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Nobody

Utente di lunga data
Non ho una storia dissimile, salvo il fatto che allo scientifico io ero quello delle case popolari, il che mi rendeva assolutamente impopolare tra i figli di papà che mi circondavano. Dovevo selezionare ed ero selezionato a mia volta, o escluso.
I bulli hanno davvero il radar come dici tu, perché sono dei vigliacchi.
Devono mostrare le palle solo in situazioni in cui possono farlo facilmente.
Tossici e gay in genere che ho conosciuto non erano bulli, come pure quei piccoli delinquenti con cui mi è capitato di rapportarmi, esiste un codice d'onore che se lo rispetti non ti fa temere nulla, anzi.
Sto parlando di tossici da spade o fumo, altre droghe danno altre manifestazioni.
Sui camorristi e figli di camorristi, diciamo su quelli che hanno un discreto potere nell'ambito, lascerei perdere.
Sono temibili a prescindere, almeno quelli che ho incontrato io.
Non sono bulli: sono spietati.
I malavitosi infatti sono altro tipo di gente, col bullismo non c'entrano nulla.
I tossici tutto sono tranne bulli, hai ragione... ho notato una cosa, non so se possa avere un valore statistico vista l'esiguità dei numeri: praticamente tutti i coglioni che ho conosciuto erano figli unici. Non sto dicendo che tutti i figli unici siano bulli eh, ma che i bulli lo erano.
 

Eratò

Utente di lunga data
Dai bulli bisogna sapersi difendere....Cosa credi che non ne abbia mai incontrati? Io sono una testacalda e ho sempre reagito...molto spesso rimettendoci.
Semplicemente volevo che per un periodo, quello che io giudico di transazione,almeno i miei figli, si trovassero in un posto dove so che gli adulti difendono chi si trova in difficolta...senza storie di classi sociali etc
Non sono ne snob ne piena di soldi. Ho rinunciato per anni alla mia persona pur di seguire e avvantaggiare i miei figli...
Però come sempre è facile puntare il dito su chi la pensa in modo diverso...
Pensi che abbia puntato il dito su di te? No. Nel mio post precedente ho spiegato qual era la impressione che mi dava il tuo scritto. Mica ti ho giudicata.E mi ha colpita anche quel "son amati da tutti". E quindi ti sto dicendo che ci son ragazzi che non sono amati da tutti non perchè non abbiano le qualità dei tuoi figli ma perché hanno incontrato dei bulli... Per esperienza mia.
 
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Mary The Philips

Utente di lunga data
Io ho avuto un'educazione un po' spartana. Mio padre mi ha sempre detto che non dovevo farmi mettere i piedi in testa e dovevo reagire davanti a cose che non mi andavano bene. E se mi lamentavo di cose simili c'era caso che prendevo pure il resto. Perchè loro erano stronzi, ma io se ero figlia sua (e nipote di mio nonno) non potevo essere pure cogliona, quindi REAGISCI.
In più ha sempre detto anche una cosa: "guarda che quelli al mattino si siedono al cesso e cagano come te, immaginali così"... :D
Pure io giocavo per strada, tra botte e lividi vari. Per quanto dirlo sembri una sciocchezza era veramente formativo.
Non si vuole fare il solito giochino del "si stava meglio quando si stava peggio", ma adesso i ragazzini non sono mica più di tanto abituati a mettere il naso fuori...
Avrei preferito anch'io un'educazione spartana e che mi fosse stato insegnato a difendermi. Invece mio padre è un pacifista mondiale, non coglione ma ragionatore con chiunque, e questo mi ha passato, col risultato di essere arrivata in età adulta a non sapermi difendere assolutamente quando era il caso. Idem per mia sorella, candy candy e biancaneve :D.

