Acqua passata non macina più?

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Brunetta

Utente di lunga data
Ci si riappacifica soltanto se si perdona e per perdono intendo lasciarsi tutto alle spalle accogliendo completamente il partner.
Mi chiedo, però, se si possa riaprire il cuore a colui che ti ha così profondamente deluso, visto che non ci riesco così bene e così a lungo.
Lui non è mio figlio a cui si perdona l'imperdonabile...
E non mi sembra di aver letto tanti casi qui dentro di ritrovata piena serenità e a parte Ultimo (Danny sta meglio, ma è ancora all'inizio) non me ne viene in mente altri in questo momento...
E la cosa non depone tanto a favore...
Ma il caso di Ultimo è stato episodico, quello di Danny di qualche mese.
Per te (me l'hai precisato sopra) si tratta di uno sdoppiamento durato un decennio.
E' normale chiedersi chi sia la persona che si ha accanto.
Ci si può rispondere che era scisso. Ma è anche dura stare con chi sai che è capace di essere scisso e di non essere, forse, mai davvero interamente con te.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ciao cara!
Pensando a tutto il torbido che c'è stato in quegli anni...no, nessuna mancanza, non era questo il motivo!
Solo voglia di "divertirsi" avendo più donne, tutto qui, tutto molto semplice.
Io la regina, le altre le concubine...
E sono risentita con lui perché mi ha aperto un mondo schifoso che non mi appartiene e che non volevo che mi sfiorasse, capisci?
Io non c'entro nulla con quel mondo di merda e, mio malgrado, mi sono sporcata...
Che schifo!
Questo io trovo imperdonabile, per me.
 

Leda

utente Olimpi(c)a
Ma il caso di Ultimo è stato episodico, quello di Danny di qualche mese.
Per te (me l'hai precisato sopra) si tratta di uno sdoppiamento durato un decennio.
E' normale chiedersi chi sia la persona che si ha accanto.
Ci si può rispondere che era scisso. Ma è anche dura stare con chi sai che è capace di essere scisso e di non essere, forse, mai davvero interamente con te.
E, soprattutto, non lo avverte minimamente come un problema :unhappy:
 

Diletta

Utente di lunga data
Uno si rende conto che quel passato, come lo avevi vissuto, era un sogno. IL tradimento, oltre agli affetti, alla dignità, all'amore, etc etc... ha il potere anche di cancellare il tempo, di annullare il passato. Sotto certi aspetti conoscere a distanza la verità è persino peggio.
Detto questo, come dice Brunetta, la cantina non può restare chiusa: fare i conti con la realtà è necessario per farla "passare" altrimenti resta un nucleo parassitario nella nostra mente che ci impedisce di vivere, di confrontarci con la vita. Occorre una sorta di "lutto" da vivere allo scopo di riprendere il controllo di noi stessi, occorre tener presente ciò che è stato e, piano piano, riportarlo a normalità. Nel caso del lutto vero esistono comportamenti cerimonilai accreditati che aiutano in tal senso, nel caso del "lutto d'amore" purtroppo non ne esistono e occorre fare tutto da soli. Questo vuol dire che la cos è più difficile ma non che sia impossibile. Più difficile significa notti di insonnia, colpi taglienti ai fianci, dolore improvviso al cuore: da subire e da passare. Lo abbiamo detto mille volte: è da forti esser traditi. Forse solo i forti sono traditi davvero.


Il lutto l'ho già vissuto e penserei che potrebbe bastare...a quanto pare invece non basta ancora!
 

Diletta

Utente di lunga data
Per dolori e delusioni grandi, Diletta cara, temo che il fenomeno 'rigurgito di sofferenza' sia più la norma che l'eccezione.
Però, invece che vederlo come una sconfitta, come un segno di immutabilità, come una disfatta del perdono, puoi considerare il riproporsi del malessere come una nuova occasione che hai per fare un passo avanti.
Dalla volta precedente che ti sei trovata a farci i conti è passato del tempo, nel frattempo hai vissuto e hai imparato cose nuove, di te e del mondo, e di un poco sei cambiata. Forse adesso saprai far meglio di due-tre mesi fa. Di un anno fa sicuramente.
Allora, per quanto sia fastidioso e snervante, accogli questo ritorno a galla del dolore come una possibilità di progredire ancora un po'. Non serve centrare l'obiettivo completamente; è solo una sorta di aggiornamento, poi lascia cadere il tutto.
Gli intervalli tra una rigurgito e l'altro dovrebbero farsi sempre più lunghi, e intanto ti sorprenderai sempre meno quando si verificano. Lo so: sembra che stia parlando di una malattia cronica che ogni tanto fa capolino. Penso che in alcuni casi sia effettivamente così.
Il discorso, infatti, vale sempre che questa ti sembri una prospettiva accettabile, ovvio ;)


Grazie Leda per questo tuo post molto profondo e illuminante! :smile:
 

Diletta

Utente di lunga data
Ma il caso di Ultimo è stato episodico, quello di Danny di qualche mese.
Per te (me l'hai precisato sopra) si tratta di uno sdoppiamento durato un decennio.
E' normale chiedersi chi sia la persona che si ha accanto.
Ci si può rispondere che era scisso. Ma è anche dura stare con chi sai che è capace di essere scisso e di non essere, forse, mai davvero interamente con te.


