una storia..
Grazie ancora a tutti, avete detto molte cose su cui riflettere.
Non è che non mi senta amata, e se ogni tanto mi capita di avere dei dubbi in proposito, non posso dare la colpa a lui, che è sempre pieno di attenzioni e davvero non mi fa mancare niente. Sono io che talvolta fatico a confrontarmi con questo sentimento per me tutto nuovo, perchè nonostante abbia avuto altre storie in qualche senso importanti, non sono mai stata innamorata così, in modo pieno e totale.
Non sono nemmeno mai stata gelosa, mentre di lui lo sono molto.
Del resto lui lo è di me, e se in passato non sopportavo la gelosia, considerandola una limitazione, la sua mi fà addirittura piacere!
E paradossalmente è proprio in questo contesto che sorgono i miei dubbi. Voglio dire che ci siamo sempre promessi la massima sincerità e trasparenza, ci siamo promessi di non avere segreti, io per lui sono un libro aperto come non lo sono mai stata in nessuna delle mie storie precedenti, e vorrei lo stesso da lui, perchè è stato il primo a volere questo tipo di rapporto.
Il dubbio, forse, è proprio che lui (talvolta anche senza volerlo) disattenda queste aspettative che ci siamo creati.
Ad esempio, lui si professa assolutamente distaccato dal resto del genere femminile, l'immagine che vuole darmi di sè è quella dell'uomo tutto d'un pezzo che non raccoglierebbe mai nemmeno la più piccola civetteria femminile. Per intenderci, l'esatto contrario di chi, magari solo per narcisismo, "sgalletta" in giro alla ricerca di facili consensi.
Ecco, io non sono proprio così sicura che lui, in mia assenza, sia come pretende di essere, e come del resto pretende che sia io.
Sperando di non annoiarvi, ve ne racconto un'altra.
Una sera, ero fuori città per lavoro, gli ho fatto uno scherzo.
Non nego che ci fosse da parte mia anche l'intenzione di metterlo alla prova, ma in realtà la cosa è nata per gioco e pensavo che ne avremmo riso insieme di lì a poco, mentre ha avuto uno svolgimento che io stessa non avevo previsto. Insomma, lo scherzo è riuscito meglio di quanto io stessa avrei mai immaginato.
Ma vabbhè, racconto.
Ero in albergo col portatile, mi sono collegata "invisibile" su messenger e l'ho visto collegato.
Non avevo sonno, avevo del tempo da perdere, e l'idea è venuta da sè: mi sono registrata con un altro nome, poi l'ho contattato facendo finta di conoscerlo e facendo un pò la misteriosa. Lui è stato un pò scontroso ma comunque ha abboccato.
Pensando di finirla lì in fretta e di dichiararmi, gli ho fatto il nome di una mia amica di cui gli avevo parlato. Del tipo: "dai, non mi riconosci? sono l'amica di X".
E qui viene il bello: inaspettatamente, lui scambia amica. Si, perchè pare che X (giuro che non lo sapevo!) fosse anche il nome di un'amica comune sue e di... chiamiamola Gina.
Di Gina mi aveva accennato una volta: gli era piaciuta molto in passato, ma non ci aveva combinato nulla, salvo poi venire a sapere in seguito (lei aveva già cambiato città) che anche lei spasimava per lui. Un'occasione mancata in sostanza.
Colgo la palla al balzo e, raccattando tutti i pochi elementi che avevo di quella storia, mi spaccio per Gina.
Come va e come non va, lui molto diligentemente le parla di me, è vero, dice che è fidanzato ecc..
Poi io, nei vezzosi panni di Gina, passo al sodo: gli dico che avevo avuto una cotta per lui, che avremmo dovuto, ecc...
Ed ecco che il mio uomo integerrimo si trasforma un pò. Non tanto per carità, solo un pò. Ma quanto mi basta per cogliere la famosa nota stonata su cui vi sto tanto tediando.
Dice a Gina che si, che anche lui, che la cosa era stata assolutamente reciproca, che si, che avrebbero assolutamente dovuto. E lo ribadisce un pò troppo per i miei gusti.
Io rincaro la dose, ma forse esagero un pò e inevitabilmente m'impappino. Forse gli viene qualche sospetto, o forse l'uomo integerrimo vince sul galletto. Non so. Fatto stà che gli dico che il giorno dopo ono in città, e gli chiedo un appuntamento.
Lui dice che si può fare, ma che dobbiamo sentirci per telefono. Ovviamente cado e cerco di rattoppare alla bell'e meglio, ma forse non basta. Non essendo io Gina, ovviamente non posso nemmeno snocciolare l'utenza di Gina, quindi invento storie improbabili, problemi miei per cui non mi è opportuno ricevere telefonate, str..zate del genere insomma. Gli dico che è meglio se prendiamo subito un appuntamento, anche solo per un caffè.
Ed ecco che nella conversazione risalto fuori io, quella vera, la sua fidanzata (uomo integerrimo? galletto sospettoso? boh.)
Dice a Gina che il caffè perchè no, ma ci sarà anche la sua donna, che lui ama assolutamente molto. Perchè non dovrebbe esserci? Fa una citazione dotta sul passato, in soldoni il passato è passato, avrebbero dovuto si, ma ora no.
Fidanzato devoto? Marpione che si salva in corner? Ancora boh.
Fatto sta che decido di concludere: dai panni ricusati di Gina, oplà, salto fuori io. Come si sia sentito in quel momento non so, perchè ero a qualche centinaio di chilometri di distanza. Lui dice felicissimo che volessi metterlo alla prova e divertito dallo scherzetto. Io boh.
Accidenti, ho scritto un sacco, sto innegabilmente approfittando della vostra pazienza.
Se arriverete a leggere fino a qua, mi auguro che almeno vi avrò fornito qualche elemento in più sulla natura dei miei dubbi..
Che ne pensate?