Ci hanno pensato il tempo e gli eventi a forgiarci, sulla nostra pelle, e dopo essere entrambe passate per il periodo, piuttosto lungo, in cui non ci si sapeva dosare e si aggrediva anche quando il dialogo sarebbe bastato, ci siamo resettate su una più o meno giusta via di mezzo. Ho realizzato non da molto tempo che passare al contrattacco quando il gioco si fa pesante paga tantissimo, se si hanno mezzi e ragione.

Educare un ragazzo in tal senso non è facile; insegnargli come misurare le reazioni compatibilmente con la loro personalità è un percorso che secondo me si fa soprattutto con l'esempio, con quello che si fa e si è, sia come genitori che come docenti.
 

oro.blu

Never enough
Penso che abbia puntato il dito su di te? No. Nel mio post precedente ho spiegato qual era la impressione che mi dava il tuo scritto. Mica ti ho giudicata.E mi ha colpita anche quel "son amati da tutti". E quindi ti sto dicendo che chi ci son ragazzi che non sono amati da tutti non perchè non abbiano le qualità dei tuoi figli ma perché hanno incontrato dei bulli... Per esperienza mia.
scusa non mi so esprimere bene ed in questo pos è passato di me cose che non penso. Non sono una così brutta persona e non penso che ci sia il marcio nella scuola pubblica. Il caso era riferito alla MIA situazione nella MIA zona.
Il concetto era che visto come si presentava la scuola qui ho insistito perchè facessero una scuola che io ho valutato migliore per i miei figli in quel momento, solo per dire che sto attenta alle loro problematiche e fragilità.
è passata tutta un altra cosa che mi ha fatto rabbia e forse poi ho letto i vostri commenti come delle accuse..
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
Non ho una storia dissimile, salvo il fatto che allo scientifico io ero quello delle case popolari, il che mi rendeva assolutamente impopolare tra i figli di papà che mi circondavano. Dovevo selezionare ed ero selezionato a mia volta, o escluso.
I bulli hanno davvero il radar come dici tu, perché sono dei vigliacchi.
Devono mostrare le palle solo in situazioni in cui possono farlo facilmente.
Tossici e gay in genere che ho conosciuto non erano bulli, come pure quei piccoli delinquenti con cui mi è capitato di rapportarmi, esiste un codice d'onore che se lo rispetti non ti fa temere nulla, anzi.
Sto parlando di tossici da spade o fumo, altre droghe danno altre manifestazioni.
Sui camorristi e figli di camorristi, diciamo su quelli che hanno un discreto potere nell'ambito, lascerei perdere.
Sono temibili a prescindere, almeno quelli che ho incontrato io.
Non sono bulli: sono spietati.
non venivo dalle case popolari, ma i miei erano gli unici a essersi fermati alla quinta elementare, come titolo di studio.
ma non ho mai avuto problemi di snobismo da parte di chi era figlio di ingegneri,medici,architetti o altro. credo sia stata una fortuna, più che altro, di aver trovato gente con quei 5 neuroni funzionanti.

tossici da spade o canne erano ordinaria amministrazione all'università. ma anche quelli da paste e cartoni.
mai avuto problemi con loro.

sul figlio del camorrista,lo sapemmo in seguito, quando cercammo di recuperare i 3 milioni di lire di bollette che non aveva pagato. ci fecero capire che era più saggio dividerci il puffo tra noi 3 rimasti in casa.
 

Eratò

Utente di lunga data
scusa non mi so esprimere bene ed in questo pos è passato di me cose che non penso. Non sono una così brutta persona e non penso che ci sia il marcio nella scuola pubblica. Il caso era riferito alla MIA situazione nella MIA zona.
Il concetto era che visto come si presentava la scuola qui ho insistito perchè facessero una scuola che io ho valutato migliore per i miei figli in quel momento, solo per dire che sto attenta alle loro problematiche e fragilità.
è passata tutta un altra cosa che mi ha fatto rabbia e forse poi ho letto i vostri commenti come delle accuse..
Ognuno fa per i propri figli ciò che considera meglio. Se tu hai valutato così saprai meglio. Ma è la generalizzazione che stona e hai fatto bene a chiarire. Secondo me son realtà complesse e definire il responsabile di determinate situazioni dando responsabilità SOLO ad un fattore, scolastico, genitoriale o caratteriale che sia, risulta riduttivo e fuorviante. Ogni caso è a se .Non penso che tu sia una brutta persona. Non lo pensavo neanche prima.
 