Sì, è così e hai centrato perfettamente il punto.
 

zanna

Utente di lunga data
Diletta cara, saprò risponderti tra qualche anno. Spero tanto che il tempo aiuti, almeno così dovrebbe essere... Posso parlare per me ma la mia esperienza e' relativa. Ad un anno dal fattaccio sicuramente il dolore e' diminuito, a differenza del risentimento e della rabbia che non accennano a lasciarmi insieme ad un velo di tristezza che mi accompagna tutti i giorni. Magari dipende anche dalle specifiche personalità di ognuno di noi. Io per natura sono diffidente e quando mi affido a qualcuno lo faccio completamente, forse nasce da qui il mio stato d'animo. Un grosso in bocca al lupo.
:unhappy:
 

zanna

Utente di lunga data
Per dolori e delusioni grandi, Diletta cara, temo che il fenomeno 'rigurgito di sofferenza' sia più la norma che l'eccezione.
Però, invece che vederlo come una sconfitta, come un segno di immutabilità, come una disfatta del perdono, puoi considerare il riproporsi del malessere come una nuova occasione che hai per fare un passo avanti.
Dalla volta precedente che ti sei trovata a farci i conti è passato del tempo, nel frattempo hai vissuto e hai imparato cose nuove, di te e del mondo, e di un poco sei cambiata. Forse adesso saprai far meglio di due-tre mesi fa. Di un anno fa sicuramente.
Allora, per quanto sia fastidioso e snervante, accogli questo ritorno a galla del dolore come una possibilità di progredire ancora un po'. Non serve centrare l'obiettivo completamente; è solo una sorta di aggiornamento, poi lascia cadere il tutto.
Gli intervalli tra una rigurgito e l'altro dovrebbero farsi sempre più lunghi, e intanto ti sorprenderai sempre meno quando si verificano. Lo so: sembra che stia parlando di una malattia cronica che ogni tanto fa capolino. Penso che in alcuni casi sia effettivamente così.
Il discorso, infatti, vale sempre che questa ti sembri una prospettiva accettabile, ovvio ;)
:up:
 
Ma, secondo voi, è "normale" che, di tanto in tanto, ritorni il malessere insieme al risentimento quando riaffiora il pensiero dei tradimenti, di quei tradimenti così lontani nel tempo che proprio il tanto tempo passato dovrebbe averli resi leggeri e ormai innocui?

Quindi: il fattore tempo trascorso dal fattaccio incide sulla valenza dello stesso e di conseguenza sulla sua accettazione?
Oppure, il dolore che comincia dalla rivelazione è sempre lo stesso a prescindere?
Diletta la grande parola non è il perdono...
Ma condono...condono...condono tombale...
Azzerare tutti i contributi che lui non ha versato a te
Tutte le sue evasioni sessuali...

Perchè tanto non puoi recuperarle...capisci?

O vuoi rivolgerti all'equimoglie?:rolleyes:
 

zanna

Utente di lunga data
Diletta la grande parola non è il perdono...
Ma condono...condono...condono tombale...
Azzerare tutti i contributi che lui non ha versato a te
Tutte le sue evasioni sessuali...

Perchè tanto non puoi recuperarle...capisci?

O vuoi rivolgerti all'equimoglie?:rolleyes:
Quanto è difficile capirlo ... quanto
 
Quanto è difficile capirlo ... quanto
Chiudere la società.
Crediti chirografati.
Concordato preventivo...

Lei insiste con l'amministrazione controllata...
 

Diletta

Utente di lunga data
Diletta la grande parola non è il perdono...
Ma condono...condono...condono tombale...
Azzerare tutti i contributi che lui non ha versato a te
Tutte le sue evasioni sessuali...

Perchè tanto non puoi recuperarle...capisci?

O vuoi rivolgerti all'equimoglie?:rolleyes:


Vero.
Ma mi riempo di rabbia pensando che lui non me le condonerebbe, sono sicura di no.
Allora devo essere sempre io la cogliona?
Non voglio!:incazzato:
 
Vero.
Ma mi riempo di rabbia pensando che lui non me le condonerebbe, sono sicura di no.
Allora devo essere sempre io la cogliona?
Non voglio!:incazzato:
Credimi...condonerebbe...
Facciamo la prova?:rolleyes:
 

zanna

Utente di lunga data
Vero.
Ma mi riempo di rabbia pensando che lui non me le condonerebbe, sono sicura di no.
Allora devo essere sempre io la cogliona?
Non voglio!:incazzato:
Ma dai se leggi in giro di coglioni/e ce ne sono a barili ... non siamo geneticamente predisposti o forse non ci ha detto "culo" ... magra consolazione lo so da me
 

Homer

Utente con ittero
Carissima Diletta, quanto ti capisco, ne abbiamo già parlato in passato di questa brutta senzazione che ti attanaglia e sembra non volerti lasciare mai, io non ho ancora trovato la soluzione, più che combatterla sto imparando a conviverci.
 

Diletta

Utente di lunga data
Credimi...condonerebbe...
Facciamo la prova?:rolleyes:


ma ora per forza dovrebbe, ti pare?
Penso alla situazione inversa...e vedo già un titolo sul giornale...

P.s.: per la prova, te l'ho detto, sarebbe una partita troppo facile e non ci sarebbe neanche gusto!
Quindi, che dici? Lasciamo perdere?
 
ma ora per forza dovrebbe, ti pare?
Penso alla situazione inversa...e vedo già un titolo sul giornale...

P.s.: per la prova, te l'ho detto, sarebbe una partita troppo facile e non ci sarebbe neanche gusto!
Quindi, che dici? Lasciamo perdere?
Ci penso su...
Almeno il titolo sul giornale lo decido io.:eek:
 
Stato
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