Alcuni, molti in realtà, sono meravigliosi.
Però... c'è un però... hai idea di cosa voglia dire stare nella metro, sotto terra, o sul treno, e non poter guardare fuori?
Io apprezzo i graffiti sui treni, anzi, penso che trenitalia e le metro di roma, milano, genova, napoli, ecc. dovrebbero proprio commissionare o mettere a concorso i loro treni ai writers, ma star dentro e vedere la luce filtrata dal pezzo è alienante... e per me va contro la filosofia del writing....
Per gli spazi liberi: esistono writers che dipingono i dissuasori in cemento, i muri delle metro, le pareti che delimitano le strade, i cavalcavia, pareti in cemento e pubbliche, insomma, dandogli un volto nuovo.
Io ne ho anche commissionata una grossa di un parchieggio per una società.
Ma non è bello che un writer leda la libertà dei condomini di un palazzo dipingendo fosse pure la gioconda sulla parete cieca, e neppure mi piace quando, realizzata un'opera, viene su il fesso che ci scrive parolacce o ci ridisegna sopra.... gli artisti sono pochi... e dovrebbero capire che chi li limita non sono i proprietari dei palazzi o i polizziotti che pattugliano, ma i graffittari di parolacce, svastiche, falci e amrtelli, "giulietta ti amo" e così via....