96,99,92

Brunetta

Utente di lunga data
Dove ho detto che l'ho esclusa?
Confermo è una attività come le altre.
Non farei salti di gioia se mia figlia mi dicesse che vuol fare la pornostar o lavorare in un bordello perché le piace farsi scopare e guadagnare un sacco di soldi.
Nel caso sarei più tranquillo sapendola "operare" in un contesto legale e controllato.

E' chiaro il concetto?
Glielo hai detto?
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Non essendo legalizzata è in nero.
Ma per legalizzarla bisogna ammettere che è sfruttabile da terzi, anche fosse solo lo stato. Quindi siamo tutti d'accordo che possiamo ritenere sfruttabile la prostituzione altrui?
 

Lara3

Utente di lunga data
Questo vale anche per chi si incontra in un albergo 5stelle. Si tassa l’albergo, non ciò che avviene in camera.
Presumo che è la stessa cosa anche per gli alberghi da 2 stelle.
Come vedi le prostitute quando arrivano a una certa età e non hanno pagato i contributi volontari per una pensione?
 

Brunetta

Utente di lunga data
Non essendo legalizzata è in nero.
Il problema non è legalizzare e lucrare sulla prostituzione da parte dello Stato.
Il problema è impedire che la criminalità organizzata lucri nelle aree di commercio illegale.
È questo che ha portato a legalizzare sostanze come l’alcol (dopo il fallimento del proibizionismo che pure probabilmente funzionava per la maggioranza delle popolazione) che creava una guerra per il controllo del mercato tra i criminali. È stato valutato meno “costoso” fare tornare l’alcol legale.
L’esperienza del tabacco che è diventato gradualmente sempre meno gradito, pur essendo legale e tassato addirittura da noi in regime di monopolio di Stato (più o meno) può fare intuire che molte sostanze possono perdere mercato.
Si possono fare studi e pensare a soluzioni diverse per qualsiasi attività.
Attualmente la lotta alla criminalità organizzata non avviene attraverso la illegalità dei “servizi“ offerti (alcuni lo sono in qualche forma, altri no) ma attraverso l’illegalità del riciclaggio. Perché comunque poi la criminalità in qualche modo deve usare i soldi.
Qui nascono molti problemi perché esistono modalità di trasferimento molto complicate e i soldi finiscono pulitissimi a essere impiegati nei settori produttivi più disparati.
 

Lara3

Utente di lunga data
Ma per legalizzarla bisogna ammettere che è sfruttabile da terzi, anche fosse solo lo stato. Quindi siamo tutti d'accordo che possiamo ritenere sfruttabile la prostituzione altrui?
Ma chi sfrutta chi ??
Eliminando i giri di prostituzione sfruttata da terzi e che almeno qui è veramente in minoranza, per il resto si tratta di donne che hanno scelto liberamente di fare quello che fanno. Loro sfruttano il cliente per avere soldi facili, i clienti sfruttano loro per avere sesso facile. E sarei io quella che sfrutta qualcuno?
Piuttosto mi sentirei sfruttata se con le mie tasse dovrò pagare le pensioni a chi adesso compra le scarpe Louboutin.
 

Brunetta

Utente di lunga data
E' banale rispondere a una domanda con un altra domanda.
Che per altro non ha alcuna attinenza con la discussione.
Anche tu rimasta senza argomenti...
E no. Non è una modalità di discussione sbagliata la mia, ma coerente con l’argomento.
Se io sostengo una posizione etica e tu una pragmatica, è corretto chiederti come il pragmatismo si limita.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Ma chi sfrutta chi ??
Eliminando i giri di prostituzione sfruttata da terzi e che almeno qui è veramente in minoranza, per il resto si tratta di donne che hanno scelto liberamente di fare quello che fanno. Loro sfruttano il cliente per avere soldi facili, i clienti sfruttano loro per avere sesso facile. E sarei io quella che sfrutta qualcuno?
Piuttosto mi sentirei sfruttata se con le mie tasse dovrò pagare le pensioni a chi adesso compra le scarpe Louboutin.
Tu parli di sfruttamento economico indiretto di chi usufruisce dei servizi dello stato a sbafo, che vale per qualunque evasore a qualsiasi titolo. Io ti chiedo se per te è giusto sfruttare la prostituzione altrui
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ma chi sfrutta chi ??
Eliminando i giri di prostituzione sfruttata da terzi e che almeno qui è veramente in minoranza, per il resto si tratta di donne che hanno scelto liberamente di fare quello che fanno. Loro sfruttano il cliente per avere soldi facili, i clienti sfruttano loro per avere sesso facile. E sarei io quella che sfrutta qualcuno?
Piuttosto mi sentirei sfruttata se con le mie tasse dovrò pagare le pensioni a chi adesso compra le scarpe Louboutin.
Ma dai!
Se non ci vedi niente di strano fallo tu e suggeriscilo ai figli!
Sempre lì arriviamo.
La libertà altrui e l’astensione da una valutazione etica, implica un giudizio di inferiorità ontologica delle altre persone.
 

hammer

Utente di lunga data
Ma per legalizzarla bisogna ammettere che è sfruttabile da terzi, anche fosse solo lo stato. Quindi siamo tutti d'accordo che possiamo ritenere sfruttabile la prostituzione altrui?
Perché escludi che non possano esistere libere professioniste che lavorano in proprio?
Esattamente come gli avvocati, gli ingegneri o i massaggiatori?