Mary The Philips

Utente di lunga data
Non ho una storia dissimile, salvo il fatto che allo scientifico io ero quello delle case popolari, il che mi rendeva assolutamente impopolare tra i figli di papà che mi circondavano. Dovevo selezionare ed ero selezionato a mia volta, o escluso.
I bulli hanno davvero il radar come dici tu, perché sono dei vigliacchi.
Devono mostrare le palle solo in situazioni in cui possono farlo facilmente.
Tossici e gay in genere che ho conosciuto non erano bulli, come pure quei piccoli delinquenti con cui mi è capitato di rapportarmi, esiste un codice d'onore che se lo rispetti non ti fa temere nulla, anzi.
Sto parlando di tossici da spade o fumo, altre droghe danno altre manifestazioni.
Sui camorristi e figli di camorristi, diciamo su quelli che hanno un discreto potere nell'ambito, lascerei perdere.
Sono temibili a prescindere, almeno quelli che ho incontrato io.
Non sono bulli: sono spietati.

Alle medie ero la sfigata in un gruppetto di figlie di papà; ai tempi le vacanze studio in America e le settimane bianche che loro facevano regolarmente per me erano solo sogni, così come gli abiti e tutto il resto. Mi salvava che ero brava a scuola, forse mi tenevano con loro solo per quello, ma mi prendevano per il culo sottilmente, anche solo perchè quando si studiava insieme a casa mia non c'era nessuna madre (la mia lavorava) che ci preparava le splendide merende che venivano servite nelle loro ville, spesso da una donna di servizio.

E poi ci ha pensato la vita :D: una me la sono ritrovata in stanza all'università gelosissima del suo amato ragazzo, mio migliore amico, un'altra ha avuto una serie di vicende bruttine in seguito alle quali è tanto cambiata, un'altra ancora si è laureata in medicina a quarant'anni e a 50 ancora cerca lavoro anche se non ne ha bisogno, etc etc., ma a prescindere da tutto ciò ai tempi era tutto il mondo che le esaltava, per posizione sociale (una era la figlia di un imprenditore che dava lavoro a centinaia di famglie) e bellezza. Io non avveo nè l'una nè l'altra, un rimorchio praticamente :D, però si frequentava nel pomeriggio una scuola privata, gruppo tipo CL (teribbbile), e le suore erano coloro dalle quali partivano le discriminazioni più eclatanti. Il mio odio per loro, monache et similia, iniziato ai tempi, non si è mai placato :cool:
 

Eratò

Utente di lunga data
Alle medie ero la sfigata in un gruppetto di figlie di papà; ai tempi le vacanze studio in America e le settimane bianche che loro facevano regolarmente per me erano solo sogni, così come gli abiti e tutto il resto. Mi salvava che ero brava a scuola, forse mi tenevano con loro solo per quello, ma mi prendevano per il culo sottilmente, anche solo perchè quando si studiava insieme a casa mia non c'era nessuna madre (la mia lavorava) che ci preparava le splendide merende che venivano servite nelle loro ville, spesso da una donna di servizio.

E poi ci ha pensato la vita :D: una me la sono ritrovata in stanza all'università gelosissima del suo amato ragazzo, mio migliore amico, un'altra ha avuto una serie di vicende bruttine in seguito alle quali è tanto cambiata, un'altra ancora si è laureata in medicina a quarant'anni e a 50 ancora cerca lavoro anche se non ne ha bisogno, etc etc., ma a prescindere da tutto ciò ai tempi era tutto il mondo che le esaltava, per posizione sociale (una era la figlia di un imprenditore che dava lavoro a centinaia di famglie) e bellezza. Io non avveo nè l'una nè l'altra, un rimorchio praticamente :D, però si frequentava nel pomeriggio una scuola privata, gruppo tipo CL (teribbbile), e le suore erano coloro dalle quali partivano le discriminazioni più eclatanti. Il mio odio per loro, monache et similia, iniziato ai tempi, non si è mai placato :cool:
Madonna quanti ricordi che mi fai venire in mente leggendoti... Tra elementari e università la "parente povera" della situazione ero io:cool::D
 

