alla ricerca di un equilibrio

Foglia

utente viva e vegeta
Ho riletto

E rifaccio la domanda:

Perché a traditore MASCHIO invece di fargli il tuo classico sermone, gli hai detto che "queste femministe... Etc.. etc.."?

Sconto femministe?
O hai lasciato il sermone in canonica?

PS se non vuoi rispondere mica sei obbligato, ma la domanda resta

PS numero 2 stronze femministe ce lo aggiungo io,

Stronze, e anche un po' puzzolenti :cool:

Sempre aggiunto da me :rotfl:

E che vengano a dirmi qualcosa, queste puttane :rotfl:
Il tuo vestito è candido, tranquillo.
Oh. Passino stronza e femminista.
Puzzolente potevi tranquillamente dirmelo in separata sede, eccheccavolo :rotfl:
 

Brunetta

Utente di lunga data

Brunetta

Utente di lunga data

Foglia

utente viva e vegeta
Provo a riflettere sulla questione senza considerare il tradimento di lui. Sul tradimento ho opinioni abbastanza rigide, non riesco quasi mai a giustificarlo. Riesco in certi casi a vedere delle attenuanti.

Quindi, lasciamo da parte il tradimento.

Io ho capito che la moglie ha avuto problemi seri, con ripercussioni ormonali, per cui non è in pericolo di vita, ma ha perso completamente il desiderio.

In questi due anni di rapporti una volta al mese, lui si sente frustrato perché il messaggio di lei è chiaro: il sesso non mi interessa, sto bene così, arrangiati o fatti un'altra vita.

Possiamo accettare il fatto che per alcune persone, più passionali di altre, questa cosa causi sofferenza?

Se lui non l'avesse tradita, sarebbe così terribile comprendere un senso di frustrazione del genere?

Anche a me ripugna l'idea di tradire un coniuge malato, ma se spostiamo un attimo il discorso su un livello privo di giudizio morale, possibile che risulti cosí inconcepibile lo sgomento di una persona che si vede prospettare una vita (o almeno un lungo periodo) senza sesso?

È il discorso dei figli piccoli: fai sacrifici, li fai con amore, guai se non ci fossero. Ma a volte vorresti che sparissero per riappropriarti di te. E ti pesa accudirli. Una madre che si concede di provare questo è una pessima madre?
Un coniuge malato può suscitare la stessa ambivalenza: ti accudisco, mi prendo cura di te, ti do tutto me stesso... Ma a volte vorrei farmi una sana scopata e ritrovarti al di là della dimensione paziente/infermiere.

Guardate che non concedere a sé o agli altri il diritto di entrare in contatto con desideri e bisogni (anche egoistici ) vuol dire che si sta censurando, e la censura non aiuta mai.

Poi certo, uno, tirato fuori il desiderio, ne fa ció che vuole. Ci sarà la madre che molla i figli ai nonni ogni 3 per 2 e quella che li lascia una volta al mese. Quella che non se ne separerà mai. Ma questo è il livello successivo. E siamo sul piano delle azioni/conseguenze. Questo è livello in cui lui ha deciso di tradire la moglie, mentre avrebbe potuto non farlo. Qui ognuno in cuor suo puó giudicare, credo.

Ma condannare il desiderio di questo marito e lo sgomento di fronte a una chiusura tanto netta da parte della moglie, io non lo comprendo.
Quello che dici è comprensibile. E molto umano, anche. Provo a risponderti. Non è terribile, certo, comprendere la frustrazione di lui. E la immagino. Però, non puoi neanche riversare il tuo problema addosso a chi deve fare i conti con il proprio, di problema. Se sto male l'ultima cosa di cui ho bisogno e' di qualcuno che spera che io guarisca per finalità che non mi sono prioritarie. Ripeto: non mi piacerebbe essere la gallina osservata dal contadino che pietoso non le tira il collo, ma spera che ogni momento sia quello buono per fare l'uovo. Stesso discorso per i figli: chiaro che voglio il momento per me, ma se non li apprezzo nella loro crescita, ansiosa di vederli finalmente indipendenti per potermi fare i fatti miei.... La realtà è che non desidero il benessere dei miei figli. Ma solo il mio. C'è in tutto un modo. E un tempo. Chiedersi quale sia l'equilibrio giusto quando la moglie è in convalescenza e fatica ad andare in bagno, e' come guardare un bimbo di tre anni e vederlo fare progressi nell'ottica di poterlo lasciare a casa da solo. Non può che scaturire frustrazione. Anche da parte del bambino, alla lunga.
Diciamo che lasciare una volta (o anche più) il bimbo dai nonni non è come prendere boccate d'ossigeno altrove. Per me. Ma tant'è, lei gli dà il via libera. Lui si rammarica di sentirselo dare. Eppure si rammarica per una cosa che ha già fatto. E non si rammarica per il fatto in sé, ma per il fatto che glielo ha detto la moglie.
Non so.
Non mi quadra mica tanto....
 