Chiunque paghi le tasse è sfruttato dallo Stato.
 

hammer

Utente di lunga data
E no. Non è una modalità di discussione sbagliata la mia, ma coerente con l’argomento.
Se io sostengo una posizione etica e tu una pragmatica, è corretto chiederti come il pragmatismo si limita.
Non vedo limiti al mio pragmatismo.
Gli unici limiti sono se mai dettati da chi limita la libertà altrui sulla base delle proprie, discutibili, posizioni etiche.
 

Lara3

Utente di lunga data
Tu parli di sfruttamento economico indiretto di chi usufruisce dei servizi dello stato a sbafo, che vale per qualunque evasore a qualsiasi titolo. Io ti chiedo se per te è giusto sfruttare la prostituzione altrui
Dove vedi lo sfruttamento?
Le prostitute possono lavorare come indipendenti o nei bordelli. I bordelli alleggeriscono la logistica, gestiscono gli appuntamenti ecc. Altrimenti lavorano come indipendenti, rispondono loro al telefono e fissano gli appuntamenti ecc
 

hammer

Utente di lunga data
Ma dai!
Se non ci vedi niente di strano fallo tu e suggeriscilo ai figli!
Sempre lì arriviamo.
La libertà altrui e l’astensione da una valutazione etica, implica un giudizio di inferiorità ontologica delle altre persone.
Ok. Suggerirò ai miei figli di intraprendere questa attività non appena verrà normata.
Sceglieranno poi loro se accettare il suggerimento.

Adesso sei contenta?
 

Brunetta

Utente di lunga data
Non vedo limiti al mio pragmatismo.
Gli unici limiti sono se mai dettati da chi limita la libertà altrui sulla base delle proprie, discutibili, posizioni etiche.
Sto chiedendo se tu poni limiti etici.
Io i miei li ho espressi.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Perché escludi che non possano esistere libere professioniste che lavorano in proprio?
Esattamente come gli avvocati, gli ingegneri o i massaggiatori?

Chiunque paghi le tasse è sfruttato dallo Stato.
Io non escludo nulla, basta essere d'accordo che si può sfruttare la prostituzione altrui, essendo un'attività professionale come un'altra, tipo la fisioterapia.
 

Lara3

Utente di lunga data
Ma dai!
Se non ci vedi niente di strano fallo tu e suggeriscilo ai figli!
Sempre lì arriviamo.
La libertà altrui e l’astensione da una valutazione etica, implica un giudizio di inferiorità ontologica delle altre persone.
Escludi il fatto che a qualcuno piaccia guadagnare soldi facili e sceglie di farlo senza avere un’etica. L’etica va chiesta in primis a chi fa questa professione. Ma non è una scelta che farebbero tutti/tutte che si appiattiscono il sedere studiando all’università per guadagnare meno.
Dal considerarla una professione tassabile come tutte le altre fino a consigliarla o a pretendere che lo facciano i miei figli c’è un abisso. Per esempio non consiglio ai miei figli e non pretendo che facciano il medico perché lo so che non vogliono.
 
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ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Dove vedi lo sfruttamento?
Le prostitute possono lavorare come indipendenti o nei bordelli. I bordelli alleggeriscono la logistica, gestiscono gli appuntamenti ecc. Altrimenti lavorano come indipendenti, rispondono loro al telefono e fissano gli appuntamenti ecc
Dicesi sfruttamento, tra le altre cose, trarre guadagno dalla prostituzione di altri, ad esempio trattenendo parte della somma ricevuta dal cliente.
 

danny

Utente di lunga data
Quale etica?
Il Senegal e la Turchia sono paesi islamici, eppure la prostituzione ivi è legale.
E l'islam è un'etica ancora più impattante del cattolicesimo nei paesi ove è diffusa.
Bisognerebbe intererei a quale etica sia a riferimento, quindi.
Cattolica? Laica? Islamica? Personale?
In un clima che pretende di essere multiculturale, come ambizioni almeno, è complicato riferirsi a un'etica...
Perché di riflesso porta a una visione identitaria, che annullerebbe le altre espressioni culturali.
Perché l'etica o è condivisa dalla società, e quindi lo Stato se ne fa garante, oppure non lo è., e lo stato non ne può essere portavoce.
 

hammer

Utente di lunga data
Sto chiedendo se tu poni limiti etici.
Io i miei li ho espressi.
Soltanto chi vede o percepisce qualcosa di sporco nel sesso, come suggerito per secoli dalla morale cattolica, può avere limiti etici su un argomento come la prostituzione.
Io, sull'argomento, non ne ho.
Importante è che le scelte siano "libere", non ci siano costrizioni e sfruttamento.
Il tutto come qualunque attività in Italia, che ricordo è una repubblica fondata sul lavoro.
 

Lara3

Utente di lunga data
Dicesi sfruttamento, tra le altre cose, trarre guadagno dalla prostituzione di altri, ad esempio trattenendo parte della somma ricevuta dal cliente.
Scusami, ma non vedo dove io, semplice cittadino, trattengo qualsiasi somma in una transazione fra un cliente e una puttana. Semmai alla vecchiaia, se questa non paga le tasse, mi tocca pure a mantenerla. E NO, grazie
 
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