartata.
Ma dai... è una foto documento e lo sai benissimo se segui un minimo la fotografia.

Tu hai esordito scrivendo che ci vedi solo un animale malato. E che non sia in salute è proprio evidente e palese, una sberla. Però Danny il tuo impatto con l'immagine era già filtrato, dal momento che già l'avevi visto su facebook su qualche post su Greta, ti eri già letto l'articolo sulla foto di Paul Nicklen scattata nell'artico canadese, che riportava nella sua versione originale come commento "Ecco che aspetto ha la fame".
Io ho scritto che il primo pensiero mio è stato legato alla magrezza dell'animale.
Magrezza ... malato.
Eh ma la foto è brutta, eh ma l'ha usata Greta... ok ne prendiamo atto. Amen.
 

danny

Utente di lunga data
Ma dai... è una foto documento e lo sai benissimo se segui un minimo la fotografia.

Tu hai esordito scrivendo che ci vedi solo un animale malato. E che non sia in salute è proprio evidente e palese, una sberla. Però Danny il tuo impatto con l'immagine era già filtrato, dal momento che già l'avevi visto su facebook su qualche post su Greta, ti eri già letto l'articolo sulla foto di Paul Nicklen scattata nell'artico canadese, che riportava nella sua versione originale come commento "Ecco che aspetto ha la fame".
Io ho scritto che il primo pensiero mio è stato legato alla magrezza dell'animale.
Magrezza ... malato.
Eh ma la foto è brutta, eh ma l'ha usata Greta... ok ne prendiamo atto. Amen.
Io ricordo i commenti acidi tanti anni fa anche di professionisti nei confronti di chi andava a fotografare mendicanti e persone disagiate, profittando del loro stato di debolezza. E' vero, la fotografia, anche quando è etica, spesso viene realizzata con un suo cinismo di base di chi scatta. Dipende dagli intenti.
Io fotografai lo stesso un senzatetto sfrattato da un'area dismessa, sotto casa mia. Una brutta foto scattata al volo col cellulare.
Lo feci per denunciare le condizioni di chi viveva in quelle condizioni e l'indifferenza di tutti.
Ma non la spacciai mai come fotografia, essa venne pubblicata a illustrazione di un articolo su un quotidiano in relazione proprio a quel problema, indiscutibile e non soggetto a diverse interpretazioni.
Quella foto non è mai diventata virale. Non gliene è fregato niente a nessuno.
 

Marjanna

Utente di lunga data
Io ricordo i commenti acidi tanti anni fa anche di professionisti nei confronti di chi andava a fotografare mendicanti e persone disagiate, profittando del loro stato di debolezza. E' vero, la fotografia, anche quando è etica, spesso viene realizzata con un suo cinismo di base di chi scatta. Dipende dagli intenti.
Io fotografai lo stesso un senzatetto sfrattato da un'area dismessa, sotto casa mia. Una brutta foto scattata al volo col cellulare.
Lo feci per denunciare le condizioni di chi viveva in quelle condizioni e l'indifferenza di tutti.
Ma non la spacciai mai come fotografia, essa venne pubblicata a illustrazione di un articolo su un quotidiano in relazione proprio a quel problema, indiscutibile e non soggetto a diverse interpretazioni.
Quella foto non è mai diventata virale. Non gliene è fregato niente a nessuno.
Aridaie... hai tirato fuori un altro argomento con nesso marginale.
Se faccio una foto documento (chi ha un binocolo annota su un taccuino) la faccio con quello che mi trovo a disposizione in mano.
Se ho una reflex non è che la poso e prendo in mano il cellulare (che potrebbe non arrivare a riprendere un soggetto distante, produrre un'immagine sgranata e poco leggibile) perchè mi preoccupo della lettura etica del mio gesto, magari su facebook.
Quelli che van in giro a fotografare barboni in città sono dei poracci che voglio imitare i "grandi" di altre epoche, che cercano qualcosa di evidente perchè non sanno vedere quello che hanno davanti, e non vedendolo non sanno dargli uno spirito proprio, quindi copiano altri.
Io stessa ho foto documento (brutte ma sempre foto rimangono, almeno a livello di lingua italiana) che conservo perchè senza scrivere romanzi, con una semplice foto mi ricordo luogo, condizioni climatiche, e tante altre cose. Non le pubblico perchè non sono di interesse alcuno. Ho anche foto di animali morti, qualcuno forse le troverebbe macabre, tanto è morto dice...
Chi fa fotografia naturalistica si fa un mazzo così per tirare fuori un certo spirito, ma non è che non si veda palate di schifo e merda, che un fotografo decida di creare una sezione nel suo sito personale dove un giorno condividere anche la merda è una scelta personale.
Non puoi paragonare questo a chi va in giro mezz'ora in centro città.
 
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