Brunetta

Utente di lunga data
Quello che dici è comprensibile. E molto umano, anche. Provo a risponderti. Non è terribile, certo, comprendere la frustrazione di lui. E la immagino. Però, non puoi neanche riversare il tuo problema addosso a chi deve fare i conti con il proprio, di problema. Se sto male l'ultima cosa di cui ho bisogno e' di qualcuno che spera che io guarisca per finalità che non mi sono prioritarie. Ripeto: non mi piacerebbe essere la gallina osservata dal contadino che pietoso non le tira il collo, ma spera che ogni momento sia quello buono per fare l'uovo. Stesso discorso per i figli: chiaro che voglio il momento per me, ma se non li apprezzo nella loro crescita, ansiosa di vederli finalmente indipendenti per potermi fare i fatti miei.... La realtà è che non desidero il benessere dei miei figli. Ma solo il mio. C'è in tutto un modo. E un tempo. Chiedersi quale sia l'equilibrio giusto quando la moglie è in convalescenza e fatica ad andare in bagno, e' come guardare un bimbo di tre anni e vederlo fare progressi nell'ottica di poterlo lasciare a casa da solo. Non può che scaturire frustrazione. Anche da parte del bambino, alla lunga.
Diciamo che lasciare una volta (o anche più) il bimbo dai nonni non è come prendere boccate d'ossigeno altrove. Per me. Ma tant'è, lei gli dà il via libera. Lui si rammarica di sentirselo dare. Eppure si rammarica per una cosa che ha già fatto. E non si rammarica per il fatto in sé, ma per il fatto che glielo ha detto la moglie.
Non so.
Non mi quadra mica tanto....
:up:
 

Brunetta

Utente di lunga data
Non siamo tutti uguali, ma tendiamo tutti a vedere la pagliuzza e non la trave.

Io resto con l’impressione che blu sia venuto qui per pescare creando il quadro classico: il matrimonio è intoccabile, la moglie è meravigliosa, però non fanno sesso (non per carenze di lui, sia chiaro, lui è “putente” è lei fredda) lei è malata e non può essere lasciata, però comunque a lei non interessa.
Posso sbagliare eh.
Vero è che ognuno ha proiettato le proprie frustrazioni provate quando si è sentito rifiutato.
Difficilmente si ha voglia di rendersi conto degli atteggiamenti e delle parole che fanno chiudere, quando le diciamo noi.
 

Skorpio

Utente di lunga data
Oh. Passino stronza e femminista.
Puzzolente potevi tranquillamente dirmelo in separata sede, eccheccavolo :rotfl:
No no, è bene dirle chiare le cose..

Che se parto col turpiloquio io e levo gli ormeggi, altro che giochetti, c'è da scansarsi, e di volata

Femminista e puzzolente!
Che anche te discorri e discorri, ma hai rovinato un omino meraviglioso per dù ciaffate.

Puttana!
 

Foglia

utente viva e vegeta
No no, è bene dirle chiare le cose..

Che se parto col turpiloquio io e levo gli ormeggi, altro che giochetti, c'è da scansarsi, e di volata

Femminista e puzzolente!
Che anche te discorri e discorri, ma hai rovinato un omino meraviglioso per dù ciaffate.

Puttana!
Ma non è colpa mia!
E' colpa del mio femminismo....

:carneval:
 

Foglia

utente viva e vegeta
E nfatti

Ve le leverei io le zecche dal culo, vai vai.. :cool:
Castigami che non vedo l'ora :carneval:

E non sono io a dirlo, chiarisco.
E' la mia natura di femmina, femminista, puttana, che ti sta rispondendo.
Ma non puzzolente, mi raccomando, che sennò qui dentro non acchiappo più il prossimo sventurato che mi capita tra gli artigli!!!
 