Sbriciolata

Escluso
Non fatemi aprire l'argomento "suore", please.
Manco a me.
Comunque tornando all'argomento del 3d, la mente di un'adolescente è un tumulto. I pensieri non seguono le regole della pacatezza e della logica, affatto.
Ci sono ingorghi, mulinelli che trascinano nella depressione, frutto di cambiamenti drastici del corpo e della sua chimica.
Poi, certo, c'è l'esterno.
Ma a meno di casi di conclamato bullismo o malessere familiare ed anche in quei casi, quello che fa la differenza tra chi va avanti comunque in modo positivo e chi invece si lascia trascinare negli abissi negativi del pensiero suicida, ma attenzione anche del cattivo rapporto con il cibo, dell'abuso di alcool, di sostanze, da una vita sessuale emotivamente disfunzionale, insomma tutto quello che allontana da una vita in cui si vede il proprio futuro in modo sostanzialmente positivo, non può essere ascritto in maniera semplicistica a responsabilità familiari o dell'ambiente scolastico.
O meglio può essere anche fatto, ma è una semplificazione che guarda caso viene fatta da chi si è salvato da tali problemi. Se fosse così semplice la ricetta non sarebbero comprensibili la maggior parte delle difficoltà adolescenziali, come non sarebbero comprensibili persone che sono traghettate attraverso situazioni difficilissime rimanendo sostanzialmente illese.
Facile dire: eh, ma io sono stato bravo perchè sono stato attento.
Facile e crudele con chi, pur essendo stato attento, si è trovato a lottare con mostri temibili la cui origine spesso non ci è dato di conoscere.
Magari fosse così facile e ripeto: io sono stata fortunata.
 

ivanl

Utente di lunga data
Sbri, mi prenoto un training/tutorial con te, in vista dell'adolescenza del mio pupattolo. Facciamo verso la seconda media? :)
 

Sbriciolata

Escluso
Sbri, mi prenoto un training/tutorial con te, in vista dell'adolescenza del mio pupattolo. Facciamo verso la seconda media? :)

Per i maschi quello é un anno critico. Prenota un corso di controllo della respirazione.;)
 

Brunetta

Utente di lunga data
scusa non mi so esprimere bene ed in questo pos è passato di me cose che non penso. Non sono una così brutta persona e non penso che ci sia il marcio nella scuola pubblica. Il caso era riferito alla MIA situazione nella MIA zona.
Il concetto era che visto come si presentava la scuola qui ho insistito perchè facessero una scuola che io ho valutato migliore per i miei figli in quel momento, solo per dire che sto attenta alle loro problematiche e fragilità.
è passata tutta un altra cosa che mi ha fatto rabbia e forse poi ho letto i vostri commenti come delle accuse..
Guarda che a me la scuola privata fa schifo a prescindere, anche se ci sono stata,
Però concordo con te perché ognuno conosce i propri figli e la zona dove si trova e (per metterla sul ridere, dicendo però cose vere) adesso sulle battute della pecora di Oscuro ci ridiamo giustamente, ma vorremmo tutti evitarle, se possibile, a una bambina di 10 anni. Voglio dire che quando si è adulti e se ne è usciti diciamo che se ne esce, ma potrebbe anche essere meglio trovarsi in situazioni difficili quando si è in grado di affrontarle. Non credo che si sia davvero convinti che il metodo migliore sia buttare un figlio nell'oceano e dirgli "nuota!" Qualcuno affoga. Meglio prima imparare in piscina.
 
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Stato
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