Provo a riflettere sulla questione senza considerare il tradimento di lui. Sul tradimento ho opinioni abbastanza rigide, non riesco quasi mai a giustificarlo. Riesco in certi casi a vedere delle attenuanti.
Quindi, lasciamo da parte il tradimento.
Io ho capito che la moglie ha avuto problemi seri, con ripercussioni ormonali, per cui non è in pericolo di vita, ma ha perso completamente il desiderio.
In questi due anni di rapporti una volta al mese, lui si sente frustrato perché il messaggio di lei è chiaro: il sesso non mi interessa, sto bene così, arrangiati o fatti un'altra vita.
Possiamo accettare il fatto che per alcune persone, più passionali di altre, questa cosa causi sofferenza?
Se lui non l'avesse tradita, sarebbe così terribile comprendere un senso di frustrazione del genere?
Anche a me ripugna l'idea di tradire un coniuge malato, ma se spostiamo un attimo il discorso su un livello privo di giudizio morale, possibile che risulti cosí inconcepibile lo sgomento di una persona che si vede prospettare una vita (o almeno un lungo periodo) senza sesso?
È il discorso dei figli piccoli: fai sacrifici, li fai con amore, guai se non ci fossero. Ma a volte vorresti che sparissero per riappropriarti di te. E ti pesa accudirli. Una madre che si concede di provare questo è una pessima madre?
Un coniuge malato può suscitare la stessa ambivalenza: ti accudisco, mi prendo cura di te, ti do tutto me stesso... Ma a volte vorrei farmi una sana scopata e ritrovarti al di là della dimensione paziente/infermiere.
Guardate che non concedere a sé o agli altri il diritto di entrare in contatto con desideri e bisogni (anche egoistici ) vuol dire che si sta censurando, e la censura non aiuta mai.
Poi certo, uno, tirato fuori il desiderio, ne fa ció che vuole. Ci sarà la madre che molla i figli ai nonni ogni 3 per 2 e quella che li lascia una volta al mese. Quella che non se ne separerà mai. Ma questo è il livello successivo. E siamo sul piano delle azioni/conseguenze. Questo è livello in cui lui ha deciso di tradire la moglie, mentre avrebbe potuto non farlo. Qui ognuno in cuor suo puó giudicare, credo.
Ma condannare il desiderio di questo marito e lo sgomento di fronte a una chiusura tanto netta da parte della moglie, io non lo comprendo.