Brunetta

Utente di lunga data
Castigami che non vedo l'ora :carneval:

E non sono io a dirlo, chiarisco.
E' la mia natura di femmina, femminista, puttana, che ti sta rispondendo.
Ma non puzzolente, mi raccomando, che sennò qui dentro non acchiappo più il prossimo sventurato che mi capita tra gli artigli!!!
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Brunetta

Utente di lunga data

random

Utente di lunga data
Provo a riflettere sulla questione senza considerare il tradimento di lui. Sul tradimento ho opinioni abbastanza rigide, non riesco quasi mai a giustificarlo. Riesco in certi casi a vedere delle attenuanti.

Quindi, lasciamo da parte il tradimento.

Io ho capito che la moglie ha avuto problemi seri, con ripercussioni ormonali, per cui non è in pericolo di vita, ma ha perso completamente il desiderio.

In questi due anni di rapporti una volta al mese, lui si sente frustrato perché il messaggio di lei è chiaro: il sesso non mi interessa, sto bene così, arrangiati o fatti un'altra vita.

Possiamo accettare il fatto che per alcune persone, più passionali di altre, questa cosa causi sofferenza?

Se lui non l'avesse tradita, sarebbe così terribile comprendere un senso di frustrazione del genere?

Anche a me ripugna l'idea di tradire un coniuge malato, ma se spostiamo un attimo il discorso su un livello privo di giudizio morale, possibile che risulti cosí inconcepibile lo sgomento di una persona che si vede prospettare una vita (o almeno un lungo periodo) senza sesso?

È il discorso dei figli piccoli: fai sacrifici, li fai con amore, guai se non ci fossero. Ma a volte vorresti che sparissero per riappropriarti di te. E ti pesa accudirli. Una madre che si concede di provare questo è una pessima madre?
Un coniuge malato può suscitare la stessa ambivalenza: ti accudisco, mi prendo cura di te, ti do tutto me stesso... Ma a volte vorrei farmi una sana scopata e ritrovarti al di là della dimensione paziente/infermiere.

Guardate che non concedere a sé o agli altri il diritto di entrare in contatto con desideri e bisogni (anche egoistici ) vuol dire che si sta censurando, e la censura non aiuta mai.

Poi certo, uno, tirato fuori il desiderio, ne fa ció che vuole. Ci sarà la madre che molla i figli ai nonni ogni 3 per 2 e quella che li lascia una volta al mese. Quella che non se ne separerà mai. Ma questo è il livello successivo. E siamo sul piano delle azioni/conseguenze. Questo è livello in cui lui ha deciso di tradire la moglie, mentre avrebbe potuto non farlo. Qui ognuno in cuor suo puó giudicare, credo.

Ma condannare il desiderio di questo marito e lo sgomento di fronte a una chiusura tanto netta da parte della moglie, io non lo comprendo.

Ma è impossibile!!
Il tradimento è parte di questa storia ed è quello che la rende squallida. In caso contrario avremmo un uomo dal comportamento inappuntabile ma assalito da dubbi legittimi. Legittimi perchè è ovvio che a 40 anni, tanti rifiuti anche per motivazioni sacrosante generano problemi anche di autostima. Lacerato al punto da non riuscire a prendere una decisione che lo tenta: quella di tradire la moglie, che , (allora si!), appare amata e stimata. Sono le nostre reazioni nei momenti difficili che ci definiscono per quello che siamo. Siamo tutti bravi a sorridere e ad apparire perfetti nelle foto fatte davanti alle Cascate del Niagara.
 

Cuore2018

Utente di lunga data
Ripeto: non mi piacerebbe essere la gallina osservata dal contadino che pietoso non le tira il collo, ma spera che ogni momento sia quello buono per fare l'uovo. Stesso discorso per i figli: chiaro che voglio il momento per me, ma se non li apprezzo nella loro crescita, ansiosa di vederli finalmente indipendenti per potermi fare i fatti miei.... La realtà è che non desidero il benessere dei miei figli. Ma solo il mio. C'è in tutto un modo. E un tempo. Chiedersi quale sia l'equilibrio giusto quando la moglie è in convalescenza e fatica ad andare in bagno, e' come guardare un bimbo di tre anni e vederlo fare progressi nell'ottica di poterlo lasciare a casa da solo. Non può che scaturire frustrazione. Anche da parte del bambino, alla lunga.
Concordo in parte. Perché comunque io continuo a pensare che in un matrimonio sia bene parlare. Certo non mentre il coniuge si contorce dai dolori, una cosa così è da merde senza speranza! Ma magari, mentre si intuisce che il periodo è positivo e il peggio è passato, provare ad affrontare il problema insieme.
Chiedersi, insieme, quali prospettive potranno esserci. Ricominciare, nelle giornate sí, ad avvicinarsi intimamente e gradualmente.
È così improponibile?

Non lo so, dovrei passarci.

Certo è che lui non ha chiarito molti dubbi e non so se abbia eluso alcune domande di proposito.
Quindi alla fine si tratta sempre e comunque di visioni soggettive, da qualunque punto di vista si osservi la cosa.
 

Foglia

utente viva e vegeta
Concordo in parte. Perché comunque io continuo a pensare che in un matrimonio sia bene parlare. Certo non mentre il coniuge si contorce dai dolori, una cosa così è da merde senza speranza! Ma magari, mentre si intuisce che il periodo è positivo e il peggio è passato, provare ad affrontare il problema insieme.
Chiedersi, insieme, quali prospettive potranno esserci. Ricominciare, nelle giornate sí, ad avvicinarsi intimamente e gradualmente.
È così improponibile?

Non lo so, dovrei passarci.

Certo è che lui non ha chiarito molti dubbi e non so se abbia eluso alcune domande di proposito.
Quindi alla fine si tratta sempre e comunque di visioni soggettive, da qualunque punto di vista si osservi la cosa.
Quello che dici tu lo condivido al 100 per cento.
E penso anche che nella vita, ad un certo punto, ci si possa scontrare con la voglia di una boccata d'aria.

Quello che non condivido, e' la "tempistica" di certe domande, e di certe reazioni. Se stimo il mio compagno, come persona e non come qualcosa a me funzionale, probabilmente certe "fughe", o certe pressioni, non mi verranno in mente mentre me lo trovo davanti debole.
Rivela a volte molto, la tempistica.

Avevo un "capo" che non contemplava la malattia, nella vita dei suoi collaboratori. Per dire, neppure un giorno di febbre. Era (credo sia ancora) una persona molto sola, alla fine.

E non è che generalmente presentarsi al lavoro con 39 di febbre renda, lavorativamente parlando.
 

Cuore2018

Utente di lunga data
Ma è impossibile!!
Il tradimento è parte di questa storia ed è quello che la rende squallida. In caso contrario avremmo un uomo dal comportamento inappuntabile ma assalito da dubbi legittimi. Legittimi perchè è ovvio che a 40 anni, tanti rifiuti anche per motivazioni sacrosante generano problemi anche di autostima. Lacerato al punto da non riuscire a prendere una decisione che lo tenta: quella di tradire la moglie, che , (allora si!), appare amata e stimata. Sono le nostre reazioni nei momenti difficili che ci definiscono per quello che siamo. Siamo tutti bravi a sorridere e ad apparire perfetti nelle foto fatte davanti alle Cascate del Niagara.
Sí, ma in questo caso la discussione si è focalizzata soprattutto sul fatto se sia lecito o meno preoccuparsi del sesso in presenza di un coniuge malato o in una situazione di convalescenza.

Per questo ho messo tra parentesi il tradimento.

Ovvio che le azioni che compiamo ci qualificano piú di mille parole. Sfondi una porta aperta su questo con me :)
 

Fiammetta

Amazzone! Embe'. Sticazzi
Staff Forum
non vi sto piu' dietro :D chi mi fa unriassunto ? :D
 

danny

Utente di lunga data
Non siamo tutti uguali, ma tendiamo tutti a vedere la pagliuzza e non la trave.

Io resto con l’impressione che blu sia venuto qui per pescare creando il quadro classico: il matrimonio è intoccabile, la moglie è meravigliosa, però non fanno sesso (non per carenze di lui, sia chiaro, lui è “putente” è lei fredda) lei è malata e non può essere lasciata, però comunque a lei non interessa.
Posso sbagliare eh.
Vero è che ognuno ha proiettato le proprie frustrazioni provate quando si è sentito rifiutato.
Difficilmente si ha voglia di rendersi conto degli atteggiamenti e delle parole che fanno chiudere, quando le diciamo noi.
È probabile, leggendo il primo post, che questo thread sia stato scritto per questo.
Ma secondo me questo forum ha per chi ci scrive quasi la funzione di una terapia di gruppo, un luogo dove ognuno di noi condivide le sue esperienze con gli altri avendo modo di crescere da questo confronto o comunque dar sfogo alle sue ansie.
Ovviamente tutti proiettano o comunque portano il proprio sentire nei loro post.
Sulla base di questa valutazione la veridicità o meno delle storie presentate è di secondaria importanza.
Il forum fa comunque sentire un po' meglio chi ci scrive, soprattutto quando viene a contatto con storie che hanno punti in comune con la propria.
 
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